FilmUP.com > Forum > Attualità - Consonno: una LasVegas Italiana fantasma
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Consonno: una LasVegas Italiana fantasma   
Autore Consonno: una LasVegas Italiana fantasma
BlackRose

Reg.: 03 Giu 2002
Messaggi: 153
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-03-2007 17:33  
[conoscete altre storie simili? se si vi prego di postarle!]

Internet... io lo amo, lo adoro non c'è niente da fare, ogni volta che cerco qualcosa mi ritrovo in un altro mondo... e questa volta mentre cercavo un parco giochi fantasma costruito in italia e MAI aperto, di cui però non riesco ancora a trovare testimonianze online, mi sono imbattuta come capita nelle ricerche incrociate, in questa città... Consonno, la Las Vegas Italiana nata, morta e sparita in brevissimo tempo.

Probabilmente chi abita in zona Milano conoscerà la storia di Consonno, o forse nemmeno loro sanno di questo borgo medievale completamente distrutto dall'uomo, per trasformarlo in una città dei balocchi che invece in breve tempo si è trasformata in una vera e propria città fantasma.

Questa però a differenza delle numerose città fantasma presenti in Italia, ha un qualcosa di più inquietante, un aspetto più sinistro di quei paesini in mattoni e roccia senza finestre che alcune volte incontriamo lungo le strade delle gite fuori porta domenicali. Perchè ad essere stata letteralmente abbandonata è una piccola città "moderna" dall'aspetto insolito, quasi da parco dei divertimenti maledetto, un panorama di costruzioni che non ti aspetteresti mai tra le colline sperdute.

Ho trovato un sito pieno d'informazioni a riguardo, ma prima vi metto qui le parti più importanti della storia di Consonno, se poi invece volete saperne di più e leggere tutto quello fino ad ora raccolto, basta andare su www.consonno.it e sono sicura che gran parte della vostra curiosità verrà saziata.

Ecco qui alcuni pezzi tratti dal sito sopra citato:


Immaginatevi una Brianza ancora verde smeraldo, punteggiata di cascine e borghi. Tra i laghi briantei e l'Adda si erge il Monte di Brianza, cuore della vera Brianza storica: ovvero il luogo dove il nome "Brianza" compare sui più antichi documenti. [...]Consonno aveva una discreta economia locale [...]

Ma il vero problema di Consonno è che nessun abitante possiede la casa che abita o i terreni che conduce. Il borgo e i circa 170 ettari tra boschi e campi che lo circondano sono, a metà del Novecento, infatti di proprietà della "Immobiliare Consonno Brianza", posseduta dalle famiglie Verga e Anghileri.[...]

Consonno all'inizio degli anni Sessanta del Novecento viene descritto come un "insieme di terreni, boschi, fabbricati rurali intersecati da corsi d'acqua, anditi (sentieri), stradette, mulattiere di forma irregolare". [...]
Ecco in altre parole com'era il borgo protagonista della nostra storia: un gruppo di case raggruppate attorno alla chiesa, al comune, all'osteria, all'unica bottega del paese, un cimitero, verso Nord, tutto intorno prati e campi e boschi.
E il tempo scorre sereno... Immaginate.


Per l'antico borgo di Consonno l'inizio della fine coincide con l'arrivo in paese del Conte Mario Bagno, eccentrico imprenditore, che aveva messo gli occhi su Consonno, minuscolo paese in una posizione panoramica facilmente raggiungibile da Milano, per un suo grande progetto che per potersi realizzare aveva solo una modalità: la distruzione dell'antico borgo e la costruzione di una grande nuova Consonno, ma come città dei balocchi. Siamo negli anni Sessanta, in pieno boom economico. L'attenzione ai valori ambientali non è ancora nata. Nella Brianza vengono costruiti enormi condomini, vaste aree di campagna vengono distrutte per fare posto ad interi quartieri, ma nessuno era mai arrivato a tanto: distruggere completamente un paese. Ci pensa il Conte Mario Bagno, che in quegli anni con la sua impresa edile costruiva strade, autostrade e piste di aeroporti in tutta Italia.

In un primo tempo il Conte bagno diede ad intendere che le caratteristiche agricole del borgo sarebbero rimaste inalterate seppur integrate da un incremento turistico: in quel periodo inoltre la crisi dell'agricoltura indusse molta gente a lasciare il paese per trovare lavoro nelle industrie sorte a Olginate. Chi aveva scelto di restare a Consonno vedeva di buon occhio l'idea di far diventare Consonno un centro agro-turistico: gli alberghi avrebbero portato lavoro e turisti che potevano acquistare i prodotti della terra. Ben presto però il Conte Bagno fa capire che mira alla costruzione di una pacchiana Las Vegas della Brianza.

L'imprenditore non si ferma davanti a nulla e casa dopo casa il vecchio borgo di Consonno cade: alla fine dei lavori si salveranno solo la Chiesa di San Maurizio con l'attigua casa del cappellano ed il cimitero, posto su un poggio a Nord di Consonno. [...] Anche la collina adiacente al cimitero viene attaccata dalle ruspe: limita il panorama e il Conte Bagno la fa abbassare con esplosivo e ruspe, in modo che si possano ammirare da Consonno il Resegone e le Prealpi lecchesi.

L'opera delle ruspe muta l'equilibrio idrogeologico della zona: nel novembre 1966 le continue piogge favoriscono lo slittamento verso valle di ingenti quantità di fango e pietrisco; nell'aprile del 1967 un nuovo movimento franoso invade la strada che congiungeva le frazioni di S.Maria, Albegno e Parzanella con Olginate. Ma il conte Bagno non si ferma neanche di fronte ad una denuncia di "Italia Nostra". Alle vecchie case vengono sostituiti nuovi palazzi, sfingi egizie, cannoni, pagode, di tutto un po'. [...]

Per Consonno iniziano gli anni ruggenti, che raggiungono il loro apice tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta. Migliaia di persone raggiungono la Las Vegas della Brianza, la città dei balocchi in cui si trova di tutto. Da un improbabile minareto ad una galleria di negozi in stile arabeggiante, da cannoni a armigeri medioevali in posizione di sentinella, da sale da gioco a sale da ballo, da sfingi egiziane a pagode cinesi, da colonne doriche al "Grand Hotel Plaza".

Invitanti striscioni accolgono le migliaia di persone che affollano questa città dalle mille luci: "A Consonno il cielo è più azzurro", "A Consonno è sempre festa", "Consonno è il paese più piccolo ma più bello del mondo". Numerose coppie di spose raggiungono Consonno per farsi immortalare in fotografie strane, famosi cantanti calpestano le scene di quello che sembra un luogo talmente assurdo da essere fantastico, immaginario. L'apoteosi di Consonno dura alcuni anni, prima che un inesorabile declino, come ogni località che perde le caratteristiche di novità, l'attende dietro l'angolo.

Il colpo di grazia per Consonno lo si ha nell'ottobre del 1976: una frana, dalla collina sconquassata dal cemento, cade sulla nuova strada di accesso alla città dei balocchi: quasi una vendetta della natura che isola Consonno dal mondo e che gli riserva un destino ancora più tragico: quello di "città fantasma".

[C]Fonte:www.consonno.it[/C]

http://img112.imageshack.us/img112/3218/striscionehg3.jpg
Una delle scritte che accoglieva i visitatori a Consonno, su questa c'è scritto "Qui Consonno tutto è meraviglioso"

http://img71.imageshack.us/img71/3023/consonno09vy5.jpg
Una veduta della stradina che costeggia la galleria dove al suo interno risiedevano i numerosi negozi nel palazzo arabeggiante

http://img71.imageshack.us/img71/850/consonno03ri2.jpg
Uno dei negozi che non ha più riaperto...

http://img71.imageshack.us/img71/908/consonno11rc7.jpg
Un ponte in stile cinese, una delle tante costruzioni "strane" che rappresentavano la città, nella mente folle di Mario Bagno

_________________
Liv Tyler TVB Italia
Aerosmith Italia

[ Questo messaggio è stato modificato da: BlackRose il 31-03-2007 alle 17:34 ]

  Visualizza il profilo di BlackRose  Invia un messaggio privato a BlackRose  Vai al sito web di BlackRose    Rispondi riportando il messaggio originario
  
0.005753 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: