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RITRATTO DI UN MINISTRO ITALIANO CHE RAPPRESENTA(VA) L'ITALIA E GLI ITALIANI |
londoner
Reg.: 22 Gen 2005 Messaggi: 690 Da: london (es)
| Inviato: 20-02-2006 19:36 |
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Una delle cose più divertenti che abbia mai letto in vita mia ... anche se condivido la tesi di chi sostiene che ci sarebbe da piangere .... ma io rido ! In fondo io ho la fortuna di vivere in un paese normale. Mi dispiace per gli italiani ancora dotati di cervello in questi tempi bui per la Repubblica delle Banane ...
Corriere della sera 19 febbraio 2006
Nel mirino gli albanesi, i gay e i «nazisti rossi» della sinistra Le mille sparate del padano più fedele al Senatur L’autoironia del chirurgo-ministro: su di me non avrei scommesso una lira
«Non leggo le cose sui nostri giornali, figuriamoci le cose saudite». E’ tutta qui, in questa frase buttata lì su Libero, la sostanza politica di Roberto Calderoli. Il quale da anni espelle tutte le cose che gli passano per la testa, a dispetto dei ruoli via via assunti fino allo spropositato incarico di ministro per le Riforme istituzionali, come fosse ancora all’osteria Ceresola, in valle Imagna, dove tra i fumi dell’alcool tenne la sua prima arringa padana superando (parole sue: è un letterato) «l’impeachment della timidezza».
Potete scommettere infatti che perfino ieri, dopo aver visto il disastro combinato con le sue avventate spiritosaggini, dopo l’intimazione di dimettersi lanciatagli da Berlusconi, dopo le pesanti accuse interne e internazionali, lui si è sentito come quei personaggi dei cartoni animati che, fatta crollare una città intera, escono dalle macerie spolverandosi la manica: «E non fatela tanto grossa!». Che gli importa del resto del mondo se il suo solo orizzonte sono la Val Brembana, la polenta taragna, il prato di Pontida, il matrimonio celtico con calice di sidro, il Dio Taranis e le odi ai «Poveri padani oppressi» del sommo poeta Archimede Bontempi?
Bergamasco, rampollo di una famiglia dove nonni e fratelli e cugini sono tutti dentisti al punto che sul tema c’è un detto insulso in italiano (se il tuo dente ha il vermicello, devi andar dai Calderoli), ma meraviglioso in bergamasco («Se ol to dént al gh’à ’l careul, te gh’è de ’ndà dai Caldereul»), cresciuto sciando e sgommando nei rally, laureato in chirurgia maxillo-facciale, ci tiene a presentarsi da anni come il più fedele dei fedelissimi bossiani. Fino a dire: «Io ho un capo, si chiama Bossi, è l’unica guida che riconosco e se mi dice "buttati da questo ponte" io mi butto. Sissignore, magari mi dispiace, ma mi butto. Se lui mi spiega che è utile alla Lega, io mi sacrifico».
Uso a obbedir sbraitando, ai tempi della scelta secessionista (da lui confermata fino a un attimo prima del contrordine: «Io mi onoro di essere secessionista! ») arrivò a espellere non solo il cognato Luigi Negri e sua moglie Elena, colpevoli di tradimento per avere scelto l’alleanza col Cavaliere e la destra con anni di anticipo sul Senatùr, ma perfino la loro cagnetta Gilda, il cui quotidiano ingresso a palazzo Marino al seguito della padrona, quando questa era consigliere, fu proibito su disposizione calderoliana dal sindaco Marco Formentini in persona.
Infettato da qualche vanità letteraria dopo aver «letto quattro volte i Promessi Sposi», è autore di un libro dal titolo Mutate mutanda (ispirato al latino «mutatis mutandis») dall’incipit indimenticabile: «"Muta Mutanda!", cambia ciò ce deve essere cambiato! Ho coniugato poi, al plurale, questo mio personale imperativo per poterlo rivolgere a voi dalla copertina del libro, perché esso rappresenta la terapia al mio morbo personale, terapia che ho individuato dopo una faticosa autopsia di me stesso e la conseguente diagnosi. Questo lavoro è un sofferto dissezionamento della mia sfera cosciente e del mio iter emozionale e culturale ».
Dotato di un’autoironia che sarebbe ingeneroso non riconoscergli, confidò un giorno: «Su di me non avrei scommesso una lira». Chi lo conosce annuì: giusto, non una lira. Bossi, che si picca di essere uno scopritore di statisti (da Erminio «Obelix» Boso a Mario Borghezio) individuò invece in lui l’uomo giusto per farne prima il vicepresidente del Senato, poi uno dei «saggi» addetti a dare una sistemata allo Stato costruito da Cavour e infine il ministro per le Riforme istituzionali. Incarichi guadagnati seminando lungo tutta la carriera (destinata nelle ultime settimane a subire perfino l’onta di voci fastidiose in seguito alle presunte rivelazioni di Giampiero Fiorani) preziose pillole di britannica sobrietà.
«Dove collocare i confini della Padania? Da medico so che se la cancrena avanza occorre amputare alto: mi fermerei a Pesaro», spiega nei giorni in cui teorizza che la secessione è ormai cosa fatta: «Un anno e ci arriveremo ». «La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni», discetta raccomandando all’Ulivo, reo di «una politica estremamente permissiva nei confronti dei musulmani e degli omosessuali», di fondare «il partito dei finocchi anziché delle margherite ». «Si ricordino i vescovi che oltre a mantenere l’esercito di parassiti del meridione, i padani mantengono anche loro», sentenzia auspicando «il realizzarsi di una Chiesa Cristiana finalmente libera e padana», chiedendo gli elenchi di tutti gli insegnanti meridionali e di tutti i capistazione del Bergamasco e barrendo contro le assunzioni alle poste «ennesimo esempio di colonizzazione meridionale».
E via così. Per anni. Un giorno propone che tutti i consigli comunali lombardi varino una «taglia di un milione per chi denunci un albanese irregolare ». Un altro avverte che «un dì, di fronte al tribunale del popolo padano, siederanno molti personaggi che oggi sono ai vertici delle istituzioni con l’accusa di genocidio». Un altro ancora incita a «sparare sugli scafisti, una volta che abbiano lasciato il carico», «usando cannoni o colubrine: ciò che importa è restituire l'Adriatico alla civiltà». E barrisce che «la Padania saprà rispondere al manganello tricolore». E ringhia che «l’Italia è stata ridotta a una riserva albanese». E accusa gli avversari di sinistra di essere «nazisti rossi».E propone la castrazione chimica dei pedofili anche se personalmente dice di essere «per un bel colpo di forbici». E denuncia gli immigrati di «imbastardire la nostra identità». E chiama sprezzante in tivù la giornalista palestinese Rula Jebreal «quella signora abbronzata».
E mai una volta che, espellendo questo o quel pensiero, si sia posto il problema non dico del rispetto per gli altri (ieri «il mafioso Berlusconi» o oggi «l’Omoparlamento europeo») ma dei danni che l’uso bombarolo di certe parole, in bocca a un ministro che sulla carta rappresenta tutti gli italiani, anche chi lo considera uno scriteriato, possono avere a livello interno e internazionale. Il fatto è che per anni, via via che si alzavano i decibel dello schiamazzo politico, pareva che gli stranieri non prendessero sul serio certi nostri capipopolo neanche quando dicevano cose mostruose come le parole di Bossi sulla «razza padana, razza pura, razza eletta». E quelli come Roberto Calderoli pensavano di avere la franchigia quando sputavano ridendo cose oscene tipo «il mio maialino non vede l’ora di fare la pipì sulla moschea ». Che poi qualcuno cavalchi pretestuosamente e perfino in malafede certe cose, come è successo con le vignette su Maometto, è un altro discorso. Ma l’odonto-statista bergamasco pensa davvero che la nostra identità culturale e religiosa si difenda con battute come quella sul maialino? Ora lo sa: pare impossibile, mac’è chi lo prende sul serio. Purtroppo.
Gian Antonio Stella
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Il sito per la rivoluzione italiana ? www.ryanair.com
[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 20-02-2006 alle 19:37 ] |
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Jakkma
Reg.: 07 Mag 2003 Messaggi: 1168 Da: Busto Arsizio (VA)
| Inviato: 21-02-2006 17:31 |
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Mi vergogno profondamente di essere rappresentata da un individuo del genere. Da lombarda, mi viene voglia di cambiare regione, quando Calderoli, Maroni o Borghezio aprono le loro boccacce e danno fiato. Questa della maglietta è davvero un'emerita schifezza! Spero che a nessuno venga più in mente di mandare in Parlamento quello scimmione odontotecnico xenofobo e ignorante come una capra (chiedo scusa alle capre, non volevo offendere...)
_________________ La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez- |
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londoner
Reg.: 22 Gen 2005 Messaggi: 690 Da: london (es)
| Inviato: 21-02-2006 19:07 |
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Purtroppo sono ancora molti gli italiani che si sentono rappresentati da questi esseri rozzi e ignoranti
_________________ Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 21-02-2006 20:18 |
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sì
gli elettori della Lega Nord
per essere precisi dati delle politiche 2001
Lega Nord 1.464.301 di italiani su 37.122.776 voti validi (del proporzionale naturalmente non sia mai usare altri dati)
direi quasi tutti gli italiani
uso naturalmente la matematica londoneriana
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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londoner
Reg.: 22 Gen 2005 Messaggi: 690 Da: london (es)
| Inviato: 21-02-2006 20:31 |
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I ministri della repubblica italiana rappresentano tutti gli italiani. Anche quelli che hanno votato il centrosinistra.
_________________ Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 21-02-2006 20:35 |
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niente a che vedere con "il sentirsi rappresentati"
quello può riguardare solo chi li ha votati
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Hellboy
Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 4287 Da: Rio Bo (es)
| Inviato: 21-02-2006 20:39 |
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quote: In data 2006-02-21 20:31, londoner scrive:
I ministri della repubblica italiana rappresentano tutti gli italiani. Anche quelli che hanno votato il centrosinistra.
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e dove sta scritto ?
non è mica il Presidente della Repubblica.
aspetto di sapere quale sia l'anomalia italiana che in altri paesi non c'è ?
continua pure a nicchiare.
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Hellboy
Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 4287 Da: Rio Bo (es)
| Inviato: 21-02-2006 20:44 |
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quote: In data 2006-02-21 20:35, Tenenbaum scrive:
niente a che vedere con "il sentirsi rappresentati"
quello può riguardare solo chi li ha votati
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nono...Londoner ha detto una cappellata tremenda.
un ministro rappresenta il Governo e la maggioranza da cui dipende.
non l'opposizione e tantomeno i cittadini come me che non l'hanno votato.
dire che rappresenta anche l'opposizione è una minchiata fenomenale.
e allora che ci stanno a fare alle Camere quelli dell'Unione ?
siamo fuori dal diritto e da qualsiasi logica non demenziale.
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londoner
Reg.: 22 Gen 2005 Messaggi: 690 Da: london (es)
| Inviato: 21-02-2006 20:52 |
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tratto dall'editoriale in prima pagina del Corriere della sera (l'integrale è il primo post del topic)
... in bocca a un ministro che sulla carta rappresenta tutti gli italiani, anche chi lo considera uno scriteriato, possono avere a livello interno e internazionale.
Gli editorialisti del Corriere sono dunque dei minchioni secondo te ?, sono al delirio come noi emigrati ?. Ma chi lo legge il corriere allora ?
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[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 21-02-2006 alle 20:59 ] |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 21-02-2006 23:55 |
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quote: In data 2006-02-21 20:44, Hellboy scrive:
quote: In data 2006-02-21 20:35, Tenenbaum scrive:
niente a che vedere con "il sentirsi rappresentati"
quello può riguardare solo chi li ha votati
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nono...Londoner ha detto una cappellata tremenda.
un ministro rappresenta il Governo e la maggioranza da cui dipende.
non l'opposizione e tantomeno i cittadini come me che non l'hanno votato.
dire che rappresenta anche l'opposizione è una minchiata fenomenale.
e allora che ci stanno a fare alle Camere quelli dell'Unione ?
siamo fuori dal diritto e da qualsiasi logica non demenziale.
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assolutamente no,
un ministro rappresenta tutti gli italiani, è scritto nella Costituzione.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 22-02-2006 00:03 |
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quote: In data 2006-02-21 23:55, gatsby scrive:
assolutamente no,
un ministro rappresenta tutti gli italiani, è scritto nella Costituzione.
| perchè è un ruolo istituzionale
un cittadino tuttavia può legittimamente non sentirsi rappresentato da un ministro piuttosto che da una qualunque carica istituzionale
sono due cose differenti
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Pythoniana
Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 22-02-2006 00:10 |
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quote: In data 2006-02-21 23:55, gatsby scrive:
un ministro rappresenta tutti gli italiani, è scritto nella Costituzione.
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Ma infatti adesso la si cambia, ah se la si cambia!...
D'ora in poi un ministro rappresenterà solo gli Italiani che LUI si sentirà di rappresentare. Gli altri che si levino pure dalle balle.
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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londoner
Reg.: 22 Gen 2005 Messaggi: 690 Da: london (es)
| Inviato: 22-02-2006 00:11 |
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quote: In data 2006-02-22 00:03, Tenenbaum scrive:
quote: In data 2006-02-21 23:55, gatsby scrive:
assolutamente no,
un ministro rappresenta tutti gli italiani, è scritto nella Costituzione.
| perchè è un ruolo istituzionale
un cittadino tuttavia può legittimamente non sentirsi rappresentato da un ministro piuttosto che da una qualunque carica istituzionale
sono due cose differenti
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Secondo me questo è arrampicarsi sugli specchi ...
Come si fa a ragionare in questa maniera ? Se io voto D'Alema è logico che non mi sento rappresentato da Berlusconi o da Fini.
Ma se il popolo italiano vota Berlusconi e io sono italiano questo mi rappresenta. E Fini mi rappresenta all'estero. Entrambi dunque rappresentano tutti gli italiani, sia quelli di destra che quelli di sinistra.
_________________ Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda |
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Mizar81
Reg.: 29 Ott 2004 Messaggi: 8463 Da: Latisana (UD)
| Inviato: 22-02-2006 00:16 |
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Sapete cosa? E' che loro "non lo sanno" che rappresentano gli italiani.
Il problema, scusate la banalizzazione, sta tutto qui: lassù un po' tutti rappresentano sè stessi... e più si sale nella "gerarchia" statale e più è difficile trovare chi sappia che è lì per rappresentare chi col suo voto l'ha voluto. Ed ora, mi ritiro, continuerò a leggervi
Ho editato per maggior precisione, ma me la cavo poco con queste cose
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Benchè un guerriero venga definito un cane o una belva, per lui l'importante è vincere.
Norigake Asakura
[ Questo messaggio è stato modificato da: Mizar81 il 22-02-2006 alle 00:19 ] |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-02-2006 00:16 |
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questo in tutte le cose,
ma per una volta Londoner non ha sbagliato.
Oltretutto questo discorso della delegittimazione del governo una volta eletto nel caso in cui questo non sia quello da noi scelto, è uno dei più grandi problemi della nostra cultura.
Una volta formatosi il governo, qualunque questo sia, dovremmo imparare a riconoscerlo come legittimo e nostro rappresentante. Non lesinargli critiche, ma nemmeno metterlo continuamente in dubbio (leggasi elezioni anticipate e storie simili). Manca purtroppo in Italia l'accettazione della sconfitta, e la legittimazione della maggioranza. Negli States e in molti paesi europei non è così.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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