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Autore CASANOVA 2006
kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 14-02-2006 20:14  
finalmente apro un topic


sono andato ahime all'anteprima di casanova
ecco qui una specie di articolo/critica:


Sedicesimo secolo. Venezia. Città dell’ozio, della bella vita e del carnevale. Città d’artisti e di libertini. Patria di Casanova il re dei libertini e l’artista dell’amore. A 30 anni di distanza dal Casanova di Fellini e Sutherland ( e si prega di evitare improponibili paragoni ), ecco qui un Casanova
(un Ledger tutt'altro che ambiguo stavolta) in puro stile Hollywoodiano: giovane, scapestrato, avventuroso, simpatico, moderno, poco decadente e poco rispettoso della realtà storica. Accade così che questo Casanova, saltando da un letto all’altro, complici i tetti ben collegati di Venezia e le sue finestre spesso aperte, susciti le ire della chiesa romana e costringa il benevolo doge a ordinargli di prender moglie. Accade anche che la fidanzata da lui scelta in un primo tempo non sia Francesca Bruni, la ragazza di cui, in un secondo tempo, si innamorerà perdutamente. Accade anche che l’energica Francesca abbia nell’ordine: un fidanzato, ricco mercante genovese, un fratello rissoso, giovane imberbe innamorato della fidanzata di Casanova, e una seconda identità, lo scrittore Guardi, sotto il cui pseudonimo la giovane pubblica articoli protofemministi ed eretici.
Accadono queste e molte altre cose nel Casanova di Lasse Hallstrom, il troppo celebrato regista de Le regole della casa del sidro e di Chocolat, in un susseguirsi veloce e incessante di duelli, fughe rocambolesche, incontri amorosi, equivoci esilaranti e ingarbugliati scambi di persona.
Se il film di Hallstrom può dirsi riuscito, è perché ha il pregio di non prendersi troppo sul serio, non eccede nel romanticismo e punta tutto sull’ironia, sullo scherzo, sul ritmo di una sceneggiatura che è divertente quanto più riesce ad essere ingarbugliata e improbabile. Hallstrom cita la commedia dell’arte e sembra( ripeto: sembra) essere consapevole che il filone a cui il film principalmente appartiene, ovvero la commedia americana a base di equivoci e scambi di persona, sia a sua volta fortemente debitore della grande tradizione delle maschere italiane. Il resto è piatto e dignitoso artigianato hollywoodiano: bei costumi, musiche azzeccate, un bel gruppo di attori (anche se molto poco “italiani” e ancor meno “settecenteschi”) capitanati da uno spassoso Jeremy Irons, e la location più bella del mondo: Venezia ( fotografata e ripresa in maniera un pò banale).
Assolutamente kitsch
Assolutamente divertente


[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 14-02-2006 alle 20:16 ]

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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
Messaggi: 19693
Da: albenga (SV)
Inviato: 15-02-2006 10:46  
quote:
In data 2006-02-14 20:14, kagemusha scrive:
Assolutamente divertente




Io leverei quel "assolutamente".
_________________
Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

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Lizzie

Reg.: 08 Feb 2006
Messaggi: 19
Da: Brescia (BS)
Inviato: 15-02-2006 14:53  
film un po' banale, è vero! ma almeno non ha nemmeno la pretesa di essere un film da oscar...(visto che siamo nel periodo). Nel complesso un film divertente e ironico...è uno di quei film che vai a vedere se ti vuoi fare quattro risate con gli amici! Solo alcune riprese sono un po' infantili...si vedono troppo gli effetti speciali (ad esempio nella scena di Casanova e Francesca sulla mongolfiera... si vede lontano un miglio che è fatto a computer!). Nulla in confronto al primo film! Però una nota di merito va sicuramente a Jeremy Irons nella sua ennesima interpretazione di un personaggio implicato con la Chiesa...
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L'esperienza non ha nessun valore etico, è solo il nome che gli uomini danno ai propri errori. (Oscar Wilde)

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 16-02-2006 07:02  
ecco cosa ne penso...il film e' assolutamente godibilissimo ma attenzione, e' pieno di licenze di trama piu' o meno giustificate e valide , non e' al biografia reale del grande amatore veneziano e non ha la minima scena hot ( zero, niet, )perche' prodotto dalla disney e quindi altamente salvaguardato.Di contro a questa cosa, assolutamente rilevante se si desidera un film che analizzi oscurita' e gioie della libertina vita dello sciupafemmine per
eccellenza , troviamo un prodotto leggerissimo e confezionato con il chiaro intento del divertimento di classe, con inchini,salamelecchi e costumi d'epoca splendidi .Da questo punto di vista il film non delude per nulla , le scene sono fatte benissimo e gli scorci veneziani splendidi, fotografati con capacita' da quel marpione di lasse hallstrom ( chocolat ) che non manca di stupirci con addirittura una lunga carrellata aerea assolutamente imprevedibile nell'economia dle film. Ledger che sembra voler rinnegare presto la sua prova gay ( e con lui gyllenhal che gira jarhead , ruolo duro e macho ) e' quanto mai gradevole e misurato , e con una serie di spalle di tutto rispetto, tra cui lena olin ( la madre di sidney in alias ) .Impareggiabile l'entrata in scena dello stupendo jeremy irons che fornisce tanto e' bravo una prova di tutto rispetto senza minimamente faticare. Un film ideale da vedere mano nella mano nella serata di san valentino , leggero e veloce, per fornire ai propri occhi una stupenda visione di una citta' eterna e per rilassarsi senza pretese alcune ma non cadere nel cattivo gusto.

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ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 18-02-2006 18:28  
Mi aspettavo tutt'altro film ad essere sincero. Ero convinto di poter assistere alla biografia del mito veneziano ma dopo qualche minuto si era già capito che film stava per essere proiettato.
Non mi è dispiaciuto affatto anche xkè non mi sarebbe piaciuto se si fosse ripreso uno stile adeguato al "Casanova". La trama, pur non essendo brillante, è ricca di stratagemmi che incastonano situazioni ed avvenimenti molto ironici facendo divertire lo spettatore seguendone tutto il filo logico. Gli attori sono molto bravi e Ladger è stato strepitoso nel ruolo di Giacomo. Irons lo considero uno di quei pochi attori che fanno di un mestiere la propria vita (assolutamente fantastica la sua interpretazione).
Un film che non cade mai sul banale esibendo un nuovo modo di fare ironia...

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Turtle

Reg.: 28 Gen 2006
Messaggi: 315
Da: Gavirate (VA)
Inviato: 22-02-2006 15:21  
L'ho trovato molto divertente, una bella commedia degli equivoci. Un po' tirato magari il finale,però carino, molto carino.
_________________
"Come sarebbe stato Artù senza Ginevra?"
"Felicemente sposato, suppongo"
LEGGIMI

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 26-02-2006 23:34  
eccediamo nel viaggio va.. qualche pensiero quasi naturale.. già pubblicato QUI

MASCHERE INVERSE (E IN VERSI)

Ho sempre preferito le commedie di Plauto, piuttosto che quelle di Terenzio. La diversità è chiaramente e fondamentalmente univocamente etica. Entrambi chiari derivati dalla commedia greca, con la differenza che Plauto ha isolato la sua commedia nel proprio genere che diventa sinonimo di risata e divertimento, mentre Terenzio tendeva spesso e volentieri a rilegare alle proprie opere una sorta di moralismo ed eleganza fiabistica e in fondo sociale nel tentativo di impartire una sorta di lezione ai patrizi romani. Nel mio caso, ho sempre preferito stare con la plebe, quella più putrefatta, più libertina e soprappensiero (il che, non è assolutamente sinonimo di ignoranza o snobbismo), proprio come il Giacomo Casanova qui delineatoci da Hallstrom, elegante come aristocrazia vuole, ma dall’anima plebea e sempliciotta. Casanova che diventa trasfigurazione di Hallstrom stesso, nato autore (ricordiamo tra le sue prime opere film come Buon compleanno Mr.Grape), ma che ora si prende il gusto e l’allegria di scendere tra le masse più numerose per confondersi tra la plebe del Cinema. Coraggioso e rischioso, contando anche la produzione sotto marchio (e torchio) Disney che in bene o in male pone dei limiti e delle direzioni nella propria (non più) libertà artistica.
Hallstrom, dunque, si traveste (non è, in realtà), diventa uno scambista per mascherarsi in un regista qualunque che fa il suo bel lavoro di commissione (per soldi, è ovvio) senza però perdere quella tentazione di personalizzare comunque la propria maschera tendenziale, come a dirci che in ogni maschera e in ogni bugia, c’è in fondo una verità o una realtà celata da scoprire. Io, questa –chiamiamola pausa- di Hallstrom, gliela concedo, non solo perché è da sempre un regista che seguo con piacere - dalle grandi doti narrative, di quelle classiche patinate ma non necessariamente Ivoriane (in questo senso strutturale, Ivory è Terenzio mentre Hallstrom è Plauto) - (ex)rappresentanti della Hollywood simil-indipendente – ma anche e soprattutto perché Casanova non è un brutto film, tutt’altro, è un’opera vitale e vitalizzante, capace di isolare ed isolarsi, come un buon vento di respiro estetico che amiamo concederci come il suntory whisky. Ecco, Casanova è un whisky: “E’ tempo di relax. E’ tempo di Casanova”. O se la volete in versione originale: “For relaxing times, make it Casanova times”. Quindi alcool da assumere in un’unica dose, pronti per l’euforia momentanea, la gioia e la contemplazione – con un tantino di mal di testa – prima di finire a letto (possibilmente senza vomitare) e risvegliarsi il giorno dopo, magari senza ricordarsi nulla, ma con quel effetto fisico ancora tremolante e da metabolizzare. E magari poi potremmo indossare una maschera (forse, la solita) prima di uscire di casa. Si, ancora le maschere, non solo perché siamo irrimediabilmente sotto carnevale, ma anche perché siamo sotto San Valentino; così in Casanova il mascheramento diventa mezzo d’amore, oppure l’amore diventa mezzo di mascheramento, in un gioco in fondo cinico che riconosce nei sentimenti nient’altro che una serie di bugie dirette ed indirette. Forse, come una specie di Marquis De Sade in versione soft, propaganda del libertinaggio che ogni tanto ci possiamo concedere (soprattutto a Carnevale – ovvero fingere di essere libertini – mascherarci) senza per forza andare a vedere Johnny Depp. Limitato dalla produzione nel mascherarsi totalmente (essere completamente libertini, completamente De Sade, più Manson che Marilyn), Casanova lascia a casa la degradazione boheme e la droga, ma non si dimentica di confondersi e confondere come in una grande festa in maschera, plautina, dove uno non è mai quello che dice di essere, dove le donne diventano uomini (sia sulla carta che nell’aula di un tribunale), dove si fanno simil-pompini sotto i tavoli con profusione continua di green jokes a sfondo sessuale, come se tutti si divertissero seppur consapevoli di essere presi per il culo, perché a Carnevale ogni scherzo vale. Nessuno si prende sul serio e nessuno prende sul serio nessuno, neanche quel Jeremy Irons uscito da un cartone animato con Paperino e Pippo. O quel Heath Ledger che da amatore di uomini brokebackiani, qui diventa emblema dell’amatore di donne per eccellenza. E per carità, nessuno si incazza mai realmente qui. Bisogna solo correre ed unirsi alla parata, comunque sostenuta da un ritmo para-dinamico, grazie ad una gestione temporale che funge da lettore cd all’inverso. Simil pop- soprattutto se unito a quella fotografia mascherata anch’essa da digitale saturo e saturizzante (o è il digitale che ormai si maschera da fotografia?), come fossimo tutti sopra quella mongolfiera immaginandoci dimensioni spaziali e temporali di un sogno che non è altro che copertura della realtà.
Domani ci sveglieremo e l’ubriacatura sarà finita . Ci sceglieremo un’altra maschera, è ovvio. Eppure la tentazione verso l’alcool non è mai troppo bassa. Ma credeteci che prima o poi finirà, un po’ come quel vecchio Giacomo Casanova dell’incipit, ormai passato dal tempo e assorbito dalla vecchiaia.

Un certo Godard direbbe: “Era finito il tempo dell’azione. Ora è tempo di pensare”.
_________________
eh?

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Anello

Reg.: 08 Apr 2004
Messaggi: 101
Da: Avezzano (AQ)
Inviato: 27-02-2006 21:05  
Film molto carino,scontato il finale,diverso dai "vecchi" Casanova,Ledger bravissimo e bellissimo

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HarryLime

Reg.: 05 Feb 2006
Messaggi: 119
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-02-2006 23:13  
quote:
In data 2006-02-15 14:53, Lizzie scrive:
film un po' banale, è vero! ma almeno non ha nemmeno la pretesa di essere un film da oscar...(




Credo che le due cose non siano esattamente antitetiche, anzi.
_________________
In Italy for thirty years under the Borgias they had warfare,terror,murder,bloodshed but they produced Michelangelo, Leonardo da Vinci and the Renaissance.In Switzerland they had brotherly love, five hundred years of democracy and what did that produce?

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 28-02-2006 19:15  
Il film a Venezia è stato girato dopo mille peripezie (per ben tre volte sono stati cambiati gli addetti al catering perchè la produzione voleva pagare assai poco).. Sono curiosa di vedere il risultato finale della pellicola
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Spegni la candela, non voglio vedere il colore dei miei pensieri.

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 01-03-2006 07:30  
Noia e sgomento. Del casanova divertente e biricchino che mi aspettavo nulla c'è e nulla traspare sullo schermo. Troppe volte si nasconde dietro il gioco dello scambio di persona e annoia terribilmente.
In + Health Ledger è molto + sexy in "Brokeback Mountain" che in questo filmettino senza lode.

1bix8

P.S. Girato a Venezia?!? Sembra perennemente un cartonato...
_________________
I'm impossible to forget but hard to remember

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Arwen1

Reg.: 29 Apr 2006
Messaggi: 218
Da: pescara (AQ)
Inviato: 17-05-2006 15:20  
divertente ma penso che la cosa migliore del film è Ledger!!!
_________________
Una mattina a sangue freddo le infilai un cappio al collo e la appesi al ramo di un albero;l'impiccai con gli occhi pieni di lacrime e col + amaro rimorso nel cuore;l'impiccai perchè sapevo che mi aveva amato...
Edgar Allan Poe

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follettina

Reg.: 21 Mar 2004
Messaggi: 18413
Da: pineto (TE)
Inviato: 10-06-2006 13:39  
il film è carino e anche in certi punti divertente... il finale è scontato, ma questo credo che sia ovvio in un film del genere
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rossydepp

Reg.: 12 Giu 2006
Messaggi: 2709
Da: Siena (SI)
Inviato: 12-06-2006 19:52  
Ho trovato il film un pò bruttino...scontato,quasi noioso e mal recitato.Non sono mai stata una grande fan di Hallstrom e credo che mai lo sarò!
_________________
E' assurdo dice la ragione.E' infelicità dice il calcolo.Non è che dolore dice la paura.E' vano dice il giudizio.E' ridicolo!dice l'orgoglio.E' avventato dice la presunzione.E' impossibile dice l'esperienza.E' quel che è dice l'amore.

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LuxIncerta

Reg.: 05 Giu 2006
Messaggi: 119
Da: Londra (es)
Inviato: 12-06-2006 20:35  
quote:
In data 2006-03-01 07:30, leonessa scrive:
Noia e sgomento. Del casanova divertente e biricchino che mi aspettavo nulla c'è e nulla traspare sullo schermo. Troppe volte si nasconde dietro il gioco dello scambio di persona e annoia terribilmente.
In + Health Ledger è molto + sexy in "Brokeback Mountain" che in questo filmettino senza lode.

1bix8

P.S. Girato a Venezia?!? Sembra perennemente un cartonato...




Assolutamente d'accordo. Heat Ledger mi ha sgomentata...ma come ha fatto a ficcarsi in una ciofeca del genere?
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Just like honey...

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