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Bertolucci.... un genio, un idiota o un depravato?
un grande, lo adoro 9 45%
mi piace, ma niente di eccezionale 2 10%
qualcosa di carino l'ha fatto 0 0%
nn è che sia una granchè 1 5%
orribile 3 15%
per me è solo un vecchio depravato 3 15%
altro 2 10%
Totale 20 100%

Autore Bertolucci.... un genio, un idiota o un depravato?
Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 17-10-2006 16:33  
Mentre sul Tè del Deserto posso concederti l'attenuante di un abbastanza evidente compiacimento vojeuristico (al limite coll' onanistico) sul film L'Assedio sono convinto che ti sia lasciato trascinare dall'impeto guerresco, quello spirto guerrier che entro ti rugge ma che a volte ti distorce la percezione della realtà. La storia de L'Assedio è un semplice pretesto per mostrarci due aspetti: la solitudine di un borghese arricchito che riscatta una vita vuota e radical chic (come dici tu), con un gesto d'amore che scavalca le differenze culturali. E poi l'importanza del silenzio, delle cose non dette, del dubbio e della interrogazione (quel punto interrogativo nello spartito musicale), delle immagini che sostituiscono le parole. E le stesse scene "calde" sono ben incastonate e convogliate nella scala climacomorfa della casa su Trinità dei Monti. Tutto in un interno, in un progressivo dispiegarsi e chinarsi a raccogliere le voci del subconscio, una analisi interiore di piccoli spazi che contengono grandi drammi.Perchè "Coloro che cercheranno di salvare la propria vita la perderanno, chi la donerà sarà salvato".

Non volevo generalizzare, ma leggendo le tue opinioni sull'ultimo Allen (Scoop in particolare) e sull'ultimo Bertolucci, mi era sembrato che dietro le semplici critiche ad una produzione sicuramente non all'altezza del glorioso passato, si sommassero delle pericolose insinuazioni sulla vita privata dei due registi. Insomma come se si aspettasse il mezzo passo falso del regista, per scatenare invettive sull'uomo.
Ritiro, dopo la tua esauriente replica, le mie perplessità.
E chiedo venia per la mia errata interpretazione delle tue parole.
Ma come sai anche io sono uno spirto guerrier e a volte mi lascio trasportare dalla passione (come quando mi toccano Amarcord).
_________________
True love waits...

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-10-2006 17:39  
Per me è un genio.
Adoro il suo modo di vedere il cinema(e amo i suoi film).

_________________
tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 17-10-2006 22:59  
quote:
In data 2006-10-17 16:33, Schizobis scrive:
Mentre sul Tè del Deserto posso concederti l'attenuante di un abbastanza evidente compiacimento vojeuristico (al limite coll' onanistico) sul film L'Assedio sono convinto che ti sia lasciato trascinare dall'impeto guerresco, quello spirto guerrier che entro ti rugge ma che a volte ti distorce la percezione della realtà. La storia de L'Assedio è un semplice pretesto per mostrarci due aspetti: la solitudine di un borghese arricchito che riscatta una vita vuota e radical chic (come dici tu), con un gesto d'amore che scavalca le differenze culturali. E poi l'importanza del silenzio, delle cose non dette, del dubbio e della interrogazione (quel punto interrogativo nello spartito musicale), delle immagini che sostituiscono le parole. E le stesse scene "calde" sono ben incastonate e convogliate nella scala climacomorfa della casa su Trinità dei Monti. Tutto in un interno, in un progressivo dispiegarsi e chinarsi a raccogliere le voci del subconscio, una analisi interiore di piccoli spazi che contengono grandi drammi.Perchè "Coloro che cercheranno di salvare la propria vita la perderanno, chi la donerà sarà salvato".

Non volevo generalizzare, ma leggendo le tue opinioni sull'ultimo Allen (Scoop in particolare) e sull'ultimo Bertolucci, mi era sembrato che dietro le semplici critiche ad una produzione sicuramente non all'altezza del glorioso passato, si sommassero delle pericolose insinuazioni sulla vita privata dei due registi. Insomma come se si aspettasse il mezzo passo falso del regista, per scatenare invettive sull'uomo.
Ritiro, dopo la tua esauriente replica, le mie perplessità.
E chiedo venia per la mia errata interpretazione delle tue parole.
Ma come sai anche io sono uno spirto guerrier e a volte mi lascio trasportare dalla passione (come quando mi toccano Amarcord).




Pur di lavar l'onta, per Amarcord il mio spirito guerriero mi spingerebbe ad una strenua difesa, ad indossare l'armatura di fresca foggia, ad impugnar la spada, lo scudo, la lancia, l'ascia e la mazza, ma per un fortino così "impaurito" come l'Assedio, posso al massimo inforcar la mazzafionna (fionda, in romanesco)

Scherzi a parte, ciò che dici del film è nell'intenzione; peccato che VI si respiri in ogni inquadratura una morbosità invero compiaciuta, da quartire... Non vedo il "gesto d'amore che scavalca le differenze di classe", bensì un'intenzione di un sordido - in quanto maldestramente, ipocritamente mascherato - razzismo non solo culturale. Aldilà delle intenzoni, di uno stile buono ma niente affatto novello e visibilmente manierato, la scrittura è pessima, dove risibili appaiono i dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi, lo scavo psicologico che rende in più passaggi ridicolo lo "scontro" a due.
Per non parlare di Io ballo da sola (ad libitum) dove il radicalismo chic ed inn più inane e modaiolo - autocelebrativamente, autoreferenzialmente di classe/casta -, e la prurigine erotica, oramai incontrollata - cosicchè diventa esplicitamente pornografica (volontaria e non, all'unisono) -, raggiungono livelli di nauseabonda insincerità. Si, davvero, roba da radical-chic. Quando mai costoro hanno dimostrato di saper fare dell'arte?

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Moreschi


Reg.: 14 Gen 2006
Messaggi: 2038
Da: Milano (MI)
Inviato: 02-05-2007 18:33  
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“Tutti i miei film possono essere pensati in bianco e nero, eccetto Sussurri e grida ... ho sempre immaginato il rosso come l'interno dell'anima” (I. Bergman).

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