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Spunti di riflessione |
Kermunos
Reg.: 19 Nov 2004 Messaggi: 2306 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 14-12-2006 08:01 |
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Volevo prendere spunto da quanto scritto fino ad ora "in destra e sinistra in italia" e "negare l'olocausto" per vedere un attmo come la pensiamo sulla storia e sulla nostra società.
Parto da questo pezzo di post di Verme:
quote: In data 2006-12-13 20:08, Verme87 scrive:
quote: In data 2006-12-13 20:01, madpierrot scrive:
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Io nel voler fare luce sui fatti non ci trovo nulla di male...credo che conoscere la verità sia importante...tutto quì!
| Questa è una cosa molto importante. Alla parola "verità", che personalmente non mi è mai piaciuta, sostituirei il termine "realta".
Per me la cosa non è affatto facile da gestire. Sopratutto se la realtà dei fatti serve come pretesto per riabilitare o in parte giustificare, fenomeni come nazzismo e fascismo.
A monte, sempre secondo me, ci sono due considerazioni di carattere storico e politico da fare in merito alla ricostruzione dei fatti.
Punto primo, la storia la fanno i vincitori. Questo comporta principalmente tre conseguenze
a) i vincitori cancellano o quantomeno nascondono sempre quella parte di fatti che non piace, che non è "propagandisticamente vantaggiosa".
b) i vincitori danno un interpretazione degli stessi fatti che sia altresì vantaggiosa e funzionale per la loro causa.
c) i vinti danno la loro interpretazione di quello che è successo, non meno di parte, non meno mendace, anzi, spesso talmente forte e disperata da risultare più una iperbole ideologica atta a giustificare e letteralmente reinterpretare i fatti in cui sono coinvolti (revisionismo). Diventano insomma vittime.
Punto secondo, i fatti saranno comunque sempre interpretati.
E necessario sia così.
La storia non si studia solo per episodi, ma per cause e conseguenze, la si deve analizzare. Capire cosa c'era prima, cosa c'era durante, cosa è venuto dopo.
Ciò significa che in qualche modo i fatti saranno sempre "sporcati" dall'umano sentire di chi li analizza e li indaga, dalla sua sensibilità.
E anche dal determinato periodo storico, politico e sociale in cui vengono presi in esame.
Questo a prescindere da quanto uno possa definirsi obiettivo. Infatti, l'analisi storica di nazzismo e fasciso, per usare sempre gli stessi esempi, ne dà una visone di mostruosità, di abberrazioni della civiltà.
Siamo uomini, non manichini. Ci definiamo una società civile, avanzata, progredita, certamente non solo perchè viviamo un epoca di grande progreso tecnico-scentifico.
Ecco quindi una domanda (più domande) interessante. Perchè secondo voi possiamo definirci una socetà civile? E cosa intendiamo per civile?
Nazzizmo è fascismo, perchè sono da considerarsi effettivamente "il male"? Per assunto? Perchè è stato deciso così dai vincitori? O perchè c'è qualcosa in queste due ideologie, e nel loro attuarsi nei fatti, che non può essere accettato umanamente?
Da quale punto di vista partiamo per definire nazzismo e fascismo due cose sbagliate? Il termine di paragone cui facciamo riferimento, il nostro "giusto", qual'è?
Come la vedo io l'ho già scritto più volte, lo riscriverò durante la discussione se avrete voglia di dedicargli un pò di tempo.
_________________ "Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"
"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole" |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 14-12-2006 10:06 |
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Futurist
Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 14-12-2006 11:17 |
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quote: In data 2006-12-14 10:06, ipergiorg scrive:
Perchè il Nazismo è sbagliato? Qualche milione di morti non basta per capire che è sbagliato? Il fatto che li abbiano gasati solo perchè diversi non basta?
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Temo di no perchè come sappiamo il comunismo fece lo stesso e molto di peggio. Tanto per fare nomi l'ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro va in giro a vantarsi di aver fatto fuori di persona 21 fascisti (o ritenuti tali) nel '46, a guerra finita, perchè erano diversi e perciò dovevano morire. Però lui è dalla parte del bene. Infatti non esiste il reato di apologia del comunismo... perchè?
[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 14-12-2006 alle 11:18 ] |
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honecker
Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 14-12-2006 12:23 |
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quote: In data 2006-12-14 11:17, Futurist scrive:
quote: In data 2006-12-14 10:06, ipergiorg scrive:
Perchè il Nazismo è sbagliato? Qualche milione di morti non basta per capire che è sbagliato? Il fatto che li abbiano gasati solo perchè diversi non basta?
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Tanto per fare nomi l'ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro va in giro a vantarsi di aver fatto fuori di persona 21 fascisti (o ritenuti tali) nel '46, a guerra finita, perchè erano diversi e perciò dovevano morire. Però lui è dalla parte del bene. Infatti non esiste il reato di apologia del comunismo... perchè?
[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 14-12-2006 alle 11:18 ]
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Nono conoscevo questo episodio della vita del democristiano Oscar Luigi Scalfaro, che in virtù di questo gesto riesce a riusltarmi forse per la prima volta, simpatico.
Mi piacerebbe conoscere poi il nome di codesti 21 fascisti e quale era stato il loro ruolo e il loro operato in vita.
Perchè magari Scalfaro poteva anche avere ragione dopotutto...
_________________ Popolo, Patria, Socialismo |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 14-12-2006 17:53 |
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quote: In data 2006-12-14 11:17, Futurist scrive:
quote: In data 2006-12-14 10:06, ipergiorg scrive:
Perchè il Nazismo è sbagliato? Qualche milione di morti non basta per capire che è sbagliato? Il fatto che li abbiano gasati solo perchè diversi non basta?
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Temo di no perchè come sappiamo il comunismo fece lo stesso e molto di peggio.
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guarda a me quei regimi fanno altrettanto schifo, sfondi una porta aperta in questo caso. Poi chiaramente in Italia nonostante tutto le due ideologie sono trattate con molta disparità
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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Hamish
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 14-12-2006 18:04 |
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quote: In data 2006-12-14 11:17, Futurist scrive:
quote: In data 2006-12-14 10:06, ipergiorg scrive:
Perchè il Nazismo è sbagliato? Qualche milione di morti non basta per capire che è sbagliato? Il fatto che li abbiano gasati solo perchè diversi non basta?
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Temo di no perchè come sappiamo il comunismo fece lo stesso e molto di peggio. Tanto per fare nomi l'ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro va in giro a vantarsi di aver fatto fuori di persona 21 fascisti (o ritenuti tali) nel '46, a guerra finita, perchè erano diversi e perciò dovevano morire. Però lui è dalla parte del bene. Infatti non esiste il reato di apologia del comunismo... perchè?
[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 14-12-2006 alle 11:18 ]
| Scusa,ma sei sicuro di questa cosa?E ,se si,dove l'hai letta?
Non è polemica eh,ma semplice curiosità. |
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mescal
Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 14-12-2006 18:35 |
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Sulla definizione astratta di cosa sia il male, ho trovato una pagina di wikipedia che sembra contenere spunti interessanti, ve la propongo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Male
io comunque credo che vada posto in maniera intuitiva, in base alla "legge morale" di cui parlava Kant, e che non ci sia bisogno di definirlo ulteriormente.
Sul perché il nazismo venga considerato il male assoluto: sempre per la ragione di cui sopra porrei la questione nei termini in cui la poneva la prima risposta di Ipergiorg.
Il nazismo ha fatto, per quanto ci risulta da quanto si sa di quegli anni, una serie di azioni che appaiono assolutamente riprovevoli e ingiustificabili, fino al punto di essere incomprensibili. Inoltre ci appare assolutamente raccapricciante il modo in cui quella ideologia si proponeva di organizzare la società, i fini che si proponeva e i mezzi che indicava per raggiungerli. E' normale che, soprattutto, coloro che hanno una visione in qualche modo religiosa della Storia, finiscano per vedere qualcosa di metafisico in quella vicenda.
Personalmente penso che anche il paragone con il comunismo, che è una storia che a mio parere, nella sua tragicità, contiene anche delle luci, oltre a ombre pesanti e indelebili, sia un modo per sminuire la portata reale del nazismo, e già un inizio di revisionismo.
Ciononostante il dibattito su questo punto esiste, in alcuni paesi è vietata la costituzione di partiti ispirati al comunismo, tra cui se non vado errato la Germania, e c'è chi propone di introdurre a livello europeo limitazioni simili a quelle esistenti per l'apologia del nazismo anche per il comunismo.
Penso comunque che su queste questioni ciò che sappiamo è molto poco, la cultura del nostro tempo è per definizione superficiale, e ognuno di noi è a conoscenza solo di determinati dettagli delle vicende storiche, quelli che di volta in volta qualcuno a sbandierato per interessi propagandistici di parte.
Nell'incapacità della scuola, della televisione di Stato e dei vari strumenti preposti, a far conoscere veramente questi fatti storici, al di là della retorica, è facile che si alzi più forte la voce della propaganda.
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