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I ficcanaso la spuntano ancora |
Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 10-03-2006 22:33 |
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Quando il 16 febbraio il parlamento europeo ha approvato una versione annacquata della direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi, si è vista la forza che può avere qualsiasi organizzazione popolare e democratica in una situazione di disparità di forze impressionante.
La Bolkestein riguarda il mondo del lavoro e la prestazione dei servizi,cose che toccano qualsiasi cittadino direttamente. Dopo aver consultato qualche migliaio di imprese, i parlamentari si apprestavano ad approvare una legge che avrebbe livellato i nostri salari, per fare un esempio, alle retribuzioni di un lavoratore polacco o lituano.
Il perchè di questa normativa è facilmente spiegabile: per reggere la concorrenza dei capitalisti cinesi e dei paesi emergenti le imprese europee dovrebbero ridurre drasticamente il costo del lavoro (i salari dei cittadini). La direttiva, con la regola della prestazione di lavoro "del paese di origine" andava in quel senso.
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 10-03-2006 22:34 |
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C'è da notare che l'opinione pubblica è rimasta all'oscuro di tutto questo per qualche annetto, mentre si discuteva a Bruxelles. I media sostenuti dalle élite economiche si sono ben guardati dal commentare il disegno di legge e invitare ad un dibattito pubblico che coinvolgesse i cittadini della Democrazia. Sarebbero stati dei pazzi ad andare contro i propri interessi.
Nonostante tutto un nutrito gruppo di ficcanaso si è organizzato su scala europea ed è riuscito a portare in evidenza, con risibili ma potenti mezzi come il proprio computer privato, la questione. Migliaia di persone sono ripetutamente scese in piazza a contestare la direttiva e a cercare di diffondere il testo della legge.
Alla fine hanno vinto. La Bolkestein è stata approvata,con grande dispiacere di Mieli sul Corsera (editoriale in prima pagina) senza la regola del paese di origine.
Nonostante gli sforzi di isolare la gente dalla questioni che riguardano la loro vita, l'opposizione che le elite hanno incontrato è stata sufficiente per rinviare momentaneamente al mittente le proposte del mondo delle grandi imprese.
La vicenda è un ottimo esempio di come deve funzionare la democrazia sotto al capitalismo e di quanto poco sia possibile fare per incidere sul mondo del potere quando le persone si organizzano democraticamente e combattono per i propri sacrosanti diritti.
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/politica/bolke2/bolke2/bolke2.html |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 10-03-2006 22:37 |
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liliangish
Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 11-03-2006 11:53 |
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quel che mi stupisce dell'articolo del Corriere è che sembra voler imputare le cause della crisi del nostro Paese esclusivamente al costo del lavoro, quando è invece chiarissimo che esse sono da attribuire in primo luogo alla burocrazia, e sopratutto, al malcostume e alla corruzione imperanti.
le cosiddette liberalizzazioni non hanno sortito alcuno degli effetti sperati. da quando per esempio hanno allargato le maglie delle licenze per i pubblici esercizi, questi nascono e muoiono come funghi, con consistenti perdite patrimoniali in termini di costi fissi che necessariamente si ripartono sull'intera società.
se è vero poi che i costi del lavoro sono più alti rispetto ad altri Paesi, è altrettanto vero che, sopratutto al sud, la percentuale di lavoratori in nero è altissima, e i loro stipendi non sono certo nella media di quelli italiani. tutto questo i bravi economisti nazionali non lo considerano affatto quando sproloquiano sui livelli spaventosi dei salari.
_________________ ...You could be the next. |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-03-2006 17:47 |
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Del pezzo di Mieli il più significativo secondo me è il passaggio in cui si lamenta della fine del grande sogno di tutte le imprese: quello di poter isolare la popolazione dalle più importanti decisioni imponendo dall'alto le scelte,come se vivessimo in Unione Sovietica. In effetti la funzione di un mercato unico, come argomentato ripetutamente, è anche quella di svuotare le istituzioni nazionali di ogni significato e creare il famoso isolamento tecnocratico: un posto dove nessun cittadino dovrebbe ficcare il naso, lontano da ogni occhio indiscreto,. L'Europa non può più costringerci, scrive Mieli, ad adottare le sue ricette liberiste perchè i cittadini vi si oppongono. E' la morte della democrazia per come la intendono questi signori. |
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