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Autore Superare il concetto destra-sinistra
MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 18-04-2006 19:37  
quote:
In data 2006-04-18 18:14, Quilty scrive:
Non ci siamo capiti.
Non ho letto il libro di Marco Revelli "Le Due Destre" ma ho dato un'occhiata veloce su google e mi sembra interessante.

Superare il concetto destra -sinistra non significa sostenere un governo neutro o una coalizione di centro.
Significa superare quella divisione oggi puramente ideologica che non ha alcun significato se entrambe le coalizioni nei loro punti principali propongono le medesime ricette.
Significa creare un'alternativa a queste due coalizioni che stia al di fuori di un sostegno a questa economia di mercato.

Se prendiamo la situazione negli Usa, esiste un partito di destra (i repubblicani) e uno di sinistra ( i democratici) che altro non sono che partiti degli affari e delle lobbies dell'alta finanza e che non curano minimamente gli interessi della gente.
Il risultato è che alle elezioni presidenziali vota a malapena il 50% degli aventi diritto, alle elezioni di Mid Term per rinnovare i rami del Parlamento il 35% circa, a quelle che corrispondo alle nostre amministrative il 25% circa.
Non ha nessun senso definire di destra i repubblicani e di sinistra i democratici : sono termini vuoti, ottocenteschi che non rimarcano alcuna differenza sulle questioni fondamentali.
Servono solo a distrarre le masse e dividerle quando la maggioranza delle persone che non hanno interessi economici sono unite sui temi principali come la sanità gratuita, la salute e la tutela ambientale, il rispetto dei diritti umani nel mondo eccetera.
Servono solo a dare un'apparenza di alternanza tra due fazioni di feudatari; ma un osservatore proveniente da Marte direbbe che la destra odierna non è altrenativa alla sinistra e viceversa. Sono partiti complementari che si differenziano per questioni secondarie sulle quali si apre un dibattito. Appena si parla di come deve funzionare l'economa e il sistema il dibattito è chiuso poichè nessuno dei due è alternativo all'altro.
Sui giornali è praticamente impossibile dare la parola a chi proponga un'economia partecipativa, equa e solidale; il rispetto per qualsiasi popolo e la sua autodeterminazione; una difesa dell'ambiente anche a discapito dei profitti delle multinazionali.

credo che potresti porre meglio la questione dicendo di creare una nuova sinistra.
non credo che si possa superare il concetto destra-sinistra creando un centro e adesso pare che tu pensi la stessa cosa.
se il punto della questione è la creazione di un soggetto politico alternativo se ne può parlare. credo che il post iniziale e il titolo del topic siano fuorvianti.

_________________
«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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medea1976

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 401
Da: firenze (FI)
Inviato: 19-04-2006 13:28  
Penso che attualmente più che di destra e di sinistra dovremmo parlare di laici e non laici...
chi non accetta l'interferenza della chiesa nelle questioni dello stato e chi invece sì.
Il problema è che di fatto sono pochissimi quelli che sostengono apertamente uno stato laico...tutti gli altri vanno a inchinarsi in Vaticano.
_________________
Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.
(De Andrè)

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-04-2006 15:40  
quote:
In data 2006-04-18 18:14, Quilty scrive:
Non ci siamo capiti.
Non ho letto il libro di Marco Revelli "Le Due Destre" ma ho dato un'occhiata veloce su google e mi sembra interessante.

Superare il concetto destra -sinistra non significa sostenere un governo neutro o una coalizione di centro.
Significa superare quella divisione oggi puramente ideologica che non ha alcun significato se entrambe le coalizioni nei loro punti principali propongono le medesime ricette.
Significa creare un'alternativa a queste due coalizioni che stia al di fuori di un sostegno a questa economia di mercato.

Se prendiamo la situazione negli Usa, esiste un partito di destra (i repubblicani) e uno di sinistra ( i democratici) che altro non sono che partiti degli affari e delle lobbies dell'alta finanza e che non curano minimamente gli interessi della gente.
Il risultato è che alle elezioni presidenziali vota a malapena il 50% degli aventi diritto, alle elezioni di Mid Term per rinnovare i rami del Parlamento il 35% circa, a quelle che corrispondo alle nostre amministrative il 25% circa.
Non ha nessun senso definire di destra i repubblicani e di sinistra i democratici : sono termini vuoti, ottocenteschi che non rimarcano alcuna differenza sulle questioni fondamentali.
Servono solo a distrarre le masse e dividerle quando la maggioranza delle persone che non hanno interessi economici sono unite sui temi principali come la sanità gratuita, la salute e la tutela ambientale, il rispetto dei diritti umani nel mondo eccetera.
Servono solo a dare un'apparenza di alternanza tra due fazioni di feudatari; ma un osservatore proveniente da Marte direbbe che la destra odierna non è altrenativa alla sinistra e viceversa. Sono partiti complementari che si differenziano per questioni secondarie sulle quali si apre un dibattito. Appena si parla di come deve funzionare l'economa e il sistema il dibattito è chiuso poichè nessuno dei due è alternativo all'altro.
Sui giornali è praticamente impossibile dare la parola a chi proponga un'economia partecipativa, equa e solidale; il rispetto per qualsiasi popolo e la sua autodeterminazione; una difesa dell'ambiente anche a discapito dei profitti delle multinazionali.



Sono l'unico ad aver capito tutto quello che hai detto?
Direi che, seguendo strade diverse, siamo giunti a conclusioni simili: sono quasi completamente d'accordo con te.

Spero di poter intervenire i prossimi giorni, per spiegarmi meglio. Ciao
_________________
Io sono tutti.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 19-04-2006 16:14  
quote:
In data 2006-04-18 18:14, Quilty scrive:
Non ci siamo capiti.
Non ho letto il libro di Marco Revelli "Le Due Destre" ma ho dato un'occhiata veloce su google e mi sembra interessante.

Superare il concetto destra -sinistra non significa sostenere un governo neutro o una coalizione di centro.
Significa superare quella divisione oggi puramente ideologica che non ha alcun significato se entrambe le coalizioni nei loro punti principali propongono le medesime ricette.
Significa creare un'alternativa a queste due coalizioni che stia al di fuori di un sostegno a questa economia di mercato.

Se prendiamo la situazione negli Usa, esiste un partito di destra (i repubblicani) e uno di sinistra ( i democratici) che altro non sono che partiti degli affari e delle lobbies dell'alta finanza e che non curano minimamente gli interessi della gente.
Il risultato è che alle elezioni presidenziali vota a malapena il 50% degli aventi diritto, alle elezioni di Mid Term per rinnovare i rami del Parlamento il 35% circa, a quelle che corrispondo alle nostre amministrative il 25% circa.
Non ha nessun senso definire di destra i repubblicani e di sinistra i democratici : sono termini vuoti, ottocenteschi che non rimarcano alcuna differenza sulle questioni fondamentali.
Servono solo a distrarre le masse e dividerle quando la maggioranza delle persone che non hanno interessi economici sono unite sui temi principali come la sanità gratuita, la salute e la tutela ambientale, il rispetto dei diritti umani nel mondo eccetera.
Servono solo a dare un'apparenza di alternanza tra due fazioni di feudatari; ma un osservatore proveniente da Marte direbbe che la destra odierna non è altrenativa alla sinistra e viceversa. Sono partiti complementari che si differenziano per questioni secondarie sulle quali si apre un dibattito. Appena si parla di come deve funzionare l'economa e il sistema il dibattito è chiuso poichè nessuno dei due è alternativo all'altro.
Sui giornali è praticamente impossibile dare la parola a chi proponga un'economia partecipativa, equa e solidale; il rispetto per qualsiasi popolo e la sua autodeterminazione; una difesa dell'ambiente anche a discapito dei profitti delle multinazionali.


Dici di voler superare la distinzione destra-sinistra, ma il resto del tuo discorso mi pare facilmente classificabile come un discorso di sinistra... mi pare una contraddizione insanabile.

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 20-04-2006 07:08  
quote:
In data 2006-04-19 15:40, Alessandro scrive:
Sono l'unico ad aver capito tutto quello che hai detto?
Direi che, seguendo strade diverse, siamo giunti a conclusioni simili: sono quasi completamente d'accordo con te.



E questo è perlomeno inquietante e dovrebbe allarmare non poco l'autore del topic.

_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 20-04-2006 alle 07:09 ]

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 20-04-2006 19:47  
quote:
In data 2006-04-19 16:14, JerichoOne scrive:
Dici di voler superare la distinzione destra-sinistra, ma il resto del tuo discorso mi pare facilmente classificabile come un discorso di sinistra... mi pare una contraddizione insanabile.



Ma allora non devi aver capito il senso del suo discorso che, sinceramente, non mi pare così difficile.
Quilty, se non sbaglio, parla di superare l'attuale insensato concetto di destra-sinistra, ovvero le accezioni che tali termini hanno assunto in questo momento. Non sta parlando di un azzeramento totale delle ideologie o delle correnti politiche.
E non mi trova molto distante.
_________________
E' ok per me!

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 20-04-2006 19:54  
quote:
In data 2006-04-20 19:47, sloberi scrive:
quote:
In data 2006-04-19 16:14, JerichoOne scrive:
Dici di voler superare la distinzione destra-sinistra, ma il resto del tuo discorso mi pare facilmente classificabile come un discorso di sinistra... mi pare una contraddizione insanabile.



Ma allora non devi aver capito il senso del suo discorso che, sinceramente, non mi pare così difficile.
Quilty, se non sbaglio, parla di superare l'attuale insensato concetto di destra-sinistra, ovvero le accezioni che tali termini hanno assunto in questo momento. Non sta parlando di un azzeramento totale delle ideologie o delle correnti politiche.
E non mi trova molto distante.



Probabilmente non ho capito, ma resta il fatto che Quilty dice che bisogna andare oltre il concetto di destra e sinistra, perchè in realtà entrambi gli schieramenti sono di destra. Propone quindi una serie di parole d'ordine di sinistra.
Ora, chi intende contrastare la visione di Quilty si porrà in tal modo in una posizione di destra, quindi la contrapposizione che ci si propone di superare si ricreerà comunque, o no?

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 20-04-2006 21:02  
Nossignore, entrambi gli schieramenti non sono di destra ma hanno idee comuni soprattutto per quanto riguarda alcune finalità e aspetti dell'economia, credo di aver capito cosa voglia dire Quilty, soltanto che in teoria tutto è semplice, non vedo nella pratica come sia fattibile conciliare le due ideologie.Chi l'avesse capito mi faccia un fischio.In poche parole, questi politici in Parlamento come si dovrebbero collocare, come dovrebbero legiferare ecc ecc???
Scusate se sono terra terra ma amo trasferire subito in realtà una teoria o quantomeno un'ipotesi.

_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

[ Questo messaggio è stato modificato da: ginestra il 20-04-2006 alle 21:03 ]

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 21-04-2006 12:13  
quote:
In data 2006-04-20 21:02, ginestra scrive:
In poche parole, questi politici in Parlamento come si dovrebbero collocare, come dovrebbero legiferare ecc ecc???



Ma ecco, il fatto che tu ti ponga questa domanda mi fa pensare che invece non abbia capito a fondo quello che credo sia il succo del discorso di Quilty. Però non credo abbia molto senso che stia qui a darti una mia interpretazione dato che l'autore del topic potrà risponderti di persona.

Però non è un discorso di collocazione parlamentare, o per lo meno non ancora perchè non può esserlo. Prima vi dovrebbe essere una rilettura e una ridefinizione dell'intero panorama politico italiano (e non solo ma a me piace farmi i fatti miei...).
Se vuoi restare terra terra direi che l'esempio politico più evidente dell'attuale aberrazione del sistema politico italiano sia tale Clemente Mastella che può agevolmente districarsi tra una coalizione e l'altra senza cambiare praticamente una virgola del programma del suo partito. Ma a me vien da ridere quando si afferma che Mastella è un incoerente voltagabbana; Mastella è un politico furbo cui è permesso comportarsi come fa proprio in virtù di un problema di fondo ben più grave del sistema politico e partitico italiano che di certo non tocca solo l'Udeur.
_________________
E' ok per me!

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 22-04-2006 19:17  
quote:
In data 2006-04-19 15:40, Alessandro scrive:
Sono l'unico ad aver capito tutto quello che hai detto?
Direi che, seguendo strade diverse, siamo giunti a conclusioni simili: sono quasi completamente d'accordo con te.



Ma quello che dice quilty non è difficile da capire. E sono totalmente d'accodo sulla sua analisi delle dinamiche democratiche ed anche sulla necessità di superare il concetto di destra e sinistra ma per altri motivi dai suoi. Difatto non sono assolutamente d'accordo sulle sue conclusioni.
Il mercato è infatti una scelta di necessità politica e sociale obbligata. Non esiste nessuna alternativa se non il regresso.
Per fare un esempio le società antiche si basavano sullo schiavismo per autosostentarsi, questo non per scelta ma per necessità. Infatti il livello tecnologico primitivo degli antichi non rendeva proponibile una società ideata diversamente. Se la civiltà antica avesse liberato gli schiavi la struttura sociale sarebbe collassata ed il progresso umano si sarebbe arenato lì.
Allo stesso modo i limiti della società contemporanea potranno essere superati solo quando il progresso scientifico e tecnologico lo renderà possibile.
Nel frattempo si possono scegliere alcune forme alternative del sistema, che cambia appunto nella forma ma non nella sostanza... il comunismo ed il fascismo sono solo facce della stessa medaglia. Sono sistemi statici, assoluti ed irremovibili nelle loro posizioni, passassero mille anni.
Il sistema democratico amerciano è diverso. E' un po' come se la destra e la sinistra si muovessero lungo binari paralleli, non conta quali treno prendi tanto vanno entrambi nella stessa direzione, ovvero verso il futuro ed il cambiamento.
Tra tutti i treni io scelgo il sistema liberale, perchè mi sembra il treno più confortevole e veloce.
Quilty tu devi invece capire che fermare il treno non avrebbe invece nessun senso, provocherebbe solo un disagio. L'unica cosa decente da fare è invece godersi il viaggio, cercare magari di aiutare il treno ad andare ancora più veloce, rimuovere ciò che lo astacola. Ed è per questo che io difendo a spada tratta il sistema liberale.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 22-04-2006 20:55  
Scusami ma dove sta la sinistra in America? A me pare che ci siano due partiti essenzialmente uguali,uno dei due spostato poco poco a sinistra, ma di sinistra vera e propria manco a parlarne.Ho sempre biasimato la miriade di partiti esistenti in Italia che creano solo confusione e divisione ma quando guardo il desolante sistema democratico americano quasi quasi sono contenta di vivere in questa bolgia politica,dove ognuno è libero di esporre le proprie idee, senza lo spauracchio dell'occhio vigile e fantasma che ti radiografa, ritenendoti un pericolo pubblico.In realtà questa campagna denigratoria nei confronti dei rossi la stanno attuando i signori di destra in Italia, avete sentito gli ultimi commenti dei politici della coalizione di destra a proposito della candidatura di Bertinotti alla Camera?Demagogia pura nuda e cruda al solo fine di spaventare le masse ignoranti, non hanno capito o non vogliono furbescamente capire che i comunisti non ci sono più, a voglia Diogene a cercarli col lanternino.
Comunque io direi di guardare al sistema politico inglese o a quello tedesco, tralasciando prudentemente quello americano.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 23-04-2006 00:06  
quote:
In data 2006-04-22 20:55, ginestra scrive:

Comunque io direi di guardare al sistema politico inglese o a quello tedesco, tralasciando prudentemente quello americano.



Ma guarda che in Inghilterra il partito comunista o assimilabile non credo che sia presente mentre in Germania il centrosinistra, pur di non aver niente a che fare con i discepoli di Marx, si è alleato con il centrodestra per governare.
Ed in Italia mi sembra un tantinello assurdo insistere dicendo che un partito che si chiama Rifondazione Comunista non sia comunista. E' la negazione della propria essenza.
Per quanto mi riguarda io posso anche rispettare Bertinotti e ritenere che sia una buana persona, ma un'alta carica dello stato con quelle idee non credo sarà di giovamento per nessuno. Infatti teoricamente anche i preti sono buene persone ma non li farei mai governare. E Bertinotti non è affatto diverso da un vescovo: entrambi hanno una visione assolutistica, dogmatica e pericolosamente anacronistica.
Bertinotti sarebbe stato un politico nel 1899, oggi è solo folklore, il comunismo è folklore, non è più un vero movimento politico perchè non ha nulla da dire. Basta guardare il sito del PRC per rendersene conto, un vuoto insieme di pacifismo e demagogie. I capitalisti cattivi, i signori sfruttatori... non esistono più. Ma i comunisti li vedono ancora e continuano a combattere contro cose inesistenti. Sono un po' come dei moderni Don chisciotte, ma non possono pretendere che l'Italia gli faccia da Sancho Panza.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 23-04-2006 00:22  
Lasciando da parte i Don Chisciotte, Bertinotti si batte per salari più aderenti alla realtà economica del paese, per stipendi meno miserevoli, per scuole pubbliche che permettano anche ai più modesti di studiare e via dicendo,non mi pare questa una politica demodé o fuori dalla concretezza.Chi invece continua a blaterare contro la sinistra come uno spettro pronto ad aggredire chiunque è Berlusconi e questo veramente mi pare una farsa di dubbio gusto.
Infine citavo come modello il Parlamento inglese per il semplice fatto che è più ordinato, meno settario negli schieramenti,so bene che i comunisti non sono rappresentati, d'altra parte essi non hanno bisogno di un'etichetta appiccicata addosso per forza, per me sono comunisti tutti coloro che hanno lo sguardo verso il basso, pronti a cogliere i problemi dei più bisognosi e delle fasce meno protette.
_________________
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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 23-04-2006 00:32  
quote:
In data 2006-04-23 00:06, Futurist scrive:
quote:
In data 2006-04-22 20:55, ginestra scrive:

Comunque io direi di guardare al sistema politico inglese o a quello tedesco, tralasciando prudentemente quello americano.



Ma guarda che in Inghilterra il partito comunista o assimilabile non credo che sia presente mentre in Germania il centrosinistra, pur di non aver niente a che fare con i discepoli di Marx, si è alleato con il centrodestra per governare.
Ed in Italia mi sembra un tantinello assurdo insistere dicendo che un partito che si chiama Rifondazione Comunista non sia comunista. E' la negazione della propria essenza.
Per quanto mi riguarda io posso anche rispettare Bertinotti e ritenere che sia una buana persona, ma un'alta carica dello stato con quelle idee non credo sarà di giovamento per nessuno. Infatti teoricamente anche i preti sono buene persone ma non li farei mai governare. E Bertinotti non è affatto diverso da un vescovo: entrambi hanno una visione assolutistica, dogmatica e pericolosamente anacronistica.
Bertinotti sarebbe stato un politico nel 1899, oggi è solo folklore, il comunismo è folklore, non è più un vero movimento politico perchè non ha nulla da dire. Basta guardare il sito del PRC per rendersene conto, un vuoto insieme di pacifismo e demagogie. I capitalisti cattivi, i signori sfruttatori... non esistono più. Ma i comunisti li vedono ancora e continuano a combattere contro cose inesistenti. Sono un po' come dei moderni Don chisciotte, ma non possono pretendere che l'Italia gli faccia da Sancho Panza.


Senza entrare nel merito dei tuoi giudizi, temo un po' ottimistici, sulla fine dello sfruttamento e del capitalismo, ti faccio notare che il partito comunista tedesco, a differenza di quello italiano, che ha costruito una democrazia, sconta il fatto di avere governato la germania orientale durante il regime filosovietico.
Tra l'altro i comunisti tedeschi sono al governo, alleati con la Spd, in tutto l'Est del paese, e si presentavano alle elezioni nazionali insieme ai socialdemocratici di sinistra fouriusciti con una scissione, quindi magari ciò che ha portato alla grande coalizione sono state più considerazioni programmatiche che una pregiudiziale che pure ha influito.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 23-04-2006 12:27  
quote:
In data 2006-04-23 00:22, ginestra scrive:
Lasciando da parte i Don Chisciotte, Bertinotti si batte per salari più aderenti alla realtà economica del paese, per stipendi meno miserevoli, per scuole pubbliche che permettano anche ai più modesti di studiare e via dicendo,non mi pare questa una politica demodé o fuori dalla concretezza.Chi invece continua a blaterare contro la sinistra come uno spettro pronto ad aggredire chiunque è Berlusconi e questo veramente mi pare una farsa di dubbio gusto.
Infine citavo come modello il Parlamento inglese per il semplice fatto che è più ordinato, meno settario negli schieramenti,so bene che i comunisti non sono rappresentati, d'altra parte essi non hanno bisogno di un'etichetta appiccicata addosso per forza, per me sono comunisti tutti coloro che hanno lo sguardo verso il basso, pronti a cogliere i problemi dei più bisognosi e delle fasce meno protette.



E' appunto l'argomento del topic, superare il concetto di destra e di sinistra... tu presupponi erroniamente che Bertinotti, Diliberto e compagni siano gli unici ad interessarsi ai problemi dei meno abbienti... ovviamente non è così. La politica del comunismo è sicuramente più immediata, ma è anche una politica effimera, che non valuta le conseguenze a lungo termine, incapace di fornire una visione d'insieme.
Lo scopo prioritario di ogni partito politico è quello di servire il popolo, cambia il metodo. Il metodo della forza politica Democrazia è Libertà (meglio nota come Margherita) ad esempio è molto più intelligente di quello di rifondazione, dato che i margheritini hanno compreso che la prosperità imprenditoriale è imprescindibile da una politica di assistenza sociale.
Ma la stessa osservazione potrebbe valere per AN.
Il problema è che il comunismo, a differenza di movimenti più liberali, non si interrego affatto sul quali sarà il futuro del popolo. Si interroga solo sul presente del popolo.

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