ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 13-05-2005 15:06 |
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La vicenda comincia ad avere risvolti positivi!
L’eccezione culturale applicata al web per una biblioteca digitale targata Ue
Forse il nazionalismo culturale francese, questa volta, produrrà qualcosa di buono e di utile per l’Unione europea. Si tratta della sfida al progetto di Google per la “biblioteca informatica” – la copiatura elettronica e la messa in rete dei sette milioni di libri della biblioteca dell’Università del Michigan. Il presidente francese Jacques Chirac si è preoccupato del “pericolo immenso” che l’operazione potrebbe generare, paventando “un’egemonia del mondo di lingua inglese”. In effetti, nella biblioteca del Michigan ci sono soltanto duecentomila libri in francese e altrettanti in tedesco (non si sa quanti in italiano), una percentuale ben modesta. Ma Chirac è riuscito a ottenere un accordo di 23 biblioteche nazionali degli Stati dell’Unione europea per la costituzione di una Biblioteca digitale europea. La Commissione europea ha stanziato 60 milioni di euro, una cifra che sembrerebbe solo un inizio. Per scannerizzare e mettere in rete in modo adeguato un numero di libri paragonabile a quello della biblioteca del Michigan, infatti, non bastano 9 euro a libro.
Ma, con il cofinanziamento dei governi nazionali, il progetto può diventare realtà. E può dare vita, oltreché a una biblioteca europea multilingue, anche a un motore di ricerca europeo, inizialmente specializzato nel settore librario, che potrebbe poi estendere il proprio servizio anche ad altri settori. Il progetto, però, oltreché il finanziamento, comporta la volontà degli Stati europei di lavorare assieme. Non va sottovalutato, poi, il fatto che Google è un’impresa privata, finanzia la propria iniziativa con criteri di mercato. Il progetto europeo partirà col finanziamento pubblico. Di esso non si potrebbe fare a meno, in quanto non esiste in Europa un motore di ricerca privato, della forza di Google, che ha il 66 per cento del mercato tedesco e il 53 per cento di quello francese oltreché il 47 per cento di quello degli Stati Uniti e la metà di quello inglese. Ma la biblioteca digitale europea è un progetto concreto, che può avere grandi ricadute culturali e tecnologiche. Si discute tanto della necessità di fare ricerche europee. Vale la pena di farle partire, uscendo dal limbo delle chiacchere. |
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