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Autore Aiutoooo!
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-08-2004 13:04  
Fassino, nel programma del suo partito, ha scritto che, per rilanciare l'economia italiana, occorre liberarsi dall'ossessione berlusconiana del taglio alle tasse, fondato sull'idea falsa e demagogica secondo cui il fisco sarebbe una rapina ai danni dei cittadini, quando invece in qualunque nazione moderna è lo strumento con cui si finanziano politiche pubbliche forti, essenziali per lo sviluppo e necessarie alla qualità della vita. Da questo brano si ricavano parecchie conclusioni. Dal momento che non è concepibile abbassare la nostra imposizione e dal momento che, nella graduatoria 2004 del Tax Misery Index, sommando tutte le tasse e le imposte, l'Italia risulta "al quinto posto nel mondo su 200 paesi" , è chiaro che 195 paesi su 200 sono governati meno bene di noi: riusciremo a frenare la nostra superbia? E come si concilia questo bengodi con le diagnosi catastrofiche che sia Fassino sia i suoi alleati fanno tutti i giorni?

Il fisco, sostiene il segretario dei Ds, non è una rapina ai danni dei cittadini. E questo è giusto. Nessuno crede che esso sia organizzato per rapinare i cittadini. Non lo si critica infatti per motivi morali o da codice penale, lo si critica per motivi economici. Il concetto è molto semplice. Se, per realizzare "politiche pubbliche forti, essenziali per lo sviluppo e necessarie alla qualità della vita", lo Stato sottrae ai cittadini una percentuale del reddito nazionale, per esempio del cinquanta per cento, per poi restituirne, in termini di "politiche pubbliche" ecc. solo il trenta per cento, è chiaro che il servizio è antieconomico. Sicché i cittadini preferirebbero fare da sé, visto che gli costerebbe meno.

Oggi, dopo avere pagato pesanti imposte per mantenere il servizio sanitario, se un ospedale ci tratta male, possiamo andare in un altro ospedale, ma abbiamo ben poco da sperare, visto che sono organizzati nello stesso modo. Sono ambedue pubblici, e ambedue ci rinvieranno di mesi, per una Tac. Se invece avessimo un'assicurazione privata (e obbligatoria come per la Rca auto) contro le malattie, non solo potremmo cambiare assicurazione, se fossimo insoddisfatti, ma anche le cliniche e gli ospedali sarebbero in regime di concorrenza. Siamo sicuri che il Servizio Sanitario Nazionale attuale sia un affare, per i cittadini?

Un altro esempio sono le Ferrovie dello Stato. Nate quando per muoversi sul territorio non c'era sostanzialmente alternativa, nel momento in cui sono divenute elefantiache, lente, inefficienti, antieconomiche e tali da non poter competere col trasporto su gomma, quale sarebbe stata la soluzione da adottare? Forse abolirle, certo mantenerle solo dove il loro servizio era economicamente conveniente. Ma questo avrebbe comportato una ristrutturazione dell'azienda e magari il ridimensionamento del personale: dunque l'operazione è stata giudicata politicamente impossibile. Risultato: lo Stato offre un servizio ferroviario di cui si potrebbe fare a meno (andando in aereo o in pullman), ma in compenso tiene in piedi un baraccone enorme le cui spese sono pagate dai contribuenti. Il biglietto rappresenta solo una piccola parte del costo e il resto è pagato anche da quei molti che un treno non lo prenderanno mai. La maggior parte di noi, pure viaggiando molto, non ha preso un treno negli ultimi quarant'anni: ma tutti siamo obbligati a pagare stipendi e materiale delle Fs. È uno stipendificio ineliminabile. E pensare che lo Stato risparmierebbe se pagasse di tasca sua, ad ogni cittadino che prende un pullman, una buona parte del prezzo del biglietto. Ma non lo farà mai. Nascerebbe il sospetto che Berlusconi sia proprietario di qualche autobus.

La macchina dello Stato è così inefficiente che, in qualche caso, il costo della percezione d'una tassa è superiore al ricavo per lo Stato. Ma la si abolisce per questo? Certo che no: che farebbero, gli impiegati che se ne occupano?

La mentalità di chi si preoccupa delle fassiniane "politiche pubbliche forti" è semplice: mai tagliare i posti di lavoro, anche se negativi per la produzione della ricchezza nazionale. Al contrario, una volta che s'è stabilito che l'impresa pubblica non può morire, se ne può approfittare per renderla anche criminalmente antieconomica e fallimentare. Si possono assumere il doppio degli occupati necessari, si può cedere a qualunque richiesta sindacale, tanto, alla fine, paga il contribuente.

Per il bene del paese, sarebbe bene che lo Stato facesse solo quelle cose che nessun altro può fare. Dovrebbe organizzare e pagare l'esercito, la polizia, la giustizia, le strade, la scuola. Ma per il resto, meno fa e meglio è. Ma questo è un sogno: sotto l'influenza della mentalità marxista, nel paese che primeggia sui duecento si pensa che se un servizio lo organizza lo Stato (Alitalia, 22.000 dipendenti, impresa tecnicamente fallita) l'impresa va sostenuta a spese del contribuente, mentre se lo organizza un privato (Ryanair, duemila dipendenti, società in attivo) quel servizio è malvagio ed immorale.

Fassino non ci convince. Alcuni siamo iscritti al partito dei malvagi e degli immorali.


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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Sundace

Reg.: 07 Ago 2004
Messaggi: 66
Da: Brescia (BS)
Inviato: 31-08-2004 13:34  
quote:
In data 2004-08-31 13:04, ipergiorg scrive:
Fassino, nel programma del suo partito, ha scritto che, per rilanciare l'economia italiana, occorre liberarsi dall'ossessione berlusconiana del taglio alle tasse, fondato sull'idea falsa e demagogica secondo cui il fisco sarebbe una rapina ai danni dei cittadini, quando invece in qualunque nazione moderna è lo strumento con cui si finanziano politiche pubbliche forti, essenziali per lo sviluppo e necessarie alla qualità della vita. Da questo brano si ricavano parecchie conclusioni. Dal momento che non è concepibile abbassare la nostra imposizione e dal momento che, nella graduatoria 2004 del Tax Misery Index, sommando tutte le tasse e le imposte, l'Italia risulta "al quinto posto nel mondo su 200 paesi" , è chiaro che 195 paesi su 200 sono governati meno bene di noi: riusciremo a frenare la nostra superbia? E come si concilia questo bengodi con le diagnosi catastrofiche che sia Fassino sia i suoi alleati fanno tutti i giorni?


Il discorso di fassino non è così sbagliato:
se si diminuiscono le tasse si devono fare dei tagli alle spese per i servizi statali che subiranno un calo di qualità (gia ora scarsa), ke ciò sia giusto o meno è un altro discorso.

quote:

Il fisco, sostiene il segretario dei Ds, non è una rapina ai danni dei cittadini. E questo è giusto. Nessuno crede che esso sia organizzato per rapinare i cittadini. Non lo si critica infatti per motivi morali o da codice penale, lo si critica per motivi economici. Il concetto è molto semplice. Se, per realizzare "politiche pubbliche forti, essenziali per lo sviluppo e necessarie alla qualità della vita", lo Stato sottrae ai cittadini una percentuale del reddito nazionale, per esempio del cinquanta per cento, per poi restituirne, in termini di "politiche pubbliche" ecc. solo il trenta per cento, è chiaro che il servizio è antieconomico. Sicché i cittadini preferirebbero fare da sé, visto che gli costerebbe meno.

Oggi, dopo avere pagato pesanti imposte per mantenere il servizio sanitario, se un ospedale ci tratta male, possiamo andare in un altro ospedale, ma abbiamo ben poco da sperare, visto che sono organizzati nello stesso modo. Sono ambedue pubblici, e ambedue ci rinvieranno di mesi, per una Tac. Se invece avessimo un'assicurazione privata (e obbligatoria come per la Rca auto) contro le malattie, non solo potremmo cambiare assicurazione, se fossimo insoddisfatti, ma anche le cliniche e gli ospedali sarebbero in regime di concorrenza. Siamo sicuri che il Servizio Sanitario Nazionale attuale sia un affare, per i cittadini?


Ma ci si può rivolgere a cliniche private anke adesso e ki ne ha la possibilità lo fa. Penso ke il discorso da fare sia il miglioramento del servizio sanitario statale e non la sua eliminazione ke porterebbe alla stessa situazione ke si ha negli usa: sei povero, non ti puoi curare.

quote:

Un altro esempio sono le Ferrovie dello Stato. Nate quando per muoversi sul territorio non c'era sostanzialmente alternativa, nel momento in cui sono divenute elefantiache, lente, inefficienti, antieconomiche e tali da non poter competere col trasporto su gomma, quale sarebbe stata la soluzione da adottare? Forse abolirle, certo mantenerle solo dove il loro servizio era economicamente conveniente. Ma questo avrebbe comportato una ristrutturazione dell'azienda e magari il ridimensionamento del personale: dunque l'operazione è stata giudicata politicamente impossibile. Risultato: lo Stato offre un servizio ferroviario di cui si potrebbe fare a meno (andando in aereo o in pullman), ma in compenso tiene in piedi un baraccone enorme le cui spese sono pagate dai contribuenti. Il biglietto rappresenta solo una piccola parte del costo e il resto è pagato anche da quei molti che un treno non lo prenderanno mai. La maggior parte di noi, pure viaggiando molto, non ha preso un treno negli ultimi quarant'anni: ma tutti siamo obbligati a pagare stipendi e materiale delle Fs. È uno stipendificio ineliminabile. E pensare che lo Stato risparmierebbe se pagasse di tasca sua, ad ogni cittadino che prende un pullman, una buona parte del prezzo del biglietto. Ma non lo farà mai. Nascerebbe il sospetto che Berlusconi sia proprietario di qualche autobus.


A parte il fatto ke le ferrovie dello stato sono un serivzio di cui non si può fare a meno e lo si è visto quando un paese ke protestava per una discarica (nn mi ricordo il nome) ha bloccato una stazione, a parte il fatto ke lo stato paga il 70% dei biglietti degli autobus gia adesso, il fatto di pagare per un servizio di cui non si usufruisce è normale in una democrazia e vale per tutto:
io non sono mai stato ricoverato in ospedale (tocco ferro e non solo) ma pago le tsse anke per mantenere in vita il servizio sanitario nazionale, non sono d'accordo con berlusconi e soci eppure gli pago lo stipendio ecc...
[/quote]
sul resto sono più o meno d'accrodo con te

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-08-2004 14:07  
specifico che l'articolo non è mio.
A me spaventa soprattutto la frase sul prelievo fiscale. Anche perchè promettere maggiore imposizione fiscale significa facilmente riuscire a mantenere la promessa stessa.
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Foxissimo

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 986
Da: Lucca (LU)
Inviato: 31-08-2004 14:55  
quote:
In data 2004-08-31 14:07, ipergiorg scrive:
specifico che l'articolo non è mio.
A me spaventa soprattutto la frase sul prelievo fiscale. Anche perchè promettere maggiore imposizione fiscale significa facilmente riuscire a mantenere la promessa stessa.




Allora se citi un articolo metti il link (come di solito fai) oppure precisa il riferimento...
Per il resto un paio di cose:
lo sai con quale programma di governo ha vinto le ultime elezioni politiche il partito socialdemocratico svedese?! dichiarando che non avrebbe diminuito le tasse per consentire di mantenere l'alto livello dello stato sociale... poi mi puoi venire a dire che in Svezia le cose funzionano meglio perchè è un paese con pochi abitanti e facilmente governabile... e allora ti faccio un altro esempio:
la famosa puntualità dei treni inglesi da un pò di tempo a questa parte (circa 10-15 anni) non è più così rinomata... e lo sai il motivo?! perchè la signora tatcher (spero di aver scritto bene) ha privatizzto la maggior parte delle tratte a fine anni '80 e ora le compagnie private non riescono (per motivi di budget e di dimensioni: sono troppo piccole) a mantenere l'alto standard qualitativo precedente... idem per gli ospedali...
rifletti su questi dati (ah quelli riguardanti la gran bretagna provengono da fonti sicure visto che ho una decina di parenti laggiù, e loro hanno notato la differenza...)
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morte a videodrome, gloria e vita alla nuova carne

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-08-2004 15:04  
Credo che in Svezia le cose funzionino perchè gli svedesi sono più onesti 8o meglio controllati) di noi italiani. Tutto qui. Per cui se mi alzano le tasse in Italia io non sono affatto contento. Anche perchè poi chi spende i soldi degli italiani lo fa con una disinvoltura pazzesca (e questo perchè chi preleva non coincide quasi mai con chi spende che quindi può farsi bello con gli elettori e poi tuonare contro lo stato che ha un bilancio fallimentare).


In Gran Bretagna l'opera della Thatcher non è stata in alcun modo toccata neanche dai laburisti. Certo che non è tutto perfetto in Inghilterra ma mi pare che in questo periodo di recessione europea l'inghilterra se la sia cavata molto ma molto meglio della UE.
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Foxissimo

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 986
Da: Lucca (LU)
Inviato: 31-08-2004 15:29  
quote:
In data 2004-08-31 15:04, ipergiorg scrive:

In Gran Bretagna l'opera della Thatcher non è stata in alcun modo toccata neanche dai laburisti. Certo che non è tutto perfetto in Inghilterra ma mi pare che in questo periodo di recessione europea l'inghilterra se la sia cavata molto ma molto meglio della UE.




E' vero in gran bretagna se la stanno cavando meglio, ma ritengo che il motivo sia dovuto al fatto che gli imprenditori inglesi non hanno paura di rischiare nè hanno lacci e lacciuoli che ne blocchino la ricerca (oltre a maggiori finanziamenti statali)... per me il vero motivo della decadenza dell'industria italiana, cominciata negli anni 80, continuata in modo strisciante nel post-tangentopoli e ora deflagrata con la crisi alitalia (e fiat) è la scarsa capacità manageriale e il mancato rischio...
Ti prego ora di non citarmi Francia e Germania perchè la situazione è ben diversa e lo sai..
ciao
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-08-2004 16:00  
Credo tu abbia fatto una analisi abbastanza fondata Foxissimo. Francamente l'italia mi sembra la patria dell'incompetenza e dei raccomandati. Anche le aziende non sfuggono alla regola dell'azionista-presidente e dell'amico da accasare. Le statali poi hanno anche il problema di un sindacato onnipresente che vuole sia difendere i lavoratori che dettare la politica aziendale e i piani industriali.
Con la politica della difesa dei posti di lavoro ad ogni costo si bruciano risorse per mantenere enormi carrozzoni a volte anche privati (vedi Fiat ma anche Olivetti)


Solo che ero all'oscuro dei finanziamenti statali alle imprese inglesi. Non sarà che pagano semplicemente meno tasse?
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Foxissimo

Reg.: 21 Lug 2004
Messaggi: 986
Da: Lucca (LU)
Inviato: 01-09-2004 15:21  
Guarda che io intendevo maggiori finanziamenti alla ricerca... non alle aziende...
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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 01-09-2004 15:46  
quote:
In data 2004-09-01 15:21, Foxissimo scrive:
Guarda che io intendevo maggiori finanziamenti alla ricerca... non alle aziende...



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