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Autore Latinoamericana insurgente
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 31-08-2005 11:49  
quote:
In data 2005-08-30 20:31, honecker scrive:
La rivoluzione americana è stata espressione di una classe sociale, la borghesia, e come tale solo essa ne ha goduto appieno i benefici.
Chissà se le conclusioni dei suoi storici sarebbero condivise dai discendenti dei nativi americani e o degli schiavi delle piantagioni che per decenni hanno avuto a subire la politica dei "massoni illuministi e liberali".



Non ci provare. Io non ho detto che l'america dopo la rivoluzione divenne il paradiso in terra (come invece i leninisti affermano per la rivoluzione russa). Io ho detto che è stata l'unica rivoluzione che ha portato ad un effettivo e immediato miglioramento sociale ed economico.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 31-08-2005 12:20  
quote:
In data 2005-08-31 11:49, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-08-30 20:31, honecker scrive:
La rivoluzione americana è stata espressione di una classe sociale, la borghesia, e come tale solo essa ne ha goduto appieno i benefici.
Chissà se le conclusioni dei suoi storici sarebbero condivise dai discendenti dei nativi americani e o degli schiavi delle piantagioni che per decenni hanno avuto a subire la politica dei "massoni illuministi e liberali".



Non ci provare. Io non ho detto che l'america dopo la rivoluzione divenne il paradiso in terra (come invece i leninisti affermano per la rivoluzione russa). Io ho detto che è stata l'unica rivoluzione che ha portato ad un effettivo e immediato miglioramento sociale ed economico.



Affermazione alquanto superficiale, dettata dal luogo comune e che non tiene conto delle disparità sociali che esistevano all'interno delle colonie, del sangue delle minoranze sul quale "l'immediato ed effettivo benessere" si venne a creare e del fatto che ben pochi godettero dei diritti e delle conquiste rivoluzionarie.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 05-09-2005 12:01  
Venezuela, Chavez, Bush cowboy ha fallito

adn 01/09/2005 - 10:28

Il ''cowboy'' Bush, il ''re delle vacanze'' ha fallito: Hugo Chavez approfitta dei disastri provocati nel sud degli Stati Uniti dall'uragano Katrina per attaccare duramente il presidente americano, annunciando contemporaneamente la donazione di petrolio e di un milione di dollari per le popolazioni colpite. ''Quel governo non ha piani di evacuazione - ha tuonato il presidente venezuelano, durante una riunione del governo ripresa in diretta tv - E' incredibile, la prima potenza del mondo che è così coinvolta in Iraq lascia la sua popolazione alla deriva...Non è stato un terremoto o uno tsunami che non lascia tempo per nulla''. ''L'uomo - ha aggiunto Chavez nella sua requisitoria, senza mai citare esplicitamente il presidente americano - il re delle vacanze...il re delle vacanze non ha detto niente nel suo ranch se non, dovete fuggire, e non ha detto come...quel cowboy, questa è la mentalità del cowboy''. Il presidente venezuelano, che accusa periodicamente Bush di complottare per assassinarlo, si è poi detto disponibile a donare combustibile da utilizzare negli ospedali e per i mezzi di trasporto pubblici e a inviare una squadra di soccorso: ''Abbiamo pronto un battaglione della brigata umanitaria Simon Bolivar se ci autorizzano a mandarla''.


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martha72

Reg.: 08 Ago 2005
Messaggi: 6235
Da: san lorenzo isontino (GO)
Inviato: 05-09-2005 13:36  

Dedicata al popolo sudamericano

Desde el hondo crisol de la patria
se levanta el clamor popular,
ya se anuncia la nueva alborada,
todo Chile comienza a cantar.

Recordando al soldado valiente
cuyo ejemplo lo hiciera inmortal,
enfrentemos primero a la muerte,
traicionar a la patria jamás.

Venceremos, venceremos,
mil cadenas habrá que romper,
venceremos, venceremos,
la miseria (al fascismo) sabremos vencer.

Campesinos, soldados, mineros,
la mujer de la patria también,
estudiantes, empleados y obreros,
cumpliremos con nuestro deber.

Sembraremos las tierras de gloria,
socialista será el porvenir,
todos juntos haremos la historia,
a cumplir, a cumplir, a cumplir

_________________

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 05-09-2005 15:26  
quote:
In data 2005-09-05 12:01, honecker scrive:
Venezuela, Chavez, Bush cowboy ha fallito



Per una volta sono d'accordo. Gli USA perdono di prestigio con questa storia.

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josebono

Reg.: 14 Gen 2005
Messaggi: 1606
Da: partinico (PA)
Inviato: 05-09-2005 15:29  
quote:
In data 2005-09-05 13:36, martha72 scrive:

Dedicata al popolo sudamericano

Desde el hondo crisol de la patria
se levanta el clamor popular,
ya se anuncia la nueva alborada,
todo Chile comienza a cantar.

Recordando al soldado valiente
cuyo ejemplo lo hiciera inmortal,
enfrentemos primero a la muerte,
traicionar a la patria jamás.

Venceremos, venceremos,
mil cadenas habrá que romper,
venceremos, venceremos,
la miseria (al fascismo) sabremos vencer.

Campesinos, soldados, mineros,
la mujer de la patria también,
estudiantes, empleados y obreros,
cumpliremos con nuestro deber.

Sembraremos las tierras de gloria,
socialista será el porvenir,
todos juntos haremos la historia,
a cumplir, a cumplir, a cumplir






muy hermosa!...de quièn es?

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 07-12-2005 16:58  
CARACAS - La coalizione politica che appoggia il presidente Hugo Chavez ha stravinto le elezioni legislative che si sono tenute ieri in Venezuela, grazie anche al ritiro dei candidati dell'opposizione, che contestano la trasparenza delle operazioni di voto. Con lo scrutinio più o meno all'80% il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha reso noto che Blocco del cambiamento, che appoggia il governo, ha ottenuto quasi l'89% dei voti. Ma il dato più rilevante è quello dell'astensione: circa tre quarti degli aventi diritto al voto hanno disertato le urne.

Il boicottaggio dell'opposizione sembra quindi aver avuto successo. E la conseguenza è che la nuova Assemblea nazionale di 167 membri sarà composta praticamente solo dall'alleanza che sostiene Chavez.

Il primo bollettino reso noto dal presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne), Horge Rodriguez, sulla base del 79,1% dei voti, indicava da un lato una astensione del 75% e dall'altro l'89% di consensi per il Movimento Quinta Repubblica Mvr, principale formazione del Blocco per il Cambiamento che appoggia Chavez.

Uno dei responsabili dell'Mvr, William Lara, ha poi precisato che il suo partito ha conquistato da solo ben 114 seggi dell'Assemblea.


Il sistema di votazione elettronico, che è stato duramente criticato dall'opposizione, ha comunque funzionato, e permesso una rapidissima affluenza dei dati a Caracas. Il segretario della socialdemocratica Azione democratica (Ad), Henry Ramos, ha definito "ridicolo" il risultato, osservando che "il governo, si è posto come obiettivo di portare alle urne 10 milioni di persone (su 14,4 di aventi diritto) e alla fine ne ha portate solo 2,5 milioni".

Lara ha ribattuto che, alla fine, l'astensione non sarà del 75 ma del 67%, sostenendo che la bassa affluenza è stata determinata da una campagna di attentati, dal boicottaggio e dalle avverse condizioni atmosferiche (secondo il presidente della Commissione elettorale "soltanto le piogge torrenziali" hanno tenuto a casa gli elettori). Ed il ministro dell'Interno, Jesse Chacon, ha aggiunto che Ad nel 1998 vinse le legislative con un'affluenza dell'11% e che nel successivo voto del 2000 l'Mvr vinse con una partecipazione del 17% degli aventi diritto.

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Popolo, Patria, Socialismo

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 19-12-2005 17:15  
BOLIVIA, MORALES PRIMO INDIO PRESIDENTE IN AMERICA LATINA

LA PAZ - Andando oltre i più rosei pronostici della vigilia, Evo Morales, leader del Movimento al socialismo (Mas), si è ampiamente imposto nelle elezioni svoltesi ieri in Bolivia, e sarà quindi il primo presidente autenticamente indio d'America latina. Morales, che è anche massimo dirigente della Federazione dei coltivatori di coca del Chapare, ha superato con ampio margine il conservatore Jorge 'Tuto' Quiroga, del movimento Potere democratico sociale (Podemos), ed il centrista Samuel Doria Medina, di Unità nazionale (Un).

Secondo l'ultima proiezione realizzata da Captura Consulting e proposta dalla Tv di stato, Morales ha ottenuto il 50,8% dei voti, e quindi la legittimità di una vittoria al primo turno, che attende però la conferma ufficiale dalle cifre della Corte nazionale elettorale (Cne). Sulla base del 90% del campione della proiezione, e con un margine di errore dello 0,5%, Quiroga ha raccolto il 31,7%, Medina l'8,7%, Michiaki Nagatani del Mnr il 6,6% e Felipe Quispe del Mip l'1,2%. A completare il successo vi è stata una importante affermazione alla Camera dei deputati (65 seggi su 120) ed una buona prestazione al Senato (13 seggi, come Podemos). Nel complesso il Mas ha per il momento 78 seggi, gliene manca uno per avere la maggioranza al Congresso nazionale.
Nella sua prima conferenza stampa Morales, il quale prima del voto aveva detto che la sua candidatura "era un incubo per gli Stati Uniti", ha annunciato un governo "di uguaglianza, giustizia sociale, equità e pace" che "metterà fine al neoliberalismo sfruttatore". Dopo aver assicurato che "finirà l'odio ed il disprezzo a cui, come indios, siamo sempre stati sottoposti", il vincitore ha detto: "Vogliamo vivere insieme senza esclusioni, in una unione nella diversità". Infine, rivolgendosi agli imprenditori, ha detto che il Mas "non ricatta e mai ricatterà gli imprenditori onesti che desiderino investire nel paese".

Gli analisti rilevano inoltre che ancora una volta, come era avvenuto nel 2002 quando aveva sfidato nelle elezioni l'allora presidente Gonzalo Sanchez de Lozada, un intervento in extremis di Washington critico nei confronti di Morales, non solo non ha impedito un suo successo, ma addirittura ne ha ampliato le dimensioni.


http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/...843224417.
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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 19-12-2005 17:18  
Evvai!

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 28-02-2006 19:46  
quote:
In data 2005-12-19 17:18, royearle scrive:
Evvai!


L'america latina è l'esempio di come il capitalismo abbia completamente fallito e sotto la spinta di chavez e castro si sta costruendo una nuova politca vicina ai bisogni della gente e non indirizzata verso il mero guadagno delle multinazionali.
In più vorrei aggiungere che in paesi come la colombia i combattenti marxisti stanno formando partiti per schierarsi alle elezioni.
lo hanno invece già fatto i seguaci di marcos in chapas.stanno lentamente deponendo le armi per darsi alla politica.
probabilmente continueranno anche le lotte armate ma il grande consenso popolare li ha spinti verso la politica dei parlamenti.
In cile ha vinto il partito socialista erede di salvador allende, il più celebre leader vittima dell'intrallazzo tra capitalismo fascismo multinazionali made in usa.
in più in Ecuador il partito comunista sta ottenendo vittorie schiaccianti alle elezioni federali.

che qualcosa stia cambiando??
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«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 30-07-2006 19:36  
La commissione economica per l’America Latina e i Carabi, nell’ultima relazione annuale resa pubblica in settimana, conferma i dati economici positivi per il quarto anno consecutivo.
Mercoledì scorso, il CEPAL (commissione economica per l’America Latina e i Carabi) ha confermato le attese sui dati della crescita dell’America del Sud. I dati reali, infatti, sono andati oltre le comunque ottimistiche previsioni. Per i paesi dell’America Latina il 2006 registrerà una crescita media del 5% del PIL dell’intera regione, superando quindi anche la espansione economica registrata nel 2005. I dati di quest’anno sono l’ennesima conferma del trand positivo che coinvolge l’intera area sudamericana da quattro anni a questa parte che ha portato ad un incremento del PIL nel periodo 2003-06 del 17,6% e quindi ad una crescita media annuale del 4,3%. Ad accompagnare questo ciclo di espansione economica ci sono poi altri segnali positivi che fanno ben sperare come la diminuzione continua del tasso di disoccupazione, ora al 9,1% dell’intera forza lavoratrice (il tasso più basso di sempre), e l’aumento generale delle esportazioni. Le nazioni trainanti di questa crescite per il 2006 sono state il Venezuela di Chevez (da poco membro del Mercosur) e la Repubblica Dominicana cresciute dell’8% con l’Argentina di Kirchner subito alle loro spalle con il 7,6%. Più in basso troviamo Panamà con il 6,5%, Perù (5,8%), Chile (5,6%), Uruguay (5%), Colombia e Honduras (4,8%), Costa Rica (4,3%) e Bolivia (4,2%). Con tassi leggermente più modesti poi figurano Brasile e Messico con il 4% e Equador e Paraguay con il 3,5%. Haiti sarà invece il paese che meno avanzerà economicamente quest’anno di tutta l’area latinoamericana e caraibica, il suo tasso di crescita è infatti appena del 2,5%.
da Verosudamerica - blog di controinformazione sull'America Latina
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 30-07-2006 20:25  
quote:
In data 2005-08-31 12:20, honecker scrive:
quote:
In data 2005-08-31 11:49, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-08-30 20:31, honecker scrive:
La rivoluzione americana è stata espressione di una classe sociale, la borghesia, e come tale solo essa ne ha goduto appieno i benefici.
Chissà se le conclusioni dei suoi storici sarebbero condivise dai discendenti dei nativi americani e o degli schiavi delle piantagioni che per decenni hanno avuto a subire la politica dei "massoni illuministi e liberali".



Non ci provare. Io non ho detto che l'america dopo la rivoluzione divenne il paradiso in terra (come invece i leninisti affermano per la rivoluzione russa). Io ho detto che è stata l'unica rivoluzione che ha portato ad un effettivo e immediato miglioramento sociale ed economico.



Affermazione alquanto superficiale, dettata dal luogo comune e che non tiene conto delle disparità sociali che esistevano all'interno delle colonie, del sangue delle minoranze sul quale "l'immediato ed effettivo benessere" si venne a creare e del fatto che ben pochi godettero dei diritti e delle conquiste rivoluzionarie.



Futurist nel 1789 c'è stata una certa rivoluzione francese che ha cambiato per sempre il corso della storia umana, ponendo fine ( in Francia, ma la situazione muterà anche nel resto d'Euorpa) all'epopea feudale, all'epopea in cui il potere era nelle mani dei nobili-proprietari terrieri ed dando inizio anche a livello politico l'epopea capitalista. Io dico che solo le rivoluzioni hanno cambiato la storia. Mettere una scheda in un'urna non ha mai modificato nulla.
La rivoluzione americana fu la rivolta del capitalismo americano contro il repressivo capitalismo inglese. Non c'era proprio nulla di liberale ed egualitario, tant'è che hanno schiavizzato milioni di persone per oltre un secolo (per poi continuare a discriminarle un pò ovunque, anche oggi), lasciano che 40.000.000 di persone vivano ai limiti della soglia di povertà etc...
La rivoluzione russa fu un tentativo, poi miseramente fallito, di superare il capitalismo. Il tentativo fallì per diversi motivi, ma principalmente per il fatto che non si estese negli altri grandi paesi europei ( in italia al biennio rosso seguì la repressione fascista in cui si incarnavano le esigenze dell'alta finanza e del latifondismo ; in Germania la social-democrazia distrusse il partito rivoluzionario di Rosa Luxemborg) e si chiuse in sè stessa. Lo stesso Lenin prese coscienza di quella situazione, già profetizzata in "Che fare?". Dopo la sua morte prevalse la linea Stalinista. Questi mise nei campi di concetramento la quasi totalità dei bolscevichi rivoluzionari (e tutto il mondo anti-comunista gliene è ancora grato), fece perseguitare Trotzky per oltre un decennio, affermò, grazie all'appoggio di certe struttura anche di ascendenza zarista, uno statalismo repressivo che è la negazione di ogni socialismo, dato che lo stato si è sempre comportato come un datore di lavoro, fra le altre cose molto più repressivo di quelli privati. Non c'era l'ombra di eguaglianza e libertà, c'era solo uno stato parassitario che campava sulla pelle di operai e contadini, e che non ha esitato ad ucciderli in Ungheria, in Cecoslovacchia ed in altri posti. L'Urss necessitava di nuovi mercati e di terre da porre sotto la propria sfera d'influenza, esattamente come gli Usa.
Terre di confine come l'Italia hanno fatto le spese di questa politica, dato che gli Usa essenzialmente dopo la seconda guerra mondiale cercarono in ogni modo di ricostituire una forma politica fascista e repressero nel sangue ogni dissenso.
Altre zone, come il Vietnam, hanno pagato a caro prezzo il fatto di essere zone strategiche contese in un conflitto che era palesemente imperialista.

Detto questo, io sto preparando una tesi sul sistema delle carceri brasiliane e so cosa accade in quei luoghi. Sono felice del fatto che qualcuno ci aggiorni.

_________________
Si può sopravvivere a tutto, oggi, tranne che alla morte, e farsi perdonare tutto, tranne che una buona reputazione

Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza, ci perdonano tutto, anche la nostra intelligenza
(O.Wilde)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Julian il 30-07-2006 alle 20:27 ]

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 30-07-2006 20:30  
quote:
In data 2006-02-28 19:46, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2005-12-19 17:18, royearle scrive:
Evvai!


L'america latina è l'esempio di come il capitalismo abbia completamente fallito e sotto la spinta di chavez e castro si sta costruendo una nuova politca vicina ai bisogni della gente e non indirizzata verso il mero guadagno delle multinazionali.
In più vorrei aggiungere che in paesi come la colombia i combattenti marxisti stanno formando partiti per schierarsi alle elezioni.
lo hanno invece già fatto i seguaci di marcos in chapas.stanno lentamente deponendo le armi per darsi alla politica.
probabilmente continueranno anche le lotte armate ma il grande consenso popolare li ha spinti verso la politica dei parlamenti.
In cile ha vinto il partito socialista erede di salvador allende, il più celebre leader vittima dell'intrallazzo tra capitalismo fascismo multinazionali made in usa.
in più in Ecuador il partito comunista sta ottenendo vittorie schiaccianti alle elezioni federali.

che qualcosa stia cambiando??




Castro vicino ai bisogni della gente? Ma se non sapeva nemmeno cosa fosse il socialismo, quando ha preso il potere?

Continuare a credere che in paesi come Cuba ci sia il socialismo non fa altro che dare argomentazioni difficilmente controvertibili ai sostenitori del capitalismo privato.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 31-07-2006 00:50  
quote:
In data 2006-07-30 20:25, Julian scrive:
Io dico che solo le rivoluzioni hanno cambiato la storia.



I valori della rivoluzione francese erano fratellanza, uguaglianza, libertà... valori assolutamente borghesi. Infatti la rivoluzione francese fu guidata da borghesi.
Tuttavia suddetti rivoluzionari sapevano ciò che volevano ma non sapevano come ottenerlo. Infatti finirono per autodistruggere la Francia attraverso la distruzione del sistema economico. Provocarono carestie, morirono un sacco di popolani solo per l'arroganza della classe borghese, che in ultimo elesse se stessa a neo-nobile, attribuendosi privilegi ingiusti, inutili dal punto di vista del profitto, innaugurando il periodo del terrore, perdendo così di vista i valori rivoluzionari e di conseguenza il connotato liberale che fa utile una rivoluzione.

La rivoluzione americana, come dici te, fu una rivoluzione di borhesi capitalisti che lottarono contro un capitalismo più oppressivo. Per questo fu una rivoluzione vincente, che porto miglioramenti vincenti. Qualunque valore, qualunque diritto, la stessa libertà, sono cose che si basano sulla prosperità economica. Per distruggere i diritti umani in uno stato infatti basta distruggere l'economia di quello stato. La sai benissimo anche te. Ecco perchè la rivoluzione francese o sovietica fallì, perchè imponeva dei valori prescindendo da un'economia sostenibile dal sistema, diciamo così.
Invece gli americani hanno fatto l'opposto, hanno lottato per il capitalsmo e come conseguenza si sono ritrovati più liberi, più uguali e più fratelli di prima.

Peraltro il sistema feudale dannaggiava tanto i borghesi americani tanto quelli francesi, così come il diritto di nascita e il diritto divino. Non puoi attribuire la fine del sistema feudale a una o all'altra rivoluzione (senza considerare che rivoluzioni antifeudali in quel periodo e anche ben prima ci furono un po' ovunque). E molto più giusto dire che il sistema feudale è finito perchè soppiantato da un sistema produttivo migliore: l'imprenditoria privata.

Quindi chi ha cambiato la storia?

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 31-07-2006 alle 00:56 ]

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 31-07-2006 15:41  
Futurist, lungi da me essere un apologeta di ciò è seguito alla rivoluzione francese ( al contrario di te, che non manchi mai di schierarti a favore del "sistema", che evidentemente tanto schifo non ti fa).
La rivoluzione francese e quella industriale non hanno risolto i problemi dell'umanità. Hanno indirettamente dato vita a tragedie enormi. Io sono sempre critico nei confronti di certe cose a cui assistiamo da secoli. Però la rivoluzione francese ha risolto i problemi del feudalesimo. Ha contribuito in modo decisivo ad eliminare il feudalesimo e ad imporre un nuovo sistema economico che nella prassi stava già prendendo piede. Per fare questo ha dovuto rivoluzionare le strutture politiche: ha eliminato la nobiltà ed il sovrano, ha eliminato le caste sociali e quelle barriere che escludevano i non-nobili dalle alte cariche dello stato, ha modificato radicalmente tutto l'apparato statale esistente, che da quel momento in poi non fu più posto al servizio della nobiltà ( la vera classe parassitaria del Medio Evo, che sopravvisse grazie alla servitù della gleba) ma della nascente classe industriale. E così è tutt'ora, al di là del fatto che grazie alle lotte dei movimenti operai (i nuovi "servi della gleba", seppure posti in una condizione ovviamente migliore) si è riusciti a conquistare diritti e libertà fondamentali (che in un primo momento la "borghesia" non concesse affatto; anzi, utilizzò le nuove forze lavoratrici nella rivoluzione per poi reprimerle anche se in modo diverso; ma per l'appunto, quella fu la rivoluzione della borghesia, e per la borghesia ha cambiato radicalmente la storia). In Russia si cercò di attuare, fallendo miseramente, una rivoluzione operaia che infatti fu repressa nel sangue dalle forze dominanti, perchè è questo che le spaventa più di tutto. Anche con la Comune di Parigi si cercò di cambiare le cose ed in parte si riuscì, prima di essere repressi nel sangue. Ecco, quella piccola lontana esperienza dimostra come i cambiamenti siano possibili anche nel mondo di oggi: l'unico problema è che per una minoranza non sono convenienti e questa minoranza, possedendo anche i mezzi di informazione, fa credere ai più che non siano convenienti per nessuno, rigirando la frittata a proprio piacimento salvo poi mostrare il proprio volto reale - sì, lo sta facendoa anche questo governo - nei momenti decisivi.
La stessa "borghesia" ha insegnato a tutti le modalità tramite cui attuare tali cambiamenti: con lo scontro, violento o meno; con la rivendicazione, con le lotte di piazza,. Nessun borghese nel 700' poteva aspettarsi che il governo e lo stato nobiliare adottassero provvedimenti in suo favore. Certo, quello era in teoria lo stato dei francesi, ma in pratica era lo stato della nobiltà francese. E fu proprio l'esigenza di superare questa forma politica a dar vita alla rivoluzione francese. Questo stato non è lo stato degli italiani, dei francesi o degli argentini: è lo stato dell'alta finanza e dell'industria italiana, francese ed argentina e di chi cazzo vuoi tu.
Ultima cosa:i valori di eguaglianza e libertà non sono per nulla "borghesi", perchè nel sistema "borghese" è implicita la disuguaglianza ed è implicita la sottomissione di un uomo ad un altro. Quei valori erano in quel dato contesto storico necessari al superamento delle caste e delle divisioni sociali, e lo fecero. Nei successivi secoli chi comanda ha dimostrato ampiamente, anche con due guerre mondiali, come la libertà e la vita non contino un cazzo quando entrano in gioco i propri interessi privati e di classe.
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