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Autore problema libanese
greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 27-02-2005 15:59  
giornalista dell'avvenire, e fascista.....noto uan certa contraddizione...

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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 27-02-2005 16:00  
clerico-fascista reazionario......eh?????


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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-03-2005 09:27  
ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA-Negli ultimi anni la politica estera spesso ha rappresentato per lo schieramento di sinistra un terreno minato che ne ha messo ripetutamente in crisi l’unità. In questi giorni, però, e proprio sullo scacchiere cruciale del Medio Oriente, si sta presentando l’occasione perché le cose cambino, perché il centrosinistra possa dare finalmente un’immagine non solo unitaria, ma anche coerente e forte delle sue posizioni e dei suoi principi. E’ noto su quale punto in particolare, a partire dall’11 settembre (ma anche prima), nella sinistra si manifestano tensioni e contrasti, ogni volta a malapena ricomposti: sull’uso della forza, sulla guerra. C’è una sinistra che non li esclude a priori, e c’è invece una sinistra radicale che dice no, senza se e senza ma, a qualunque impegno militare. Sul giudizio negativo circa la spedizione americana in Iraq l’accordo è stato ed è comunque generale: no alla guerra, e invece sì all’Onu, sì alla propaganda, sì alla mobilitazione pacifica dell’opinione pubblica, sì alle pressioni della comunità internazionale. E’ con questi strumenti, sostiene la sinistra, che bisogna cercare sempre di promuovere la causa della democrazia là dove la democrazia è assente: non con le armi.

Si può discutere a lungo se sia davvero questa, di volta in volta, la strada migliore per raggiungere lo scopo e anche quella effettivamente agibile. Ciò che non mi pare che si possa proprio fare, all’opposto, è, dopo aver predicato a squarciagola la necessità di prendere una tale strada, nel momento in cui in un qualunque posto del mondo essa è realmente imboccata, voltare la testa dall’altra parte e fare finta di nulla. Se non sbaglio è precisamente questo, invece, il modo in cui si sta comportando la sinistra di fronte a quanto accade oggi in Libano.
Da settimane le strade e le piazze di Beirut sono percorse da cortei imponenti di gente indignata per l’assassinio di Hariri ad opera dei servizi segreti siriani, da gente che reclama la fine del duro protettorato di Damasco, che ormai data da circa un ventennio, che esprime il suo desiderio di «verità», di vivere finalmente libera dalla paura e dal ricatto esercitato in permanenza anche dalle milizie hezbollah, di cui è tra l’altro noto il ruolo terroristico svolto entro i confini israeliani.

Ma di fronte a tutto ciò: di fronte ad un Paese del mondo arabo dove per la prima volta da tanto tempo si registra una grande mobilitazione pacifica e di massa a favore della democrazia; di fronte ad un movimento siffatto i cui obiettivi, come se non bastasse, coincidono con i deliberati delle Nazioni Unite; di fronte ad un regime dittatoriale torturatore come è quello di Damasco guidato da Assad figlio che è visibilmente messo alle corde da quanto sta accadendo e forse ne potrebbe essere fiaccato fino alla morte; insomma, di fronte ad un insieme di fatti che sembrano la rappresentazione quasi perfetta di ciò che da due-tre anni la sinistra italiana va dicendo essere la strategia su cui puntare, cosa fa questa stessa sinistra per appoggiarla? In pratica, mi pare, assolutamente nulla. I suoi esponenti tacciono, i suoi giornali informano sussurrando, il suo popolo non organizza cortei, non picchetta ambasciate, non sottoscrive manifesti. La sinistra dei buoni sentimenti democratici e pacifici non fa nulla, così come non fa nulla, neppure qualche blanda manifestazione di pubblica simpatia, per appoggiare il fermento democratico che percorre tutto il mondo arabo. Bisogna forse maliziosamente dedurne che l’antiamericanismo può arrivare al punto di far preferire i tiranni agli Stati Uniti?
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-03-2005 09:28  
Ora ho capito! Greenday2= Ernesto Galli della Loggia
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 17-03-2005 12:32  
ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA ha una memoria piuttosto selettiva dei fatti.
La presentazione delle vicende che espone sembra impeccabile e oggettiva, e dalle premesse che fissa giunge a conclusioni che sembrano scontate.

Peccato, caro Ernesto, che il tuo stesso giornale, il Corriere, avesse documentato non solo quello che tu scrivi, ma anche la voce opposta.

In un sistema totalitario come il nostro è facile trarre conclusioni basandosi solo su un lato della medaglia. Per Galli della Loggia c'è un popolo intero che chiede che la Siria se ne vada, sono tutti uniti in questa battaglia di democrazia e libertà e la sinistra dovrebbe essere la prima ad appoggiare questa pacifica dimostrazione.

Il retro della medaglia, quello che questo giornalista non cita, è che il popolo libanese non è affatto unito come lui dice.
Il Corriere aveva riportato anche la grande manifestazione a favore della Siria da parte di un milione di libanesi,ma evidentemente le loro voci non contano come quelle di chi chiede che la Siria se ne vada.
Corriere.
Queste persone qui sopra non contano nulla. Non servono alla causa di Ernesto Galli e quindi non vengono nemmeno prese in considerazione. Esse dimostrano che il paese è spaccato in due, non è affatto unito nel chiedere la cacciata della Siria, e non si capisce quindi perchè la sinistra dovrebbe appoggiare una delle due parti, che si equivalgono.

Ma omettendo un fatto è molto più facile sostenere le proprie ridicole tesi e le proprie ideologie.

Che giornalismo squallido.

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Oxygene

Reg.: 09 Mar 2005
Messaggi: 129
Da: Iceland (es)
Inviato: 17-03-2005 12:41  
Galli della Loggia non è il "Corriere della sera" come non lo è Biagi, Stella, Panebianco ecc

ognuno è libero di sostenere le proprie tesi, anche quelle ridicole

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 17-03-2005 19:19  
Certo,se è per questo ognuno è altrettanto libero di prendere in giro i suoi lettori.
Può scrivere sul giornale più venduto in Italia e scrivere dei pensieri che non stanno in piedi nemmeno se li impalano.
E questi sono i nostri migliori giornalisti.
Pensa un po' come siamo messi.

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