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Autore W l'europa delle fregature.
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 15-06-2005 11:36  
di GENNARO SANGIULIANO - Libero

L' Italia in Europa paga per la Francia e la Gran Bretagna, o meglio ripiana due antichi privilegi di cui, nel sistema dei fondi comunitari, godono transalpini e britannici. Detta così può sembrare un'affermazione demagogica ma, invece, è una verità che poggia sulla forza dei numeri. La Gran Bretagna, da oltre ventuno anni, gode del " privilegio ? del rimborso, il cosiddetto " rebate ?, che Margharet Thatcher, strappò nel 1984. La lady di ferro, tradizionalmente euroscettica, giunse a minacciare, in una tesissima seduta del Consiglio europeo, l'uscita dei britannici dalla Cee. Tenne ferme le sue posizioni, sbattendo i pugni e i partner europei dovettero accordare il rebate. Il rimborso accordato ogni anno alla Gran Bretagna ammonta attualmente a 5,1 miliardi di euro, ma poiché si tratta di un meccanismo e non di una quota fissa, nel periodo di bilancio 2007- 2013 dovrebbe salire in media a 7,1 miliardi di euro. Il quantum che i britannici ottengono indietro viene ripianato dagli altri partner e l'Italia è il secondo contribuente di questa quota aggiuntiva. Dunque, l'Italia paga per la Gran Bretagna. Il secondo grande privilegio è la Pac, una sigla che indica la Politica agricola comunitaria, di cui la Francia è il grande beneficiario. La Pac assorbe quasi la metà dell'intero bilancio dell'Unione Europea, esattamente il 46 per cento, per un ammontare che, nel 2005, è di 42 miliardi di euro.

Questa massa enorme di fondi va a beneficio di appena il 5 per cento della popolazione dell'Unione Europea. Non basta, la quota destinata all'agricoltura non può essere discussa perché è stato blindata fino al 2013 in base a un accordo franco- tedesco sottoscritto nel 2002. Anche nel caso francese tocca agli italiani mettere mano al portafogli perché se i fondi all'agricoltura non possono essere toccati per far quadrare il difficile bilancio dell'Unione Europea il taglio, proposto dalla presidenza lussemburghese, dovrebbe colpire i fondi della coesione quelli destinati alle Regioni italiane. Tutto il mondo giudica i contributi all'agricoltura francese una sorta di " tassa" obsoleta e improduttiva che alimenta più che altro il sistema sociale francese e tiene buoni i focosi contadini transalpini.

Quella dell'Unione Europea è, oggi, la più grande quantità di risorse per investimenti pubblici disponibili nel continente, 975 miliardi di euro. In quasi tutti i campi le risorse comunitarie sono le uniche disponibili, perché l'Unione ha abolito gli aiuti statali e li sanziona. Bruxelles è l'unico luogo in cui possono battere cassa, per nuovi investimenti e opere pubbliche, Regioni e comunità locali per investimenti e nuovi progetti. Sul bilancio dell'Unione si annuncia una battaglia durissima con vaste implicazioni: la Politica agricola, il rimborso britannico, il taglio ai fondi della coesione. Non basta, l'Europa destina una parte delle sue risorse anche ai futuri, possibili, partner: 2,1 miliardi di euro sono stanziati, infatti, alla cosiddetta strategia di pre adesione. Per la prima volta, la Croazia riceverà 105 milioni di euro, 120 milioni sono destinati alla comunità turco- cipriota, 1.552 milioni a Romania e Bulgaria e 286,2 milioni alla Turchia.

La commissione Barroso chiede di mantenere inalterato il quantum che i singoli Stati versano alle casse dell'Unione, mentre sei Paesi - Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia e Austria - chiedono una riduzione all' 1,0 per cento del Pil. La crisi economica europea, sostengono, non consente più gli sprechi comunitari del passato. Il presidente di turno dell'Ue, il lussemburghese Jean- Claude Juncker, ha avanzato una proposta di mediazione che vuole portare il contributo all' 1,05 per cento del Pil di ciascun Stato. In soldoni, la differenza è fra i 1.022 miliardi di euro richiesti dalla Commissione e gli 874 offerti con l'ipotesi Juncker. La proposta del premier lussemburghese prevede anche un congelamento del rimborso britannico a 4,6 miliardi di euro. Ma Tony Blair ha già annunciato, solennemente alla Camera dei Comuni, che il Regno Unito non è disponibile a cedere un centesimo.

Per l'Italia sul bilancio è la volta di mostrare i muscoli perché troppe volte si è confuso un sano europeismo, culturale e storico, che porta a credere nel futuro della costruzione dell'Europa, con l'abbandono della difesa degli interessi nazionali. Se Francia e Gran Bretagna mantengono ferme le loro posizioni, l'Italia che già paga per loro, dovrà pagare ancor più.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 18-06-2005 11:19  
La destra italiana e` impazzita completamente

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-06-2005 11:23  
No
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Io sono tutti.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-06-2005 11:24  
Direi proprio di no
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Io sono tutti.

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 18-06-2005 11:49  
quote:
In data 2005-06-18 11:24, Alessandro scrive:
Direi proprio di no




Io direi proprio di si`, c`e` enorme differenza tra quanto dice Libero e quanto riporta il corriere. L`Italia paga per la Gran Bretagna ? Ma non facciamo ridere i polli. Sembra la barzelletta leghista secondo la quale il nord Italia lavora e paga per il sud. Solo un pollo ci puo` credere

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«Vi ho creato io. Che buffonata è questa?» - Silvio Berlusconi rivolto a Fini e Follini (Corriere della Sera 15 aprile 2005)

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 18-06-2005 alle 11:49 ]

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-06-2005 12:03  
Caro galletto,
io non ho riportato l'articolo del Corriere per giustificare o corroborare quello di Libero (nè li ho paragonati), ma solo per farti vedere che, guarda caso, le opinioni sull'intransigenza inglese e olandese (ma poi ci sarebbe pure quella francese, e quella tedesca...) sui propri finanziamenti siano a dir poco deprecabili, non solo da un quotidiano o due italiani, ma anche ad un vertice del Consiglio europeo.

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Io sono tutti.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-06-2005 20:17  
E questa è una buona analisi, anche se come al solito elude il problema vero. Ma d'altra parte fa il suo mestiere:

ANSA 18 Giugno
Gianfranco Fini all'indomani del fallimento del Consiglio europeo, che commenta cosi' la lunga maratona segnata dal 'no' di Gran Bretagna, Finlandia, Olanda e Svezia alla proposta della presidenza lussemburghese. Per Fini comunque il mancato accordo di Bruxelles ''non impedisce all'Unione Europea di continuare a funzionare, ma dimostra che l'Europa rischia di perdere il suo fascino ideale''. Il titolare della Farnesina rileva come ''molti governi sono sempre meno disposti a sacrificare i loro interessi nazionali nel nome dell'integrazione europea''. Ma,valuta il vicepremier italiano ''non e' egoismo, ma crisi di fiducia''. Dunque a suo parere ''e' sterile cercare un colpevole cui addossare la responsabilita'. Blair - sottolinea ancora Fini - ha difeso il suo rimborso esattamente come Chirac ha fatto per la politica agricola comunitaria e come noi abbiamo fatto per le politiche di coesione territoriale. Bisogna comprendere che la crisi dell'UE non e' finanziaria, e' politica''.

Secondo il capo della diplomazia italiana invece ''All'Europa occorre dare una nuova prospettiva strategica ancor prima che un nuovo bilancio. Di certo - osserva - la doppia bocciatura franco-olandese della Costituzione non aiuta, ma per uscire dall¿impasse non serve meno Europa. Semmai ne serve di piu' e soprattutto di piu' alto livello ideale e politico''.
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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 19-06-2005 15:38  
quote:
In data 2005-06-18 12:03, Alessandro scrive:
Caro galletto,
io non ho riportato l'articolo del Corriere per giustificare o corroborare quello di Libero (nè li ho paragonati), ma solo per farti vedere che, guarda caso, le opinioni sull'intransigenza inglese e olandese (ma poi ci sarebbe pure quella francese, e quella tedesca...) sui propri finanziamenti siano a dir poco deprecabili, non solo da un quotidiano o due italiani, ma anche ad un vertice del Consiglio europeo.





Ma quale intransigenza ! E` che in Europa c`e` gente inaffidabile : uno su tutti Silvio Berlusconi. E` un ladro, non e` credibile come presidente del consiglio. Tony Blair continua a definirlo un personaggio ambiguo e pericoloso e lui sorride e dice di essere amico della Gran Bretagna ! Ma de che` ... venga qui da cittadino (senza indennita` parlamentare) che lo sbattiamo in carcere senza pensarci due volte !

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«Vi ho creato io. Che buffonata è questa?» - Silvio Berlusconi rivolto a Fini e Follini (Corriere della Sera 15 aprile 2005)

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 19-06-2005 alle 15:38 ]

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 19-06-2005 16:18  
il nesso ?spiegami cosa c'entra berlusconi con quel discorso? me lo dici, che diavolo c'azzecca?

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M.O.I.G.E. al rogo

[ Questo messaggio è stato modificato da: riddick il 19-06-2005 alle 16:27 ]

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 20-06-2005 19:17  
Purtroppo non riesce a comprendere. Il fatto è che non so se non ci arriva (perchè non vede altro che Berlusconi nei suoi incubi notturni e ad occhi aperti)o se fa finta di non arrivarci.
Eppure il discorso era chiaro.

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pietro2004


Reg.: 28 Mag 2004
Messaggi: 1909
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-06-2005 11:00  
A che servono gli euri?

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 22-06-2005 19:15  
quote:
In data 2005-06-19 16:18, riddick scrive:
il nesso ?spiegami cosa c'entra berlusconi con quel discorso? me lo dici, che diavolo c'azzecca?



Berlusconi e` un imbroglione e vi fa vivere una realta` insesitente all`estero. Vi ha fregato alla grande, e continua a frergarvi giorno dopo giorno col sorriso sulle labbra.
E tra voi c`e` ancora chi da la colpa all`Europa

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«Vi ho creato io. Che buffonata è questa?» - Silvio Berlusconi rivolto a Fini e Follini (Corriere della Sera 15 aprile 2005)

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 22-06-2005 alle 19:16 ]

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 23-06-2005 10:33  
ah ecco, gli articoli li ha scritti il berlusca

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 23-06-2005 15:13  
quote:
In data 2005-06-22 19:15, londoner scrive:
quote:
In data 2005-06-19 16:18, riddick scrive:
il nesso ?spiegami cosa c'entra berlusconi con quel discorso? me lo dici, che diavolo c'azzecca?



Berlusconi e` un imbroglione e vi fa vivere una realta` insesitente all`estero. Vi ha fregato alla grande, e continua a frergarvi giorno dopo giorno col sorriso sulle labbra.
E tra voi c`e` ancora chi da la colpa all`Europa

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«Vi ho creato io. Che buffonata è questa?» - Silvio Berlusconi rivolto a Fini e Follini (Corriere della Sera 15 aprile 2005)

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 22-06-2005 alle 19:16 ]


Ora sono sicuro che non ci fai, ma ci sei proprio.

Non so se ti rendi conto che il mio articolo non parla della situazione economica italiana, nè la giustifica dicendo che Berlusconi ce l'ha con gli altri governi presenti al vertice perchè se l'Italia ha grossi problemi è colpa delle sovvenzioni miiardarie che tutta l'Unione deve ad alcuni Stati e che alcuni vorrebero diminuire.
Non lo dice. Puoi vederlo anche tu, se ti sforzi. Si parla di spese di un Unione sovranazionale, che evidentemente andrebbero riviste.
Nè mi sogno di giustificare io la situazione italiana con quella storia delle sovvenzioni e delle spese alte e penalizzanti per i nuovi Paesi entrati nell'Unione.
Non c'entrano nulla, io non le ho accomunate nè tantomeno rapportate.

Allora, mi chiedo: perchè non capisci?
Ma soprattutto: perchè io continuo a risponderti?
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Io sono tutti.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-06-2005 11:34  
Sono proprio curioso di sapere che cosa ne pensa Londoner di questo articolo, trovato su un sito di impostazione liberale e anticomunista.

Io sono appassionatamente europeo. E penso che proprio i più forti sostenitori dell’Europa devono essere anche i più impegnati nel processo per la sua riforma. Dobbiamo essere franchi per ciò che concerne le sfide dell’Europa. E stare a sentire anche ciò che ci dicono gli elettori europei. Abbiamo bisogno di un’Unione Europea che soddisfi le necessità del XXI secolo. Per questo il governo inglese la settimana scorsa non ha accolto le proposte per il nuovo bilancio dell’UE, così come non le hanno accolte molti altri Stati.
Noi non vogliamo un bilancio che continui a spendere sette volte di più per l’agricoltura che per la ricerca, lo sviluppo, la scienza, la tecnologia, la formazione e l’innovazione messe insieme. Il 40 per cento delle spese vanno alla politica agricola, un settore dove lavora meno del 5 per cento della popolazione. Questo bilancio non rende giustizia né ai bisogni dei cittadini né alle sfide dell’Europa.Abbiamo bisogno di un bilancio che guardi al futuro. Un bilancio che crei posti di lavoro e non si limiti a soddisfare interessi particolari.

Dobbiamo investire nell’innovazione e nell’istruzione e non sovvenzionare ogni mucca con due euro al giorno. Naturalmente la riforma non può essere imposta dall’oggi al domani. Ma il tempo stringe. Il resto del mondo non aspetta noi. Non possiamo aspettare fino al 2014, come vorrebbero alcuni.

Naturalmente dobbiamo aiutare gli stati membri più poveri. Come la Germania, anche la Gran Bretagna si è pronunciata a favore dell’allargamento. Non c’è nessun motivo per cui debba continuare il trasferimento di denaro da paesi come la Germania o la Gran Bretagna ad altri paesi ricchi, com’è stato proposto la settimana scorsa. Il denaro dell’Europa dev’essere speso per ciò che sta a cuore ai cittadini europei: la crescita economica, i posti di lavoro, il benessere. Dobbiamo fare fronte alle sfide economiche che arrivano non solo dall’America e dal Giappone, ma anche dall’India, dalla Cina e da altri paesi emergenti.

L’UE è molto più di una zona di libero scambio. I cittadini vogliono lavoro, ma vogliono anche sicurezza e difesa dell’ambiente. Vogliono il mantenimento dei valori europei. Vogliono un’Europa forte nel mondo.Per questo serve una politica di sicurezza europea. Per questo collaboriamo nella difesa del clima e nella lotta contro il terrorismo e la criminalità.

Noi dobbiamo capire perché alcune economie europee creano posti di lavoro e altre no. Senza lavoro e senza crescita non raggiungeremo questi obiettivi e non potremo neppure conservare il nostro modello europeo di società. Questo dibattito non può essere condotto separatamente da quello sul bilancio UE. Essi sono un tutt’uno. Qualcuno parla di una crisi dell’Europa. Io vedo invece l’opportunità di perseguire scopi ambiziosi per l’Europa. Possiamo riportarla a contatto con i cittadini se andiamo incontro ai loro bisogni.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 24-06-2005 alle 11:38 ]

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