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Autore Sedicenne suicida a scuola - Genova
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 12-04-2006 21:57  
E' MORTO IN OSPEDALE SIMONE CHE SI ERA LANCIATO DAL QUINTO PIANO DEL LICEO D' ORIA

GENOVA. 12 APR. Non ce l'ha fatta lo studente quindicenne del Liceo D'Oria che stamane si è gettato dalle finestre del quinto piano della scuola di Piazza Della Vittoria. Alle 14:30 il suo cuore ha cessato di battere sotto i ferri dei chirurghi d'emergenza dell'Ospedale Galliera, dov'era stato subito ricoverato in condizioni critiche. Il giovanissimo si chiamava Simone Cipresso, avrebbe compiuto 16 anni fra quattro giorni e frequentava la classe V Ginnasio della Sezione B del prestigioso liceo cittadino. Alla notizia della morte, alle 15 di oggi pomeriggio alcuni suoi coetanei e compagni di scuola si sono raccolti sul luogo della tragedia a pochi metri dal portone principale dell'edificio scolastico e di fianco allo scooter sul quale il corpo del giovane è disastrosamente piombato. Nessuno sa darsi una vera spiegazione di questo atto così assurdo che ha strappato alla vita un adolescente. "Non ci risultano motivi seri per cui Simone avrebbe potuto uccidersi - ricordano alcune ragazze e giovani in lacrime ai cronisti - era simpatico, non certo depresso a volte anche troppo di spirito. Scherzava sempre". Alcuni indiscrezioni però fanno trapelare la voce secondo cui stamane alle 10 in classe con tono tra lo scherzoso e il grottesco, Simone abbia confessato ad alcuni compagni di classe una gelida provocazione: "Fra un'ora mi suicido!". E proprio per la sua vena scherzosa nessuno aveva dato peso a queste parole, ora fin troppo veritiere.

Credo che da ciò emerga un quadro quantopiù evidente dello stato in cui versano molti degli adolescenti del nuovo millennio. Impossibilitati ad esprimersi in contesti solo apparentemente felici come la famiglia o il gruppo dei pari, quando in realtà in loro vivifica un radicato senso di malessere che può portarli a gesti tragici.
E' bene precisare che l'istituto scolastico in cui Simone si è ucciso era già stato teatro di un suicido, ma quella volta si trattava di una professoressa. Cubo senza cortile, rinomato per l'esemplare preparazione che offre, il metodo di questa scuola appare fin troppo distaccato e freddo verso i giovani studenti, che forse richiedono solo un po' più di umanità e comprensione.
Il caso di Simone forse rimarrà l'unico e solo, certo è che il movente resta molto oscuro e preoccupante. Il giovane non dimostrava segni di depressione, ma forse è stato vittima di un "tempo" che tende troppo all'oppressione.

Vorrei sapere cosa pensate riguardo questo tragico accaduto.
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Bettty70

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 619
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-04-2006 22:11  
Che ne penso?
Il disagio interiore è più subdolo di qualsiasi altra cosa.
Ho perso tre amici,tutti suicidi.
Per ciascuno di loro ancora faccio fatica a trovare il perchè.
L'apparenza è il vero ostacolo alla comprensione di gesti come questo.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 12-04-2006 22:25  
Sono d'accordo con te, l'apparenza è il 'perchè' più temibile in quanto è in grado di dare risposte solo apparenti appunto. In realtà i malesseri di ogni individuo non si riescono quasi mai ad esprimere in concetti, ma sono tumulti interiori che solo chi prova conosce e codifica, anzi ne viene sottomesso, specie ad una così giovane età.
Mi chiedo se anche le tue perdite corrispondessero all'età di Simone, dove 'apparentemnte' non si possono provare vere e proprie delusioni tali da condurre a un gesto simile.
_________________
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René Descartes

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 12-04-2006 22:29  
quote:
In data 2006-04-12 22:11, Bettty70 scrive:
Che ne penso?
Il disagio interiore è più subdolo di qualsiasi altra cosa.
Ho perso tre amici,tutti suicidi.
Per ciascuno di loro ancora faccio fatica a trovare il perchè.
L'apparenza è il vero ostacolo alla comprensione di gesti come questo.



cribbio
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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Bettty70

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 619
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-04-2006 22:30  
quote:
In data 2006-04-12 22:25, Cronenberg scrive:
Sono d'accordo con te, l'apparenza è il 'perchè' più temibile in quanto è in grado di dare risposte solo apparenti appunto. In realtà i malesseri di ogni individuo non si riescono quasi mai ad esprimere in concetti, ma sono tumulti interiori che solo chi prova conosce e codifica, anzi ne viene sottomesso, specie ad una così giovane età.
Mi chiedo se anche le tue perdite corrispondessero all'età di Simone, dove 'apparentemnte' non si possono provare vere e proprie delusioni tali da condurre a un gesto simile.


Ti dirò,
per due di loro la vita stava offrendo una strada lastricata di successi e soddisfazioni.
Luca e Claudia erano due persone speciali.Forse troppo diverse rispetto alla vita

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 12-04-2006 23:12  
quote:
In data 2006-04-12 22:11, Bettty70 scrive:
Che ne penso?
Il disagio interiore è più subdolo di qualsiasi altra cosa.
Ho perso tre amici,tutti suicidi.
Per ciascuno di loro ancora faccio fatica a trovare il perchè.
L'apparenza è il vero ostacolo alla comprensione di gesti come questo.


Accidenti, mi dispiace tremendamente!

A quanto diceva il tg il ragazzo durante la ricreazione s'è avvicinato alla finestra e s'è buttato di sotto come se niente fosse.
La cosa è tremenda, ma non la trovo così inspiegabile, anche perchè è un'età in cui si comincia a scontrarsi con forza con il mondo e s'ha la mente in completo caos e non nascondo d'aver avuto nel mio piccolo qualche tentazione nonostante la mia vita che mi verrebbe da definire felice e assolutamente senza traumi
_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 13-04-2006 12:36  
E' brutto venire a conoscenza di queste notizie....ma è la triste realtà.
Oltretutto il D'oria ha già assistito ad un altro suicidio sei anni fa, avvenuto con le stesse modalità, ad opera di una professorssa di mio fratello.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 13-04-2006 12:53  
quote:
In data 2006-04-12 22:30, Bettty70 scrive:
quote:
In data 2006-04-12 22:25, Cronenberg scrive:
Sono d'accordo con te, l'apparenza è il 'perchè' più temibile in quanto è in grado di dare risposte solo apparenti appunto. In realtà i malesseri di ogni individuo non si riescono quasi mai ad esprimere in concetti, ma sono tumulti interiori che solo chi prova conosce e codifica, anzi ne viene sottomesso, specie ad una così giovane età.
Mi chiedo se anche le tue perdite corrispondessero all'età di Simone, dove 'apparentemnte' non si possono provare vere e proprie delusioni tali da condurre a un gesto simile.


Ti dirò,
per due di loro la vita stava offrendo una strada lastricata di successi e soddisfazioni.
Luca e Claudia erano due persone speciali.Forse troppo diverse rispetto alla vita

Forse davvero incompatibili alla vita, molte persone giungono a rifiutarla, a farne a meno con questi semplici gesti tragici. Resta davvero incomprensibile a livello razionale il perchè di una simile grande rinuncia, ma a sentir loro sembra invece spontaneo e normale. In realtà il suicidio, specie a queste età, è frutto di una felicità solo apparente che cela a mio avviso un profondo senso di malessere e inadeguatezza. Perciò pur mascherato da una vita condotta in modo conforme alla realtà sociale, può sembrare a chi lo premedita l'atto unico e solo per risolvere un problema che nessuno è riuscito a capire in vita. Per alcuni può essere un atto di rassegnazione all'incomprensione di chi li circonda, che scaraventa poi questi nel dubbio che prima di allora non si erano mai posti.
_________________
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René Descartes

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 13-04-2006 13:43  
Io non saprei dare una risposta a queste estreme e inappellabili decisioni, il subconscio resta tuttora un mistero, nonostante studi enormi degli ultimi due secoli. Posso solo dire che l'animo umano ha le sue dinamiche che cambiano da individuo a individuo,che l'idea del suicidio come estremo atto di ribellione di fronte alla crudele concretezza della realtà,ha accompagnato sempre la mente dell'uomo, ma oggi, visto che tutto è più sfacciatamente manifesto agli occhi di tutti, per l'impatto spesso crudo dei mezzi d'informazione,i giovani specialmente si vedono proiettati in un mondo che li scoraggia a priori, che non dà loro stimoli per quello che essi desiderano.Dove tutto è raggiunto o quasi,dove ogni aspetto dell'esistenza è appiattito dalla non voglia di contrapporsi a quello che sembra l'inevitabile e catastrofico cammino del genere umano.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 13-04-2006 23:15  
quote:
In data 2006-04-13 13:43, ginestra scrive:
contrapporsi a quello che sembra l'inevitabile e catastrofico cammino del genere umano.



Hai detto bene. Il mondo può sembrare orribile e catastrofico per chi ha subito particolari condizionamenti culturali. In particolare si viene portati a credere che un problema temporaneo possa compromettere l'intera esistenza.
Tutto questo nasce dall'incapacità di accettare situazioni che sono indipendenti dalla propria volontà. Incapacità che si origina da stereotipi culturali o indottrinamenti filosofici.
Chi si suicida è quindi un individuo debole che si è lasciato condizionare. E' così che la penso.
D'altra parte tutti hanno i loro problemi ma non tutti si suicidano. Il carattere fa la differenza e se uno è un debole ed anche un po' vigliacco prima o poi la fa finita, ha bisogno solo di un pretesto... ma in questo caso neanche c'è stato bisogno a quanto pare.

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 13-04-2006 23:21  
vigliacco? io ci andrei piano a parlare di vigliaccheria. ci vuole un bel po' di coraggio a farla finita.
_________________
...You could be the next.

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 13-04-2006 23:30  
se non fosse peccato, e se ne avessi le palle, mi sarei gia suicidato da un pezzo!!
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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 14-04-2006 09:56  
quote:
In data 2006-04-13 23:15, Futurist scrive:
quote:
In data 2006-04-13 13:43, ginestra scrive:
contrapporsi a quello che sembra l'inevitabile e catastrofico cammino del genere umano.



Il carattere fa la differenza e se uno è un debole ed anche un po' vigliacco prima o poi la fa finita, ha bisogno solo di un pretesto... ma in questo caso neanche c'è stato bisogno a quanto pare.



Penso che questo sia un modo alquanto superficiale di leggere l'intera vicenda, la classica banalizzazione del disagio che non serve a un tubo (se non ad incensare la nostra autostima: "guarda quanto è debole e vigliacco, io invece sono forte e ho carattere") ed anzi può diventare anche controproducente.
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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-04-2006 11:11  
quote:
In data 2006-04-14 09:56, xander77 scrive:
Penso che questo sia un modo alquanto superficiale di leggere l'intera vicenda, la classica banalizzazione del disagio che non serve a un tubo (se non ad incensare la nostra autostima: "guarda quanto è debole e vigliacco, io invece sono forte e ho carattere") ed anzi può diventare anche controproducente.


Nessuna banalizzazione. Io ho solo fatto un ragionamento pacato.

Tutti dobbiamo morire e quindi prima o poi tutti troviamo il coraggio per farlo, il suicidio è solo una scorciatoia per saltare direttamente alla fase della morte. Non si capisce dove stia il coraggio in questa scelta.
D'altra parte il suicida non è un isola ma fa parte della società... ha come tutti degli amici, una famiglia e quindi tutta una serie di persone verso cui ha delle responsabilità e dei devori, persone che hanno bisogno di te o che su te fanno affidamento. Il suicidio si rivela quindi anche come un gesto di egoismo estremo.
Quindi io esprimo solidarietà verso la famiglia del ragazzo suicida, non certo al ragazzo.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 14-04-2006 14:02  
Io non parlerei di vigliaccheria né di coraggio quanto piuttosto di buio interiore, colui che decide di farla finita non vede più nulla davanti a sé, bello o brutto che sia.E poi come si può quantificare il coraggio? In guerra quello che si getta davanti a tutti, affronta il nemico a sprezzo e sfida della propria vita,viene definito da alcuni un coraggioso da altri incosciente, quindi? E' tutto relativo, dipende da quale ottica si osserva.In questi casi è meglio tacere in un silenzio quasi religioso e provare rispetto per queste persone, e anche un po' di tenerezza specialmente se si tratta di giovani (la gioventù è una grande arma nella battaglia della vita ma molti giovani non lo sanno, peccato).
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