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Autore Le origini dello stato
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 12-12-2006 22:39  
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In data 2006-12-12 20:37, madpierrot scrive:
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In data 2006-12-12 16:19, Futurist scrive:
un intervento tanto modesto e circosritto che risulta pressocchè irrilevante nel quadro economico italiano.


Le liberalizzazioni del decreto Bersani non avevano certo l'effetto di cambiare di punto in bianco l'economia del nostro Paese



Vedi, se ci fai caso condividiamo lo stesso punto: la situazione resta quella di prima. Peccato che Prodi avesse promesso diversamente... io chiuderei questa triste parentesi qui.

Ritornando all'argomento del topic credo che Quentin metta in evidenza un punto importante: senza stato che fine farà il welfare, l'assistenza, gli ammortizzatori sociali etc.? E' evidente che per gestire la spesa pubblica occorre una certa burocrazia, quindi un'organizzazione strutturata e piramidale, o no?

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 13-12-2006 14:22  
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In data 2006-12-12 22:39, Futurist scrive:
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In data 2006-12-12 20:37, madpierrot scrive:
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In data 2006-12-12 16:19, Futurist scrive:
un intervento tanto modesto e circosritto che risulta pressocchè irrilevante nel quadro economico italiano.


Le liberalizzazioni del decreto Bersani non avevano certo l'effetto di cambiare di punto in bianco l'economia del nostro Paese



Vedi, se ci fai caso condividiamo lo stesso punto: la situazione resta quella di prima. Peccato che Prodi avesse promesso diversamente...



La mia frase era molto precisa e circostanziata e non si esauriva certo qui: questo governo ha sempre affermato la priorità di risollevare e rilanciare l'economia del Paese, ma a differenza del suo predecessore lo ha sempre fatto con prudenza e realismo. Prodi non si è mai sognato di promettere miracoli economici in 6 mesi e men che meno attraverso un semplice decreto legge.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 13-12-2006 15:35  
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In data 2006-12-13 14:22, madpierrot scrive:
Prodi non si è mai sognato di promettere miracoli economici in 6 mesi e men che meno attraverso un semplice decreto legge.



Quando parlavo delle promesse di Prodi non mi riferivo a fantomatici promesse di miracoli ma agli impegni presi in campagna elettorale, impegni precisi e fattibilissimi, del tipo "non ci sarà nessun aumento delle tasse", "si interverrà sul cuneo fiscale per 5 punti percentuali", "combatteremo l'evasione" e così via.
Però questa finanziaria aumenta le imposte sul reddito, quelle sulle rendite di ben 7 punti, aumenta i contributi per i lavoratori, aumento dei tiket sanitari, blocco del turn-over per il pubblico impiego, assicurazione obbligatoria sulla casa, interventi sul cuneo solo di un punto, più controlli burocratici quindi più costi... mi sembra abbastanza deludente.
Mi sarebbe bastato che l'Unione applicasse il suo programma, nessuno spera più nei miracoli.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-12-2006 21:41  
quote:
In data 2006-12-12 18:05, Futurist scrive:
non mi risulta che



Informati.
Ho già discusso con te di tirannie liberiste ed economia partecipativa e non ho la minima intenzione di ripetere, anche perchè hai già dimostrato la totale impossibilità di controbattere. Quindi o riprendi i concetti da dove li hai abbandonati nei vecchi topic o taci, la figura della scimmietta che procede ad oltranza deve essere una ben magra soffisfazione.
Anche se il modello neoliberista fosse effettivamente l'emblema del Progresso - e non lo è affatto perchè il pianeta è a un passo dal collasso ambientale- un modello feudale e stalinista come questo dove il futuro di tutti è programmato privatamente da un'élite dominante non sarebbe di per sè accettabile o lo sarebbe tanto quanto una dittatura politica che esclude le persone dalle principali questioni e decisioni.
Argomenti già trattati nello specifico e sui quali...tabula rasa.

quote:

Su quanto dici sugli armamenti ripeto che semplicemente non esiste alcun nesso logico che relazioni l'economia di mercato alla bomba atomica.




Gli Stati Uniti sono i principali leaders della ideologia neoliberista e la applicano correttamante: negli ultimi 60 anni hanno ribaltato una serie infinita di regimi (inculse le Democrazie , l'ultima quella del presidente democraticamente eletto Milosevic)col terrore e la violenza, e sono stati a un passo dalla guerra nucleare con l'Unione Sovietica nella crisi missilistica di Cuba.
L'imperativo del liberismo infatti è servire una serie di cittadini privati e assicurare loro le indispensabili quote di mercato per accelerare la crescita economica.E' per questo che il contribuente versa tutti quei soldi nelle casse del Pentagono. Occorrono regimi stabili dove gli investitori si sentano sicuri e l'esercito serve a proteggere questi interessi. Mi stupisco di doverti dare lezioni sulla tua ideologia, tu stesso parlasti di diritto degli investitori e di interessi americani nella guerra in Iraq.
Le crisi che gli Usa aprono in tutto il pianeta scatenano ovvie reazioni e alimentano l'odio e una minaccia nucleare che spazzerebbe via la vita sulla Terra.
Dopo le ultime guerre il mondo è un posto molto meno sicuro , la regione mediorientale è instabile come non mai e potrebbe esplodere da un momento all'altro.


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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-12-2006 21:46  
Per non parlare del sostegno Usa all'occupazione militare israeliana, un atto criminale che è arrivato ormai al quarantesimo anno.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 15-12-2006 18:59  
quote:
In data 2006-12-14 21:41, Quilty scrive:
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In data 2006-12-12 18:05, Futurist scrive:
non mi risulta che


Informati.



Pensavi di cavartela così?
Rispondi alla domanda che ti ho fatto:
-in che modo la democrazia partecipativa si distinguerebbe dal sistema liberale nei confronti dell'ecologia?

-qual'è il nesso tra la bomba atomica ed il libero mercato?

Perchè non mi sembra tu abbia risposto. Tu alla seconda domanda hai trovato un nesso tra la bomba atomica e la pace necessaria per prosperare. Ma la pace sarebbe desiderabile indipendentemente dal sistema economico adottato. Quindi la bomba atomica verrebbe fabbricata comunque. A meno che le nazioni non abbiano la consapevolezza di potersi preservare senza le armi... ma grazie al libero mercato e alla globalizazione concetti come "nazione" e "integralisti" varrenna presto superati, con loro la bomba atomica.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 16-12-2006 15:34  
quote:
In data 2006-12-15 18:59, Futurist scrive:
-in che modo la democrazia partecipativa si distinguerebbe dal sistema liberale nei confronti dell'ecologia?



Il sistema liberista è un sistema di parassiti che vivono alle spalle della società.
Le lobbies PRIVATE fanno pagare ai cittadini la costruzione di inceneritori attraverso le bollette Enel (tra l'altro cancerogeni) , rigassificatori e vorrebbero progettare centrali nucleari(sempre con i soldi del contribuente) non perchè hanno interesse nella tutela ambientale ma perchè interessati al profitto, che è lo scopo di una Spa.
Se la gestione delle risorse energetiche (patrimonio di tutti) è privata (nel senso che il cittadino è escluso dalla pianificazione, quindi anche una burocrazia statalista non va bene)anche l'interesse è inevitabilmente privato. Non potrebbe essere diversamente.
Un modello di sviluppo democratico è rappresentato dall'esempio di alcune città della Germania dove sono i cittadini che hanno progettato case e costruito impianti che riducono il consumo energetico a un terzo e vendono loro stessi energia al comune in cui vivono.


quote:

-qual'è il nesso tra la bomba atomica ed il libero mercato?



Già risposto. Sono gli interessi di alcuni cittadini privati il motivo della rincorsa agli armamenti per assicurarsi le quote di mercato necessarie ed avere governi fantoccio disponibili ad aprire i loro mercati alle imprese straniere.
La bomba atomica è il punto di arrivo di un'escalation militare senza alcun senso se non il ricorso costante alle armi al terrore e alla morte come da copione degli ultimi 60 anni di storia e alla minaccia di usarle da parte della principale potenza neoliberista del pianeta, con la conseguenza che gli altri stati sentono ovviamente il dovere di tutelarsi, incrementando la possibilità di scenari apocalittici.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 16-12-2006 16:29  
quote:
In data 2006-12-16 15:34, Quilty scrive:
Un modello di sviluppo democratico è rappresentato dall'esempio di alcune città della Germania dove sono i cittadini che hanno progettato case e costruito impianti che riducono il consumo energetico a un terzo e vendono loro stessi energia al comune in cui vivono.


Notizia dell'ultimora: anche in Italia esistono queste realtà, almeno da quando i liberali liberalizzarono l'enel abolendo il monopolio di stato dell'energia, tra l'odio e la gretta incomprensione dei comunisti uniti di tutta Italia, che profetizzarono improbabili blocchi della produzione elettrica, cataclismi nucleari apocalittici, bollette impazzite, dipendenti mandati a morire nelle centrali a carbone, capitalisti che si danno al saccheggio dei salari, milioni di miliardi di cassaintegrati, inquinamento e atroce morte di tutti gli esseri viventi e non viventi...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 17-12-2006 13:02  
Si Futurist certo, perchè adesso che il settore energia è liberalizzato non è mica un monopolio...noooo
Si è soltanto svenduto un bene del cittadino per favorire un interesse privato.
Ma facci il favore.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 17-12-2006 13:04  
L'Italia è il paese dei monopoli, però sono stati tutti liberalizzati eh... E pensare che le favole di Milton Friedman si basano su queste cazzate.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 23-12-2006 00:29  
quote:
In data 2006-12-17 13:02, Quilty scrive:
Si Futurist certo, perchè adesso che il settore energia è liberalizzato non è mica un monopolio...noooo
Si è soltanto svenduto un bene del cittadino per favorire un interesse privato.
Ma facci il favore.


Me sei proprio pessimo. Il fatto che l'energia sia ancora largamente un monopolio è solo dovuto alla scarsa capacità imprenditoriale, la sfiducia di investire in settori sconosciuti, la poca intrapendenza del capitalista nostrano il cui senso "pionieristico" è stato atrofizzato da decenni di economia manovrata dallo stato. Aspetta che gli investitori scoprano le possibilità di profitto offerte dal mercato dell'energia e allora vedrai gli imprenditori fiondarsi nel settore come mosche su una cacca.

Comunque un pannello solare te lo compri quando ti pare. Lo stato dava addirittura finanziamenti a fondo perduto per l'acquisto. Il problema era che con il risparmio dell'energia si ammortavano le spese in 6 anni... il cittadino medio però non ha la capacità di capire i benefici a lungo termine di un acquisto.

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