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Autore Saddam si paragona a Mussolini
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-12-2005 15:59  
Nessuno è riuscito a motivare, giustificare e legittimare l’intervento militare in Iraq meglio di quanto ha fatto lunedì mattina l’ex rais Saddam Hussein in persona. L’ex dittatore iracheno è sotto processo a Baghdad e ieri ha scelto di non presentarsi in aula, sicché l’udienza è stata rinviata al 21 dicembre, dopo le elezioni parlamentari di settimana prossima, le terze in un anno. Ma lunedì Saddam c’era. L’avete visto su tutti i giornali e su tutte le televisioni: vestito col solito completo grigio a righe e con un’elegante camicia bianca, Saddam teneva il Corano in mano (lui, il presunto dittatore “laico”) e minacciava col dito alzato giudice e testimoni.
Eppure non è stata raccontata la cosa più importante accaduta in quell’udienza, una frase urlata da Saddam e riportata, timidamente, soltanto dal New York Times di martedì. L’ex dittatore, infatti, si è paragonato a Benito Mussolini e parlando di sé in terza persona ha detto che “Saddam Hussein è l’uomo che seguirà il percorso di Mussolini, il quale resistette all’occupazione fino alla fine”. In una sola frase c’è la quadratura del cerchio e la conferma delle teorie elaborate dagli intellettuali di sinistra Christopher Hitchens e Paul Berman (e da un piccolo quotidiano di opinione), secondo cui l’islamismo radicale e il baathismo saddamita sono le due facce della stessa medaglia islamo-fascista, ovvero la continuazione in salsa araba e musulmana dei due totalitarismi europei del secolo scorso. La conferma non poteva essere più chiara: un ex dittatore, accusato di crimini disumani, brandisce il Corano, si paragona orgogliosamente a Mussolini, spiega che l’occupazione americana in Iraq è dello stesso tipo di quella che liberò l’Italia dal fascismo e svela che i “resistenti” iracheni s’ispirano ai repubblichini di Salò.
Paul Berman, incontrato dal Foglio nel suo ufficio alla New York University dove tiene un corso su Tocqueville, cita come un mantra la frase d’ammirazione per Benito Mussolini pronunciata da Saddam, quasi fosse un tardivo scudo con cui potersi riparare dalle critiche ricevute dai suoi compagni di sinistra per aver scritto “Terrore e Liberalismo”, cioè il libro con cui ha spiegato le ragioni antifasciste della lotta ad al Qaida e a Saddam: “Questa è una guerra antifascista – spiega – ed è chiaro fin dall’inizio, ma ora è proprio Saddam a confermarlo, a dire che Mussolini è il suo eroe. E’ una continuazione della seconda guerra mondiale, con la differenza che questa volta l’Italia sta nel campo degli antifascisti. E’ una cosa nobile per voi, dovreste essere orgogliosi del fatto che l’uomo che ammira Mussolini possa accusarvi di essere suoi nemici, di essere antifascisti. Questa volta i soldati italiani hanno combattuto dalla parte giusta, sono stati molto coraggiosi e sono morti affrontando il totalitarismo dei nostri giorni. Siamo tutti consapevoli del contributo italiano a questa guerra. E, ripeto, è nobile da parte vostra, specie ora che Saddam prende a modello Mussolini, specie ora che non c’è più nessun dubbio sul fatto che stiamo combattendo una guerra contro gli eredi del fascismo degli anni Venti, Trenta e Quaranta. Mi chiedo come potrà, ora, la sinistra italiana chiedere il ritiro delle truppe dall’Iraq”.
L’ammirazione per Mussolini non è una novità. Nella sua biografia di Saddam, Carlo Panella ricorda come Khayrallah Tulfah, lo zio che fece al rais da padre e da mentore, partecipò al fallito golpe pro Mussolini e pro Hitler del maggio 1941. Il partito Baath, del resto, fu fondato a Damasco nel 1943, quando la Siria era una colonia francese e la Francia fascista.
Alla sinistra che continua a sostenere che Saddam e Osama sono figli di due ideologie diverse, Paul Berman ribadisce che continua a commettere un errore: “Non ho mai creduto che Saddam e Osama fossero stretti alleati e certo ci sono differenze tra il Baath e al Qaida, ma non vanno esagerate perché queste differenze c’erano anche nel fascismo europeo: Mussolini per esempio era laico, mentre Franco era religioso. Il Baath ha soppresso gli islamisti, ma allo stesso tempo era loro alleato in Palestina e in Libano. Il nazionalismo arabo e l’islamismo radicale corrono su binari paralleli – dice Berman – Sono movimenti ispirati al fascismo europeo, definiscono il mondo in termini apocalittici, s’immaginano un futuro utopico che rimanda all’era d’oro del passato, hanno il culto della morte e perseguono i loro obiettivi attraverso massacri di massa”. Hannah Arendt ha identificato i punti di contatto all’origine del totalitarismo ma, aggiunge Berman, “le differenze tra nazismo e comunismo sono molto più grandi di quelle tra baathismo e islamismo. Prima dell’11 settembre abbiamo sperato che i due movimenti si cancellassero a vicenda. Non ha funzionato”.

Christian Rocca (IL FOGLIO, 8 dicembre 2005)

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-12-2005 16:06  
Ah, ha, ha... ora voglio vedere se Bertinotti e company avranno ancora voglia di parlare di resistenza e di partigiani in Iraq.
Ancora una volta la sinistra italiana ha scambiato fischi per fiaschi.
Poveri omuncoli dalle idee confuse.

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 10-12-2005 16:19  
Ah ecco dove volevi andare a parare. Mi sembrava strano che gira e rigira...
D'altronde il tuo ragionamento potrebbe pure avere un senso se mai gli "omuncoli" avessero manifestato simpatia o lodi sperticate per Saddam. E nonostante i "nobili" sforzi di voi bananas nel arccontare il contrario, ciò non è mai avvenuto.

E l'insistenza con cui battezzate Bene e Male ciò che vi fa più comodo di volta in volta è parte dell'incapacità di capire come stanno andando le cose in Iraq.
Risultato: i tuoi "liberatori antifascisti" saltano in aria ogni giorno insieme a quei civili che vorrebbero difendere.
Questa guerra è il fallimento, e con essa chi l'ha sostenuta: ce l'avete sotto gli occhi...
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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VictimDown

Reg.: 15 Gen 2005
Messaggi: 3183
Da: Sant'Antonino (TO)
Inviato: 10-12-2005 16:32  
quote:
In data 2005-12-10 16:19, xander77 scrive:
Ah ecco dove volevi andare a parare. Mi sembrava strano che gira e rigira...
D'altronde il tuo ragionamento potrebbe pure avere un senso se mai gli "omuncoli" avessero manifestato simpatia o lodi sperticate per Saddam. E nonostante i "nobili" sforzi di voi bananas nel arccontare il contrario, ciò non è mai avvenuto.

E l'insistenza con cui battezzate Bene e Male ciò che vi fa più comodo di volta in volta è parte dell'incapacità di capire come stanno andando le cose in Iraq.
Risultato: i tuoi "liberatori antifascisti" saltano in aria ogni giorno insieme a quei civili che vorrebbero difendere.
Questa guerra è il fallimento, e con essa chi l'ha sostenuta: ce l'avete sotto gli occhi...


Sono d'accordo.
Inoltre nessuno ha mai detto che la caduta del regime di Saddam sia stata una cattiva cosa; è stata una cattiva cosa l'attacco indiscriminato ad un paese, basato su ideali sbagliati e giustificato da una falsa minaccia nucleare. Poi che sia stato fatto cadere un dittatore è un'altra cosa, ma i cittadini iracheni ora, a differenza di cosa dicono i politici, stanno comunque peggio di come stavano quando erano sotto la dittatura.
Perchè Futyurist non ti chiedi perchè è stato attaccato Saddam e non l'Arabia Saudita, i cui capi erano realmente coinvolti con gli attentati dell'11 settembre?
A mio parere comunque la guerra in Iraq non ha portato nulla di buono e rimane tutt'ora secondo me una cosa a cui l'Italia non doveva partecipare.
_________________
NO TAV

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-12-2005 16:52  
quote:
In data 2005-12-10 16:32, VictimDown scrive:

Perchè Futyurist non ti chiedi perchè è stato attaccato Saddam e non l'Arabia Saudita, i cui capi erano realmente coinvolti con gli attentati dell'11 settembre?




A sì? Perchè come? Non mi dire... Bin Laden era saudita... questa si che è una colpa per la famiglia Saud. Avrabbero dovuto ammazzarlo da bambino. Come faceva Erode.

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paperinoki


Reg.: 18 Gen 2003
Messaggi: 165
Da: Busto garolfo (MI)
Inviato: 10-12-2005 17:06  
Sono daccordo per rispetto nei confronti del tenero Mussolini, è come se Deeproad si paragonasse a Stalin, non trovi?
_________________
"La verità sta sempre negli occhi del tuo vicino" (F.Nietzsche)
"Sicuramente è impulsivo non scrive da BustoGarolfo" (gmgregori)
"Lezioni dovrai accettarne.Puoi starne sicuro."(Tristam)

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VictimDown

Reg.: 15 Gen 2005
Messaggi: 3183
Da: Sant'Antonino (TO)
Inviato: 10-12-2005 17:12  
quote:
In data 2005-12-10 16:52, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-12-10 16:32, VictimDown scrive:

Perchè Futyurist non ti chiedi perchè è stato attaccato Saddam e non l'Arabia Saudita, i cui capi erano realmente coinvolti con gli attentati dell'11 settembre?




A sì? Perchè come? Non mi dire... Bin Laden era saudita... questa si che è una colpa per la famiglia Saud. Avrabbero dovuto ammazzarlo da bambino. Come faceva Erode.

Veramente è noto che Al Qaeda era finanziata da denaro saudita e che 15 dei 19 dirottatori dell'11 settembre erano sauditi; negli altri quattro invece non vi era traccia di iracheni. L'Iraq non è mai centrato nulla nel terrorismo islamico, a differenza dell'Arabia Saudita.
_________________
NO TAV

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 10-12-2005 20:27  
quote:
In data 2005-12-10 15:59, Futurist scrive:
Nessuno è riuscito a motivare, giustificare e legittimare l’intervento militare in Iraq meglio di quanto ha fatto lunedì mattina l’ex rais Saddam Hussein in persona. L’ex dittatore iracheno è sotto processo a Baghdad e ieri ha scelto di non presentarsi in aula, sicché l’udienza è stata rinviata al 21 dicembre, dopo le elezioni parlamentari di settimana prossima, le terze in un anno. Ma lunedì Saddam c’era. L’avete visto su tutti i giornali e su tutte le televisioni: vestito col solito completo grigio a righe e con un’elegante camicia bianca, Saddam teneva il Corano in mano (lui, il presunto dittatore “laico”) e minacciava col dito alzato giudice e testimoni.
Eppure non è stata raccontata la cosa più importante accaduta in quell’udienza, una frase urlata da Saddam e riportata, timidamente, soltanto dal New York Times di martedì. L’ex dittatore, infatti, si è paragonato a Benito Mussolini e parlando di sé in terza persona ha detto che “Saddam Hussein è l’uomo che seguirà il percorso di Mussolini, il quale resistette all’occupazione fino alla fine”. In una sola frase c’è la quadratura del cerchio e la conferma delle teorie elaborate dagli intellettuali di sinistra Christopher Hitchens e Paul Berman (e da un piccolo quotidiano di opinione), secondo cui l’islamismo radicale e il baathismo saddamita sono le due facce della stessa medaglia islamo-fascista, ovvero la continuazione in salsa araba e musulmana dei due totalitarismi europei del secolo scorso. La conferma non poteva essere più chiara: un ex dittatore, accusato di crimini disumani, brandisce il Corano, si paragona orgogliosamente a Mussolini, spiega che l’occupazione americana in Iraq è dello stesso tipo di quella che liberò l’Italia dal fascismo e svela che i “resistenti” iracheni s’ispirano ai repubblichini di Salò.
Paul Berman, incontrato dal Foglio nel suo ufficio alla New York University dove tiene un corso su Tocqueville, cita come un mantra la frase d’ammirazione per Benito Mussolini pronunciata da Saddam, quasi fosse un tardivo scudo con cui potersi riparare dalle critiche ricevute dai suoi compagni di sinistra per aver scritto “Terrore e Liberalismo”, cioè il libro con cui ha spiegato le ragioni antifasciste della lotta ad al Qaida e a Saddam: “Questa è una guerra antifascista – spiega – ed è chiaro fin dall’inizio, ma ora è proprio Saddam a confermarlo, a dire che Mussolini è il suo eroe. E’ una continuazione della seconda guerra mondiale, con la differenza che questa volta l’Italia sta nel campo degli antifascisti. E’ una cosa nobile per voi, dovreste essere orgogliosi del fatto che l’uomo che ammira Mussolini possa accusarvi di essere suoi nemici, di essere antifascisti. Questa volta i soldati italiani hanno combattuto dalla parte giusta, sono stati molto coraggiosi e sono morti affrontando il totalitarismo dei nostri giorni. Siamo tutti consapevoli del contributo italiano a questa guerra. E, ripeto, è nobile da parte vostra, specie ora che Saddam prende a modello Mussolini, specie ora che non c’è più nessun dubbio sul fatto che stiamo combattendo una guerra contro gli eredi del fascismo degli anni Venti, Trenta e Quaranta. Mi chiedo come potrà, ora, la sinistra italiana chiedere il ritiro delle truppe dall’Iraq”.
L’ammirazione per Mussolini non è una novità. Nella sua biografia di Saddam, Carlo Panella ricorda come Khayrallah Tulfah, lo zio che fece al rais da padre e da mentore, partecipò al fallito golpe pro Mussolini e pro Hitler del maggio 1941. Il partito Baath, del resto, fu fondato a Damasco nel 1943, quando la Siria era una colonia francese e la Francia fascista.
Alla sinistra che continua a sostenere che Saddam e Osama sono figli di due ideologie diverse, Paul Berman ribadisce che continua a commettere un errore: “Non ho mai creduto che Saddam e Osama fossero stretti alleati e certo ci sono differenze tra il Baath e al Qaida, ma non vanno esagerate perché queste differenze c’erano anche nel fascismo europeo: Mussolini per esempio era laico, mentre Franco era religioso. Il Baath ha soppresso gli islamisti, ma allo stesso tempo era loro alleato in Palestina e in Libano. Il nazionalismo arabo e l’islamismo radicale corrono su binari paralleli – dice Berman – Sono movimenti ispirati al fascismo europeo, definiscono il mondo in termini apocalittici, s’immaginano un futuro utopico che rimanda all’era d’oro del passato, hanno il culto della morte e perseguono i loro obiettivi attraverso massacri di massa”. Hannah Arendt ha identificato i punti di contatto all’origine del totalitarismo ma, aggiunge Berman, “le differenze tra nazismo e comunismo sono molto più grandi di quelle tra baathismo e islamismo. Prima dell’11 settembre abbiamo sperato che i due movimenti si cancellassero a vicenda. Non ha funzionato”.

Christian Rocca (IL FOGLIO, 8 dicembre 2005)



L'Italia fascista è stata la "mamma" di tutte le dittature moderne. Normale dunque che caudillos europei e non, grandi e piccoli (o meglio, solo piccoli) si riconoscano nell'operato di Mussolini e affermino di ammirarlo.
Ma l'Iraq di Saddam non è l'Italia di Mussolini, così come non ha senso paragonare baathismo e fascismo: figuriamoci dunque trasformare questa guerra in fascisti vs. antifascisti. Ennesime semplificazioni/giustificazioni che non rendono l'idea di qurnto sia complicata e orribile la situazione in iraq.

La chiosa poi che vorrebbe coinvolgere e insinuare accuse di filo-fascismo alla sinistra (che è contro la guerra, non pro-Saddam) è un'acrobazia senz'altro notevole, ma come contenuto non merita nemmeno una risposta visto la palese stupidità.
_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-12-2005 23:53  
quote:
In data 2005-12-10 20:27, madpierrot scrive:

L'Italia fascista è stata la "mamma" di tutte le dittature moderne. Normale dunque che caudillos europei e non, grandi e piccoli (o meglio, solo piccoli) si riconoscano nell'operato di Mussolini e affermino di ammirarlo.
Ma l'Iraq di Saddam non è l'Italia di Mussolini, così come non ha senso paragonare baathismo e fascismo: figuriamoci dunque trasformare questa guerra in fascisti vs. antifascisti. Ennesime semplificazioni/giustificazioni che non rendono l'idea di qurnto sia complicata e orribile la situazione in iraq.

La chiosa poi che vorrebbe coinvolgere e insinuare accuse di filo-fascismo alla sinistra (che è contro la guerra, non pro-Saddam) è un'acrobazia senz'altro notevole, ma come contenuto non merita nemmeno una risposta visto la palese stupidità.




Nessuna acrobazia, nessuna semplificazione... io osservo soltanto che la sinistra parla disinvoltamente di resistenza in iraq, nell'accezione più positiva del termine (negarlo sarebbe da falsi), mentre quando si ricordano i repubblichini fascisti la parola resistenza non è ammessa, ma solo parole del tipo "crimanali", "assassini", etc etc.

Quindi se la sinistra volesse essere coerente con i propri ideali (sempre più sbiaditi) o ammette che con i Baathisti non si può dialogare (linea sempre adottata verso il fascismo) dando ragione a Bush, oppure ammette che non era necessario che nel '42 gli USA dichiarassero guerra all'Italia, dato che si poteva evitare un'invasione con il dialogo e la diplomazia.
Poi è ovvio che tutte le situazioni sono differenti... ma di quanto? Di certo non abbastanza in questo caso.

Poi la sinistra arriva a dire che in Iraq i "resistenti" che fanno danno verso i civili sono spronati dalla politica scellerata degli americani... come giustificare le fosse Ardeatine scaricando la colpa sui partigiani che con la loro azione colpirono le forze dell'asse (se ci si pensa è il solito ragionamento).

La verità è che la sinistra italiana cerca in tutti i modi di giustificare l'ingiustificabile non potendo venir meno alla nostalgia anti-USA post guerra fredda. Si giustificano gli attentati dei terroristi in Iraq dicendo che reagiscono giustamente all'invasione americana!!! E allora io giustifico i crimini della repubblica di Salò perchè anch'essa reagiva giustamente all'invasione americana.

Ma via, siate coerenti per una volta ed ammettete di aver sbagliato.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-12-2005 09:45  
Ma in Iraq ci sono i Baathisti del partito di Saddam che stanno combattendo contro gli americani?
A me non risulta di averlo letto su nessun giornale. Ho letto delle milizie di Al Sadr e di altri gruppi locali,ma che il partito Baath di Saddam Hussein e le sue milizie stessero resistendo all'invasore americano In Iraq è uno scoop clamoroso.
Il leader del partito è in carcere e sotto processo, e il partito Baath non si sente nominare da quando è stato sciolto con la caduta di Saddam.
Veramente comico quindi l'acostamento tra questi personaggi e la "resistenza dei repubblichini di Salò".
E' naturalmente molto utile come esempio di disinformazione , a favore della causa bellica ovviamente,poichè se il nemico è il fascismo o la sua prosecuzione (vedi articolo) allora è molto più facile appoggiare il conflitto in corso.
Che pena.

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VictimDown

Reg.: 15 Gen 2005
Messaggi: 3183
Da: Sant'Antonino (TO)
Inviato: 11-12-2005 09:52  
quote:
In data 2005-12-10 23:53, Futurist scrive:


Nessuna acrobazia, nessuna semplificazione... io osservo soltanto che la sinistra parla disinvoltamente di resistenza in iraq, nell'accezione più positiva del termine (negarlo sarebbe da falsi), mentre quando si ricordano i repubblichini fascisti la parola resistenza non è ammessa, ma solo parole del tipo "crimanali", "assassini", etc etc.


Da queste tue affermazioni mi sembri un nostalgico della Repubblica di Salò e dei suoi "fieri" e "coraggiosi" rappresentanti. Spero ardentemente che non sia così.
_________________
NO TAV

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 11-12-2005 12:34  
quote:
In data 2005-12-10 23:53, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-12-10 20:27, madpierrot scrive:

L'Italia fascista è stata la "mamma" di tutte le dittature moderne. Normale dunque che caudillos europei e non, grandi e piccoli (o meglio, solo piccoli) si riconoscano nell'operato di Mussolini e affermino di ammirarlo.
Ma l'Iraq di Saddam non è l'Italia di Mussolini, così come non ha senso paragonare baathismo e fascismo: figuriamoci dunque trasformare questa guerra in fascisti vs. antifascisti. Ennesime semplificazioni/giustificazioni che non rendono l'idea di qurnto sia complicata e orribile la situazione in iraq.

La chiosa poi che vorrebbe coinvolgere e insinuare accuse di filo-fascismo alla sinistra (che è contro la guerra, non pro-Saddam) è un'acrobazia senz'altro notevole, ma come contenuto non merita nemmeno una risposta visto la palese stupidità.




Nessuna acrobazia, nessuna semplificazione... io osservo soltanto che la sinistra parla disinvoltamente di resistenza in iraq, nell'accezione più positiva del termine (negarlo sarebbe da falsi), mentre quando si ricordano i repubblichini fascisti la parola resistenza non è ammessa, ma solo parole del tipo "crimanali", "assassini", etc etc.

Quindi se la sinistra volesse essere coerente con i propri ideali (sempre più sbiaditi) o ammette che con i Baathisti non si può dialogare (linea sempre adottata verso il fascismo) dando ragione a Bush, oppure ammette che non era necessario che nel '42 gli USA dichiarassero guerra all'Italia, dato che si poteva evitare un'invasione con il dialogo e la diplomazia.
Poi è ovvio che tutte le situazioni sono differenti... ma di quanto? Di certo non abbastanza in questo caso.

Poi la sinistra arriva a dire che in Iraq i "resistenti" che fanno danno verso i civili sono spronati dalla politica scellerata degli americani... come giustificare le fosse Ardeatine scaricando la colpa sui partigiani che con la loro azione colpirono le forze dell'asse (se ci si pensa è il solito ragionamento).

La verità è che la sinistra italiana cerca in tutti i modi di giustificare l'ingiustificabile non potendo venir meno alla nostalgia anti-USA post guerra fredda. Si giustificano gli attentati dei terroristi in Iraq dicendo che reagiscono giustamente all'invasione americana!!! E allora io giustifico i crimini della repubblica di Salò perchè anch'essa reagiva giustamente all'invasione americana.

Ma via, siate coerenti per una volta ed ammettete di aver sbagliato.



Siamo alle comiche: per la stessa coerenza bislacca allora questo governo formato anche dai post-fascisti dovrebbe ben ammirare Saddam e sostenere la sua causa, e invece...
Che cosa ha sbagliato la sinistra, a sostenere una guerra che sta sfuggendo di mano a chi l'ha iniziato? A non appoggiare una guerra basata su quelle, che ora si scopre, sono una marea di fandonie?
Se questi sono errori, felicissimo di aver sbagliato.
A volte sarebbe meglio che qualcuno guardasse nel proprio orticello.
Dammi retta, lascia perdere certi paragoni e cerca di vedere le cose come sono.
_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 11-12-2005 13:20  
1) Sarebbe altamente sciocco credere che Saddam e amici non abbiano messo in piedi una rete di nostalgici del regime. Dopotutto Saddam è stato protetto per molto tempo nonostante gli americani girassero ovunque. L'area sunnita è particolarmente ricca di paramilitari nostalgici, questo lo si legge su tutti i giornali (ma c'è gente che fa finta di non vederlo).

2) Io non sono un nostalgico di Salò.

3) Da questo governo bislacco i post-fascisti sono usciti da un bel pezzo, come la Mussolini, che guardacaso è contro la guerra.
I fascisti mi staranno pure sulle palle per le loro idee ma almeno dimostrano di averle ponderate con coerenza.

4) La guerra non era certo giusta per questo, la mia voleva essere solo una osservazione. Se saddam si fosse ispirato a Stalin o a Napoleone non sarebbe cambiato granchè. Sole che se la sinistra nel Vietnam si schiera con i resistenti comunisti lo capisco, anche se sbagliano, se nella guerra afgano-sovietica si schierano contro i resistenti islamici lo capisco, anche se sbagliano. Ma che c'è da capire quando vedo scritto 10,100,1000 Nassirya?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-12-2005 15:37  
quote:
In data 2005-12-11 13:20, Futurist scrive:
1) Sarebbe altamente sciocco credere che Saddam e amici non abbiano messo in piedi una rete di nostalgici del regime. Dopotutto Saddam è stato protetto per molto tempo nonostante gli americani girassero ovunque. L'area sunnita è particolarmente ricca di paramilitari nostalgici, questo lo si legge su tutti i giornali (ma c'è gente che fa finta di non vederlo).


Vuoi citare per una volta le fonti da dove trai la tua pseudo informazione?
Da quello che hai scritto sembra prima che la resistenza irachena sia costituita dal partito Baath di Saddam hussein; poi dici che c'è una rete di nostalgici che combatte contro gli americani in Iraq. Vuoi citare articoli , editoriali dove si afferma che il Baath sta combattendo contro le truppe occupanti?
Non penserai che ti crediamo sulla parola, vero?

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 12-12-2005 09:09  
quote:
In data 2005-12-11 15:37, Quilty scrive:
quote:
In data 2005-12-11 13:20, Futurist scrive:
1) Sarebbe altamente sciocco credere che Saddam e amici non abbiano messo in piedi una rete di nostalgici del regime. Dopotutto Saddam è stato protetto per molto tempo nonostante gli americani girassero ovunque. L'area sunnita è particolarmente ricca di paramilitari nostalgici, questo lo si legge su tutti i giornali (ma c'è gente che fa finta di non vederlo).


Vuoi citare per una volta le fonti da dove trai la tua pseudo informazione?
Da quello che hai scritto sembra prima che la resistenza irachena sia costituita dal partito Baath di Saddam hussein; poi dici che c'è una rete di nostalgici che combatte contro gli americani in Iraq. Vuoi citare articoli , editoriali dove si afferma che il Baath sta combattendo contro le truppe occupanti?
Non penserai che ti crediamo sulla parola, vero?



basta cercare con google le parole "resistenza baathista"
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/iraq45/mediacor/mediacor.htmlbaa
"E' un errore pensare - spiegava Nicola Calipari - che ci siano i criminali, la resistenza baathista, il terrorismo islamista, l'uno separato dagli altri. Nel frullatore iracheno l'uno è anche l'altro. Nelle decine di gruppi e bande trovi il criminale, il saddamita e anche chi guarda ad Al Zarqawi come al capo della rete. Essenziale diventa così sapere che cosa vogliono, chi nel gruppo prevarrà nel definire la posta e il corrispettivo che sono disposti ad accettare"
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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