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Autore COME VORREI IL MONDO
KARLMARX87


Reg.: 12 Apr 2005
Messaggi: 313
Da: SIENA (SI)
Inviato: 09-08-2005 14:18  
Si sta tanto a discutere circa i vari aspetti della cronaca, dell'attualità senza rendersi conto che i veri problemi della nostra società stanno nelle fondamenta.ci si lamenta di non essere liberi, ci si lamenta di vedre le ingiustizie, ma cosa facciamo per arrivare alla nostra libertà e per preservare gli altri dall'ingiustizia?
la risposta è semplice: un cazzo!
parliamo, parliamo, siamo capaci solo a dire no, e occupati in questa part destruens non sappiamo creare una part construens che riesca ad elevare il mondo ad uno status di civiltà. voi simpaticoni destronzi
siete occupati a criticare il marocchino perché non si integra e stupra le nostre donne, il senegalese perché ruba i vostri portafogli ma non vi preoccupate di cosa fate voi da loro. multinazionali inquinanti, bombe antiuomo, fomentazione di guerre tribali, passano in secondo luogo, perché i poveri non sono uomini, sono solo merce di cui il destroide si serve per vedere aumentato il suo profitto.
si perché voi capitalfasciosoldisti solo di quello vi preoccupate.
vi preoccupate di contare i morti tra gli americani in Iraq ma non contate i civili uccisi o scomparsi(termine tanto caro al signor ambasciatore in Iraq).logico quelli non sono uomini.
fatto sta che però quando si tratta di aiutare gli altri, come portare i soldi negli orfanotrofi brasiliani, costruire ponti o ospedali in africa non vedo mai uno di voi masempre questi maledetti mangiabambini comunisti del cazzo.
queste infime persone che voi odiate tanto solo perché le temete.queste persone che sarebbero disposte ad usare ogjni genere di violenza contro il vostro mondo del privilegio per estendere tali opportunità a tutti.
il mondo lo vorrei dunque più razionale e disposto a perdere ogni tanto. vorrei che anche voi specie di invertebrati destronzi capiste che la luibertà dei singoli non fa la libertà del gruppo, che i soldi non fanno la libertà e che perdere qualche euro per adottare almeno a distanza un bambino/a del terzo mondo sia preferibile alla morte dello stesso/a.
però siamo su due mondi diversi, da una parte si studia la matematica, dall'altra il latino. da una parte si risolvono i problemi dall'altra si creano.
da una parte non conta l'autorità, dall'altra si vive di autorità.
questo discorso solo per chiarire qualche punto con i simpaticoni quali tenenbaum, riddik, il piagnone(hamish), mulaky, chenoa e via dicendo.
se i problemi non si affrontano scientificamente allora, si rimarrà sempra nella merda in cui sguazziamo tutti, destronzi compresi. se non si capisce che l'eguaglianza avviene solo tramite la razionalità e non tramite le scelte autoritaristiche tipiche dei vostri insegnamenti umanistici non si può neanche iniziare ad intraprendere un discorso serio bipartisan su cui fondare le fondamenta per un mondoper 7 miliardi di persone e non per 2 come adesso.
quando avrete capito questo forse si inizierà a poter ragionare su come si arriva all'equità sociale e su cosa sia il comunismo.
fino a quel momento noi staremo ad aiutare gli altri, voi a controllare gli interessi dei vostri conticorrente.
con una sola differenza: qualcuno non avrà la coscienza pulita.

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 09-08-2005 15:04  
E quali sarebbero questi fantomatci comunisti salvamondo?!
_________________

Profundis - L'anima nera della rete

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 09-08-2005 15:11  
Robe da matti!! non si è ricordato di me. Che comunista del menga!
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 09-08-2005 15:31  
contrito sono!

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 09-08-2005 17:52  
Apparte il fatto che fai una confusione di concetti spaventosa, Karlmarx, il tuo discorso è controbattuto dai fatti.
La maggior parte dei fondi di beneficienza, di adozioni a distanza etc. provengono da ambienti filo-cattolici, nei quali l'essere umano è considerato tutt'altro che insignificante.
Non mi risulta proprio invece che l'internazionale comunista abbia mai costruito ospedali o scuole. Mi risulta invece che il comunismo abbia fomentato guerre civili, in nome di miraggi utopici, con il solo risultato di tanti morti.

E comunque per vedere la differenza tra i risultati del comunismo e quelli del capitalismo basta riportare un esempio lampante: la Corea. Nel '53 una nazione (una medesima culura) viene divisa in due, Nord comunista e Sud capitalista. Oggi la differenza tra le due parti appare inconciliabile, il Sud una potenza industriale con salari medi e welfare paragonabili a quelli occidentali, il nord una potenza militare con una popolazione in carestia continuata privata delle più basilari libertà, compresa quella di scegliersi la pettinatura.

Poi certo il progressismo mi piace ed anche l'idea di cambiare le cose. Il problema è che voi comunisti siete attaccati a concetti superati da un secolo. La vostra filosofia "scientifica" poteva avere un senso nel 1848, anno in cui Marx scrisse il manifesto. Oggi il comunismo rimane solo il retaggio di un passato lontano, lontano dai problemi reali, lontano da soluzioni più innovative elaborate per le contingenze odierne.
I comunisti stanno diventando un insieme di nostalgici orfani della guerra fredda, un circolo chiuso al futuro che vive nel passato delle rivoluzioni, il massimo del conservatorismo.



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KARLMARX87


Reg.: 12 Apr 2005
Messaggi: 313
Da: SIENA (SI)
Inviato: 10-08-2005 11:28  
se quello coreano è comunismo. l'hai studiato marx?e i neo marxisti?

cmq al di là della diatriba politica insanabile, come è normale che sia parlando con privilegiati soldisti, vorrei che qualcuno mi rispondesse sul discorso dell'insegnamento.
non è sbagliato obbligare adolescenti a studiare letteratura latina, per fare un esempio, tralasciando il completamento di programmi mastodontici come matematica e fisica? in questo modo non fondiamo l'istruzione su precetti autoritaristici?studiare la matematica non insegna a ragionar obiettivamente?ragionare obiettivamente non fa vedere il mondo in maniera diversa e più aperta?
_________________
Povero mondo che non conosci la matematica e i sapori della vera musica per perderti nelle vanità delle parole senza senso impegnate nella retorica del passato.
(Enrico Bombieri, medaglia Field per la matematica)

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-08-2005 12:42  
quote:
In data 2005-08-10 11:28, KARLMARX87 scrive:
se quello coreano è comunismo. l'hai studiato marx?e i neo marxisti?

cmq al di là della diatriba politica insanabile, come è normale che sia parlando con privilegiati soldisti, vorrei che qualcuno mi rispondesse sul discorso dell'insegnamento.
non è sbagliato obbligare adolescenti a studiare letteratura latina, per fare un esempio, tralasciando il completamento di programmi mastodontici come matematica e fisica? in questo modo non fondiamo l'istruzione su precetti autoritaristici?studiare la matematica non insegna a ragionar obiettivamente?ragionare obiettivamente non fa vedere il mondo in maniera diversa e più aperta?



Lo sai, hai perfettamente ragione.
La matematica applicata ci aiuta a descrivere i problemi con dei parametri più oggettivi, portandoci a soluzioni più oggettive.
La matematica si applica alla fisica ma anche all'economia.
Per quanto mi riguarda rimuoverei da tutti i licei scientifici il latino e lo sostituirei con economia (e con più matematica pura).

Il comunismo è un sistema economico impeccabile dal punto di vista teorico, il problema è che non tiene minimamente conto delle variabili umane, come l'individualismo, che sono inestrinsecabili dalla società.
In effetti il sistema liberale supera tale problema alimentando (invece che reprimendo, la repressione fallisce sempre) tali pecularità individualiste umane, usando il denaro come forza propulsiva e di gratifica del singolo. Non solo, con un sistema ben congegnato lo stato può incanalare queste spinte individualiste per fare il bene della collettività.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 10-08-2005 13:35  
Anche il neoliberismo dal punto di vista teorico è impeccabile, poi nella pratica abbiamo il crearsi di ineguaglianze enormi e la consenguente spinta della classi più povere a desiderare e sperare una vita migliore per loro stessi e un futuro per i propri figli (non esistono spinte inestrinsecabili all'interno di una società, l'individualismo è un valore, come tutti gli altri, socialmente costruito e storicamente situato, semmai se vogliamo individuare una forza primaria nella storia della civiltà questa è proprio la tendenza ad aggregarsi e a cooperare): il fallimento del capitalismo si chiama Sudamerica.
Il comunismo non tarpa le ali all'individualità, giacchè nel comunismo realizzato ciascuno può dare il proprio contributo alla collettività secondo i suoi bisogni e le sue possibilità: è la liberazione dell'individuo dai vincoli di classe e dallo sfuttamento, uno stato dell'essere ancora prima che un sistema economico.

Quanto alla "libera e capitalista " Corea del Sud fino al 1988 è stata un susseguirsi di dittature militari, proteste e scioperi finiti nel sangue. Quando per la prima volta è stato eletto un candidato non conservatore (Kim Dae Jong, ex dissidente tra l'altro) ha trascinato il paese in una crisi economica spaventosa (1998) da cui ancora oggi non si sono ripresi del tutto.

Quanto ai paragoni si potrebbe controbattere come è stato già fatto prendendo a modello Cuba e confrontarla con le "democrazie" dell'area caraibica e centro americana.

Oppure chiedersi, passando alla storia, come mai le fragile democrazie capitaliste crollarono sotto il Nazismo mentre l'Urss da sola riuscì a ribaltare il conflitto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:37 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:39 ]

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 10-08-2005 18:51  
quote:
In data 2005-08-10 13:35, honecker scrive:
Anche il neoliberismo dal punto di vista teorico è impeccabile, poi nella pratica abbiamo il crearsi di ineguaglianze enormi e la consenguente spinta della classi più povere a desiderare e sperare una vita migliore per loro stessi e un futuro per i propri figli (non esistono spinte inestrinsecabili all'interno di una società, l'individualismo è un valore, come tutti gli altri, socialmente costruito e storicamente situato, semmai se vogliamo individuare una forza primaria nella storia della civiltà questa è proprio la tendenza ad aggregarsi e a cooperare): il fallimento del capitalismo si chiama Sudamerica.
Il comunismo non tarpa le ali all'individualità, giacchè nel comunismo realizzato ciascuno può dare il proprio contributo alla collettività secondo i suoi bisogni e le sue possibilità: è la liberazione dell'individuo dai vincoli di classe e dallo sfuttamento, uno stato dell'essere ancora prima che un sistema economico.

Quanto alla "libera e capitalista " Corea del Sud fino al 1988 è stata un susseguirsi di dittature militari, proteste e scioperi finiti nel sangue. Quando per la prima volta è stato eletto un candidato non conservatore (Kim Dae Jong, ex dissidente tra l'altro) ha trascinato il paese in una crisi economica spaventosa (1998) da cui ancora oggi non si sono ripresi del tutto.

Quanto ai paragoni si potrebbe controbattere come è stato già fatto prendendo a modello Cuba e confrontarla con le "democrazie" dell'area caraibica e centro americana.

Oppure chiedersi, passando alla storia, come mai le fragile democrazie capitaliste crollarono sotto il Nazismo mentre l'Urss da sola riuscì a ribaltare il conflitto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:37 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:39 ]



Ma non possiamo tralasciare i fatti. Quello sudamericano può essere il fallimento di un tipo di capitalismo, e comunque non del neoliberalismo che in sudamerica non è mai stato applicato.
Tecnicamente anche la mafia è capitalismo, ma non è liberalismo, questo dovrebbe essere chiaro.
Non si può fare in questo caso di tutta l'erba un fascio. Negli USA ci fu addirittura una guerra civile tra due fazioni che adottavano entrambe il capitalismo ma in modo diametralmente opposto.

Quello che invece si tralascia è che il comunismo, in tutte le forme in cui si è manifestato come forza di potere, ha sempre dato scarsi risultati.
Il nord corea non ti piace? Porto ad esempio la germania dell'est... stessa cosa.



[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 10-08-2005 alle 18:54 ]

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 10-08-2005 20:25  
quote:
In data 2005-08-10 18:51, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-08-10 13:35, honecker scrive:
Anche il neoliberismo dal punto di vista teorico è impeccabile, poi nella pratica abbiamo il crearsi di ineguaglianze enormi e la consenguente spinta della classi più povere a desiderare e sperare una vita migliore per loro stessi e un futuro per i propri figli (non esistono spinte inestrinsecabili all'interno di una società, l'individualismo è un valore, come tutti gli altri, socialmente costruito e storicamente situato, semmai se vogliamo individuare una forza primaria nella storia della civiltà questa è proprio la tendenza ad aggregarsi e a cooperare): il fallimento del capitalismo si chiama Sudamerica.
Il comunismo non tarpa le ali all'individualità, giacchè nel comunismo realizzato ciascuno può dare il proprio contributo alla collettività secondo i suoi bisogni e le sue possibilità: è la liberazione dell'individuo dai vincoli di classe e dallo sfuttamento, uno stato dell'essere ancora prima che un sistema economico.

Quanto alla "libera e capitalista " Corea del Sud fino al 1988 è stata un susseguirsi di dittature militari, proteste e scioperi finiti nel sangue. Quando per la prima volta è stato eletto un candidato non conservatore (Kim Dae Jong, ex dissidente tra l'altro) ha trascinato il paese in una crisi economica spaventosa (1998) da cui ancora oggi non si sono ripresi del tutto.

Quanto ai paragoni si potrebbe controbattere come è stato già fatto prendendo a modello Cuba e confrontarla con le "democrazie" dell'area caraibica e centro americana.

Oppure chiedersi, passando alla storia, come mai le fragile democrazie capitaliste crollarono sotto il Nazismo mentre l'Urss da sola riuscì a ribaltare il conflitto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:37 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:39 ]



Ma non possiamo tralasciare i fatti. Quello sudamericano può essere il fallimento di un tipo di capitalismo, e comunque non del neoliberalismo che in sudamerica non è mai stato applicato.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 10-08-2005 alle 18:54 ]



Allo stesso modo potrei rispondere che il comunismo a parte la Rivoluzione di Ottobre e la Cina di Mao non è mai stato applicato compiutamente.
Invece Lei generalizza subito dopo avere affermato che non si può fare di tutto un'erba un fascio.
Stalin e Mao trasformarono due paesi allo stato semi medievale feudale in due grandi potenze industriali, economiche e militari:non direi proprio che si possa parlare di scarsi risultati.
Il declino è cominciato con chi ha preso il loro posto dopo la loro morte semmai con le aperture a Occidente e il mercato, guardacaso.
Inoltre la Cina oggi è tuttora una potenza economica in ascesa: le basi gettate da Mao nel campo dell'istruzione e della sanità (con scopi diversi e lontani dall'idea dell'ingreso cinese nel villaggio globale) hanno favorito lo sviluppo economico del paese.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 11-08-2005 12:21  
quote:
In data 2005-08-10 20:25, honecker scrive:
Allo stesso modo potrei rispondere che il comunismo a parte la Rivoluzione di Ottobre e la Cina di Mao non è mai stato applicato compiutamente.
Invece Lei generalizza subito dopo avere affermato che non si può fare di tutto un'erba un fascio.
....



Non essere così precipitoso. L'URSS fu una potenza militare solo perchè investiva quasi la totalità del PIL nel settore bellico. Ma in quanto a potenza industriale, dopo un iniziale e repentino sviluppo, rimase incapace di progredire. Tra gli anni '60 ed '80 la produzione economica dell'URSS crebbe di pochissimo, mentre nello stesso periodo nel mondo occidentale impazzava il consumismo, sintomo quest'ultimo di masse popolari sempre più ricche, che moltiplicava la produzione ed il capitale complessivo.

Per quanto riguarda la Cina potrei anche darti ragione ma tu devi ammettere che l'istruzione fine a se stessa ha dato pochi risultati fintanto che la Cina non è entrata nel villaggio globale. Nessuno avrebbe affermato mai che la cina fosse industrializzata 30 anni fa, in pieno comunismo vecchia maniera.
E tuttavia ancora, nonostante la Cina comunista abbia 1.300.000.000 di abitanti (una forza lavoro impressionante) contro per esempio i 57.000.000 dell'Italia liberale, la Cina non rientra nella lista delle 7 potenze industriali. Facendo un banale calcolo si desume quindi che quantomeno l'italiano medio da solo produce più di 23 cinesi. E questo ci fa capire molte cose.
Non si può neanche dire che Mao avesse incontrato ostacoli culturali allo sviluppo (come invece accade in africa), perchè altrimenti come spiegare la ricchezza del Giappone (liberale)?

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caiomario
ex "Shady87"

Reg.: 04 Lug 2003
Messaggi: 2527
Da: Verona (VR)
Inviato: 15-08-2005 12:34  
minchia sono di famiglia destronza, dove tutti siamo destronzi, e abbiamo adottato 2 bambini brasiliani a distanza, merda sono fuori dai tuoi simpatici canoni.

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 16-08-2005 14:24  
quote:
In data 2005-08-15 12:34, caiomario scrive:
minchia sono di famiglia destronza, dove tutti siamo destronzi, e abbiamo adottato 2 bambini brasiliani a distanza, merda sono fuori dai tuoi simpatici canoni.


ahahahaha!
soprattutto il termine destronzi m'ha fatto ridere.
In effetti mi sembra che qui si generalizzi molto dicendo che i "destronzi" sono tutti egoisti e attaccati ai soldi, mentre i comunisti sono coloro che aiutano l'umanità con le loro opere di beneficienza.
Gli aiuti umanitari non hanno partito, si danno perchè ci si crede e si spera di aiutare chi sta peggio di noi.
Poi certo, se devo versare i soldi in beneficienza a associazioni cattoliche che li investono per portare giù i loro missionari per insegnare agli indigeni la religione cristiana, da me non vedono un soldo!
_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 16-08-2005 18:36  
Minchia...sono 5 mesi che manco,torno qui e rileggo le solite vecchie cose.Karl,hai fatto un pò di confusione secondo me,anche se nella sostanza hai ragione perchè semplicemente descrivi una realtà di fatto.
Ma speri ancora di convincere tutti con questi argomenti?
Una certa persona,che portava il tuo stesso nome,diceva che il popolo si muove solo quando gli crolla il tetto in testa;e che le idee dominanti sono le idee di chi domina dal punto di vista economico.Cioè,questi destonzi che parlano di solidarierà ma non sanno neanche in che mondo vivono,pensano nel modo più conveniente per i loro capi e ne sono pure felici..tu cosa vuoi farci?Cambiare questa mentalità è molto più utopico della pace nel nostro mondo.Perciò,accetta un consiglio:non perdere tempo,non puoi cambiare la natura dell'uomo e sperare che la maggioranza ti segua.
Ciao!
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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KARLMARX87


Reg.: 12 Apr 2005
Messaggi: 313
Da: SIENA (SI)
Inviato: 19-08-2005 14:26  
quote:
In data 2005-08-10 20:25, honecker scrive:
quote:
In data 2005-08-10 18:51, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-08-10 13:35, honecker scrive:
Anche il neoliberismo dal punto di vista teorico è impeccabile, poi nella pratica abbiamo il crearsi di ineguaglianze enormi e la consenguente spinta della classi più povere a desiderare e sperare una vita migliore per loro stessi e un futuro per i propri figli (non esistono spinte inestrinsecabili all'interno di una società, l'individualismo è un valore, come tutti gli altri, socialmente costruito e storicamente situato, semmai se vogliamo individuare una forza primaria nella storia della civiltà questa è proprio la tendenza ad aggregarsi e a cooperare): il fallimento del capitalismo si chiama Sudamerica.
Il comunismo non tarpa le ali all'individualità, giacchè nel comunismo realizzato ciascuno può dare il proprio contributo alla collettività secondo i suoi bisogni e le sue possibilità: è la liberazione dell'individuo dai vincoli di classe e dallo sfuttamento, uno stato dell'essere ancora prima che un sistema economico.

Quanto alla "libera e capitalista " Corea del Sud fino al 1988 è stata un susseguirsi di dittature militari, proteste e scioperi finiti nel sangue. Quando per la prima volta è stato eletto un candidato non conservatore (Kim Dae Jong, ex dissidente tra l'altro) ha trascinato il paese in una crisi economica spaventosa (1998) da cui ancora oggi non si sono ripresi del tutto.

Quanto ai paragoni si potrebbe controbattere come è stato già fatto prendendo a modello Cuba e confrontarla con le "democrazie" dell'area caraibica e centro americana.

Oppure chiedersi, passando alla storia, come mai le fragile democrazie capitaliste crollarono sotto il Nazismo mentre l'Urss da sola riuscì a ribaltare il conflitto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:37 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 10-08-2005 alle 13:39 ]



Ma non possiamo tralasciare i fatti. Quello sudamericano può essere il fallimento di un tipo di capitalismo, e comunque non del neoliberalismo che in sudamerica non è mai stato applicato.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 10-08-2005 alle 18:54 ]



Allo stesso modo potrei rispondere che il comunismo a parte la Rivoluzione di Ottobre e la Cina di Mao non è mai stato applicato compiutamente.
Invece Lei generalizza subito dopo avere affermato che non si può fare di tutto un'erba un fascio.
Stalin e Mao trasformarono due paesi allo stato semi medievale feudale in due grandi potenze industriali, economiche e militari:non direi proprio che si possa parlare di scarsi risultati.
Il declino è cominciato con chi ha preso il loro posto dopo la loro morte semmai con le aperture a Occidente e il mercato, guardacaso.
Inoltre la Cina oggi è tuttora una potenza economica in ascesa: le basi gettate da Mao nel campo dell'istruzione e della sanità (con scopi diversi e lontani dall'idea dell'ingreso cinese nel villaggio globale) hanno favorito lo sviluppo economico del paese.



HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. AGGIUNGO SOLO CHE PURTROPPO VI ERA UN DEFICIT DI LIBERTARIETà IN TALI REGIMI.
_________________
Povero mondo che non conosci la matematica e i sapori della vera musica per perderti nelle vanità delle parole senza senso impegnate nella retorica del passato.
(Enrico Bombieri, medaglia Field per la matematica)

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