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Autore Ritrovata l'unità Nazionale
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 15:53  
E zitti zitti i partiti si raddoppiano i rimborsi elettorali (libero)

di VITTORIO FELTRI - Libero online 5 ottobre 2004

Lo scannatoio iracheno non serve nemmeno a ridurre le miserie nazionali. Rotolano teste, saltano per aria autobombe, il deserto si inzuppa di sangue, ma noi nel nostro piccolo continuiamo a guardare il mondo dal balcone di casa . Il panorama è angusto e sconsolante. Mentre apprendiamo che l’italo-irac heno rapito (al quale Libero si è dedicato la scorsa settimana) è stato trucidato a Bagdad dai cosiddetti combattenti della resistenza, scopriamo i veri fini del patto di non aggressione fra maggioranza e opposizione. Non mi riferisco alla liberazione delle stucchevoli Torretta e Pari (dimentichiamole per favore) bensì al raddoppio dei soldi statali destinati ai partiti.

Il provvedimento passerà via liscio con la vaselina dell’unanimità. La politica costa di più oggi rispetto a ieri, come tutto del resto, e allora bisogna adeguare le entrate alle uscite. Detto fatto. Nessuno, dall’estrema sinistra all’estrema destra, ha protestato: il finanziamento pubblico è stato incrementato del 100 per cento. Effetto del caro vita, bellezza. Sento già il borbottio dei critici: quelli di Libero, i soliti demagoghi; i soliti qualunquisti. Accettiamo i rimproveri a una condizione: qualcuno ci spieghi perché il Parlamento riconosce la necessità di elevare gli introiti della politica proporzionalmente alle maggiori spese, ma non eleva i nostri redditi? Perché i bilanci dei partiti meritano più attenzione dei bilanci famigliari? Difficile comprendere, anzi troppo facile. La distanza fra il Palazzo e i cittadini è invariata dalla prima alla seconda repubblica. Le speranze di riforme sostanziali sono state deluse.

All’inizio degli anni Novanta grazie agli scossoni di Mani pulite, della Lega e di Forza Italia (e alleati, naturalmente) ci eravamo convinti che il dominio delle oligarchie fosse sul punto di schiattare e che finalmente la democrazia avrebbe avuto il sopravvento. Serpeggiava euforia. Chiudemmo gli occhi anche dinanzi alla rivoluzione giudiziaria, ai processi sommari, alle carcerazioni preventive e soprattutto disinvolte; il desiderio di mutare le regole del gioco era più forte anche del garantismo. Nel 1994 vinse il Polo e dicemmo: è fatta. La vecchia nomenclatura non avrà più peso; ora conterà la “base” e in breve saremo un Paese moderno dove i baroni delle segreterie, un po’ ladri e un po’ tiranni, lasceranno il posto a uomini capaci di tutelare l’interesse generale e non soltanto il proprio. Un decennio più tardi, pur apprezzando gli sforzi di questo governo a tratti zoppicante, registriamo chemaggioranza e opposizione, zitte zitte e in perfetta sintonia, raddoppiano le entrate sottraendo denaro alle casse pubbliche.

Non siamo tanto ingenui da pensare che le organizzazioni democratiche campino d’aria; vorremmo però far presente al centrodestra e al centrosinistra una cosa: nei periodi di crisi come quello attuale se si pretendono sacrifici dalla gente è opportuno fornire buon esempio tirando per primi la cinghia. Se ciò non avviene, significa che fra il sistema entusiasticamente sepolto e quello in vigore c’è poca o nessuna differenza: loro sono loro e noi siamo noi, parco buoi. Non è carino né gentile né onesto. Non sarà un pacco di miliardi regalato all’arco costituzionale a mandarci in rovina; lo siamo già abbastanza. Ma la sinistra è obbligata almeno a rispondere alla seguente domandina: perché sfotte Berlusconi se propone di abbassare le tasse e non dice una parola se si tratta di finanziare i partiti? Sempre denaro pubblico è.

I progressisti espongono una tesi apparentemente ragionevole: meno tasse, meno quattrini allo Stato quindi meno investimenti in favore della collettività. In base alla stessa logica, se lo Stato dà più quattrini alle segreterie meno gliene rimangono da spendere per l’Italia. Come mai non sta bene tagliare le unghie al fisco e, viceversa, sta benissimo affilare gli artigli partitici? Sono consapevole, questo è un argomento sul quale Ulivo e dintorni preferiscono sorvolare. Molto più comodo tacciare di populismo Libero.

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ADRIANOOOOOOOO!!!!!!!

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 05-10-2004 16:07  
Porco giuda, quando leggo queste cose mi vien voglia di organizzare una decina di pullman e andarli a prendere tutti a calci in culo.
La verità è che siamo un branco di pecorelle obbedienti.
La verità è che il "popolo" non è stato mai rappresentato sul serio da nessuno.
La verità è che nessuno di tutti questi bei signori in doppiopetto ha la benchè minima idea di cosa significhi traghettare una famiglia a fine mese.

La verità è sempre più triste.


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U N I T A C I N E F I L A

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 05-10-2004 17:22  
Non sono aumentati, da quel poco che mi pare di capire, gli stipendi dei parlamentari (già fin troppo elevati e scandalosi, con tutti i privilegi poi connessi) , ma i rimborsi elettorali per finanziare le campagne elettorali dei partiti.

Sono assolutamente favorevole al finanziamento pubblico dei partiti,purchè ovviamente sia speso per attività politiche e per rimborsare,appunto , i costi per la presentazione delle liste,la propaganda eccetera.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 17:26  
credo che tu abbia capito bene Quilty. Ma credo che i rimborsi siano in base al numero dei voti presi e non in base alle spese effettuate.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 05-10-2004 17:27  
e ti sembrava necessario raddoppiarli, questi finanziamenti?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 05-10-2004 17:53  
Non conosco le cifre , non posso giudicare se siano troppi i soldi che si chiedono dai rimborsi elettorali.In ogni caso penso che siano assolutamente necessari.
Se avvenisse come negli Usa, dove non esiste il finanziamento pubblico ma solo quello privato, le grandi aziende finanzierebbero i partiti(come avviene in Usa) aspettandosi ovviamente un tornaconto politico , limitando quindi fortemente l'autonomia politica più di quanto non avvenga già normalmente.I politici sarebbero ,a tutti gli effetti, impiegati pagati dalle multinazionali per difendere i loro interessi nel paese e nel mondo. Come avviene negli Usa.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 05-10-2004 19:41  
L'articolo di Feltri in alcuni passaggi è estremamente intelligente.Secondo me il finanziamento ai partiti è sbagliato di principio perchè in realtà i partiti non rappresentano che un'istituzionalizzazione delle esigenze della classe dominante,e la
democrazia può andare a fanculo.Da destra a
sinistra,non vedo nel nostro Parlamento un
partito che in qualche modo non sia "borghese"
nella peggior accezione del termine, con la parziale eccezione di Rifondazione.
Detto questo..è assurda una cosa,che Feltri dice:sperava che nel 94' si superasse il
vecchio sistema definito "Prima repubblica":
assurdo primo perchè la vecchia Dc si è sfaldata
in Forza Italia e DS ma non è per niente
sparita.Secondo si sperava in un ritorno
utopico ad una maggiore onestà con al potere
il massimo uomo d'affaro d'Italia,un uomo
accusato e condannato(ma poi sempre salavatosi) per associzione mafiosa,per truffa,per numerosissimi reati connessi con
il falso in bilancio.
Cmq condivido in pieno l'accusa che Feltri
rivolge al nostro centro-sinistra,malato di
anti-berlusconismo fino al midollo,inutile,
incapace di fare qualcosa che sia veramente
di sinistra.L'importante è solo andare contro
Berlusconi.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 05-10-2004 19:42  
Quilty quel che tu descrivi non accade solo
negli Usa,ma alla grande anche in Italia.
Fra l'altro il centro-sinistra prende un
casino di soldi dalle associazioni imprenditoriali.Bel centro-sinistra.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 07-10-2004 20:45  
Stai parlando di tangenti o di contributi legali? Nel tal caso mi piacerebbe conoscere chi finanzia ,cifre comprese.Ma in Italia non era un reato il finanziamento privato ai partiti?Chiedo.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 08-10-2004 09:55  
Sul corriere si spiega come il contributo (che è ora di 5 euro per ogni consenso ottenuto all'urna) non sia effettivamente un mero rimborso spese

"Che l’aumento del rimborso elettorale sia una cosa necessaria è opinabile. La stessa parola rimborso è inesatta. Basti pensare che alle Europee del 1999, prima della legge del 2002, Forza Italia incassò il doppio di quanto speso, i Ds una cifra otto volte superiore, An, insieme al Patto Segni, poco più del triplo di quanto sborsato."

Nello stesso articolo si spiega anche che la nuova legge in discussione serve per i firmatari a colmare un vuoto legislativo. Ovvero già nel 2001 il contributo passò da 2 a 5 euro per ogni suffragio ottenuto in elezione "ordinaria". La nuova legge serve ad introdurre lo stesso tariffario anche per le elezioni supplettive. Infatti il 24 ottobre sette seggi appartenenti a deputati eletti alle europee (e che quindi hanno voluto rinunciare) verranno rimessi in gioco.
Comunque per raccogliere un voto in definitiva ogni partito viene pagato due volte grazie al truccone delle supplettive.

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ADRIANOOOOOOOO!!!!!!!

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 08-10-2004 alle 09:59 ]

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 08-10-2004 12:45  
il rimborso delle spese elettorali tra l'altro è uno dei motivi della proliferazione di centinaio di partitini per ogni tornata elettorale: dal partito umanista, fino all'Udeur di Mastella, i Repubblicani, i socialdemocratici, ecc..., ecc...

Sbarramento al 4% e tutti a casa, come in Germania. E' il modo migliore.
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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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