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Autore Le favole del capitalismo
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-01-2005 18:00  

Una delle più grandi favole che amano propinarci è quella del libero mercato, emblema del capitalismo.

Il mercato è talmente libero che il nostro stato, come quello degli Stati Uniti, patria del capitalismo più sfrenato (!), sostiene con i soldi dei cittadini gli interessi particolari di un piccolo gruppo di persone.

La politica principale di una nazione capitalista è infatti quella che lo stato deve essere al servizio dei cittadini. Dei cittadini più benestanti, occorrerebbe aggiungere.

Leggiamo cosa dice il ministro Maroni su La Repubblica di oggi a proposito della principale industria PRIVATA italiana:

"Voglio aggiungere che da quando l'avvocato Agnelli ha assunto direttamente la guida dell'azienda fino ad oggi, lo Stato italiano ha trasferito alla Fiat , sotto vari voci, quasi un milione di miliardi di lire. Posso dire? Con questa cifra la Fiat poteva comprarsela la General Motors!"

Maroni ha dimenticato di aggiungere che con quella cifra lo Stato (cioè i cittadini) potevano comprarsi la Fiat e chissà cos'altro.


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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-01-2005 18:00  
I cittadini comuni quindi pagano con le loro tasse per finanziare le imprese private.
Non godono di alcun beneficio da tutto questo, anzi, la politica di questo sistema consiste nel continuo finanziamento statale ai prvati e al taglio della spesa sociale.

Questo sarebbe un sistema di libero mercato.
In realtà è un'economia assolutamente pianificata, dove pochi privati godono delle incentivazioni di migliaia di miliardi da parte dello Stato ( ovvero dei cittadini).
Soldi ai ricchi e tagli alla spesa pubblica, scuole , sanità, strade, eccetera.
Ecco la politica del libero mercato capitalista.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 10-02-2005 12:21  
Il sistema economico vigente è costruito in modo da portare enormi benefici agli investitori e far pagare i costi alla popolazione.

E' comunemente accettato il fatto che un sistema di imprese PRIVATE può sopravvivere solo in presenza di un forte intervento statale in suo favore.
Si tratta quindi di socializzare i costi e privatizzare i profitti.
Le politiche economiche di ogni paese industrializzato tendono a elargire denaro a pochi privilegiati e a tagliare gli aiuti ad esempio ai pensionati o al sistema sanitario nazionale. Gli aiuti economici vanno sono ai dirigenti di enormi imprese private-quelle sì, a carico dei cittadini.
I profitti vanno ovviamente solo ai privati.

Nei prossimi giorni affronteremo le politiche neoliberiste sostenute non solo dalla destra e dal centro,ma da buona parte della sinistra e vedremo come queste politiche favoriscano esclusivamente una ristrettissima cerchia di privilegiati danneggiando la popolazione e svuotando le istituzioni delle loro funzioni democratiche.

Vedremo che non sarà possibile cambiare questa politica fino a quando, come sostiene John Dewey,uno dei più grandi esponenti del 900,i lavoratori non saranno padroni del loro stesso destino industriale e fino a quando i mezzi di produzione, di scambio, di comunicazione rimarranno nelle mani del potere privato. Fino ad allora la politica sarà l'ombra gettata sulla società dalla grande finanza e la democrazia una pura illusione.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 10-02-2005 13:29  
beh la soluzione alternativa non mi pare che abbia prodotto risultanti confortanti

se ci sono alternative migliori ben vengano

oppure aggiustamenti al sistema attuale
che sicuramente sono necessari e in parte già in atto
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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 10-02-2005 16:44  
quote:
In data 2005-02-10 12:21, Quilty scrive:

E' comunemente accettato il fatto che un sistema di imprese PRIVATE può sopravvivere solo in presenza di un forte intervento statale in suo favore.


parole grosse

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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 10-02-2005 20:20  
Posso sapere la fonte di queste notizie almeno?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 10-02-2005 20:25  
Non direi.
Nessuno crede più da anni che il capitalismo sia un sistema applicabile.
Nessuno a parte la propaganda, gli ideologi e qualche professore universitario.
Un sistema di libero mercato crollerebbe in zero secondi.
Le imprese private hanno bisogno di essere protette e tutti i paesi ,Stati Uniti,Germania, hanno sempre adottato una politica di forte intervento statale nell'industria privata. Questi interventi sono necessari per regolare il disordine dei mercati, per proteggere il capitale privato dagli effetti distruttivi dll'economia di mercato,per organizzare un sostegno pubblico ai settori più avanzati dell'industria. Garantire il benessere delle grandi imprese,sovvenzionarle tramite sussidi, sgravi fiscali, difendere il mercato dagli eccessi di produzione,controllare e indirizzare lo sviluppo delle industrie più avanzate. Queste sono le politiche del nostro sistema.
La propaganda lo chiama "libero mercato", ma di libero ha ben poco.
La nostra economia (italiana statunitense tedesca giapponese...)infatti è un misto di assistenzialismo e interventismo statale, protezionismo (come abbiamo visto ) e di misure liberiste e liberali (come andremo a vedere).
Tutte queste politiche fanno funzionare il mercato,funziona tutto bene, e consente a un gruppo relativamente ristretto di persone di controllare la vita sociale allo scopo di massimizzare i propri profitti.
Il tutto naturalmente a discapito del cittadino comune.Come andremo a vedere.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 10-02-2005 21:08  
vorrei capire Quilty cosa intende per imprese private

perchè credo che molti dei miei clienti se leggessero le tue affermazioni si metterebbero a ridere
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-02-2005 11:43  
La Fiat cos'è, un impresa pubblica o privata?
Non so, fai un po' tu.
Riceve ,come dal post di apertura, enormi sovvenzioni statali tutte a carico del contribuente.
I cittadini pagano la famiglia Agnelli, che ringrazia, intasca, e si tiene poi i profitti.
Stiamo parlando di grandi industrie private che fatturano centinaia di miliardi l'anno,non di aziende con 18 operai.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-02-2005 11:49  
quindi il tuo discorso si limita alle grandi aziende

non è una critica è solo per capire di cosa stai parlando
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-02-2005 11:51  
quote:
In data 2005-02-10 20:20, greenday2 scrive:
Posso sapere la fonte di queste notizie almeno?



Ci sono almeno due libri fondamentali che chiunque dovrebbe leggere:

Sulla nostra pelle,Noam Chomsky, 14,46 euro, 228 pagine,Marco Tropea editore.
Il bene comune,Noam Chomsky ,12,90 euro, 234 p.,Editore Piemme .

Se qualcuno decidesse di aprire gli occhi su verità -perchè tali sono- talmente evidenti da risultare persino ovvie.


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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 11-02-2005 12:02  
Per la verità, ci son molti errori di fondo nei discorsi che hai postato, cmq vedrò di ricercare l'autore.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-02-2005 12:02  
persona rispettabilissima ma non mi sembra il caso di attribuirgli la voce della verità soprattutto in campo economico
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-02-2005 19:38  
Abbiamo quindi visto gli aspetti protezionistici del "libero mercato";il pesante intervento statale a sostegno di pochi privilegiati e il contemporaneo taglio ai servizi usufruibili da tutti gratuitamente.

Passiamo a quelli liberisti,che consistono nella liberalizzazione dei cambi e la libera circolazione dei capitali,che ebbe inizio quando Nixon smantellò il sistema di Bretton Woods (1971).
Questa deregulation provocò un'enorme espansione a livello mondiale del capitale non controllato, dando vita alla cosiddetta globalizzazione economica.

Questa globalizzazione ha due effetti principali che adesso elenchiamo e poi analizzeremo.

1 Questo sistema porta ad incanalare le risorse verso i ceti più ricchi e rende più deboli i ceti medio bassi.Un esempio è l'esportazione dei posti di lavoro verso paesi esteri dove la manodopera è a basso costo;un sistema agevolato appunto dal libero flusso dei capitali. Le grandi corporations aumentano i profitti;la popolazione ne paga le conseguenze.

2 Un'economia a livello internazionale comporta la creazione di istituzioni internazionali come il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ,la Banca Mondiale , il WTO (World trade organization,organizzazione mondiale del commercio),incontri esecutivi come il G8 eccetera,che non solo provocano disastri nei paesi in cui intervengono,ma svuotano le istituzioni nazionali e i rispettivi governi delle loro funzioni democratiche creando un deficit di democrazia ,con i parlamenti e le popolazioni che contano sempre di meno.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 11-02-2005 19:45  
Secondo me sei stato un gesuita, in un'altra vita.
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Io sono tutti.

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