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FilmUP Forum Index > Cinema > Critica il critico > Ecco un esempio di una brutta recensione   
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Autore Ecco un esempio di una brutta recensione
Tinto2000

Reg.: 29 Ago 2002
Messaggi: 67
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-08-2002 02:19  
quote:
In data 2002-08-30 14:03, Satyajit scrive:
Restando il fatto che questa recensione è una stronzata, faccio notare che i critici devono avere una conoscenza tecnica se non altro di base (e in essa rientrano ampiamente lo scavalcamento di campo, i diversi tipi di obbiettivi e prospettive...). Smettiamola con la favoletta che i critici sono registi mancati: e comunque il tanto disprezzato Fofi ha collaborato alla produzione di decine di film fra i settanta e gli ottanta, per lo più di tema politico, il che gli ha permesso di poter analizzare le falle di quel consolidato genere nella nostra disastrata penisola.
E poi basta pendere dalle labbra del cinema.



Caro Satyajit Ray, innanzitutto datte 'na calmata! Fofi avrà anche collaborato a decine di film, ma rimane comunque il critico conformista, limitato e assolutista che è sempre stato. E vogliamo parlare di Tullio Kezich? Kezich... ah, ah!
_________________
"Per le donne sono come un cane da tartufo!"
(Vittorio Gassman ne "Il sorpasso" di Dino Risi)

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 31-08-2002 19:20  
quote:
In data 2002-08-31 02:19, Tinto2000 scrive:
quote:
In data 2002-08-30 14:03, Satyajit scrive:
Restando il fatto che questa recensione è una stronzata, faccio notare che i critici devono avere una conoscenza tecnica se non altro di base (e in essa rientrano ampiamente lo scavalcamento di campo, i diversi tipi di obbiettivi e prospettive...). Smettiamola con la favoletta che i critici sono registi mancati: e comunque il tanto disprezzato Fofi ha collaborato alla produzione di decine di film fra i settanta e gli ottanta, per lo più di tema politico, il che gli ha permesso di poter analizzare le falle di quel consolidato genere nella nostra disastrata penisola.
E poi basta pendere dalle labbra del cinema.



Caro Satyajit Ray, innanzitutto datte 'na calmata! Fofi avrà anche collaborato a decine di film, ma rimane comunque il critico conformista, limitato e assolutista che è sempre stato. E vogliamo parlare di Tullio Kezich? Kezich... ah, ah!


che ha kezich che nn va?
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Tinto2000

Reg.: 29 Ago 2002
Messaggi: 67
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-08-2002 19:40  
Kezich è ritenuto un cretino da quasi tutti quelli che fanno cinema... pensa che ha sempre schifato i film natalizi di Boldi e De Sica, poi, siccome alcuni critici si sono messi a rivalutare Franchi, Ingrassia & C., all'uscita di "Merry Christmas", ha voluto sorprendere tutti urlando al capolavoro: "Christian, non vi capiscono, sono ignoranti. Tu e Boldi siete come Totò e Peppino... fra qualche anno vi dedicheranno tesi di laurea..." e via delirando!
Ma ti rendi conto? Pensa che negli anni '50, all'uscita del grande "Viaggio in Italia", aveva consigliato a Rossellini di cambiare mestiere (se questo non è un insulto!), mentre oggi lo celebra insieme al beneamato Fellini... povero Federico, forse il suo unico torto è stato quello di frequentare Kezich.
E Fofi? Un pazzo che, invece di dare fiducia al cinema, va in giro a dire: "il cinema è morto... i film di oggi fanno tutti schifo!" (e le riviste lo testimoniano).
Se questa è la critica cinematografica... stiamo freschi!
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"Per le donne sono come un cane da tartufo!"
(Vittorio Gassman ne "Il sorpasso" di Dino Risi)

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Satyajit

Reg.: 30 Ago 2002
Messaggi: 3
Da: Schio (VI)
Inviato: 01-09-2002 03:37  
Su Kezich si può essere in parte anche d'accordo, ma Fofi è stato ed è il nostro critico cinematografico più grande. Perchè sa prescindere dal cinema, vederlo per quello che è (<<Il cinema è un'industria>> da "Il cinema italiano: servi e padroni") e soprattutto collegarlo, e subordinarlo, a questioni di portata ben maggiore (dalla questione meridionale ai problemi del laicismo, dalla problematicità delle avanguardie alla ricerca di un linguaggio che sempre tenga presente la matrice popolare dello spettacolo, dalla osservazione dei blocchi politici che condizionavano i film alla critica di un mondo che di fatto ad uno di quei blocchi si è arreso invece di rifiutare ogni blocco, per non parlare del vasto campo di valutazione che gli appartiene).
In calce dico che sono stati lui ed il gruppo di "Ombre rosse" a scoprire, nell'Italietta democristiana ma pure sotto il ricatto culturale del PCI, registi del calibro di Welles, Bunuel e soprattutto Losey.
Leggere il tendenzioso eppure formidabile (e formidabile perchè tendenzioso) "Capire con il cinema", raccolta di recensioni dal '63 al '75.

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Tinto2000

Reg.: 29 Ago 2002
Messaggi: 67
Da: Roma (RM)
Inviato: 01-09-2002 04:06  
Quello che non sopporto in questa categoria di critici è l'irruenza e la frettolosità di talune affermazioni... credono di poter cancellare il passato con le rivalutazioni. Già, la "moda delle rivalutazioni".
Capisco quello che vuoi dire di Fofi (che comunque non dà fiducia ai nuovi film e ai nuovi registi), ma l'archetipo del critico alla André Bazin non esiste più per nostra sfortuna. A parte il fatto che la critica francese è sempre stata molto più sveglia, acuta e attenta della nostra. La nostra era, è e sarà sempre una critica "provinciale"!

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(Vittorio Gassman ne "Il sorpasso" di Dino Risi)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tinto2000 il 01-09-2002 alle 04:08 ]

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maleHunter

Reg.: 07 Set 2002
Messaggi: 134
Da: Estero (es)
Inviato: 07-09-2002 20:49  
Sono totalmente dalla parte di Tinto

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-09-2002 03:23  
Grazie! Meno male che c'è qualcuno che mi appoggia...
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"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

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angel76st

Reg.: 18 Apr 2004
Messaggi: 1945
Da: ostuni (BR)
Inviato: 20-04-2004 04:50  
quote:
In data 2002-08-30 14:15, seanma scrive:
raga,leggetevi Roger Ebert:semplice e soprattutto uno che scrive "col cuore"!,Taxi driver " su tutti!

http://www.suntimes.com/ebert

grazie seanma per la dritta!!:)

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Yep, it's like Chicago in the '20s. You don't like someone, hire a couple of thugs to rub him out."

[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 30-08-2002 alle 14:17 ]


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"quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine.

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angel76st

Reg.: 18 Apr 2004
Messaggi: 1945
Da: ostuni (BR)
Inviato: 01-05-2004 15:49  
quote:
In data 2004-04-20 04:50, angel76st scrive:
quote:
In data 2002-08-30 14:15, seanma scrive:
raga,leggetevi Roger Ebert:semplice e soprattutto uno che scrive "col cuore"!,Taxi driver " su tutti!

http://www.suntimes.com/ebert


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Yep, it's like Chicago in the '20s. You don't like someone, hire a couple of thugs to rub him out."

[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 30-08-2002 alle 14:17 ]






grazie seanma per la dritta!!:)


volevo dire al grande Das che legendo la critica da lui scovata,( fra rantolanti rumori intestinali da me prodotti mentre mi sforzavo di finire il pezzo,) avevo scambiato addirittura il film in questione (lapsus sul titolo mentre leggevo "the believers" con il piu' recente "the dreamers") con un'altro.
La vacuità del critico si è rivelata proprio nel fatto che la generalita del suo modo di scrivere non mi ha permesso di capire di che cavolo stesse parlando!!
ohibo'!
Banfi gli avrebbe risposto: "papele papele?"




[ Questo messaggio è stato modificato da: angel76st il 01-05-2004 alle 15:58 ]

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MarcoLow

Reg.: 05 Mag 2004
Messaggi: 7
Da: Messina (ME)
Inviato: 18-05-2004 12:01  
Concordo con voi che non si capisce niente, anche se il suddetto critico parla di cose tecniche, e dico una cosa: l'unico che in Italia sa fare critica è Morandini, profondo e pacato come non lo è nessuno, nè Kezich che scrive con uno stile ridicolo e sensazionalista, nè quelli di questo sito che si rivelano presuntuosi, datati e privi di profondità quanto Francesco Alò che tutte le volte che viene ospitato a Coming Soon Live fa le sue critiche da cinefilo esigente che va preso a pesci in faccia per quanto è montato nel suo modo di esprimersi e non temuto perchè ha visto troppi film e li ha filtrati in modo assolutamente semplicista.



[ Questo messaggio è stato modificato da: MarcoLow il 18-05-2004 alle 12:03 ]

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-05-2004 14:58  
quote:
In data 2004-05-18 12:01, MarcoLow scrive:
nè quelli di questo sito che si rivelano presuntuosi, datati e privi di profondità



perchè dici ciò? perchè ci descrivi così?
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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MarcoLow

Reg.: 05 Mag 2004
Messaggi: 7
Da: Messina (ME)
Inviato: 18-05-2004 15:03  
quote:
In data 2004-05-18 14:58, OneDas scrive:
quote:
In data 2004-05-18 12:01, MarcoLow scrive:
nè quelli di questo sito che si rivelano presuntuosi, datati e privi di profondità



perchè dici ciò? perchè ci descrivi così?




perchè ho letto alcune vostre recensioni e ho trovato delle opinioni veramente assurde (ad esempio recensione su "Abbasso l'amore":che significa McGregor non è Daniel Day Lewis ?), per non parlare di Salvi che critica il doppiaggio di "Van Helsing" con quel tono da chi si sente grande esperto di cinema.

Mi permetto anche di fare un'altra osservazione:"Io no", il film della famiglia Izzo, lo avete visto ? Io vedendolo non ho riscontrato alcun tira e molla sentimentale.

[ Questo messaggio è stato modificato da: MarcoLow il 18-05-2004 alle 15:06 ]

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-05-2004 23:22  
quote:
In data 2004-05-18 15:03, MarcoLow scrive:
quote:
In data 2004-05-18 14:58, OneDas scrive:
quote:
In data 2004-05-18 12:01, MarcoLow scrive:
nè quelli di questo sito che si rivelano presuntuosi, datati e privi di profondità



perchè dici ciò? perchè ci descrivi così?




perchè ho letto alcune vostre recensioni e ho trovato delle opinioni veramente assurde (ad esempio recensione su "Abbasso l'amore":che significa McGregor non è Daniel Day Lewis ?), per non parlare di Salvi che critica il doppiaggio di "Van Helsing" con quel tono da chi si sente grande esperto di cinema.

Mi permetto anche di fare un'altra osservazione:"Io no", il film della famiglia Izzo, lo avete visto ? Io vedendolo non ho riscontrato alcun tira e molla sentimentale.

[ Questo messaggio è stato modificato da: MarcoLow il 18-05-2004 alle 15:06 ]


Per "Io no" rispondo io: la carrellata nella casa sudafricana dove i due avevano vissuto il loro amore è davvero un "tira e molla" sentimentale.... Quel film è passabile nella prima parte, poi diventa scontato e strappalacrime; si era evidentemente esaurita la vena creativa degli autori...(è la mia opinione, naturalmente).

_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

[ Questo messaggio è stato modificato da: OneDas il 18-05-2004 alle 23:23 ]

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 21-05-2004 12:58  
Io invece penso che Mereghetti sia superiore a Morandini, molto più sincero.

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pointbreak

Reg.: 26 Mag 2004
Messaggi: 6
Da: milano (MI)
Inviato: 04-06-2004 16:26  
ahah

scusate scusate... ma questa cosa del critica il critico lascia il tempo che trova... non voglio valutare mereghetti, morandini, kezich, dovrei conoscere loro come conosco i film che mi piacciono, o meglio ancora il cinema che mi piace e penso che non ho nemmeno una buona approssimazione intorno al loro modo di scrivere, figuriamoci del loro bagaglio culturale. mi viene in mente quello che si dice sui critici, che sono registi mancati. in questo caso sembrate voi dei critici mancati...
nessuno si offenda, non ce l'ho con nessuno in particolare. solo che sembra che tutti sappiano cosa ci voglia per fare un critico, e tutti sappiano cosa non va nei critici contemporanei, ma la verità è che come per i registi, anche i critici devono essere lasciati cuocere nel loro brodo per vedere se lo rendono saporito o se sanno solo di sughero. un critico, esattamente come un regista, cresce con l'esperienza e quando è cresciuto non è sicuramente un pivello. puoi non essere d'accordo con il suo stile o con le sue idee, ma non puoi metterne in dubbio il mestiere. e se dice qualcosa che vale, resterà ascoltato dai posteri. tutto il resto è chiacchiera e fango. e a quello che se la prendeva con alò: io francesco lo conosco personalmente, ha sicuramente un carattere non facile, ma su una cosa ha ragione: per andare in tv, su un giornale, in un'arena di qualsiasi dimensione a parlare di cinema come per tutto il resto dei professionisti seri devi avere una buona dose di autostima e di presunzione.
senza, non hai diritto di essere ascoltato. vale per tutti, questa regola, in my opinion, ma quando si parla di cinema e calcio tutti sarebbero pronti a giurare che non è vero, tutti sarebbero pronti a prender eil posto di chi sta in panchina.

sul critico di sentieri selvaggi: anche la rivista su cui scrive, non è proprio il regno della divulgazione... il motivo per cui una persona arriva a scrivere a quel modo forse è perché è malato l'ambiente che lo circonda. c'è qualcuno che ha pubblicato quella recensione, così come c'è qualcuno che ha prodotto ricordati di me. il paragone non calza nello stile, ma nel concetto: c'è chi paga o fa i soldi su delle minchiate.
ho detto
_________________
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questa non è una pera

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