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Autore che ne pensate di questo mio soggetto?
kornnet

Reg.: 27 Nov 2004
Messaggi: 156
Da: Salerno (SA)
Inviato: 01-12-2004 17:19  
Ho 18 anni, non ho mai studiato cinema, non ho la minima idea di come si scrive un soggetto, so soltanto che da 2 anni a questa parte mi sono innammorato del cinema orientale e di conseguenza anche del cinema in generale. Questa idea mi frullava per la testa da un bel po, ditemi cosa c'è di sbagliato, come potrei aggiustarla e anche cosa ne pensate della storia. ^^ da cambiare i nomi dei personaggi e del film

- Le Verità

Siamo in una scuola elementare durante la ricreazione, i bambini giocano. [quindi la telecamera inquadra un bambino].

[fade-in schermo nero, scritte bianche "La Vittima", fade-out]

Richard è un uomo sposato e sua moglie è incinta, ha circa 30 anni. Finalmente raccimola un po di soldi lavorando in banca per aprire una attività in proprio. Nasce Ricky, il primo figlio di Richard, e la vita non era mai stata così bella. Nasceva a quei tempi una nuova compagnia, La H&Y, che vende un nuovo prodotto unico e innovativo con filiali in tutto il paese. Richard decide di approfittarne e con tutti i suoi risparmi compra un piccolo negozio per vendere i prodotti della H&Y e ne diventa azionario. Ma qualcosa non va, il prodotto non funziona, era tutto una bufala, il presidente Henry vende tutte le azioni. Migliaia di azionisti rimangono senza un soldo tra cui Richard. La moglie lo lascia e porta via suo figlio, la sua unica ragione di vivere.
Richard non piange, soffre ma non piange, la vita non era più bella come prima. Henry è sotto processo, la tv dice che già aveva usato questo metodo in passato e che i giudici non saranno più così buoni. Il concetto di bontà non era concepito per Richard in questo momento.
[La telecamera è sempre la stessa è segue Henry alle spalle] Era di mattina, il sole splendeva, Richard entra in un ufficio, non fa caso alla segretaria che gli chiede che cosa vuole. Apre una porta con forza e tira fuori la pistola, c'è una guardia del corpo che tira fuori la pistola e spara, anche Richard spara, solo il secondo ha fatto centro. Entra nell'ufficio di Henry, è un uomo ben vestito sui 30 anni. Richard sorride, non maliziosamente, è lo stesso sorriso di un uomo nel deserto che trova dell'acqua [schermo nero, si accende la telecamera e vediamo la scritta "rec", la telecamera inquadra Henry legato ad una sedia, inquadrato dalle ginocchia al collo, zoom-out, e si alza la telecamera per inquadrare anche la faccia, ha la bocca tappata] Henry è lucido, fermo e guarda l'obbiettivo. E' in una casa, se così si può definire, sporca e piccola. Entra in scena anche Richard, che piglia un cd da una borsa, esce dalla scena, dopo un po torna con una radio piccolina, cerca una presa, la trova e ci collega la radio. Parte una sonata al pianoforte [Beethoven, sonata "Appasionata", 3zo movimento] Quindi iniziano le torture. Dopo un bel po si sentono le sirene della polizia, Richard spara a Henry, e rimane fermo ha uno sguardo vuoto, arrivano i polizzoti [non si vedono mai], buttano giù la porta e sparano senza pensarci su 2 volte. Colpendo anche il cadavere di Henry.

[fade-in schermo nero, fade-out]

Siamo nella stessa scuola elementare durante la ricreazione, i bambini giocano. [quindi la telecamera inquadra un'altro bambino].

[fade-in schermo nero, scritte bianche "La Vittima", fade-out]

Henry è un ragazzo giovane, sui 20 anni, proviene da una famiglia povera ed è sempre stato sottomesso dagli altri. Da secchione della classe, studente di pianoforte al conservatorio era diventato metallaro senza mai abbandonare la passione per la musica classica, vive da solo in una schifezza abbandonata, canta ogni tanto in una band. In uno dei suoi testi chiede "Dimmi chi è la vittima?". Odia la sua vita, chiede sempre a Dio perchè gli succedeva tutto questo, che aveva fatto di sbagliato. Non era mai riuscito ad ottenere un lavoro perchè "erano tutti raccomandati del cazzo". Quindi apre una società con degli "amici", ma viene truffato come un'imbecille. Dio non esiste più. Diventa truffatore di vecchi ricchi e rimbambiti, non ci vede niente di sbagliato. Diventa ben presto ricco, apre e chiude compagnie. Varie volte arrestato viene giudicato sempre innocente, non si sporca mai le mani. Conosce una donna, Anna, che cambierà la sua vita, si innamorano e Richard si sente fortunato, Dio torna, e con Dio i tormenti di una vita vissuta nel peccato, in realtà non era mai sparito del tutto Dio. Anna suona il pianoforte, ed è stata la passione per Beethoven che li ha accomunati. Henry è seduto nel suo ufficio, guarda la foto di Anna e sorride, non pensa più al passato, pensa al futuro. All'improvviso sente gridare la sua segretaria, 2 spari, quindi un lungo silenzio, si apre la porta e vede un uomo con una pistola in mano.
[a questo punto la telecamera mostra quello che vede Henry] Richard tira fuori una telecamera, e la posiziona, collega tutti i cavi e quindi l'accende, ci smanetta un po sopra, quindi si ripete la stessa scena. Non sa se veramente se merita quello che gli sta succedendo. Si sente confuso. Appena Richard accende la radio, Henry riconosce quella sonata, è il 3zo movimento della "Appasionata" di Beethoven, se avesse voluto sentire una canzone prima di morire era proprio quella, gli torna in mente Anna. Chiude gli occhi, e ci sono lui e Anna in una specie di mondo immaginario, lei sta suonando al pianoforte e lui è in piedi che la guarda suonare si avvicina lentamente e si guardano negli occhi, il pianoforte non c'è più (la musica continua), si danno un lungo bacio quindi si abbraciano fortemente, lui piange. SPARO!!!

[schermo nero, fade-out]

Siamo nella stessa scuola elementare durante la ricreazione, i bambini giocano. [Dopo la telecamera inquadra ancora un'altro bambino].

[fade-in schermo nero, scritte bianche "La Vittima", fade-out]

Tom proviene da una famiglia ricca, figlio di un imprenditore, veniva sempre viziato, non è mai stato un bravo studente a scuola, anzi, è stato espulso più volte per sottomettere gli alunni più deboli obbligandoli a consegnarle dei soldi. Non va mai all'università, passa le serate in discoteca a sperperare i suoi soldi. A 19 anni mette in cinta la sua ragazza, non riconosce il figlio perchè lei "voleva restare in cinta di me per i miei soldi". Eredita a 20 anni la compagnia del padre morto ancora giovane e riesce como solo lui poteva fare a farla fallire. Quindi i suoi amici spariscono uno ad uno e Tom inizia a rendersi conto che non ha mai avuto una amico vero. Disperato inzia a capire il vero valore dei soldi, e con i pochi soldi rimastogli si iscrive a un corso per diventare guardia del corpo. Riesce a superare con successo l'esame e comincia una nuova vita, prima come guardia notturna, quindi come guardia del corpo. Nonostante si sentisse in pace con la sua anima si sentiva molto solo, in questo periodo Tom pensa sempre a suo figlio. Dopo vari tentativi falliti di incontrarlo per sede legale riesce a ottenere un permesso speciale per incontrarlo. In seguito scopre che la madre, già povera prima di aver avuto il figlio, non potendo mantenere il figlio si uccide, lasciando il piccolo in un orfanatrofio. Il grande giorno era domani, finalmente Tom avrebbe visto suo figlio, era così emozionato che non riusciva a contenere la sua felicità neanche al lavoro, dove pensava più al futuro che gli aspettava che agli sprechi del passato. Tom non vide la porta aprirsi, aveva gli occhi chiusi mentre pensava a suo figlio, vide invece l'uomo con la pistola in mano, Tom prende l'arma in mano e spara, sentì quindi un secondo sparo.

[schermo nero, fade-out]

Siamo nella stessa scuola elementare durante la ricreazione, i bambini giocano. Stanno giocando un gioco in cui si prendono tutti per mano, ogni bambino ha il proprio nome scritto sul petto. Sono tutti allegri, quindi l'attenzione si centra su 3 bambini che si prendono per mano, [si vedono solo le facce] [inizia lentamente una musica disturbante, contorta, che genera disgusto] quindi ci sono flashback di millesimi di secondo in cui si vedono essi nei ruoli dei 3 protagonisti: uno dei bambini che spara a un'altro, uno dei bambini legato ad una sedia, uno dei bambini che piange, uno che suona il pianoforte. Sono immagini velocissime e si ha appena il tempo per vederle. [la musica si fa sempre più contorta, più forte e si iniziano a sentire le voci dei bambini che gridano "perchè?" e lamentii] Tra un flashback e l'altro se vedono semrpe i 3 bambini [con lo zoom che si allontana] lasciando intravedere i nomi: Richard, Henry e Tom. [con la musica al massimo, alle grida dei bambini si aggiungono quella degli adulti, anche grida di dolore e pianti, quindi lo schermo di fa nero, la musica si ferma e sente un'ultimo grido forte dal quale si può capire a mala pena "Perchè?". Titoli di coda con sottofondo il 1mo movimento della sonata "Les Adieux" di Beethoven.]

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"Ridi, ed il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo" - Old Boy
"Lo so che sei un bravo ragazzo. Ma tu lo sai perchè io devo ucciderti? Lo capisci? Huh? Lo sai?" - Sympathy for Mr.Vengeance

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SKubrick


Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 849
Da: Bisaccia (AV)
Inviato: 01-12-2004 21:59  
Bell'idea, mi ricorda un pò 21 grammi, comunque quasi quasi te la copio....
Scherzo!!!!!!!!!
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http://www.cinematik.it

IL GRANDE GIOCO DI CINEMA VIRTUALE!!!

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kornnet

Reg.: 27 Nov 2004
Messaggi: 156
Da: Salerno (SA)
Inviato: 01-12-2004 22:06  
non l'ho visto quel film anche se devo ammettere il film è leggermente ispirato a Sympathy for Mr. Vengeance

grazie del commento ^_^
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Valens

Reg.: 21 Feb 2004
Messaggi: 657
Da: Genova (GE)
Inviato: 02-12-2004 00:46  
Si come "montaggio" delle scene ricorda molto 21 grammi. Cmq è un soggetto interessante...l'ultima scena me la sono immaginata subito in testa XD. Bravo!!!!

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emanuele88

Reg.: 21 Giu 2004
Messaggi: 309
Da: Jesi (AN)
Inviato: 21-12-2004 15:10  
Si è bello come soggetto,niente male...
Ma quanto penmsi che duri in minuti?
Cioè ne vuoi fae una corto o un film vero e proprio?
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Che te lo dico a fare......(Donnie Brasco)
1,2,3 Freddy viene per te.......(Nightmare on Elm street)

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kornnet

Reg.: 27 Nov 2004
Messaggi: 156
Da: Salerno (SA)
Inviato: 24-12-2004 00:39  
in teoria dovrebbe essere un film, non vedo come possa un corto far rientrare tutte le scene. Cioè, diciamo che ogni parte duri minimo mezz'ora, più i vari minuti dei bambini, l'ora e 40 ci scappa

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Sephirot

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 35
Da: Latina (LT)
Inviato: 30-12-2004 16:19  
Bellissimo, davvero...

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Ninjino

Reg.: 06 Dic 2004
Messaggi: 55
Da: Milano (MI)
Inviato: 24-01-2005 15:28  
All'inizio sembrava una storiella banale, invece mi è piaciuta...
Devo farti i miei sinceri Complimenti...
_________________
Che te lo dico a fare...

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kornnet

Reg.: 27 Nov 2004
Messaggi: 156
Da: Salerno (SA)
Inviato: 26-01-2005 15:30  
grazie del commenti
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KayserSoze

Reg.: 02 Giu 2004
Messaggi: 117
Da: Almenno san bartolomeo (BG)
Inviato: 26-01-2005 20:36  
Non ho capito se muore anche Richard, ma penso di si. Cmq bella storia. Non so se è una cazzata ma io metterei la storia di Tom per prima, però non deve essere troppo lenta altrimenti passa la voglia di vedere la seconda parte).immaginati tutto il resto Risp

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... e come niente...puff.. sparisce

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 27-02-2005 16:47  
Davvero , anche a me nelle prime righe non convinceva...invece mi sono ricreduto , l'ho letto volentieri e non è male!
è ispirato certo a diversi film ma la disposizione delle scene e lo svolgersi della vicenda li approvo nel loro stile!

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Altri spazi di cinema:
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emanuele88

Reg.: 21 Giu 2004
Messaggi: 309
Da: Jesi (AN)
Inviato: 29-05-2005 22:40  
Allora che cosa ne è venuto fuori?ne hai fatto qualcosa in pratica o no?
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kornnet

Reg.: 27 Nov 2004
Messaggi: 156
Da: Salerno (SA)
Inviato: 30-05-2005 19:03  
purtroppo no
non ho tempo di fare niente : |
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Kostja

Reg.: 27 Mag 2005
Messaggi: 18
Da: Marsala (TP)
Inviato: 01-06-2005 10:50  
se vuoi un consiglio da un dilattante più dilettante di te...
secondo me devi aggiustare la parte finale (il terzo e il quarto blocco)... la soluzione di KayserSoze di mettere Tom all'inizio della storia mi sembra una buona idea. Ora ti spiego il perchè di queste mie idee (da non prendere con troppa serietà... non credo di essere maestro).
l'ultimo blocco mi pare un po' didascalico, i bambini che gridano "perchè?"... mi verrebbe da chiederti perchè? Non critico l'idea che ne può venire fuori: l'innocenza dei bambini contro la crudeltà della vita dei tre protagonisti, la volontà di stingersi in un grido di dolore di fronte ad una vita che si ripete, quasi ciclicamente nei tre protagonisti, una vita dura e difficile. Questo secondo me va bene, sai perché? perchè è un messaggio, un pensiero che hai scelto come fine del tuo lavoro. E ciò è sufficiente perché vada bene (credo). Ma è il modo con cui rappresenti questa immagine che secondo me sfibra la tua idea. (1) Se è il dolore che deve emergere non fare gridare “perché?”: erano i romani che nelle loro commedie usavano i “perché” mentre gli antichi greci usavano il lamento. (2) Se con la presenza dei bambini vuoi far emergere un contrasto (violenza - innocenza) non credo sia necessario concentrasi su tre bambini soltanto: tutti i bambini sono innocenti, perché sono quelli? Tu mi rispondi: “Perché quei tre bambini hanno a che fare coi tre protagonisti”… va bene. Se quei bambini devono PER FORZA essere la trasposizione dei tre protagonisti non è necessario (non credo) che abbiano l'identificativo sul petto (troppo didascalico)... lo si capirà e chi non lo capisce sono un po' fatti suoi. Tre protagonisti - tre bambini: il collegamento già esiste, l'intuizione è già lasciata allo spettatore dalla triade che si ripete.
Se è l'idea del contrasto quella che ti avvince non capisco perchè i bambini debbono immedesimarsi nei ruoli dei tre personaggi in modo così uniforme (bambino legato, bambino che piange, bambino che suona). Questi tre bambini esistono? Sono veri? immaginari o cosa? Se sono veri (esistono nel tempo e nello spazio)(e, forse, lo sono dato che li riproponi ad ogni pausa a mo' di digestivo) usali come se fossero dei personaggi che meritano un certo grado di rispetto, una certa profondità (tenendo idea che sono sempre bambini). Anche se (1) in questo caso risulta difficile senza salti pindarici e un po' da irridere pensare che questi bambini veri siano consci di ciò che è accaduto. Anche se (2) in questo caso (quello da me prospettato) dovresti chiederti chi sono questi bambini (dei medium? --> la battutta non è nei tuoi confronti ma nei miei, verso la mia idea). Se sono immaginari (e in questo caso eviterei di riproporli ad ogni buio-pausa-digestivo) che ti importa che siano in un giardino d'infanzia, una scuola o un orfanotrofio.. c'è il rischio, però, in questa scelta "immaginaria" che si finisca in un bel prato verde con un cielo azzurro, qualche nuvoletta pacifica e laghetto con paperelle annesse (ma questa è la pubblicità della Unicef --> battutta che mi faccio da solo). Ma anche la tua idea non si allontana molto da "Cambiamo il mondo, i nostri figli soffrono". L'ultimo blocco non mi piace tanto…:smile:
La scena di Tom: KayserSoz ti ha dato un buon consiglio (credo). Mettere all’inizio Tom è l’unica soluzione per far sopravvivere questo personaggio che svolge un ruolo secondario se rapportato agli altri due. Tom, in realtà, apre la tua storia perché muore in un momento storico differente dagli altri, anzi ti dico di più non solo muore prima di tutti gli altri (giustificazione che sarebbe di per sé banale per metterlo in testa alla vicenda) ma si trova in un luogo-anticamera rispetto alla vicenda tutta(giustificazione aggiunta, forse altrettanto banale). Per “vicenda tutta” intendo ambiente “ufficio” e ambiente “Henry legato ad una sedia”.
Ti dico un’ultima cosa (ti rompo i cosiddetti per l’ultima volta) credi che sia davvero necessario il personaggio di Tom? Non ti sembrano sufficienti due personaggi per imbastire di disperazione, dolore o violenza la storia? Secondo me non bisogna tendere alla triade, anche un dualismo può essere sufficiente, anzi un dualismo tiene il lettore-spettatore come terzo punto di fuga, o sintesi o quel che ti pare (queste ultime mie parole sono molto probabilmente grosse ma grosse cazz…)
Ricordati che sono uno che sta tentando di capire il cinema e le sue sfumature e ne so sicuramente molto poco…accettalo come un consiglio spassionato e scusa se magari sono stato un po’ pedante.
ciao

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Cercherò nel buio la mia storia perché è dal grembo di quelle notti che io sono nato, è dalle catene di quei mostri che io sono fuggito.

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Kostja

Reg.: 27 Mag 2005
Messaggi: 18
Da: Marsala (TP)
Inviato: 02-06-2005 08:24  
...forse era meglio se facevo silenzio... e non la parte del ...tanto non mi risponde nessuno
...qualcuno che mi contraddica, che mi bestemmi contro, cha mi faccia i dispetti!!!



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Cercherò nel buio la mia storia perché è dal grembo di quelle notti che io sono nato, è dalle catene di quei mostri che io sono fuggito.

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