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Autore Quando un assassino diventa un costruttore di pace
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 08-01-2006 22:02  
Quando un assassino di arabi come Sharon diventa sui media come il Corsera o Repubblica, e a ruota tutti gli altri, la più grande speranza di pace in Medio Oriente, possiamo valutare molto significativamente il ruolo che hanno i mass media nell' indottrinare la popolazione per piegarla a determinati fini politici, utili all' elite del mondo economico nel disprezzo più totale di ogni elementare diritto umano.

Non c'è niente di più facile che prendere una vicenda o un fatto incontestabile - la brutale occupazione militare di Israele nei territori della Cisgiordania da 38 anni, unico caso al mondo di Apartheid dell'era contemporanea- e verificare come la fabbrica del consenso dei media svolga un ruolo determinante nell'appoggiare questo orrendo crimine.


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2006 22:10  
cioè a Sharon da 38 anni possiamo imputare tutte le scelte dell'esecutivo israeliano?
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 08-01-2006 22:17  
Lo farò io qui sul forum citando pochi e rivelatori esempi, ma lo può fare chiunque voglia stimolare la propria capacità critica di analisi del mondo dell'informazione.

Proviamo a cercare quante volte viene citato sui giornali che Israele occupa militarmente e in violazione del diritto internazionale un territorio che non è suo da ben 38 anni, infliggendo atroci punizioni collettive ai palestinesi nella loro terra.
Repubblica cita l'occupazione, ma naturalmente non fa ricadere alcuna colpa nella politica di Israele su tutto questo, tantomeno attribuisce a questo stato alcuna seria responsabilità.

Proviamo a vedere quante volte viene citato il fatto che dall'avvento del governo di Sharon gli insediamenti dei coloni israeliani nei Territori Occupati sono aumentati, e che il muro o barriera "difensiva" costruita dal criminale di guerra penetra all'interno dei Territori stessi violando in modo devastante i diritti e la vita di oltre duecentomila persone, la cui unica colpa è quella di non essere ebrei.

Quando vengono omessi determinati fatti dalla stampa di propaganda, per evidenziare unicamente il ritiro ,dopo 38 anni, dalla striscia di Gaza, di 9.000 coloni; se si evita di citare che ci sono ancora 400.000 coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, e la cifra con Sharon è aumentata; se "ci si dimentica" di dire che ogni giorno la costruzione del muro di Sharon porta via case, terreni e crea dei ghetti veri e propri in Cisgiordania, tutti questi elementi sono veramente significativi per valutare i principi morali di queste grandi Pradve che sono gli organi di informazione che formano la coscienza critica dell'elettore della cosiddetta democrazia.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2006 22:31  
A parte che dire Sharon, dovrebbe voler dire "volontà degli israeliani" (almeno da quando è capo del governo) e quindi le sue azioni non sono assimilabili ad un Hitler(come ha detto molto avventatamente Tristam) o ad un dittatore qualsiasi...tu Quilty cosa pensi sia possibile fare davvero in MedioOriente per arrivare ad una diminuzione di morti e sofferenze?
Secondo te il problema medioorientale si è attenutao più con Sharon e Aradat/AbuMazen o con i vari Rabin,Nethaniau e Peres?
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 08-01-2006 22:32  
Sotto la guida del "costruttore di pace" Ariel Sharon- e da domani citerò le illuminanti ed esatte frasi di "repubblica" e "corriere della sera"- è iniziata la costruzione della barriera , il 14 giugno 2002.

Citerò per l'ennesima volta il rapporto di Amnesty international e la nota della Croce Rossa Internazionale che ne riassume il significato.

Tutti noi abbiamo gli strumenti per valutare se questi fatti, sotto al governo Sharon, vengono citati sui giornali come tesi a sostegno della prova che veramente la pace era possibile con questo criminale di guerra a capo di uno stato terrorista, oppure se questi eventi vengono puntualmente omessi e di fatto non esistono.

Non devono esistere nella mente di un libero cittadino in un libero stato democratico.

http://www2.amnesty.it/crisi/israele/il_muro.php3

Croce Rossa Internazionale

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 08-01-2006 22:39  
quote:
In data 2006-01-08 22:31, gatsby scrive:
A parte che dire Sharon, dovrebbe voler dire "volontà degli israeliani" (almeno da quando è capo del governo) e quindi le sue azioni non sono assimilabili ad un Hitler(come ha detto molto avventatamente Tristam) o ad un dittatore qualsiasi...tu Quilty cosa pensi sia possibile fare davvero in MedioOriente per arrivare ad una diminuzione di morti e sofferenze?
Secondo te il problema medioorientale si è attenutao più con Sharon e Aradat/AbuMazen o con i vari Rabin,Nethaniau e Peres?




Rimando la discussione a domani per una questione di tempo. sorry.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-01-2006 14:06  
Per quanto riguarda il paragone con Hitler, ci sono alcune cose che tutti dovremmo sempre tenere a mente.
Hitler raggiunse il potere il modo del tutto democratico: fu democraticamente eletto a capo del governo tedesco da quello che allora era probabilmente il paese più evoluto di tutto il pianeta. Esprimeva la volontà dei tedeschi, che credevano fermamente alla sua propagnada. Al punto che questa fu un grandissimo esempio su come plagiare le masse e fu esaltata oltreoceano e presa come la via maestra per il moderno funzionamento del nostro sistema democratico.

C'è un punto però che va chiarito: anche se Sharon è stato eletto dal suo popolo, questo non significa che le persone siano realmente al corrente di tutto quello che succede, e anche se fosse vera quest'ultima ipotesi, in nessun modo questa potrebbe essere una giustificazione per continuare a uccidere, saccheggiare, portare via terreni, case, recintare con carri armati e filo spinato, assediare , imporre coprifuoco, impedire alla popolazione palestinese di votare nel suo territorio occupato militarmente dallo straniero (come è Gerusalemme Est) di votare alle prossime elezioni per i propri governanti.

Se l' Italia decidesse di invadere l' Austria e di sottoporre gli austriaci a una serie infinita di torture e massacri, e se anche gli italiani fossero d'accordo con questa politica, essa non potrebbe trovare in alcun modo una benchè minima giustificazione.
I diritti umani sono tali indipendentemente dal fatto che la maggioranza li ritenga sostenibili o meno.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-01-2006 14:21  
Il problema del Medio Oriente è sempre lo stesso : ogni leader che si chiami Sharon o Rabin ha messo in dubbio semplicemente il diritto di una popolazione ad esistere.

Dal 1993, la data del famoso e ridicolo "processo di pace" di Oslo, gli insediamenti dei coloni israeliani nei Territori Occupati sono aumentati in maniera esponenziale. Negli ultimi anni la situazione è sempre più drammatica grazie al muro eretto da Sharon che sconfina nei territori altrui causando quello che si può leggere dai rapporti delle associazioni umanitarie sopra citate, la repressione dell'Intifada, la strage di Jenin, che i giornali evitano accuratamente di citare.

Israele è l'unico stato al mondo che si rifiuta di definire i propri confini (che dovrebbero essere quelli imposti dalla risoluzione 242 dell'onu, sempre violata).
Il problema è che Israele non si ritirerà mai dalla Cisgiordania e il motivo è molto semplice: essa possiede enormi quantità di acqua strettamente indispensabili agli israeliani.
L'unica soluzione possibile è quella sostenuta dai più noti intellettuali israeliani e palestinesi, cioè un unico stato laico dove israeliani e palestinesi abbiano tutti il diritto di eleggere un solo parlamento che li rappresenti tutti.
Nel caso di una soluzione a due stati, avremmo per sempre uno stato forte e supportato dalla più grande potenza militare del pianeta contro uno stato di serie B, che dopo aver perso il 78% delle sue terre nel 1948 , si dovrebbe accontentare del restante 22% (che ora è occupato militarmente) in un rapporto di eterna sudditanza.
Riconsiglio a questo proposito il libro uscito da poco di Edward Said, la pace possibile.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 09-01-2006 alle 14:22 ]

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 09-01-2006 14:35  
La soluzione di un unico stato è a dir poco utopistica ed impraticabile e quindi da scartare a priori perchè,a mio avviso,farebbe più male che bene al processo di pace.E' inutile crucciarsi.Bisogna giungere alla costituzione di due stati liberi ed indipendenti che convivano pacificamente e per far ciò è chiaro che sia Israeliani che Palestinesi debbano rinunciare a qualcosa.Francamente la soluzione però la vedo lontana perchè:

1)Ci sono forze molto potenti da una parte e dall'altra che ostacolano questa soluzione,e bene o male i leader di entrambi i popoli,con tutta la buona volontà,non possono prescindere dall'appoggio di queste "forze".

2)Non esiste un mediatore internazionale imparziale in grado di favorire un accordo tra le parti.Gli Usa sono troppo sbilanciati a favore di Israele per motivi geo-politici ed economici e l'O.n.u. è oramai diventata un'istituzione fantoccio,un salotto dove si discute senza mai giungere a nulla.A mio avviso infatti la questione palestinese rappresenta il più grande fallimento delle nazioni unite che ridicolizza tale istituzione rendendola di fatto inutile così come è.
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 09-01-2006 14:38  
Per quanto riguarda Sharon sono d'accordissimo con te.Pur non augurandogli sul piano personale nulla di male è a dir poco assurdo considerarlo un costruttore di pace,dato il suo passato che qualche piccolo dubbio quantomeno dovrebbe farlo sorgere...
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-01-2006 14:39  
In un editoriale del 19 dicembre 2005, la Repubblica titolava:
L'ex generale che progetta la pace

Sempre il 19 dicembre, un altro editoriale apparso sul Corriere della Sera recitava:

Non ha eredi Ariel, il guerriero mutato in colomba

All'interno potevamo leggere che Sharon è "un capo in grado di vincere, di convincere, di osare, di compiere passi che altri forse avrebbero immaginato, ma non avrebbero osato realizzare".

L'unico esempio portato da queste Pradve a sostegno delle loro tesi è il ritiro dopo 38 anni di brutale occupazione dalla striscia di Gaza. Per intenderci, questo dovrebbe essere un grande merito. Se osserviamo però quello che la propaganda non cita( ad esempio il rapporto di Amnesty) , tutti noteremo che Sharon si è ritirato da una parte e si sta prendendo il corrispettivo dall'altra. E' una farsa in classico stile orwelliano, e il fatto che vengano citati solamente i meriti, e i demeriti vengano omessi, è molto significativo sul reale ruolo che svolgono i mass media nell'indirizzare l'opinione pubblica verso un determinato sostegno a certe politiche.

Sarebbe molto difficile poter continuare su questa strada se le vidende dei palestinesi potessero godere di un sostegno che ci si dovrebbe aspettare da uno stato democratico, se la loro causa venisse trattata alla pari ad esempio dell' ANC di Mandela ai tempi dell'Apartheid.


Una volta che vengono smascherati gli inganni del sistema, ed è un gioco molto facile, possiamo anche valutare il perchè certi fatti vengano omessi e non si presenti mai un avvenimento nel suo reale contesto ma sempre in un'ottica chiaramente di parte, anche se in questo modo si contribuisce a far si che la repressione di Israele possa continuare indisturbata.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-01-2006 22:20  
quote:
In data 2006-01-09 14:35, Hamish scrive:
l'O.n.u. è oramai diventata un'istituzione fantoccio,un salotto dove si discute senza mai giungere a nulla.A mio avviso infatti la questione palestinese rappresenta il più grande fallimento delle nazioni unite che ridicolizza tale istituzione rendendola di fatto inutile così come è.


Sulla soluzione a due stati dovremo riparlarne. Per quanto riguarda l'Onu si discute sempre di questa istituzione come di un organismo a parte, ma sappiamo tutti che è formata dalla quasi totalità delle nazioni, e può funzionare solo se le nazioni vogliono che sia efficace. In particolare i membri permanenti del consiglio di sicurezza svolgono un ruolo decisivo: quando viene presentato un piano di pace come quello saudita e gli Stati Uniti(e Israele) pongono il veto facendolo morire, non possiamo rifugiarci dietro al fatto che L'Onu ha fallito. Se non è uno strumento valido è perchè c'è qualche stato che non lo vuole far funzionare, oppure lo usa solamente per i suoi interessi particolari.

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 10-01-2006 09:19  
Ma quello che dici tu è ovvio.L'Onu avrebbe tutti i mezzi e tutta l'autorevolezza per svolgere bene il suo compito,è chiaro che se non lo fa la colpa è di qualcuno,in primis,degli stati con diritto di veto.Per questo occorrerebbe una riforma seria delle nazioni unite,riforma sulla quale però sono molto scettico perchè dovrebbe comportare una cessione di potere da parte di quegli stati che hanno gestito tale istituzione per 60 anni...Probabilmente se ci sarà,sarà solo una riforma di facciata.
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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
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Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 10-01-2006 09:21  
E' un po' quello che è successo con Arafat. Mi pare che in Medio Oriente sia la prassi.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 10-01-2006 09:51  
l'autore di tale topic ovviamente ha sorvolato sul fatto che l'uomo in quanto essere vivente cambia

oggi, si sottolinea oggi, Sharon è il politico che più di tutti ha fatto fare progressi verso la pace fra Palestina e Israele (questo è un dato di fatto ed è inutile ricordare le colonie della Cisgiordania ma queste sono parole sprecate e non ho voglia di continuare)

certo se si vuole limitare il giudizio al passato è un altro conto

come è eveidente che nessuno, si ripete nessuno, ha mai evidenziato a suffcienza che la pace era ostacolta dal sig. Arafat e non è un caso che qualcosa sia cambiato da quando è morto
ed ancora è sempre il sig. Arafat che ha impedito che qualsiasi accordo raggiunto grazie all'intermediazione interazionale andasse a buon fine


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