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Autore Addio alla Fallaci
Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 22-09-2006 11:08  
ma l'esempio di Julian mi lascia perplesso

non mi pare che sia un argomento di grande spessore a cui dare importanza , anzi


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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 22-09-2006 12:44  
quote:
In data 2006-09-22 10:38, RICHMOND scrive:
Ma definire razzista una persona che fa tali affermazioni la trovo una cosa un tantino eccesiva, per un semplice fatto: razzista è chi non ha presupposti validi per sostnere determinate teorie che, a quel punto, risultano frutto di ignoranza e pregiudizio. Ma la Fallaci avrà avuto le sue buone ragioni per esternare pensieri che, sicurmanete estremi e fuori luogo, esulano dal razzismo.



Anche Hitler avrà avuto le sue buone ragioni, dal suo punto di vista.
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Popolo, Patria, Socialismo

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 22-09-2006 13:02  
quote:
In data 2006-09-22 12:44, honecker scrive:
quote:
In data 2006-09-22 10:38, RICHMOND scrive:
Ma definire razzista una persona che fa tali affermazioni la trovo una cosa un tantino eccesiva, per un semplice fatto: razzista è chi non ha presupposti validi per sostnere determinate teorie che, a quel punto, risultano frutto di ignoranza e pregiudizio. Ma la Fallaci avrà avuto le sue buone ragioni per esternare pensieri che, sicurmanete estremi e fuori luogo, esulano dal razzismo.



Anche Hitler avrà avuto le sue buone ragioni, dal suo punto di vista.




Quindi tu, in sostanza, ritieni l'agire alla stregua del parlare? Insomma....se un tuo amico ti dice "mi vi per favore a omprare il giornale" e tu gli rispondi "Ci sto andando", pur rimanendo dove sei, ritieni di aver compiuto l'atto di essere andato a comprare il giornale?
Vedi: c'è una piccola diffrenza tra Hitler ed Orianna Fallaci. Anzi, due.
La prima: la Fallaci parla di "morire", Hitler, se mai, di "uccidere".
Seconda: la Fallaci ne parla, ne discorre, ma, a parole, non si compiono gli atti (o almeno non tuti: dire io passeggio non è passeggiare. Dire "io uccido", non è "uccidere").
Esiste una massima, abbastanza nota, pouttosto esauriente e veritiera nella sua semplicità: "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare".
Consapevole che certe "parole" possono sicuramnte ferir maggiormente e fare più male di certi atti, credo di poter affrmare che questo non è il caso della Fallaci, la quale, che ti piaccia o no, ha espresso un semplice parere.
Sulle buone ragioni di Hitler, comunque, ci sarebbe da obiettar parecchio, ma in altra sede. Credo, in goni caso, che la Fallaci abbia motivi più validi (comunque) per fare certe affermazioni, di quanti non ne avesse Hitler per pivare della vita sei milioni e passa di persone.
Ergo: il paragone non c'azzecca una sega.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 22-09-2006 13:08  
mi sembra una discussione inutile

si riporti un testo da leggere e magari poi si cerca di commentarlo

non frasi ad effetto che non significano una mazza
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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 22-09-2006 14:50  
Premetto che la morte di una persona rattrista comunque (e in questo caso la patologia che aveva colpito la Fallaci era terribile).
Negli ultimi anni Oriana Fallaci aveva perso le coordinate del buon senso, e le sue sparate sull'islam e sul modo arabo, a mio giudizio, erano molto pericolose e , in questo pareticolare momento storico, erano vera e propria benzina sul fuoco.
D'altra parte però le parole di un moderato al cubo come il Papa hanno più o meno suscitato le stesse reazioni.
Allora il sillogismo aristotelico ci dovrebbe portare a pensare che qualsiasi pensiero espresso sul mondo islamico, se non allineato con il dogma musulmano, è pura immondizia e fonte di violenza.
Ora non vorrei che si finisse con il falso postulato "chi non la pensa come un musulmano è un cretino".
E ve lo dice uno che è sempre stato tollerante.

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L'uomo vive di ragione, ma sopravvive di sogni.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 22-09-2006 alle 14:51 ]

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 22-09-2006 20:31  
quote:
In data 2006-09-22 13:02, RICHMOND scrive:
quote:
In data 2006-09-22 12:44, honecker scrive:
quote:
In data 2006-09-22 10:38, RICHMOND scrive:
Ma definire razzista una persona che fa tali affermazioni la trovo una cosa un tantino eccesiva, per un semplice fatto: razzista è chi non ha presupposti validi per sostnere determinate teorie che, a quel punto, risultano frutto di ignoranza e pregiudizio. Ma la Fallaci avrà avuto le sue buone ragioni per esternare pensieri che, sicurmanete estremi e fuori luogo, esulano dal razzismo.



Anche Hitler avrà avuto le sue buone ragioni, dal suo punto di vista.




Quindi tu, in sostanza, ritieni l'agire alla stregua del parlare? Insomma....se un tuo amico ti dice "mi vi per favore a omprare il giornale" e tu gli rispondi "Ci sto andando", pur rimanendo dove sei, ritieni di aver compiuto l'atto di essere andato a comprare il giornale?
Vedi: c'è una piccola diffrenza tra Hitler ed Orianna Fallaci. Anzi, due.
La prima: la Fallaci parla di "morire", Hitler, se mai, di "uccidere".
Seconda: la Fallaci ne parla, ne discorre, ma, a parole, non si compiono gli atti (o almeno non tuti: dire io passeggio non è passeggiare. Dire "io uccido", non è "uccidere").
Esiste una massima, abbastanza nota, pouttosto esauriente e veritiera nella sua semplicità: "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare".
Consapevole che certe "parole" possono sicuramnte ferir maggiormente e fare più male di certi atti, credo di poter affrmare che questo non è il caso della Fallaci, la quale, che ti piaccia o no, ha espresso un semplice parere.
Sulle buone ragioni di Hitler, comunque, ci sarebbe da obiettar parecchio, ma in altra sede. Credo, in goni caso, che la Fallaci abbia motivi più validi (comunque) per fare certe affermazioni, di quanti non ne avesse Hitler per pivare della vita sei milioni e passa di persone.
Ergo: il paragone non c'azzecca una sega.



Ergo: niente razzismo, a meno che non ci sia una Auschwitz, secondo il suo punto di vista?

Recuperi in fretta un vocabolario per favore...


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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 23-09-2006 15:20  
quote:
In data 2006-09-22 10:38, RICHMOND scrive:
Comunque il aftto che uno dica "per me dovrebbero morire tutti" non può essere passibile di un giuizio più negativo di uno che - a torto o a ragione - sostiene "i capitalisti o i comunisti devono morire tutti".




Di certo la mia opinione per una persona che si lancia in questa affermazioni non può essere positiva.
Il pensiero della Fallaci potrà anche essere in parte fondato, come del resto lo è quello di Borghezio. Il problema è che si fonda su un'analisi falsa della realtà, su di un analisi che non indaga le cause di ciò che succede ma si limita a rilevare alcuni fenomeni ("gli immigrati messicani rubano!") e finisce con il legittimare una situazione di sfruttamento a vantaggio ovviamente di chi sfrutta.
La Fallaci parla di valori del mondo occidentale da proteggere. Posso anche essere d'accordo su alcuni aspetti del suo ragionamento...ma potrei benissimo adottare una prospettiva parziale (in ogni caso, molto meno della sua) e rilevare quali sono i valori cui lei tiene tanto:
1) I suoi amici occidentali da secoli si arricchiscono grazie allo sfruttamento di altre popolazioni. Sono fra le cause del milione di morti di fame che ogni anno si registra in Africa, finanziano i conflitti che da decenni stanno sterminanto intere popolazioni. E per di più , hanno il coraggio di fare la morale quando una piccola parte di queste persone emigra nei loro ricchi e floridi paesi.
2) I suoi amici americani lasciano che oltre 50.000.000 di persone negli Usa vivano in condizioni di povertà, non garantiscono assistenza sanitaria a tutti, non hanno ancora abbandonato la barbara pratica della pena capitale; sono ancora razzisti, perchè gli afro-americani, italo-americani, ebrei e messicani (o megli "Latinos") che vivono negli Usa spesso sono ancora vittime di sfruttamento, di violenze, hanno redditi bassissimi, vengono incarcerati con molta più facilità. Ricordiamo che in America inoltre ogni 3 ore un adolescente è vittima di violenza (quasi sempre mortale e quasi sempre viene assassinato da coetanei, dato che la circolazione delle armi negli Usa è libera), che gli Usa hanno appoggiato e finanziato per decenni le dittature militari che hanno fatto centinaia di migliaglia di morti in paesi come il Cile, il Brasile, e l'Argentina.
Parlo del Brasile, paese che conosco bene: a San Paolo esiste una ristretta cerchia di privilegiati ( quasi 2.000.000 di persone) che è sin dall'epoca della dittatura di Castelo Blanco e del colpo di stato del 1964 (realizzato dagli Usa, questa è storia documentata, mica propaganda sovietica) strettamente legata dal punto di vista commerciale con tantissime grandi imprese Usa (il primo provvedimento del governo militare consistette in un accordo con il Congresso che consetiva a tutte le imprese americane libero accesso al territorio brasiliano, che aboliva tutti i diritti dei lavoratori dipendenti etc...ma mi fermo perchè divago.. però queste sono cose che TUTTI dovremmo sapere). E' la fascia di popolazione al mondo in cui vengono vendute (in proporzione) più Ferrari, più gioielli di lusso; nei quartieri "bene" di San Paolo l'alta moda francese e quella italiana vendono più che ad Ocean Country od a Manhattan. D'altra parte esistono nella sola San Paolo oltre 18.000.000 di persone che vivono in condizioni medio-basse e spesso misere, spesso "costrette" ad entrare nelle peggiori organizzazioni criminali, represse nel sangue (oltre 1.000 morti solo nel 2006) quando scioperano dai militari brasiliani addestrati nelle caserme Usa.

Ora ditemi se questi sono i valori da proteggere. E' ovvio che parlando solo di questi fatti si offre una visione parziale, ma d'altra parte si tratta di una visione molto meno limitata di quella della Fallaci.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 23-09-2006 15:26  
Il problema degli intellettuali come la Fallaci sta nel fatto che si tratta di veri e propri ideologi al servizio del potere. Spesso questi sono persone molto preparate ed intelligenti, che sfruttano però le proprie conoscenze per "rabbonire" noi comuni mortali indicando un nemico comune (che ad esempio a fine anni 70' era rappresentato dagli eroinomani ed oggi è incarnato da certi immigrati, di solito gli Albanesi o gli slavi, perchè i "vù cumprà" fanno tenerezza) , semplificando oltremodo la realtà sociale ed economica di un paese e del mondo intero, semplificando e banalizzando le stesse divergenze culturali. Per questo io rifiuto in toto questa visione e cerco di informarmi, di conscere, di indagare le cause reali dei fenomeni.
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Se nulla capivo, qui tu finalmente
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dove sono i leoni, ammattiti e marroni
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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 23-09-2006 16:27  
io non vi mentiro`, ho pianto quando ho saputo che era morta, e ho portato il lutto per giorni (ancora adesso tengo un nastrino nero al polso). adoro la Fallaci da quando avevo 15 anni e la sua morte e` stata un duro colpo, per me. so che molti la odiano, ma penso che tutti convengano sul fatto che era intelligente e acculturata.
certo, il suo essere cosi` 'di parte' ultimamente mi ha un po` sorpresa, ma penso che anche lei avesse il diritto di cambiare idea. prima dei libri usciti dall'11 settembre era un genio indiscusso. dopo, non so. era sinceramente incazzata e forse anche questo ha reso cosi` aspri i suoi libri. ma quando le danno della razzista, o della rompicoglioni, io la difendo. dopotutto aveva il diritto ad esprimere le sue idee, o no?
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Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 23-09-2006 18:11  
quote:
In data 2006-09-23 16:27, Saeros scrive:
ma quando le danno della razzista, o della rompicoglioni, io la difendo. dopotutto aveva il diritto ad esprimere le sue idee, o no?




E infatti chi gliel'ha mai negato?
Ciò non toglie che fosse una razzista.
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E' ok per me!

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 25-09-2006 12:06  
quote:
In data 2006-09-22 20:31, honecker scrive:
quote:
In data 2006-09-22 13:02, RICHMOND scrive:
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In data 2006-09-22 12:44, honecker scrive:
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In data 2006-09-22 10:38, RICHMOND scrive:
Ma definire razzista una persona che fa tali affermazioni la trovo una cosa un tantino eccesiva, per un semplice fatto: razzista è chi non ha presupposti validi per sostnere determinate teorie che, a quel punto, risultano frutto di ignoranza e pregiudizio. Ma la Fallaci avrà avuto le sue buone ragioni per esternare pensieri che, sicurmanete estremi e fuori luogo, esulano dal razzismo.



Anche Hitler avrà avuto le sue buone ragioni, dal suo punto di vista.




Quindi tu, in sostanza, ritieni l'agire alla stregua del parlare? Insomma....se un tuo amico ti dice "mi vi per favore a omprare il giornale" e tu gli rispondi "Ci sto andando", pur rimanendo dove sei, ritieni di aver compiuto l'atto di essere andato a comprare il giornale?
Vedi: c'è una piccola diffrenza tra Hitler ed Orianna Fallaci. Anzi, due.
La prima: la Fallaci parla di "morire", Hitler, se mai, di "uccidere".
Seconda: la Fallaci ne parla, ne discorre, ma, a parole, non si compiono gli atti (o almeno non tuti: dire io passeggio non è passeggiare. Dire "io uccido", non è "uccidere").
Esiste una massima, abbastanza nota, pouttosto esauriente e veritiera nella sua semplicità: "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare".
Consapevole che certe "parole" possono sicuramnte ferir maggiormente e fare più male di certi atti, credo di poter affrmare che questo non è il caso della Fallaci, la quale, che ti piaccia o no, ha espresso un semplice parere.
Sulle buone ragioni di Hitler, comunque, ci sarebbe da obiettar parecchio, ma in altra sede. Credo, in goni caso, che la Fallaci abbia motivi più validi (comunque) per fare certe affermazioni, di quanti non ne avesse Hitler per pivare della vita sei milioni e passa di persone.
Ergo: il paragone non c'azzecca una sega.



Ergo: niente razzismo, a meno che non ci sia una Auschwitz, secondo il suo punto di vista?

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Assolutamente si.
In pochi sono in grado, al giorno d'oggi, di inquadrare il vero significato dell parola "razzismo", così che se mando semplicemente a fare in culo un negro, sono razzista, perchè avrei dovuto comunque trattarlo con più riguardo di come non avrei fatto con un bianco. Tutto questo perchè? Boh...grazie alla Tv e ad una visione abbastanza distorta della raltà.
Ma io sono disposto, senza polemica, a dirti (senza ergermi a detentore assoluto della verità) che la mia interpretazione del termine "razzismo" è abbastanza diastante da quella che hai fornito tu e che la maggior parte delle persone forniscono: ripeto, alla nausea, che "razzismo", alemno dal mio punto di vista, è "pregiudizio", "ottusità". E' razzista colui ch disprezza una razza (o una clase sociale, o una categoria - minoranza - linguistica o territoialmente distinta. Ma anche una civiltà) senza nulla spere al riguardo. Come può una persona che ha vissuto a contatto con i musulmani, che ha avuto esperienza diretta con quella civiltà, che ha vissuto in prima persona la guerra e il disagio femminile in una determinata civiltà, essere razzista? Non credo che lo sia più di te. Anzi, lo è sicuramente di meno.

_________________
Il mio angolo di cielo è un triangolo di pelo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 25-09-2006 alle 12:07 ]

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