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EUTANASIA
sono totalmente d'accordo 20 62.5%
no, la vita è un dono di dio, guai interromperla 3 9.4%
sono d'accordo ma ho dei distinguo (su cosa?) 9 28.1%
Totale 32 100%

Autore EUTANASIA
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 08-03-2006 09:24  
quote:
In data 2006-03-07 20:34, Hellboy scrive:
Sono cmq contrario alla decisione non presa dal diretto interessato (potrebbero anche esserci dei conflitti d'interesse non da poco) Anche il "testamento biologico" non mi soddisfa molto. D'altronde si può sempre cambiare idea nella vita.

Iper, come qualsiasi testamento, puo' essere cambiato quando si vuole.

ovviamente non da chi è gia' morto anche solo biologicamente, se non fisicamente.

ma almeno una volonta' espressa dell'interessato c'e'.

o lasciamo decidere ai parenti.
a parenti che magari si sono ricordati che il tizio esisteva solo in punto di morte?



ehm.. io sono contrario anche alla decisione dei parenti. Ovvio che messo di fronte all'alternativa "Parenti o testamento" preferirei il testamento.
Cmq se qualcuno si è interessato, sarei cmq curioso di sapere per esteso come funzionerebbe la proposta di veronesi. Ovvero il testamento biologico sarebbe obbligatorio (imposto dalla ASL) o volontario? Immagino che posso anche decidere nel testamento: "non provate a staccare la spina in nessuna situazione", ma non ne sono sicuro. Nel caso il testamento non esistesse che si fa? Si lascia in vita o decidono i parenti?


[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 08-03-2006 alle 09:28 ]

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 08-03-2006 15:01  
quote:
In data 2006-03-08 09:24, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2006-03-07 20:34, Hellboy scrive:
Sono cmq contrario alla decisione non presa dal diretto interessato (potrebbero anche esserci dei conflitti d'interesse non da poco) Anche il "testamento biologico" non mi soddisfa molto. D'altronde si può sempre cambiare idea nella vita.

Iper, come qualsiasi testamento, puo' essere cambiato quando si vuole.

ovviamente non da chi è gia' morto anche solo biologicamente, se non fisicamente.

ma almeno una volonta' espressa dell'interessato c'e'.

o lasciamo decidere ai parenti.
a parenti che magari si sono ricordati che il tizio esisteva solo in punto di morte?



ehm.. io sono contrario anche alla decisione dei parenti. Ovvio che messo di fronte all'alternativa "Parenti o testamento" preferirei il testamento.
Cmq se qualcuno si è interessato, sarei cmq curioso di sapere per esteso come funzionerebbe la proposta di veronesi. Ovvero il testamento biologico sarebbe obbligatorio (imposto dalla ASL) o volontario? Immagino che posso anche decidere nel testamento: "non provate a staccare la spina in nessuna situazione", ma non ne sono sicuro. Nel caso il testamento non esistesse che si fa? Si lascia in vita o decidono i parenti?


[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 08-03-2006 alle 09:28 ]




ovviamente è volontario.
solo una legge potrebbe imporlo.
funziona un po' come x la donazione di organi.
io ho ancora qui da compilare quel foglietto dove uno dichiara se intende o meno lasciare i propri organi.
non so neppure se abbia piu' valore...
_________________

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 08-03-2006 15:31  
ho dei distinguo, ma riguardo a molte persone sono favorevole.

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 08-03-2006 16:01  
quote:
In data 2006-03-08 09:24, ipergiorg scrive:
Immagino che posso anche decidere nel testamento: "non provate a staccare la spina in nessuna situazione", ma non ne sono sicuro.




questo è un esempio di testamento biologico.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 08-03-2006 16:03  
Staccate i fili ad Ayrtonit.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 08-03-2006 16:07  
Ora è nella casa del grande fratello.
_________________
Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 09-03-2006 14:04  
Su questo argomento ho una certa esperienza, visto che è stato l'argomento della mia tesi.

Il titolo era "L'istanza Eutanasica e l'assistenza domiciliare in Oncologia" o per meglio dire al paziente oncologico terminale.
Come scrissi nellintroduzione "Il mio lavoro non ha la presunzione di avere "La Soluzione" al secolare problema eutanasia, spazzando con un solo colpo anni, secoli di discussioni, di scontri tra etica e morale ed aggiungere altre (superflue) parole in questo mare di parole dette e scritte sull'eutanasia."
Il mio riflettore si è puntato prevalentemente sul paziente neoplastico terminale ma ho anche specificato che non tutti quelli che richiedono l'eutanasia sono malati terminali (anche se sono comunque la stragrande maggioranza) e che in questo caso il discorso "eutanasia" diventa anche un problema culturale che va al di là dell'aspetto strettamente medico.
Legalizzare l'eutanasia, renderla attuabile e legittima nasconde un pericolo non trascurabile.
Intanto dico subito che, come al tempo della mia tesi, rimango su questo argomento super partes e non potrei essere altrimenti.
Il pericolo che voglio indicare è che se si da il via alla legalizzazione di questo atto si possono innescare anche le cosidette libere interpretazioni del termine eutanasia
Mi spiego, esistono e sono esistiti diversi tipi di eutanasia:
Può essere volontaria, involontaria, non volontaria (non sono solo delle mere classificazioni linguistiche), attiva, passiva.
Quella MOLTO pericolosa è l'eutanasia non volontaria dove l'individuo non è in grado di comprendere la scelta tra la vita e la morte, come nel caso della soppressione praticata sui nati deformi (e non parlo di aborto attenzione!) o ritardati che vine detta eutanasia eugenetica se praticata per "migliorare la specie"...(vi ricorda qualcosa?)

_________________
Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
Né l’Uomo Ragno né Rocky, né Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, SONO UN EROE!
Io li odio i Nazisti dell'Illinois!

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 09-03-2006 14:20  
quote:
In data 2006-03-08 16:01, anthares scrive:
quote:
In data 2006-03-08 09:24, ipergiorg scrive:
Immagino che posso anche decidere nel testamento: "non provate a staccare la spina in nessuna situazione", ma non ne sono sicuro.




questo è un esempio di testamento biologico.



spero non sia l'unico, dato che contempla solo l'ipotesi di staccare la spina il + presto possibile.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 09-03-2006 14:22  
quote:
In data 2006-03-09 14:04, Logan71 scrive:

Quella MOLTO pericolosa è l'eutanasia non volontaria dove l'individuo non è in grado di comprendere la scelta tra la vita e la morte, come nel caso della soppressione praticata sui nati deformi (e non parlo di aborto attenzione!) o ritardati che vine detta eutanasia eugenetica se praticata per "migliorare la specie"...(vi ricorda qualcosa?)





in questa classificazione rientrano forse i minori ammalati di "spina bifida" per cui i genitori hanno ottenuto in olanda l'eutanasia?
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martha72

Reg.: 08 Ago 2005
Messaggi: 6235
Da: san lorenzo isontino (GO)
Inviato: 10-03-2006 01:28  
D'accordo e per quanto mi riguarda spero che nessuno mi rompa le palle quando dovrò decidere
sulla mia dipartita.

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 10-03-2006 11:22  
Io non dico che sia giusto o sbagliato, se ci sia o meno alla radice un vero tremendo problema io dico che legiferare su un'argomento così delicato è molto pericoloso.
Parlando di classificazioni, il rischio è quello di legalizzare cose assurde come l'eutanasia "economica" (eliminazione indolore degli individui, vecchi o infermi con prognosi infauste a favore di quelle sane per questioni di "risparmio economico" oppure quella "criminologa" (eliminazione indolore di persone "socialmente scomode e/o pericolose"...e nella parola scomode ci si può infilare di tutto), per non parlare di altre tipo quella scientifico/sperimentalistica o quella "solidaristica".
Sono queste tutte forme di eutanasia infami, illecite e inumane ma che sono da qualche parte teorizzate e, cosa ancor più raccarpicciante, ancora praticate, almeno fino a qualche lustro fa...sono casi isolati ma purtoppo è così.
Il mio appunto è sul pericolo che si incorre nel dare una regolamntazione a questa materia perchè se non viene studiata una norma precisa, fatta in modo da non ammettere abberranti interpretazioni, ci scappa la mano...poi tornare indietro diventa molto faticoso.
Io però voglio parlare di quella eutanasia che tutti voi diciamo conoscete ossia quella attiva e volontaria.

Per la mia tesi ho letto molto sia pro che contro, ho fatto ricerche sulle leggi e su come viene vista e vissuta l'eutanasia in diversi paesi del mondo (una parte a cui tenevo molto ma che mi venne alla fine drasticamente ridimensionata...era pur sempre una tesi Infermieristica e non di Diritto Internazionale).
Ho letto molto e mi sono fatto una mia idea personale che non ho espresso, non mi sono lasciato condizionare e sono rimasto imparziale.
Questo argomento è molto particolare, delicato, intimo che secondo me non può essere dato in pasto al legislatore senza una profonda, vera, attentissima riflessione.

Il mio Uovo di Colombo al problema comunque è stato affrontare l'argomento come se fosse esso stesso una "malattia"...mi spiego meglio subito per non creare equivoci, ho cercato di capire quale fosse l'eziopatogenesi della richiesta eutanasica.
Perchè uno ti chiede di morire?

Certo io ho preso in considerazione solo un particolare tipo di malati, gli oncologici terminali o comunque i terminali.
Sarebbe da approfondire il discorso anche verso gli altri...e li il problema diventa molto sottile, la linea di demarcazione, che già con questi malati non è molto netta, in questi casi diventa quasi invisibile.

Io ho cercato di capire cosa spinge un paziente malato terminale a chiedere di morire, ho formulato dei questionari per medici e infermieri dei reparti di oncologia, ho parlato con i malati (esperienza oserei dire...quantomeno illuminante, istruttiva e distruttiva)

Alla fine delle mie ricerche ero venuto ad un punto.
I motivi della richiesta di morire sono, nella stragrande maggioranza dei casi (circa l'84% su 550 malati), il dolore fisico, lo stato di depressione, la paura di essere di peso o un problema per la propria famiglia.
Capito questo la soluzione, il mio Uovo di Colombo, era quello di eliminare queste "cause scatenanti" la richiesta.
Senza che mi dilunghi ancora, anche se ancora amo questa discussione e quello che ho tirato fuori dal mio lavoro e che forse potrebbe essere d'aiuto, non la soluzione (sarei immensamente presuntuoso), ma d'aiuto...credo di aver trovato una piccola "uscita di sicurezza".
Il segreto sta nel non portare il malato a chiederti di morire, elimini la causa della richiesta, elimini il problema....non è un discorso facile certo...ma in molti casi funziona.
...Anche nella morte c'è una dignità e portare alla fine della vita una persona in maniera comunque serena, senza dolore, senza paure è già una vittoria.
E senza ricorrere all'eutanasia.
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 10-03-2006 11:29  
quote:
In data 2006-03-10 11:22, Logan71 scrive:

Il segreto sta nel non portare il malato a chiederti di morire, elimini la causa della richiesta, elimini il problema....non è un discorso facile certo...ma in molti casi funziona.





puoi approfondire meglio questo punto? Perchè non lo ho mica capito.. o dici che è possibile rimuovere la depressione, la sensazione di essere un peso per la famiglia e soprattutto il dolore??

Sei poi così gentile da rispondermi sulla classificazioe dell'eutanasia per i malati di "spina bifida"?
_________________
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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 10-03-2006 11:46  
quote:
In data 2006-03-10 11:29, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2006-03-10 11:22, Logan71 scrive:

Il segreto sta nel non portare il malato a chiederti di morire, elimini la causa della richiesta, elimini il problema....non è un discorso facile certo...ma in molti casi funziona.





puoi approfondire meglio questo punto? Perchè non lo ho mica capito.. o dici che è possibile rimuovere la depressione, la sensazione di essere un peso per la famiglia e soprattutto il dolore??

Sei poi così gentile da rispondermi sulla classificazioe dell'eutanasia per i malati di "spina bifida"?


Non c'è classificazione...e come potrebbe...tecnicamente rientrerebbe nell'eutanasia non volontaria ma...per carità è straziante anche solo pensare di dover praticare l'eutanasia su un bambino...ed è altrettanto straziante un bambino affetto da spina bifida...
Ecco questo è il sottile limite di cui parlo, la infinitesimale linea di demarcazione.
Ecco dove la scienza e la medicina devono intrvenire.
Potenziando la diagnosi precoce, la diagnosi prenatale, sapere prima che sia troppo tardi.
Certo poi si lascia la scelta, ma esiste l'aborto, esiste la possibilità di evitare atroci sofferenze a un'innocente creatura.

Per quanto riguarda il punto dell'eliminazione della richiesta eutanasica...si si possono eliminare depressione, pressione psicologica e dolore.
Creando strutture apposite, come esistono già in molte parti del mondo, anche qui in Italia ossia gli Hospice oncologici, ma i VERI hospice, non quella specie di case di cura travestite da Hospice.
Un'altra soluzione è l'assistenza domiciliare.
La soluzione è una sinergia tra queste e le cure palliative, la terapia del dolore, la comicoterapia.
L'assistenza domiciliare non significa solo l'infermiere che viene a casa ti schiaffa la flebo e arrivederci, no
Parlo di un'equipe di medici, infermiere, psicologi che lavora sul territorio e aiuta il malato a casa, aiuta i suoi familiari.
Anche perchè la prospettiva di morire in un ospedale è una delle più grandi paure di questi malati.
Tutti i malati che intervistai avrebbero voluto morire a casa.
_________________
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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 10-03-2006 12:30  
E ti assicuro che non sono solo mere ipotesi o disquisizioni accademiche, la cosa funziona.
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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 10-03-2006 12:37  
Ho letto che Augias ha comprato il kit. Mò gli chiedo se si può pagare in comode rate.

Anyway: quanto appoggio Epicuro.

" Non si deve avere paura della morte: quando c'è lei non ci sei tu, quando ci sei tu non c'è lei"
_________________
Save the cheerleader, save the world

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