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Autore L'Iran al ballottaggio
millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 24-06-2005 11:38  
In queste ore si sta svolgendo un'elezione molto importante, il ballottaggio, per la prima volta nella storia dell'Iran, per decidere chi sarà il prossimo presidente della grande nazione medio orientale.
La vita politica iraniana è totalmente influenzata, o si può forse dire comandata, dalle autorità religiose, che stabiliscono chi abbia i requisiti per potersi candidare alla guida del paese. E in ogni caso, qualunque presidente eletto, non potrà mai attuare il suo programma se lo stesso non viene approvato dalle autorià religiose.
In questa competizione sembrava che dovessero arrivare al ballottaggio l'ex presidente, dal 1989 al 1997, Akbar Hashemi Rafsanjani e Mehdi Karroubi, considerato come l'erede del presidente uscente Khatami. Invece è riuscito a spuntarla il sindaco di Teheran, l'ultra conservatore Mahmoud Ahmadinejad, che si è messo in luce per diversi provvedimenti anti riformisti. L'impressione è che Rafsanjani, il quale dovrebbe portare avanti una politica abbastanza aperta all'Occidente, puntando anche a riforme democratiche, parta con un leggero vantaggio. E dovrebbe contare sui voti dei riformisti, preoccupati dalla figura di Ahmadinejad, il quale promette una politica dura verso l'occidente e una più rigorosa applicazione delle regole islamiche nella società.
In ogni caso la contesa è comunque molto incerta, anche perchè il sindaco di Teheran dovrebbe contare sui voti della parte più povera della popolazione.

(Fonte: repubblica)


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IOMA

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-06-2005 11:57  
e dunque perchè parlare di elezioni che non servono a un bel nulla?
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 24-06-2005 12:05  
Anche se non servissero a un bel nulla non vedo perchè non se ne debba parlare, visto che l'Iran è comunque al centro di molti discorsi di politica internazionale attuale. Però in effetti forse non mi sono espresso bene, non è che il Presidente non possa portare avanti un programma, semplicemente viene bloccato se si spinge un pò troppo in la con le Riforme. Ed è una cosa che con Rafsanjani o quell'altro non succederà di sicuro. Però tra i due delle differenze ci sono; se dovesse vincere il sindaco di Teheran l'Iran si isolerebbe ulteriormente dal resto del mondo e la sua diverrebbe una situazione molto delicata, con Rafsanjani potrebbe esserci una politica comunque di dialogo con l'Occidente.

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Una legge da modificare. E solo il Parlamento può..

[ Questo messaggio è stato modificato da: millio il 24-06-2005 alle 12:06 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 25-06-2005 11:02  
Beh, mi pare che siamo alla farsa dentro alla farsa. A quel che sembra pure gli iraniani sono stufi di farsi prendere per il culo.

Per mesi, il Leader supremo della Repubblica islamica dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha invitato la "nazione iraniana a dare uno schiaffo morale agli Stati Uniti", andando a votare e, come lui stesso ha detto "legittimando la repubblica islamica". Il giorno 16 giugno, le strade delle principali città iraniane - da Teheran a Shiraz, da Esfahan ad Ahwaz - erano come sempre gremite di persone e macchine. La gente usciva per fare compere o andare a trovare amici, e gli studenti si recavano all'università.
Il giorno successivo, era difficile vedere qualche macchina o persona muoversi in giro per le vie delle città. Il 17 giugno era la data delle cosiddette "elezioni" per eleggere il futuro "presidente" del regime khomeinista. I Mullah hanno cercato in tutti i modi di convincere la gente ad andare a votare, promettendo persino dolci e cibo gratis. Ma ciò non ha funzionato. Secondo testimonianze dirette delle organizzazioni clandestine che si battono per la democrazia, i seggi erano quasi vuoti e le strade deserte.

Migliaia di iraniani continuavano a chiamare le TV dell'esilio, le quali hanno deciso di formare un'alleanza chiamata "Iranian Media Alliance" . Ognuno ha raccontato ciò che è riuscito a vedere con i propri occhi. Al pomeriggio, il regime ha annunciato improvisamente che le urne sarebbero state aperte ben oltre l'orario prefissato per la chiusura : fino alle 11 di notte. Con questo, si è pensato di poter in qualche modo "rimediare" ad una probabile brutta figura davanti al mondo intero che guardava con ansia. Ma anche questa tattica non ha funzionato. Attualmente il regime sta cercando di ingannare il mondo intero (talvolta riuscendoci) pubblicando dati sull'affluenza alle urne, che si aggirerebbero intorno al 65%. Oltre a ciò, i giornalisti della stampa straniera sono stati forniti di fotografie che mostrano lunghe file di votanti. Tuttavia, pare che tali foto siano state scattate durante precedenti consultazioni. Il regime si è anche sentito in dovere di allestire seggi elettorali in alcune delle più importanti città americane, tra le quali Los Angeles - dove vive la più numerosa comunità iraniana. Questi seggi sono illegali secondo la legge americana, dato che un regime che ha legami con il terrorismo non può circolare liberamente da una parte all'altra del paese.

Sempre secondo la legge, i "diplomatici" del regime islamico non possono muoversi oltre un certo raggio di distanza dalle loro sedi principali (presso l'ambasciata iraniana alle Nazioni Unite e l'ufficio interessi presso l'ambasciata pachistana) .
Tuttavia, essi sono riusciti a violare la legge e allestire i seggi in alcuni hotel americani.
Anche lì, solo pochi "elettori" hanno votato. Alcuni lo hanno fatto spontaneamente, mentre altri si son visti costretti a farlo, per timore che le loro famiglie in Iran potessero essere perseguitate. Ma la notizia del giorno è stata l'aggressione subita da alcuni dissidenti a Los Angeles. Un gruppo di attivisti stava protestando , come hanno fatto numerosi altri dissidenti, davanti all'hotel dove erano stati allestiti i seggi illegali.

Slogan contro il regime ed i suoi leader sono stati più volte gridati dai manifestanti. Ad un certo punto, alcuni "diplomatici" ed agenti della repubblica islamica che si trovavano nel seggio, sono usciti dall'albergo accompagnati da un gruppo di criminali messicani. In quell'instante, mentre gli attivisti continuavano a manifestare contro la presenza dei seggi e , più in generale, contro le false "elezioni" organizzate dai mullah, uno di quei "diplomatici" ha aggredito i manifestanti (tra i quali, il coordinatore del Movimento SMCCDI- http://daneshjoo.org/publishers/currentnews/article_2560.shtml), spruzzandogli dello spray al peperoncino e buttando a terra alcune attiviste donna. L'aggressione ha provocato il ferimento di alcuni dissidenti, che sono stati trasportati d'urgenza al più vicino ospedale. Le conseguenze sono state la frattura del braccio di un attivista, e la momentanea perdita di voce del coordinatore del movimento SMCCDI - dovuta ad una danneggiamento delle corde vocali provocato dallo spray. Gli attivisti sono stati poi tutti dimessi ed ora stanno nuovamente bene. Tuttavia, le cose sarebbero potute andare peggio, se non fosse stato per l'intervento tempestivo dell'Fbi che, accorsa sul posto, ha arrestato gli aggressori, i quali ora verranno processati. Ma la cosa più importante, è stata che i seggi illegali allestiti dagli agenti della Repubblica Islamica sono stati tutti chiusi, per ordine dell' Fbi. Ciò è ovviamente un successo dei democratici iraniani. Così come un successo è stato il massiccio boicottaggio che gli iraniani hanno attuato non andando a votare per un regime che vedeva il voto del suo popolo come una forma di legittimazione. Purtroppo, il regime ha ottenuto una vittoria che potrebbe essere ancor più importante: esso è riuscito ha convincere la stampa e certi leader europei , che i dati sull'affluenza siano veritieri. Poco importa agli europei se ogni militare e miliziano ha votato più volte,così da far aumentare il numero dei "votanti". Il leader "supremo" Ali Khamenei, non è riuscito ancora a scegliere colui che crede possa essere "l'uomo migliore per guidare l'Iran".

Ha pensato di favorire Mostafa Moin, il "riformista", con lo scopo di continuare ad ingannare l'Occidente ( l'Europa in particolare) facendo credere che l'Iran è in via di democratizzazione. Questo serve per prolungare il dialogo con gli europei su questioni quali il nucleare, e la sopravvivenza stessa del regime. Poi, ha puntato su Rafsanjani, ma deve nuovamente aver pensato che qualcosa non sarebbe poi andata come ci si potrebbe augurare, dato che persino i leader europei più accondiscendenti verso il regime, non vedrebbero di buon occhio l'uomo che ha ordinato l'uccisione di decine di dissidenti in Europa durante gli anni 80. Ora Khamenei sta pensando di favorire Ahmadinejad. In questo modo, il regime si augura di vedere file di iraniani pronti a votare, per timore che questo candidato possa essere una sorta di Mullah Omar. Con questa tattica, i Mullah sperano che l'enorme astensione non si ripeta. Coloro che conoscono l'Iran e gli iraniani, si aspettano che anche questa volta essi non cadranno in questa trappola. Chiunque verrà scelto dal "leader supremo" (perché di fatto è lui che ha sempre nominato i vari "presidenti" iraniani sin dall'inizio del regime khomeinista), nulla cambierà - né in peggio, né in meglio. Mentre gli europei intravedono una differenza tra i cosiddetti "riformisti" ed i "conservatori", gli Iraniani non la vedono e non l'hanno mai vista. I Talebani governano l'Iran con il pugno di ferro ed ininterrottamente dal 1979. Qualche volta, un talebano porta gli occhiali da sole, la barba più corta e sorride mentre stringe la mano ai leader europei di Francia, Germania ed Inghilterra. Altre volte, invece, non porta gli occhiali ed ha la barba un po’ più lunga. In qualunque modo si vestano, le lapidazioni,le impiccagioni e le torture sono sempre continuate e continueranno fin quando resteranno al potere.
La realtà è che gli iraniani che hanno vissuto e che vivono sotto il tallone dei Mullah, sono più di chiunque altro, consapevoli del fatto che, chiunque verrà scelto dal leader supremo e dal consiglio dei guardiani,il regno di tortura e terrore che va avanti da venticinque anni, non avrà pausa.

L'inganno e la menzogna è sempre stata l'arma preferita dai Mullah. Queste elezioni lo dimostrano.
Il popolo iraniano sa per certo una cosa fondamentale: la terra di Ciro e Dario sarà di nuovo libera e forse, quel giorno, anche noi occidentali avremo capito qualcosa.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 25-06-2005 11:21  
Parlando con persone iraniane che studiano in Europa non mi è stato detto che tutti i candidati sarebbero stati uguali, bensì seppur limitate delle differenze ci sarebbero state. Sopratutto tra i riformisti e il vincitore Ahmadinejad. Ahmadinejad è quello che meglio rappresenta lo spirito del regime teocratico iraniano, chiusura totale verso l'occidente, assoluta assenza di riforme democratiche, società caratterizzata da una posizione di assoluta inferiorità della donna rispetto all'uomo. Non si poteva certo pensare che, dopo la vittoria di un riformista, si sarebbe potuti andare incontro a un Iran molto più moderno, democratico e culturalmente aperto ma almeno non si avrebbe avuto un Presidente che, non dimentichiamolo, tra le prime cose che ha fatto da sindaco di Teheran, ha chiuso tutti i centri culturali aperti precedentemente con tanta fatica. Pochi passi erano stati fatti da Khatami verso un Iran più democratico, quel poco sarà probabilmente spazzato via in breve tempo da Ahmadinejad.
E bisognerà anche vedere quali saranno i rapporti tra l'Iran e l'Occidente, ora che l'Iran è destinato a chiudersi ancora di più, a finanziare il nucleare, a portare avanti una società fondata sull'Islam e sulle regole coraniche.

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 26-06-2005 10:59  
E le magnifiche sorti e progressive del medioriente, conseguenza delle mirabile politica estera di George "Dabbliiu", tanto decantate da, uno su tutti, Giuliano "Cicciopotamo" Ferrara, che fine hanno fatto?
Un paese grande e importante come l'Iran va a votare e vince il candidato conservatore e antioccidentale...

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 26-06-2005 13:08  
Magari sarà tanto generoso da fare un bel regalo all'Iran...Andrà ad esportare la democrazia anche lì!!
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 27-06-2005 00:40  
quote:
In data 2005-06-26 13:08, Hamish scrive:
Magari sarà tanto generoso da fare un bel regalo all'Iran...Andrà ad esportare la democrazia anche lì!!



Prima sarebbe meglio che facesse un corso accellerato per imparare come si fa..
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IOMA

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 28-06-2005 16:55  
Con queste elezioni, accolte con giubilo dagli Sciti iracheni, l' Iran si conferma l'assoluto vincitore della guerra per il petrolio iracheno.
Da Saddam a un manipolo di teocrati reazionari (amanti dell'atomica): grazie America!

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 30-06-2005 12:01  
Per la serie cominciamo bene...
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 30-06-2005 12:25  
quote:
In data 2005-06-30 12:01, Hamish scrive:
Per la serie cominciamo bene...



E tranquillo che continuerà anche peggio
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IOMA

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 02-11-2005 15:50  
quote:
In data 2005-06-30 12:25, millio scrive:
quote:
In data 2005-06-30 12:01, Hamish scrive:
Per la serie cominciamo bene...



E tranquillo che continuerà anche peggio



Ci avevo azzeccato..
Ahmadinejad si sta comportando come nelle peggiori previsioni.
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IOMA

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