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Autore L'ennesima catastrofe ambientale
Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 26-11-2005 21:03  
Il fiume Songhua in Cina ha cominciato a riempirsi di benzene dopo che un impianto chimico ha subìto un'esplosione. In alcune città l'erogazione dell'acqua è stata fermata e anche la Russia rischia di rimanere colpita da questa ennesima catastrofe ecologica. Le basse temperature attuali hanno ghiacciato le acque che però in primavera, se non si riusciranno a depurare in tempo, si riverseranno ovunque colpendo non solo i paesi limitrofi, ma tutto l'ecosistema.

E' una tragedia immane, com'è possibile non rendersi conto che questo tipo di eventi nasce solo dall'incuria dell'uomo?
La Cina nelle sue fabbriche non possiede i giusti livelli di sicurezza per fronteggiare episodi simili, i bassi costi delle sue produzioni sono la prova che l'interesse economico in gioco spesso e volentieri passa sopra anche ai più elementari controlli per salvaguardare l'ambiente. E quando capita una catastrofe simile non si è preparati, nè attrezzati.
Come mai non ci si rende conto di come ogni evento ai danni della natura, da questa vicenda, alle petroliere che riversano tonnellate di petrolio in mare, al disboscamento incontrollato in Amazzonia prima o poi si ritorcerà contro l'uomo stesso?

L'ignoranza nei confronti dell'ambiente e il totale disinteresse verso le problematiche ambientali è una piaga della società dell'ultimo secolo. Forse bisognerà auspicare che accada qualcosa di irreparabile affinchè ci si dia una regolata e, soprattutto che si diventi lungimiranti, pensando al domani e a ciò che le azioni di oggi porteranno in futuro. Una questione di causa-effetto che troppi paesi dimenticano.

Per maggiori info, qui.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 28-11-2005 12:37  
la cina si cerca ogni tragedia che le possa capitare. come hai scritto tu non hanno fabbriche sicure nè per l ambiente nè per l uomo e se ne fottno di entrambi.
a me dispiace molto per l ambiente, il nostro pianeta è veramtne sempre più violentat e torturato, e tutti se ne fregano. si se ne fregano questa è la parola giusta.
però ripeto, i cinesi se la sono cercata.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 28-11-2005 12:41  
francamente a me dispiace di più per gli uomini che per l'ambiente. Non credo che quanto accade in Cina sia molto diverso dalla tragedia di Seveso in Italia. Il punto è che loro sono a quell'epoca di industrializzazione e non alla nostra. Quando arriveranno ai nostri livelli di ricchezza potremmo dirgli che non rispettano la natura e sperare di cavarci qualcosa. Nel frattempo credo che saranno più preoccupati di mettere qualcosa nel piatto.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 28-11-2005 13:11  
Che poi...
in Cina in questi giorni c'è stato anche il terremoto e un ulteriore incidente, in miniera...
diciamo che questo sviluppo dovrebbe essere più controllato!
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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 28-11-2005 14:43  
quote:
In data 2005-11-28 12:41, ipergiorg scrive:
francamente a me dispiace di più per gli uomini che per l'ambiente. Non credo che quanto accade in Cina sia molto diverso dalla tragedia di Seveso in Italia. Il punto è che loro sono a quell'epoca di industrializzazione e non alla nostra. Quando arriveranno ai nostri livelli di ricchezza potremmo dirgli che non rispettano la natura e sperare di cavarci qualcosa. Nel frattempo credo che saranno più preoccupati di mettere qualcosa nel piatto.



mah saranno anche indietro ma noi roba del genere ancora non l'abbiamo
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 28-11-2005 15:49  
quote:
In data 2005-11-28 14:43, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2005-11-28 12:41, ipergiorg scrive:
francamente a me dispiace di più per gli uomini che per l'ambiente. Non credo che quanto accade in Cina sia molto diverso dalla tragedia di Seveso in Italia. Il punto è che loro sono a quell'epoca di industrializzazione e non alla nostra. Quando arriveranno ai nostri livelli di ricchezza potremmo dirgli che non rispettano la natura e sperare di cavarci qualcosa. Nel frattempo credo che saranno più preoccupati di mettere qualcosa nel piatto.



mah saranno anche indietro ma noi roba del genere ancora non l'abbiamo




non è una questione tecnologica, ma una questione sociale.
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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 28-11-2005 16:47  
quote:
In data 2005-11-28 12:41, ipergiorg scrive:
francamente a me dispiace di più per gli uomini che per l'ambiente.

Secondo me non c'è un aspetto per cui bisognerebbe dispiacersi maggiormente. L'uomo vive nell'ambiente e ha bisogno di esso. E' un rapporto indissolubile. Entrambi hanno bisogno di eguale attenzione e aiuto.
quote:
In data 2005-11-28 12:41, ipergiorg scrive:
Non credo che quanto accade in Cina sia molto diverso dalla tragedia di Seveso in Italia. Il punto è che loro sono a quell'epoca di industrializzazione e non alla nostra.

Non credo nemmeno questo. L'Italia di quegli anni aveva un tipo di industrializzazione che comunque era al passo con le tecnologie dell'epoca e tra l'altro non c'era ancora la sensiblità nei confronti dell'ecosistema che c'è ora. L'inquinamento era visto non come un problema globale come oggi.
La Cina non vuole assumersi responsabilità e sicurezze, però dovrebbe farlo. Ma non lo fa solo perchè ha una mentalità e ritmi di lavoro completamente diversi e grazie anche alle lacune in fatto di salvaguardia ambientale, i loro prodotti sono estremamente economici. E' l'interesse economico quindi il vero problema, che cancella persino le tragedie derivanti da catastrofi simili.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 28-11-2005 17:32  
Vedi Chenoa se Cina, India e Brasile si mettessero a produrre con le nostre legislazioni (perchè le tecnologie invece le han già trasferite) probabilmente i loro prodotti sarebbero meno competitivi e quindi molti operai finiribbero a casa (o guadagnerebbero ancora meno). Se già per loro è difficile sopravvivere così, figurati con la palla al piede ecologica.

Noi ora possiamo permetterci l'ecologia (infatti l'aria delle nostre città è molto + respirabile di 30anni fa) loro no. Quando noi abbiamo iniziato l'industrializzazione del dopoguerra abbiamo fatto cazzate come loro fanno adesso e non solo per questioni tecnologiche (perchè stoccare i rifiuti tossici come si deve non è una questione poi così complicata) ma anche per ragioni di costi.
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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 28-11-2005 19:22  
quote:
In data 2005-11-28 17:32, ipergiorg scrive:
Vedi Chenoa se Cina, India e Brasile si mettessero a produrre con le nostre legislazioni (perchè le tecnologie invece le han già trasferite) probabilmente i loro prodotti sarebbero meno competitivi e quindi molti operai finiribbero a casa (o guadagnerebbero ancora meno). Se già per loro è difficile sopravvivere così, figurati con la palla al piede ecologica.

Noi ora possiamo permetterci l'ecologia (infatti l'aria delle nostre città è molto + respirabile di 30anni fa) loro no. Quando noi abbiamo iniziato l'industrializzazione del dopoguerra abbiamo fatto cazzate come loro fanno adesso e non solo per questioni tecnologiche (perchè stoccare i rifiuti tossici come si deve non è una questione poi così complicata) ma anche per ragioni di costi.


So benissimo che se paesi come Cina India o Brasile seguissero le leggi internazionali in campo ambientale diminuirebbe la competizione e sicuramente perderebbero guadagni.

La questione è che proprio perchè molti paesi come il nostro sono già passati attraverso il processo di industrializzazione con mezzi inadeguati, si dovrebbe fare qualcosa per imparare dagli errori del passato. Spendendo soldi per un depuratore o per una fabbrica di smaltimento dei rifiuti, piuttosto che per incrementare il lavoro di industrie che se ne fregano dei danni all'ecosistema. L'ecologia non è un bene che ci si può permettere o meno. E' un valore da rispettare. Perchè non badare a questo significa solo rovinare il futuro dell'intero pianeta.
Oggi quel fiume cinese è inquinato, ma le acque rischiano di raggiungere la Russia, e il ciclo naturale dell'acqua un domani rischia di far cadere piogge acide anche in un'altra parte del mondo.
E in nome del progesso e dell'industrializzazione di un paese è giusto permettere queste cose?

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 28-11-2005 20:36  
dire che siamo messi meglio di 30 anni fa mi sembra una assurdità. di sicuro lo è su scala globale.
uno sviluppo sostenibile dal nostro già ampiamente provato pianeta è indispensabile. e questo vale per la cina, l'india, e ovviamente (tanto per cambiare) per gli stati uniti, che iniziative tipo il protocollo di kyoto potrebbero permettersele eccome, ma non lo fanno per questione di profitti.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 28-11-2005 22:04  
Alla fine è solo una questione di profitti.
E' chiaro che una persona comune ha a cuore la salvaguardia del suo pianeta. Il problema è che il sistema economico non è progettato per questo compito, ma solo per fare profitti.
Se un dirigente di una grande impresa proponesse di ridurre gli introiti a favore di uno sviluppo più sostenibile, non rimarrebbe in sella per molto: i suoi azionisti lo farebbero fuori perchè non è questo il suo compito. Il suo compito è quello di guardare alla produttività dell'azienda.
Se si osservano le cose, lo sviluppo del pianeta viene programmato da un ristretto gruppo di persone che decidono quali risorse energetiche utilizzare, come e cosa produrre su scala globale.
Fintanto che le strutture economiche rimarranno concentrate nelle mani di queste tirannie private,che hanno gli stessi se non maggiori diritti di una persona fisica, la competitività avrà sempre un ruolo superiore alla tutela dell'ambiente.
Il problema è che le possibilità che la specie umana possa sopravvivere ancora per qualche secolo in un mondo del genere sono abbastanza remote. Gli scienziati hanno valutato seriamente la probabilità dello scioglimento delle calotte polari e di un innalzamento del livello del mare in grado di sommergere le città.
Pertanto se non ci saranno significativi cambiamenti e la società non sarà programmata per perseguire finalità più sane di questo sistema capitalista non ci sarà alcun futuro. E le uniche persone che possono determinare un cambiamento sono la gente comune che si organizza per un sistema a tutela dei suoi diritti e dell'ambiente in cui vive. Non possiamo infatti aspettarci che un'azienda decida di combattere contro i suoi interessi. Non è questo il suo compito ,ma non c'è niente di irrimediabile. Le persone giuridiche godono di privilegi che sono stati concessi loro non per natura divina, ma tramite decisioni di giudici e tribunali che hanno concesso loro un potere illimitato,compreso quello di poter devastare il pianeta. Le strutture della società sono quindi fondate su leggi umane e spetta alle persone comuni contestare la legittimità di queste per poter creare un sistema migliore che sia finalizzato a perseguire obiettivi più sani.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 28-11-2005 23:00  
le solite cazzate da quattro soldi

se gli azionisti fanno fuori gli acquirenti con quali soldi dovrebbero realizzare i profitti ?

roba da bambini di 2 anni
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 28-11-2005 23:01  
ti do pure un aiutino

cosa viene offerto a chi è ricco quando si fa una bella vacanza ?
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 28-11-2005 23:22  
quote:
In data 2005-11-28 22:04, Quilty scrive:
E le uniche persone che possono determinare un cambiamento sono la gente comune che si organizza per un sistema a tutela dei suoi diritti e dell'ambiente in cui vive. Non possiamo infatti aspettarci che un'azienda decida di combattere contro i suoi interessi. Non è questo il suo compito ,ma non c'è niente di irrimediabile. .


ahahahah
questa nella fretta me la sono persa

la gente comune
basta girare per strada
la gente comune è uno dei pericoli più grandi per l'ambiente
l'uomo medio è assolutamente indifferente all'ambiente
non c'è educazione
non c'è rispetto
non c'è cultura

una minoranza si deve fare il culo per contrastare la gente comune

filosofia da quattro soldi
io da ambientalista sono disgustato dalla gente comune

che pena

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 29-11-2005 09:06  
quote:
In data 2005-11-28 20:36, pkdick scrive:
dire che siamo messi meglio di 30 anni fa mi sembra una assurdità. di sicuro lo è su scala globale.
uno sviluppo sostenibile dal nostro già ampiamente provato pianeta è indispensabile. e questo vale per la cina, l'india, e ovviamente (tanto per cambiare) per gli stati uniti, che iniziative tipo il protocollo di kyoto potrebbero permettersele eccome, ma non lo fanno per questione di profitti.



sugli Stati Uniti potrei anche darti ragione, sugli altri 3 paesi no.
Anzi mi pare anche che persino gli europei sono molto indietro nell'applicazione del protocollo di Kioto. Eppure han firmato..
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