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Hollywood mitica degli anni d'oro 1930-1965 vs New Hollywood 1966-2000 |
parret
Reg.: 14 Set 2004
Messaggi: 446
Da: milano (MI)
|  Inviato: 18-09-2004 22:54 |
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| il grande cinema americano ha perso o ha guadagnato nella sfida contro il tempo? |
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lilja4ever
ex "natalie73"
Reg.: 23 Ago 2003
Messaggi: 1872
Da: este (PD)
| | Inviato: 18-09-2004 23:07 |
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ho votato ante 65.
a onor del vero se si poteva dividere in tre isolando gli anni settanta avrei votato quelli  |
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VromeoV
ex "arancino"
Reg.: 27 Ott 2003
Messaggi: 3288
Da: Napoli (NA)
| | Inviato: 18-09-2004 23:55 |
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quote:
In data 2004-09-18 22:54, parret scrive:
il grande cinema americano ha perso o ha guadagnato nella sfida contro il tempo?
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ma sei malato.
ha perso o ha guadagnato?
ha perso o ha guadagnato?
ha perso o ha guadagnato?
non si possono fare confronti, ante 65 si facevano munnezze con la pala(1500 film uguali con nuove mogli per papà) come si fanno ora(armageddon) ma si faceva anche tutti insieme appassionatamente e ora si fa chicago(per citare 2 musical ma potrei dire murnau/aronofski)
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E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
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vietcong
Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
| | Inviato: 19-09-2004 14:21 |
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mi riesce difficile considerare il periodo 66-2000 come qualcosa di omogeneo. Gli anni sessanta e settanta hanno visto l'emergere di scorsese coppola spielberg e tutta la nuova hollywood. oggi come oggi credo che hollywood sia in una grave impasse creativa e il miglior cinema americano sia indipendente o d'autore.
Pertanto voterò per il periodo classico, anche perchè i grandi autori dell'epoca, da Ford a Wilder sfruttavano il sistema molto più degli autori emersi nei sessanta-settanta, in genere più 'irregolari' e quindi meno intrinsecamente hollywoodiani (lo stesso Spielberg, per quanto commerciale impone un nuovo standard per il cinema-spettacolo e in questo è rivoluzionario, anche se poi si adagia sulle convenzioni da lui stesso imposte).
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La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili |
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