FilmUP.com > Forum > Attualità - Latinoamericana insurgente
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Latinoamericana insurgente   
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
Autore Latinoamericana insurgente
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 24-06-2005 12:39  
COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO
INDIGENO -
COMANDO GENERALE DELL'ESERCITO ZAPATISTA DI
LIBERAZIONE NAZIONALE.
MESSICO

19 GIUGNO 2005.

AL POPOLO DEL MESSICO:
AI POPOLI DEL MONDO:

FRATELLI E SORELLE:

A PARTIRE DA OGGI, L'ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE
NAZIONALE HA DECRETATO, IN TUTTO IL TERRITORIO
RIBELLE, UN

ALLARME ROSSO GENERALE.

IN BASE A QUESTO COMUNICHIAMO QUANTO SEGUE:

PRIMO. - IN QUESTO MOMENTO SI STA PROVVEDENDO ALLA
CHIUSURA DEI CARACOLES E DEGLI UFFICI DELLE GIUNTE DI
BUON GOVERNO CHE SI TROVANO NELLE COMUNITÀ ZAPATISTE
DI OVENTIK, LA REALIDAD, LA GARRUCHA, MORELIA E
ROBERTO BARRIOS, E DI TUTTE LE SEDI DELLE AUTORITÀ DEI
DIVERSI MUNICIPI AUTONOMI RIBELLI ZAPATISTI.

SECONDO. - SI STA PROCEDENDO ANCHE ALL'EVACUAZIONE DEI
COMPONENTI DELLE DIVERSE GIUNTE DI BUON GOVERNO E
DELLE 'AUTORITÀ AUTONOME, PER LA LORO SICUREZZA. DA
ADESSO E PER UN PERIODO INDEFINITO ESEGUIRANNO IL LORO
LAVORO IN FORMA CLANDESTINA E ITINERANTE. SIA I
PROGETTI CHE IL GOVERNO AUTONOMO CONTINUERANNO A
PROCEDERE E LAVORARE ANCHE SE IN CONDIZIONI DIVERSE DA
QUELLE PRESENTI FINO AD ORA.

TERZO. - NEI DIVERSI CARACOLES SI MANTERRANNO IN
FUNZIONE I SERVIZI DI BASE DI SALUTE COMUNITARIA. A
FRONTE DI QUESTI SERVIZI CI SONO DEI CIVILI, CHE IL
CCRI-CG DELL'EZLN SOLLEVA DA OGNI RESPONSABILITA' PER
QUALSIASI DELLE SUE AZIONI FUTURE E PER I QUALI
ESIGIAMO TRATTAMENTO DA POPOLAZIONE CIVILE E RISPETTO
DELLA LORO VITA, LIBERTA' E BENI DA PARTE DELLE FORZE
GOVERNATIVE

QUARTO. - SONO STATI RICHIAMATI TUTTI GLI ELEMENTI DEL
NOSTRO EZLN CHE STAVANO SVOLGENDO LAVORO SOCIALE NELLE
COMUNITÀ ZAPATISTE E LE NOSTRE TRUPPE REGOLARI SONO
STATE ACQUARTIERATE. INOLTRE, SONO STATE SOSPESE PER
UN TEMPO INDEFINITO TUTTE LE TRASMISSIONI DI RADIO
INSURGENTE, "LA VOCE DEI SENZA VOCE", IN MODULAZIONE
DI FREQUENZA ED ONDA CORTA.

QUINTO. - CONTEMPORANEAMENTE ALLA DIFFUSIONE DI QUESTO
COMUNICATO, SI ESORTANO LE SOCIETÀ CIVILI NAZIONALI ED
INTERNAZIONALI CHE SI TROVANO IN ATTIVITA' PRESSO GLI
ACCAMPAMENTI DI PACE ED IN PROGETTI NELLE COMUNITÀ, A
LASCIARE IL TERRITORIO RIBELLE O, SE È LORO DECISIONE
LIBERA E VOLONTARIA, DI RIMANERE A LORO RISCHIO E
SOTTO LA LORO RESPONSABILITA', CONCENTRATI NEI
CARACOLES. NEL CASO DI MINORENNI, LA PARTENZA E'
OBBLIGATORIA..

SESTO. - L'EZLN ANNUNCIA LA CHIUSURA DEL CENTRO DI
INFORMAZIONE ZAPATISTA (CIZ) NON SENZA PRIMA
RINGRAZIARE LE SOCIETÀ CIVILI CHE HANNO COLLABORATO
CON ESSO, DALLA SUA FORMAZIONE FINO AD OGGI. IL
CCRI-CG DELL'EZLN SOLLEVA FORMALMENTE QUESTE PERSONE
DA QUALSIASI RESPONSABILITÀ PER LE AZIONI FUTURE
DELL'EZLN.

SETTIMO. - L'EZLN SOLLEVA TUTTE LE PERSONE ED
ORGANIZZAZIONI CIVILI, POLITICHE, CULTURALI, CIVICHE,
NON GOVERNATIVE, COMITATI DI SOLIDARIETA' E GRUPPI DI
APPOGGIO CHE SI SONO AVVICINATI A NOI DAL 1994, DA
QUALSIASI RESPONSABILITA' PER NOSTRE AZIONI FUTURE.
RINGRAZIAMO TUTTI E TUTTE COLORO CHE, CON SINCERITA'
ED ONESTA', IN QUESTI QUASI 12 ANNI HANNO APPOGGIATO
LA LOTTA CIVILE E PACIFICA DEGLI INDIGENI ZAPATISTI
PER IL RICONOSCIMENTI COSTITUZIONALE DEI DIRITITI E
DELLA CULTURA INDIGENI.

DEMOCRAZIA!
LIBERTA'!
GIUSTIZIA!


Dalle Montagne del Sudest Messicano.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario
Indigeno-Comando Generale dell'
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.


Subcomandante Insurgente Marcos
Messico, nel sesto mese dell'anno 2005

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 24-06-2005 12:39  
13 giugno 2005
La Jornada

Resistenza e sovranità del popolo boliviano

Adolfo Pérez Esquivel

La Bolivia ha sofferto violenze strutturali e sociali nel corso di tutta la sua storia. Le lotte di minatori, contadini e altri settori sociali evidenziano la grave situazione che vive questo Paese, vittima dell’inerzia e della complicità di governi che hanno privilegiato i poteri forti lasciando volutamente nell’oblio il popolo che ha reagito, con forme di resistenza sociale, a un depauperamento sempre maggiore della popolazione, costretta a fare i conti con l’assenza di politiche e programmi che contemplassero bisogni basilari come sanità, educazione, lavoro ed una vita dignitosa.

Un popolo che vede aumentare fame, miseria ed emarginazione sociale mentre gli portano via le sue risorse naturali. Quando i popoli reagiscono contro le ingiustizie li accusano di essere sovversivi e violenti per le loro rivendicazioni sociali e la risposta dello Stato è la repressione.

I governi di molti paesi stanno applicando le cosiddette „leggi antirerrorismo“ che giustificano l’equiparazione di qualsiasi protesta sociale al terrorismo e non già al diritto dei popoli.

Il suolo su cui cammina il popolo boliviano racchiude grandi ricchezze naturali che, pertanto, appartengono solo a quest’ultimo. Tuttavia queste ricchezze non lo raggiungono, anzi gli vengono sottratte dalle transnazionali e dall’oligarchia che accumulano, ma non distribuiscono i loro guadagni.

Le dimissioni del presidente Carlos Mesa evidenziano le forti pressioni che hanno portato il paese alla ingovernabilità ed all’aumento della tensione, generando caos e violenza, con la minaccia incombente di un golpe militare appoggiato dagli Stati Uniti per imporre chi può proteggere i suoi interessi economici e politici, come gli idrocarburi e principalmente il gas.

Purtroppo la violenza istituzionale ha già prodotto un morto e due feriti.

Nel contesto di questa situazione, preoccupa l’accordo tra Stati Uniti e Paraguay per permettere l’ingresso di truppe statunitensi in questo Paese con il beneficio della immunità totale. L’intervento dell’ambasciatore statunitense in Bolivia è un avvertimento, un tentativo di impedire che Evo Morales, leader del partito Movimiento al Socialismo (MAS), possa diventare presidente di questa nazione.

Esistono segnali molto inquietanti. Ad esempio, il governo Bush „ordina“ al segretario generale dell’Organizzazione di Stati Americani di seguire con attenzione gli sviluppi della situazione in Bolivia e, se necessario, di adottare „misure adeguate“. Non ci sarebbe niente di strano se, vista la vicinanza delle truppe statunitensi in Paraguay, avesse in mente un intervento analogo all'invasione di Haiti, con tutte le gravi conseguenze che sta soffrendo oggi questo Paese, costretto a tollerare le forze di occupazione, la violenza e l’aumento della povertà.

Pur non avendo assunto ancora alcuna decisione in merito, il Parlamento boliviano sta dibattendo la possibilità di convocare un’assemblea costituente ed indire elezioni anticipate, con il sostegno della stessa chiesa cattolica, al fine di ripristinare la stabilità costituzionale e normalizzare il Paese.

In seguito a forti tensioni in Parlamento, e dopo le dimissioni di Hormando Vaca Diez y Mario Coss'o, il presidente della Corte Suprema di giustizia, Eduardo Rodr'guez, è stato eletto Capo dello Stato ed a lui spetta il compito di indire le elezioni anticipate entro 90 giorni.

Il leader del MAS, Evo Morales, rivendica la nazionalizzazione delle risorse naturali del popolo boliviano, gli idrocarburi ed il gas, cui si oppongono i settori imprenditoriali alleati degli Stati Uniti.

La violenza strutturale e sociale ha danneggiato profondamente le condizioni di vita del Paese e la reazione del popolo, che rivendica i propri diritti sistematicamente negati, è legittima.

Gli avvenimenti si susseguono e mutano rapidamente. Speriamo che il buonsenso, che si è trasformato nel meno buono dei sensi, consenta ai leader politici ed alle organizzazioni sociali di trovare percorsi ed alternative per far rispettare la sovranità del popolo boliviano e rivendicare cambiamenti profondi nelle istituzioni dello Stato. Speriamo che questi cambiamenti, che il popolo chiede con forza, si realizzino senza violenza, mediante il dialogo e con l’obiettivo di perseguire il bene comune.

Il problema che sta vivendo la Bolivia non è un caso isolato rispetto al resto del nostro continente che, invece, subisce i diktat delle politiche neoliberiste del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e del Dipartimento di Stato statunitense che pretendono la privatizzazione delle imprese statali, dei servizi e delle risorse naturali.

Il grande dibattito che si apre è analizzare come i popoli vivono una democrazia che è più formale che reale, più delegativa che partecipativa.

Il giorno dopo aver votato, i popoli si scoprono inermi. Delegando il potere a chi li governa, i cittadini restano esclusi dalle decisioni dello Stato.

Il sistema democratico imposto è in crisi ed è necessario invertire questa situazione, superare le democrazie delegative che rendono i popoli inermi di fronte al debito estero ed alle privatizzazioni di imprese statali e risorse naturali provocando la loro dipendenza e perdita della sovranità.

Come dicono i nostri fratelli indigeni della Valle del Cauca, in Colombia, “bisogna far camminare le parole della resistenza”, recuperare il senso reale delle parole per avviare la costruzione di democrazie partecipative, in cui i grandi temi e problemi che coinvolgono direttamente i popoli, il loro presente ed il loro futuro, vengano decisi mediante plebisciti, consultazioni popolari, referendum e che, inoltre, prevedano il diritto di revocare il mandato a governanti e funzionari che non adempiono al loro dovere di lavorare per il bene del popolo.

Non esistono casi isolati nel nostro continente. Esistono antagonismi sociali, a partire dalla resistenza e partecipazione solidale dei popoli davanti alle ingiustizie, come testimonia la sollevazione del popolo boliviano.

Altre forme di antagonismo sono sorte in vari Paesi, come la recente rivolta popolare in Ecuador contro un governo che aveva tradito il popolo, oppure la sollevazione popolare in Argentina contro un governo inetto che aveva causato il disastro economico e l’aumento della miseria.

Il continente attraversa una fase deliberativa e deve valorizzare le azioni in grado di indurre i cambiamenti che chiedono i popoli. Le politiche neoliberiste, invece, pretendono di globalizzare miseria, emarginazione e oppressione.

Nella sua storia, il popolo boliviano può vantare chiari esempi di resistenza e dignità ed oggi torna ad alzare la sua voce contro il saccheggio delle sue risorse naturali che compromette il presente ed il futuro del Paese.

I popoli del nostro continente devono stare all’allerta davanti alle politiche imposte dai centri del potere dominante e sviluppare solidarietà e sostegno reciproco. Oggi tocca alla Bolivia, domani potrebbe toccare al nostro popolo.

http://www.zmag.org/Italy/perez_esq...enzabolivia.htm


  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 24-06-2005 14:16  
Non dovevano fare anche un amichevole con l'inter?

  Visualizza il profilo di greenday2  Invia un messaggio privato a greenday2    Rispondi riportando il messaggio originario
josebono

Reg.: 14 Gen 2005
Messaggi: 1606
Da: partinico (PA)
Inviato: 24-06-2005 23:41  
i popoli dell'America del Sud si stanno svegliando e sono alla riscossa e pronto ne vedremo delle belle.

  Visualizza il profilo di josebono  Invia un messaggio privato a josebono  Email josebono    Rispondi riportando il messaggio originario
Jakkma

Reg.: 07 Mag 2003
Messaggi: 1168
Da: Busto Arsizio (VA)
Inviato: 25-06-2005 08:22  
Ed era ora! Facessero una bella rivolta contro gli Stati Uniti, e facessero capire a 'sti bastardoni yankee che l'America Latina non è il cortile di casa Bush, né una vacca da mungere!!!!
_________________
La storia è maestra, ma nessuno impara quasi mai niente. -Marco Travaglio-
L'indipendenza è una bella cosa; purtroppo, non ci sono uomini liberi. -Peter Gomez-

  Visualizza il profilo di Jakkma  Invia un messaggio privato a Jakkma    Rispondi riportando il messaggio originario
sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 25-06-2005 12:17  
Scusa la mia profonda ignoranza sul tema messicano Honecker, ma i Caracoles che minchia sono?

  Visualizza il profilo di sloberi  Invia un messaggio privato a sloberi     Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 25-06-2005 12:19  
http://www.altremappe.org/AmericaLatina/CaracolesZapatisti.htm

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 29-08-2005 13:59  
Venezuela: gasolio a basso prezzo per i poveri americani

Venezuela: gasolio a basso prezzo per i poveri americani
CARACAS - Il Venezuela offrirà gasolio a basso prezzo alle fasce povere della popolazione americana, e 150.000 posti per operazioni oftalmiche. Lo ha annunciato oggi il presidente venezuelano Hugo Chavez. "Anche negli Stati Uniti c'è gente molto povera, e tutti gli anni centinaia di persone muoiono di freddo, quindi offriremo loro combustibile per il riscaldamento a prezzi stracciati", ha detto Chavez nel suo programma teleradiofonico domenicale 'Alo Presidente'.
La riduzione di prezzo, che potrà arrivare al 40%, sarà possibile perché la vendita sarà effettuata attraverso la Citgo, filiale americana della statale Petroleos de Venezuela (Pdvsa), senza intermediari. Il combustibile arriverà fino alle case dei poveri con l'aiuto di organizzazioni di sostegno sociale come quella guidata dal reverendo Jesse Jackson. Quest'ultimo ha assistito al programma di Chavez e ha fissato un appuntamento per la settimana prossima con il ministro del petrolio venezuelano Rafael Ramirez. Secondo Chavez, sarà possibile fornire gasolio a 7-8 milioni di poveri americani.
Chavez ha offerto anche la possibilità di compiere 150.000 operazioni chirurgiche oftalmiche nelle cliniche venezuelane, ai poveri americani che "non possono permettersele nel loro paese". Il presidente venezuelano ha anche detto che, nel quadro dell'"Operación Milagro" (operazione miracolo), in collaborazione con Cuba, offrirà presto la stessa possibilità anche alle fasce meno abbienti di altri paesi latinoamericani: 100.000 al Brasile, 60.000 alla Colombia, 30.000 all'Ecuador, 20.000 alla Bolivia e alle nazioni caraibiche, e 12.000 a Panama.

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 30-08-2005 11:39  
Credo che Hugo Chavez sia lì a dimostrare che il sistema democratico dei paesi del sudamerica non abbia nulla di contorto. Prima delle elezioni in Venezuela non si faceva altro che ripetere che lì c'erano poteri forti, che il Venezuela era un pupazzo USA, che il popolo non contava, ma invece al popolo è bastato recarsi a votare piuttosto che affiliarsi a gruppi paramilitari-pararivoluzionari come gli Zapatisti che sono poco più di una mafia di stampo socialista.
E' questo l'errore di fondo, la rivoluzione armata. Questa si che usurpa i diritti umani.
Tutte le rivoluzioni avvenute nella storia hanno portato ad un peggioramento dei diritti, solo quella americana fa eccezione, perchè è stata l'unica rivoluzione basata sia sul liberismo che sul liberalismo, guidata da un gruppo di massoni illuministi.

Una rivoluzione armata in sudamerica invece, con certe basi culturali, si rivelerebbe subito una oclocrazia (il governo degli ignoranti).

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 30-08-2005 alle 11:39 ]

  Visualizza il profilo di Futurist  Invia un messaggio privato a Futurist    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 30-08-2005 12:35  
quote:
In data 2005-08-30 11:39, Futurist scrive:
Credo che Hugo Chavez sia lì a dimostrare che il sistema democratico dei paesi del sudamerica non abbia nulla di contorto. Prima delle elezioni in Venezuela non si faceva altro che ripetere che lì c'erano poteri forti, che il Venezuela era un pupazzo USA, che il popolo non contava, ma invece al popolo è bastato recarsi a votare piuttosto che affiliarsi a gruppi paramilitari-pararivoluzionari come gli Zapatisti che sono poco più di una mafia di stampo socialista.
E' questo l'errore di fondo, la rivoluzione armata. Questa si che usurpa i diritti umani.
Tutte le rivoluzioni avvenute nella storia hanno portato ad un peggioramento dei diritti, solo quella americana fa eccezione, perchè è stata l'unica rivoluzione basata sia sul liberismo che sul liberalismo, guidata da un gruppo di massoni illuministi.

Una rivoluzione armata in sudamerica invece, con certe basi culturali, si rivelerebbe subito una oclocrazia (il governo degli ignoranti).

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 30-08-2005 alle 11:39 ]



peccato che gli yankee abbiano cercato in tutti i modi di ostacolare la democrazia venezuelana, fomentando qualche anno fa un golpe bianco in combutta con l'opposizione borghese e gli industriali del petrolio, cercando di bloccare le trasmissioni di Telesur e recentemente, come auspicato da un senatore americano addirittura suggerendo la possibilità di assassinare lo stesso Chavez.

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 30-08-2005 13:15  
Mi sembrava un telepredicatore e non un senatore a suggerire l'assassinio.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 30-08-2005 13:21  
quote:
In data 2005-08-30 13:15, ipergiorg scrive:
Mi sembrava un telepredicatore e non un senatore a suggerire l'assassinio.



si, vero, errore mio: era il leader della potente e influente Christian Coalition.

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 30-08-2005 13:41  
quote:
In data 2005-08-30 11:39, Futurist scrive:

Tutte le rivoluzioni avvenute nella storia hanno portato ad un peggioramento dei diritti, solo quella americana fa eccezione, perchè è stata l'unica rivoluzione basata sia sul liberismo che sul liberalismo, guidata da un gruppo di massoni illuministi.




il miglioramento dei diritti...

atto primo

atto secondo

atto terzo



atto quarto

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 30-08-2005 alle 13:55 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: honecker il 30-08-2005 alle 13:57 ]

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 30-08-2005 14:28  
quote:
In data 2005-08-30 12:35, honecker scrive:

peccato che gli yankee abbiano cercato in tutti i modi di ostacolare la democrazia venezuelana, fomentando qualche anno fa un golpe bianco in combutta con l'opposizione borghese e gli industriali del petrolio, cercando di bloccare le trasmissioni di Telesur e recentemente, come auspicato da un senatore americano addirittura suggerendo la possibilità di assassinare lo stesso Chavez.




Ma per favore, anche le Brigate Rosse progettavano un golpe in Italia e dato che il governo francese ha concesso sempre massima disponibilità ai brigatisti, adesso si scopre che la Francia è il nemico mortale dell'Italia.

Il fatto rimane; Chavez ha vinto, il golpe non c'è stato, e le potentissime (ma saranno poi così potenti?) corporations del petrolio americano hanno dovuto sbaraccare. Bisogna ora vedere quali saranno le ripercussioni di ciò.
Non è difficile intuire infatti che ora il Venezuela incontrerà molte difficoltà ad attirare capitali dall'estero, dato che il suo governo si arroga il diritto di dare e togliere le concessioni di sfruttamento delle risorse a discrezione, non garantendo quindi la sicurezza del profitto a chi investe.
Ed in prima analisi non mi sembra proprio che il Venezuela possieda una classe dirigente interna abbastanza dinamica ed intraprendente da garantire una vera crescita. Staremo a vedere.

Sul fatto che le rivoluzioni armate hanno sempre portato peggioramenti, eccetto quella americana, puoi interrogare qualunque storico, te lo confermerà.

  Visualizza il profilo di Futurist  Invia un messaggio privato a Futurist    Rispondi riportando il messaggio originario
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 30-08-2005 20:31  
quote:
In data 2005-08-30 14:28, Futurist scrive:
quote:
In data 2005-08-30 12:35, honecker scrive:

peccato che gli yankee abbiano cercato in tutti i modi di ostacolare la democrazia venezuelana, fomentando qualche anno fa un golpe bianco in combutta con l'opposizione borghese e gli industriali del petrolio, cercando di bloccare le trasmissioni di Telesur e recentemente, come auspicato da un senatore americano addirittura suggerendo la possibilità di assassinare lo stesso Chavez.




Ma per favore, anche le Brigate Rosse progettavano un golpe in Italia e dato che il governo francese ha concesso sempre massima disponibilità ai brigatisti, adesso si scopre che la Francia è il nemico mortale dell'Italia.

Il fatto rimane; Chavez ha vinto, il golpe non c'è stato, e le potentissime (ma saranno poi così potenti?) corporations del petrolio americano hanno dovuto sbaraccare. Bisogna ora vedere quali saranno le ripercussioni di ciò.
Non è difficile intuire infatti che ora il Venezuela incontrerà molte difficoltà ad attirare capitali dall'estero, dato che il suo governo si arroga il diritto di dare e togliere le concessioni di sfruttamento delle risorse a discrezione, non garantendo quindi la sicurezza del profitto a chi investe.
Ed in prima analisi non mi sembra proprio che il Venezuela possieda una classe dirigente interna abbastanza dinamica ed intraprendente da garantire una vera crescita. Staremo a vedere.

Sul fatto che le rivoluzioni armate hanno sempre portato peggioramenti, eccetto quella americana, puoi interrogare qualunque storico, te lo confermerà.



La rivoluzione americana è stata espressione di una classe sociale, la borghesia, e come tale solo essa ne ha goduto appieno i benefici.
Chissà se le conclusioni dei suoi storici sarebbero condivise dai discendenti dei nativi americani e o degli schiavi delle piantagioni che per decenni hanno avuto a subire la politica dei "massoni illuministi e liberali".

  Visualizza il profilo di honecker  Invia un messaggio privato a honecker    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
  
0.118559 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: