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Autore SIMONE
DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 13:22  
Secondo voi le 2 simone sono state realmente rapite? non è una provocazione verso i berlusconiani, sul serio.....vorrei solo capire se c'è qualcuno in questo forum che pensa che la vicenda delle 2 simone sia andata veramente come sembra o ci sia dell'altro....
ps prima di darmi del coglione o ubriacone, rispondete alla mia domanda e motivate....per gli insulti c'è il pvt
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Regista: "Digli che mi chieda qualsiasi altra cosa, ma questo é un favore che non posso fare"
Tom Hagen: "Lui non chiede un secondo favore se gli si rifiuta il primo, capisci?"

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 13:28  
credo che siano state effettivamente rapite.

Francamente credo che sia inutile cominciare a fare ipotesi alternative basandoci sui nostri preconcetti e sui nostri dubbi e null'altro.

Con questo atteggiamento nascono porcherie come "le torri gemmelle abbattute da CIA e Israeliani" o "sul pentagono non si è abbattuto alcun aereo" o "i due giornalisti francesi (e le 2 simone) sono state rapiti dalla Cia per mettere in difficoltà la Francia e i pacifisti italiani".

La dietrologia preferirei fosse limitata ad ambienti + frivoli come il calcio.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 13:38  
non è dietrologia ipergiorg (della quale tra l'altro non faccio mai uso).... è un'idea che mi arriva da semplici sensazioni...
e in più le 2 simone non mi sembravano due poverine appena uscite da un mese di prigionia con terroristi..bensì 2 appena tornate da un paio di settimane in sardegna...
e poi ammetto la mia ignoranza per quanto concerne la cultura araba e la religione musulmana...ma per quel poco che ne capisco...so che la donna vale zero o forse meno...e allora come mai non sono state violentate o comunque trattate male (non che glielo auguri s'intende).....
ovviamente accetto correzioni perchè ripeto parlo da ignorante in materia...
ma non so...è una sensazione che ho da un pò di tempo
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 13:48  
un ragionamento che lancia accuse così gravi dovrebbe essere secondo me suffragato da qualcosa di più di sensazioni.
Anche secondo me qualcosa nel loro comportamento non è come me lo aspettavo ma mi astengo dal compiere ulteriori deduzioni senza riscontri.
Siccome di solito questo modo di pensare viene da utenti che si oppongono a me mi rifiuto di portarmi a quel livello.
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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 14:01  
e secondo me sbagli iper... a volte le sensazioni, l'intuito arrivano più in là della, "prova provata".....mi spiego meglio...se anche uno favorevole all'intervento in iraq come te ha avuto questa sensazione anche se diversa dalla mia...vuol dire che FORSE c'è qualcosa di inimmaginabile che non sapremo mai probabilmente...
io non so a chi ti riferisci quando parli del modo di pensare opposto al tuo ma bisogna ammetter che c'è qualcosa che non va...soprattutto se metti a confronto le 2 vicende insieme ossia l'italo-iraqeno e le 2 simone....2 trattamenti completamente diversi non solo da parte del governo italiano ma anche da parte dei rapitori ed inoltre l'atteggiamento dei rapitori delle simone non ha nulla a che vedere con tutti i comportamenti riscontrati sino ad ora negli altri rapimenti di italiani e non....
ps non è una questione politica....e non sto ad accennare le mie preferenze politiche che non sono sicuramente di primo interesse ed inoltre le mie idee non trovano riscontro in nessun pensiero politico italiano nè odierno nè del passato e quindi storico

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 14:17  
Guarda c'è una intervista che ho letto 5 minuti fa di Taormina che ti ha battutosul tempo e sulla dietrologia. Illuso credevi di battere in polemica i nostri politici?

Si trovavano molto bene in Iraq, e in specie durante il sequestro: questo ho capito di Simona Pari e Simona Torretta». Carlo Taormina, ha un diavolo per capello. Non gli è andato giù il comportamento delle due volontarie, dopo la loro liberazione.

Ma perché c'è l'ha con quelle due ragazze dalla faccia pulita?
«Alla faccia della faccia pulita. Ma quale faccia pulita! Il loro non è un messaggio di chi ha subito un sequestro».

In che senso scusi?
«Ma serve che lo dica, non è intuitivo?»

Eccome che serve.
«Ascolti. Vivere 21 giorni nelle mani di sequestratori pericolosi e pronti a ucciderti in ogni momento, e quindi venendo consumati dall'angoscia come un acido interiore, e attendersi che da un momento all'altro potesse cambiare la situazione e si potesse venire ammazzati, sgozzati e filmati, oppure violentati».

E quindi?
«Come quindi? Questa, caro mio, è l'unica vera, realistica condizione di un sequestrato. In ogni parte del mondo!».

Allora non fu sequestro?
«Non come lo intendiamo noi. Sicuramente le modalità con le quali sono state catturate erano professionali. E per bocca delle due ragazze i 21 giorni del sequestro non sono stati tali. Si è trattato di una permanenza piacevole, della quale dicono grazie ai carcerieri e a tutto il mondo arabo e musulmano».

E questa è politica?
«Lo è. E ci dice che la presenza di Torretta e Pari in Iraq era motivata ampiamente sul piano politico».

Pare quasi non sia contento che siano state liberate
«Non si permetta. Ringrazio Iddio che siano tornate a casa sane e salve. Ma poi rifletto. E mi indigno, eccome se mi indigno».

Perché?
«Anzitutto perché si ripete a pappagallo: ecco le due volontarie dalla faccia pulita. Ecco le vere italiane! Ma perché Quattrocchi c'aveva la faccia sporca? E forse non era un vero italiano? E Baldoni? Sono soltanto quelle due lì le vere italiane, di cui andare fieri?»

Me lo dica lei, on. Taormina.
«E glielo dico sì. Le due Simone tornano libere grazie al governo, alla Croce Rossa, alla nostra diplomazia, anche all'opposizione responsabile e loro che fanno? Ringraziano gli arabi! E noi ci prendiamo i calci in faccia! Ringraziano i musulmani. Vogliono tornare in Iraq. E noi dobbiamo fare atto di penitenza per averle favorite nel loro ritorno alla libertà. E loro due ringraziano il loro sequestratori? E' una cosa inaccettabile».

Ora hanno ringraziato pure il governo italiano
«Ma la prima risposta è quella che conta»

Prosegua.
«Subito. Le due signorine dicono che sono anche ingrassate, bontà loro, mentre noi qui eravamo disperati per la loro sorte. E ora fanno comizi: una persona che è stata sequestrata non si permette, una volta liberata, di dire che dobbiamo ritirarci dall'Iraq! Ma il punto più oscuro è un altro».

Le hanno convertite all'Islam?
«E che ne so? Penso che abbiano fatto politica. Da sempre».

Anche durante il sequestro?
«Anche».

E dopo?
«Hanno ripreso a fare politica».

Faccia un altro passo avanti, avvocato.
«Queste due ragazze, grazie a Dio, stanno a dimostrare che tutto quello che hanno vissuto nei lunghissimi 21 giorni non è neppure lontanamente parente di un rapimento, non è un'esperienza paragonabile a quelle di Silvia Melis, di Soffiantini, di Casella, di De André e Dori Ghezzi».

E che cos'è stato se non un sequestro, onorevole Taormina?
«Beh, se io saldo questa verità indiscutibile, cioè l'anomalia durante il rapimento, con la professionalità assoluta che ha caratterizzato il cosiddetto rapimento delle due Simone, io dico che ci sarà molto, moltissimo da approfondire per capire quello che è veramente accaduto. Non quello che ci vogliono propinare adesso».

Ma non si è detto che il gruppo dei sequestratori era fatto di delinquenti comuni?
«Falso! Questo non è una cosa vera! Il duplice sequestro è stato fatto con una professionalità assoluta. Con geometrica potenza, per citare lo slogan dei cattivi maestri della sinistra sul sequestro Moro. Quelli del né con lo Stato né con le Br».

Morale?
«Sta venendo manipolato il quadro complessivo di questa brutta vicenda. I media stanno ridimensionando le modalità con le quali è stato messo in atto il duplice sequestro. E il cerchio si chiude con le dichiarazioni rese a caldo dalle Simone».

Cioè?
«Che le truppe italiane debbono tornare subito a casa!»

Dica.
«La lista delle spie che comprendeva loro due, più Enzo Baldoni».

Cioè?
«Cioè Simona Pari era stata nell'ufficio stampa dell'onorevole Marco Minniti, dei Ds, quando questi era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti».

Con questo che cosa ci vuol dire avvocato Taormina? Che è entrata in contatto con
«Altolà. Il resto immaginatelo voi. Io non le dirò null'altro».
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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 05-10-2004 14:22  
sono ignorante anch'io in materia ma da quel poco che so posso dire che le donne, si valgono ben poco per i musulmani estremisti ma tra valore e trattamento c'è differenza... le donne vengono cmq trattate in maniera differente degli uomini (la concezione nn differisce tanto da quella occidentale dei secoli passati, secondo cui la donna è più fragile e va protetta) e se le due simona sono state trattate meglio degli altri forse è proprio per il loro essere donne... per nn parlare poi della legge islamica (nn ricordo come si chiama) sul trattamento dei prigionieri che (dicono) è stata attuata nel loro caso dai rapitori... e cmq... nessun islamico si metterebbe a violentare donne nn islamiche...
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...(cit.)

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 14:25  
credo che tutto derivi da che gruppo ti rapisce. Va un po' a fortuna!

Infatti una donna turca liberata dalla prigionia ha dichiarato di essere stata + volte frustata con una cintura coperta di chiodi.
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 14:28  
«Picchiata, minacciata di morte e umiliata», una giornalista turca rapita racconta la sua prigionia
NEW YORK - Picchiata, minacciata di morte, sottoposta a torture psicologiche ma alla fine, per fortuna, libera: è Zeynep Tugrul, la giovane giornalista turca rapita l’8 settembre nel nord dell’Iraq insieme con un collega canadese e rilasciata quattro giorni dopo. Zeynep, 28 anni, musulmana, ha raccontato al quotidiano americano «The New York Times» l’angoscia, che ancora l’accompagna, di quelle interminabili ore. Per quanto si sa, Zeynep è una delle sole quattro donne finite nelle mani della guerriglia in Iraq: le altre sono la canadese Fairuz Yamucky, liberata mercoledì dopo 16 giorni di prigionia, e le italiane Simona Pari e Simona Torretta.
La Tugrul era a Tal Afar insieme con Scott Taylor, responsabile di una rivista specializzata militare canadese, cui aveva accettato di fare da interprete vista la sua conoscenza della zona dove era stata già altre otto volte. A venderli sarebbe stato un poliziotto cui avevano chiesto indicazioni. Quando vide fermarsi il taxi su cui viaggiavano, l’agente fece segno a una macchina con tre uomini mascherati a bordo che costrinsero i reporter a seguirli.

Così cominciò la prigionia. I due sono stati tenuti in nascondigli a Tal Afar, a Mosul e in casupole nel deserto, passati da un gruppo all’altro. In quei giorni, la Tugrul ha potuto comprendere di persona la determinazione di chi ricorre all’arma terribile dei sequestri e quanto estesa sia la rete di connivenze su cui i rapitori possono contare, anche in una zona che si ritiene generalmente tranquilla come il Kurdistan.
«Queste persone sono convinte di vivere ai tempi delle Crociate», ha raccontato la giornalista, «dicono di combattere prima per l’Islam e poi per l’Iraq. Pensano che la loro religione sia stata attaccata». C’è molta gente, ha assicurato, pronta ad aiutare chi rapisce stranieri. «Ho visto nei dintorni di Mosul che tutti collaborano alla resistenza, non sono terroristi ma nemmeno civili», ha aggiunto, «per farsi portare l’acqua usano ragazzini che nessuno tratta come bambini. Restano lì a sentire i grandi che parlano di tagliare teste e fanno la guardia, come ometti, così finisce che hai paura anche di bambini».

I primi carcerieri, nel racconto della donna, sono stati i meno feroci. Si erano presentati come membri di Ansar al-Islam, il gruppo fondamentalista che sotto Saddam Hussein era riuscito a stabilire un’enclave in zona curda e che per gli Stati Uniti è collegato ad al Qaeda. Anche se parlavano turco, sostenevano di essere arabi sunniti e non turcomanni sciiti.
«Per favore, comprendete che dobbiamo accertare la vostra identità», diceva loro con tono gentile l’uomo che tutti chiamavano l’emiro, il capo. «Ci sono state molte spie qui», spiegava, «abbiamo dovuto tagliare loro la gola».
La giovane aveva dalla sua il sia il fatto di essere musulmana sia di poter parlare con alcuni dei suoi carcerieri nella loro comune lingua, il turco, anche se per i sequestratori era una donna troppo indipendente. Fin dal primo momento la obbligarono a indossare una lunga tunica e il velo, non volevano vederla in maglietta e pantaloni. «Guarda come sei bella», le dicevano. «Ma non ero io, mi stavo perdendo», ha raccontato.

Una volta accertato che erano giornalisti, l’emiro aveva deciso di liberarli, ma quella notte stessa morì sotto un bombardamento americano. I due ostaggi furono allora ceduti ad altri gruppi e l’ultimo, in particolare, fu il più tremendo: a Mosul furono consegnati a uomini che parlavano arabo. «Volevano solo torturare per nulla», ha riferito. Spesso qualcuno si metteva due dita davanti alla gola per farle segno che sarebbe stata sgozzata.
I sequestratori strinsero una kefiah bianca e rossa attorno alla testa di Zeynep così stretta da farle temere di diventare cieca. Poi cominciarono a picchiarla e solo allora si rese conto di quanto si sentisse intorpidita.
Zeynep fu frustata con una cintura piena di chiodi. «So che suona strano, ma ero felice in quel momento perchè almeno sentivo il mio corpo, era come se cominciassi a riappropriarmene», ha spiegato. «Il tuo amico ha confessato tutto, sei pronta a confessare anche tu?», le urlavano i carcerieri.
A un certo punto, mentre era sdraiata a terra dolorante, qualcuno le scostò il velo da davanti agli occhi e lei vide scarpe e giacca di Taylor. La porta si aprì e nella stanza entrò un giovane che le disse: «Il tuo amico è stato ucciso, tu sei libera». Fu prelevata e dopo un po’ di giri in macchina lasciata davanti alla sede del Fronte turcomanno iracheno a Mosul. Il giorno dopo fu liberato anche Taylor.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 05-10-2004 alle 14:29 ]

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
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Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 14:51  
Per quanto riguarda l'intervista a taormina...ne condivido solo una parte....
e comunque se si parla del sequestro di silvia melis non andiamo distante dal mio pensiero odierno...anche la sarda ebbe comportamenti particolari dopo la liberazione...ma non usciamo fuori topico...
per quanto riguarda il post di non ricordo chi vorrei sapere solo il motivo per il quale un arabo non violenterebbe un'occidentale....
qui a torino se ne sentono parecchie su tale argomento...
insomma ragazza italiana violentata da arabo.....non mi pare una notizia mai sentita prima

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"e come niente...pfuuh...sparisce!!!"

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin83 il 05-10-2004 alle 15:04 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
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Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 14:54  
quentin non volevo affibbiarti il pensiero taorminense ma solo farti vedere che c'è sempre un politico + avanti di noi nella polemica (in qualsiasi polemica)
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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 15:06  
ah ok...anche se non mi offenderei...mi offenderei solo se mi dessi del rosy bindy per chiare ragioni estetiche
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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 05-10-2004 16:11  
Non credo che la religione centri qualcosa con tutta questa storia.
E comunque il corano "vieta" violenze su donne e bambini.
p.s.
Taormina non è MAI attendibile. Dovesse avere anche ragione.


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U N I T A C I N E F I L A

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 05-10-2004 16:30  
quote:
In data 2004-10-05 16:11, GionUein scrive:
Non credo che la religione centri qualcosa con tutta questa storia.
E comunque il corano "vieta" violenze su donne e bambini.
p.s.
Taormina non è MAI attendibile. Dovesse avere anche ragione.





Penso e spero che nessuna religione permetta lo stupro o comunque qualsiasi tipo di violenza verso donne o bambini...
per quanto riguarda taormina...non è certo tra i + attendibili ma a mio avviso in italia c'è mooooolto di peggio
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 05-10-2004 16:46  
spiace Quentin ma le religioni sono capaci anche di nefandezze.

Prova a pensare all'infibulazione della quale sono vittima 100 milioni di donne africane.
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