FilmUP.com > Forum > Attualità - Carcerazione preventiva. Un altro suicida.
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Carcerazione preventiva. Un altro suicida.   
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
Autore Carcerazione preventiva. Un altro suicida.
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-08-2004 13:29  
Il suicidio del sindaco di Roccaraso Camillo Valentini, che si è oggi impiccato nel carcere di Sulmona, è diventato per Forza Italia l'ennesimo spunto per attaccare la Magistratura.
Il primo cittadino era stato arrestato la scorsa settimana con l'accusa di concussione nell'ambito di un'inchiesta su presunti appalti irregolari.
Valentini avrebbe dovuto affrontare questa mattina l'interrogatorio di garanzia da parte del gip Luigi D'Orazio, ma si è invece tolto la vita impiccandosi alla finestra della sua cella. Il sindaco non ha lasciato biglietti.

Ma, se da parte del Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Pace è subito arrivato un messaggio di "condoglianze e costernazione" per la famiglia, da parte del vice coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto sono giunte durissime accuse nei confronti dei Giudici.
"Quello che è successo è agghiacciante - ha affermato l'esponente azzurro - le manette facili hanno fatto un'altra vittima".
Estremamente duro anche il giudizio del centrista Carlo Giovanardi, che ha invitato i magistrati italiani a chiedersi "se non ritengono essere una palese violazione della Costituzione, secondo la quale un cittadino è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato, che il primo atto del processo consista nell'essere sbattuto in carcere".
"Quello che i vari Di Pietro non riescono a capire è che per una persona perbene la custodia cautelare è di per se stesso una tragedia che distrugge la vita dell'indagato e dei suoi familiari - ha aggiunto il ministro per i Rapporti con il Parlamento - una misura da applicare in casi eccezionali e soltanto quando ricorrono le precise condizioni previste dal codice di procedura penale".

Pare inoltre che nei 30 giorni in cui il sindaco era stato indagato egli avesse chiesto ripetutamente di essere ascoltato dagli inquirenti. Richieste sempre disattese.


_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 17-08-2004 14:04  
L'ho sentita stamattina la notizia me ne rammarico profondamente, da quanto tempo era in carcere?
Quello che non funziona non è solo la carcerazione preventiva ma i tempi lunghi per mettere in atto un processo.
Vi ricordate il film con Sordi proprio su questo tema? Il film è di molti anni fa, quindi, i problemi sono gli stessi e non sono stati risolti.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

  Visualizza il profilo di ginestra  Invia un messaggio privato a ginestra  Email ginestra    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-08-2004 14:13  
Se non erro era in carcere da 2-3 giorni. Ma onestamente non capisco perchè mettere in carcere una persona dopo un mese che gli hai dato l'avviso di garanzia
-perpetuazione del reato? Ha avuto un mese per farne altri
-pericolo di fuga? (ha avuto un mese per scappare)
-inquinamento delle prove? ((un mese per inquinare)

E allora rimane solo l'intento di vessare l'imputato con la speranza che sotto la pressione della carcerazione confessi. In una sola parola TORTURA.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 17-08-2004 16:29  
La carcerazione preventiva è un istituto
che può essere utile ma se utilizzato in
modo intelligente.Se applicato quando oramai
è trascorso un mese dall'avviso di garanzia
è inutile,a meno che non vi fossero motivi
che ignoriamo,ma non credo sia così.
Cmq mi non mi stupisce l'attacco del centro
destra..quasi tutti i suoi membri sono
stati indagati o per corruzione o per
associazione mafiosa,per peculato etc...
temono di dover subire la carcerazione.
Io però dico una cosa:se si è etremamente
rigidi con la criminalità da strada,perchè
si deve essere comprensivi con i criminali
del ceto politico o imprenditoriale?
Questa distinzione è profondamente ingiusta
ma il nostro Governo accentua la repressività delle leggi volte a reprimere
la delinquenza comune mentre depenalizza
i reati dei colletti bianchi,o introduce
il legittimo sospetto per far sì che in
buona parte dei casi si prescrivano.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-08-2004 17:09  
Julian io non la metterei sulla polemica politica di destra o di sinistra. Ti sembra corretta la carcerazione preventiva per reati non violenti o addirittura per reati di opinione quali la calunnia?

Lo sai che durante mani pulite le carceri di San Vittore erano così piene (di detenuti in attesa di processo) da prendere delle denunce per violazione dei diritti dei detenuti?

Senza contare che se il processo dovesse scagionare questi imputati ovviamente il PM non avrà alcuna conseguenza. Mentre lo stato dovrà risarcire il danno al malcapitato.


_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 17-08-2004 18:49  
No penso che per la calunnia la carcerazione
preventiva sia una cazzata.Non vorrei fare
demagogia..però cazzo ci sono persone colpevoli di reati molto più gravi che dopo
poco tempo sono in libertà condizionata
,agli arresti domicialiari,si vedono ridurre
la pena per il buon esito della fase
risocializzativa,quando in realtà nella
maggioranza dei casi le previsioni sulla
futura possibilità di commettere reati
si rivelano sbagliate.Io dico che per i
reati più duri deve esserci una pena severa
e certa.Credo sarai d'accordo con me.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Lord_Elric
ex "EricDraven"

Reg.: 01 Apr 2004
Messaggi: 2186
Da: piombino (LI)
Inviato: 18-08-2004 01:00  
Secondo me ci sono tanti magistrati arroganti e supponenti che non vogliono capire di avere davanti una persona con una sua vita da rispettare il più possibile, si incaponiscono su teoremi tutti loro (vedi omicidi per i quali si segue una pista sola, anche se palesemente sbagliata), si lasciano prendere dalle manie di protagonismo, rilasciano inspiegabilmente delinquenti pericolosi... tanto, non pagano mai. Sono onnipotenti. Non è questione di politica. Basta ascoltare un telegiornale, quanti omicidi/rapine/sequestri sono compiuti da pluripregiudicati inspiegabilmente messi fuori dopo pochi anni? Quanti reati deve accumulare un delinquente comune prima di stare in galera?
Di contro poi, basta un'ipotesi di reato legato a bustarelle che uno automaticamente viene crocifisso, un avviso di garanzia equivale quasi a una condanna, e ammesso anche che sia colpevole facendo i conti la sua pena è più certa e lunga di tanti altri. Cusani si è fatto 6 anni di carcere. Di grazia, quanti stupratori hanno scontato una pena di 6 anni? Qualcosa non funziona, decisamente...
_________________
"Elric non può avere ciò che più desidera. Ciò che desidera non esiste. Ciò che desidera è morto. Elric ha soltanto angoscia, rimorso, malvagità, odio. E' tutto ciò che merita e tutto ciò che potrà mai desiderare" M.Moorcock-Elric di Melnibonè

  Visualizza il profilo di Lord_Elric  Invia un messaggio privato a Lord_Elric     Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-08-2004 09:05  
quote:
In data 2004-08-17 18:49, Julian scrive:
No penso che per la calunnia la carcerazione
preventiva sia una cazzata.Non vorrei fare
demagogia..però cazzo ci sono persone colpevoli di reati molto più gravi che dopo
poco tempo sono in libertà condizionata
,agli arresti domicialiari,si vedono ridurre
la pena per il buon esito della fase
risocializzativa,quando in realtà nella
maggioranza dei casi le previsioni sulla
futura possibilità di commettere reati
si rivelano sbagliate.Io dico che per i
reati più duri deve esserci una pena severa
e certa.Credo sarai d'accordo con me.



Non stai facendo demagogia. Stai semplicemente descrivendo la realtà italiana. E la soluzione è assolutamente a portata di mano.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-08-2004 09:23  
Roccaraso, la pm non sembra sconvolta(ilriformista)

Un uomo si è suicidato in carcere, e a chi solleva dubbi sull’uso della carcerazione preventiva viene subito detto: attenzione a non delegittimare la magistratura. Per Di Pietro sollevare quei dubbi significa «sollevare polveroni». E’ vero, non si conoscono le carte che hanno indotto il pm a chiedere l’arresto del sindaco di Roccaraso e il gip a firmare il mandato. Una cosa però la sappiamo: l’indagato Camillo Valentini aveva chiesto al pm di ascoltarlo. Richiesta respinta. Perché?

La procedura non consente di sentire le ragioni dell’indagato prima dell’arresto? Oppure l’indagato, in carcere, isolato, spaventato, angosciato, può autoaccusarsi? Questa teoria fu autorevolmente esposta negli anni di Tangentopoli. C’è chi si uccide? Lo fa, fu detto, perché non resiste alla vergogna. Può darsi. Ma lo si può fare per protesta o per un crollo di nervi. La pm che ha richiesto l’arresto ha detto: «Sono sconvolta ma rifarei quello che ho fatto». Non mi pare sconvolta, e mi rattrista sapere che c’è chi, dopo una tragedia, non riflette anche sui propri comportamenti. Il senatore Guido Calvi dice: «Se ci sono state disattenzioni, manchevolezze o errori sarà il Csm a intervenire».
Davvero?


_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 18-08-2004 09:37  
quote:
In data 2004-08-18 01:00, EricDraven scrive:
Secondo me ci sono tanti magistrati arroganti e supponenti che non vogliono capire di avere davanti una persona con una sua vita da rispettare il più possibile, si incaponiscono su teoremi tutti loro (vedi omicidi per i quali si segue una pista sola, anche se palesemente sbagliata), si lasciano prendere dalle manie di protagonismo, rilasciano inspiegabilmente delinquenti pericolosi... tanto, non pagano mai. Sono onnipotenti. Non è questione di politica. Basta ascoltare un telegiornale, quanti omicidi/rapine/sequestri sono compiuti da pluripregiudicati inspiegabilmente messi fuori dopo pochi anni? Quanti reati deve accumulare un delinquente comune prima di stare in galera?
Di contro poi, basta un'ipotesi di reato legato a bustarelle che uno automaticamente viene crocifisso, un avviso di garanzia equivale quasi a una condanna, e ammesso anche che sia colpevole facendo i conti la sua pena è più certa e lunga di tanti altri. Cusani si è fatto 6 anni di carcere. Di grazia, quanti stupratori hanno scontato una pena di 6 anni? Qualcosa non funziona, decisamente...



Non credo ci sia tutt questa cattiveria nei
confronti di chi è accusato di corruzione..
l'ho scritto sopra i delitti del potere
politico ed economico sn percepiti come
meno dannosi a livello di coscienza sociale
e anche dal legislatore.Buona parte dei
nostri parlamentari è stata indagata o è
tuttora indagata per reati di vario genere
(volevano ripristinaare l'immunità parlamentare e per i membri del governo)
eppure è ancora al suo posto.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
stavrogin

Reg.: 24 Lug 2004
Messaggi: 96
Da: cagliari (CA)
Inviato: 18-08-2004 11:26  
La colpa non è tanto dei magistrati in sè, possono sbagliare e comunque ci sono quelli onesti e quelli meno onesti, come in tutte le professioni.
la magistratura è un potere dello Stato e come tale tende (come tutti gli altri poteri) ad arrogarsene più del lecito, è un fatto naturale.
E' la politica che gli deve porre un limite e se non ne è capace, la colpa è sua non della magistratura.
Se il CSM, che dovrebbe essere un semplice organo di autogoverno si è tranquillamente trasformato in organo palesemente politico, la colpa è della politica.

  Visualizza il profilo di stavrogin  Invia un messaggio privato a stavrogin    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-08-2004 11:32  
quote:
In data 2004-08-18 11:26, stavrogin scrive:
La colpa non è tanto dei magistrati in sè, possono sbagliare e comunque ci sono quelli onesti e quelli meno onesti, come in tutte le professioni.
la magistratura è un potere dello Stato e come tale tende (come tutti gli altri poteri) ad arrogarsene più del lecito, è un fatto naturale.
E' la politica che gli deve porre un limite e se non ne è capace, la colpa è sua non della magistratura.
Se il CSM, che dovrebbe essere un semplice organo di autogoverno si è tranquillamente trasformato in organo palesemente politico, la colpa è della politica.



vorrei ricordare a proposito questa vicenda di 10 anni fa

Esattamente dieci anni fa ­ metà luglio 1994 ­questo Paese andava incontro a due disgrazie: sfumava la Coppa del Mondo per il rigore sbagliato da Baggio e sfumava il potere del Parlamento per il Decreto Biondi sulla giustizia. Molte cose erano come oggi, per il resto: c'era Berlusconi al governo, c'erano Lega e An che battevano i piedi, c'erano soprattutto le sinistre che tuonavano contro leggi ritenute ad hoc. La differenza è che eravamo in piena Mani pulite e che a Milano operava un certo Antonio Di Pietro che ufficialmente arrestava i corrotti per rendere il mondo migliore, braccio armato di una Procura che operava vigilanze preventive e ammoniva quanti già parlicchiavano di decreti antimanette. Ne parlicchiavano a ragion veduta. invero: basti che alle ore otto del 14 luglio 1994, quando il Decreto Biondi sulla Giustizia fu ufficializzato, erano in corso 49 arresti legati alla famosa indagine sulla Guardia di Finanza: in galera diciotto finanzieri e trentuno tra commercialisti, imprenditori e consulenti. Il Paese era avvitato nelle manette e se davvero avessero cominciato ad arrestare chiunque avesse pagato una mazzetta ai finanzieri (nonché i finanzieri) tanto valeva recintare la Penisola e farne una galera direttamente. Due marescialli delle Fiamme Gialle, il 9 e 13 luglio, si erano tolti la vita. Anche per questo, fin da giugno, il sottosegretario Domenico Contestabile e il ministro Guardasigilli Alfredo Biondi lavoravano a un decreto che potesse limitare l'abuso della carcerazione preventiva, ma secondo le sinistre il vero obiettivo era un altro: fermare le indagini sulla Fininvest. Vero e falso al tempo stesso: già allora, nonostante lo smaccatissimo tifo della stampa per Mani pulite, gli elementi per valutare se vi fosse un problema di strapotere della magistratura, in Italia, non mancavano. Bastava volerlo vedere e così fecero il Financial Times e il Wall Street Journal, per dire. Detto questo, è anche vero che il 10 luglio un maresciallo aveva raccontato di una mazzetta passata a un collega per eludere dei controlli sull'emittente Telepiù, legata alla Fininvest. Ancor più vero, tuttavia, è che la Procura di Milano si era proclamata istituzione a sé stante: e il problema non furono tanto le opinioni del Pool in sé lecite ma i loro prevedibili effetti politici: già nel febbraio 1993 alcune tonanti dichiarazioni del Pool di Milano a proposito del Decreto Conso erano di fatto sfociate nel ritiro del decreto medesimo. La supplenza della magistratura c'era indubbiamente, e strumento di questa supplenza - prima di qualsiasi consenso delle opposizioni - erano appunto le manette.

Sicchè alla Procura di Milano decisero di elaborare un celebre comunicato: alle diciannove, davanti alle telecamere, apparve un Di Pietro con l'aria sfatta e niente cravatta e la barbaccia; dopo un colpetto di tosse, aprì un fogliettino stropicciato e lesse un comunicato che in sostanza diceva così: con questo Decreto non possiamo più lavorare, abbiamo chiesto a Borrelli di trovarci un altro incarico. Traduzione di Giuliano Ferrara, allora Ministro: «Non posso più lavorare se non posso sbattere in galera la gente e farla confessare».
Scoppiava un baccano d'inferno. Forse il Decreto non fu una meraviglia, ma a leggere i giornali sembrò che avessero abolito il carcere. Sui giornali la linea comune fu «I politici non andranno in galera» e «La mafia ringrazia». Quasi tutte le procure d'Italia insorsero per solidarizzare col Pool. Il procuratore di Ivrea, Bruno Tinti, firmò ugualmente una serie di arresti e annunciò ricorsi alla Corte Costituzionale. Protestò Luigi Vigna da Firenze, Agostino Cordova da Napoli, persino moderati come Michele Coiro da Roma e Carlo Nordio da Venezia.

Ma neppure la maggioranza fu un bello spettacolo. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni spiegò, dopo averlo firmato, che ignorava i contenuti del decreto perchè secondo lui gli avevano fatto leggere un testo diverso: «Rimetto il mandato nelle mani della Lega» disse confondendola col capo del governo. Non rimetterà niente. Morale: il 19 luglio 1994 il presidente della Repubblica comunicò che pure lui ignorava i contenuti del decreto e che non l'avrebbe firmato: l'Italia aveva un governo a sovranità limitata. In due anni, Alfredo Biondi fu il terzo ministro della Giustizia impallinato da Milano. Non sarà neppure l'ultimo. Il clima era quello che era: Francesco Storace di An disse che "Forse hanno scambiato il Polo della Libertà per il Polo della libertà provvisoria", mentre Maurizio Gasparri chiariva che "per
noi Di Pietro è un mito". Alfredo Biondi annunciò le dimissioni. Le ritirerà. Un intimorito Gianfranco Fini chiese delle modifiche al Decreto, ma nel bailamme generale ci penserà direttamente la maggioranza a disinnescarlo: il 19 luglio il governo si autobocciò e poi propose un più moderato decreto sostitutivo che peraltro non fu approvato mai: «Se il decreto non passa ­ aveva detto un ministro - andiamo tutti a casa» Non passò e restarono. A casa andranno alcuni mesi più tardi. Ma queste sono cose che bene o male si ricordano. Ciò che più impressiona, a rileggere quel periodo, furono certe intese che pure ebbero a spuntare: e che possono tranquillamente ricordarci, oggi rispetto quel terribile 1994, che davvero stava peggio quando si stava peggio.

Gianfranco Fini bocciò l'idea di concedere l'affido sociale per le pene inferiori ai tre anni e mezzo, e due giorni dopo, su la Voce, Piercamillo Davigo fece lo stesso con argomenti non dissimili. Tra Alleanza nazionale e parte del Pool si creò un'indubbia consonanza: ogni ipotesi di legge non repressiva, proposta dal governo Berlusconi, trovava ostacoli anche nella maggioranza. Pinuccio Tatarella, a metà agosto, aveva candidato Di Pietro perché prendesse parte a un gruppo di saggi che rifondassero la Repubblica.
E il 31 agosto Davigo si ritrovò con Ignazio La Russa (l'aveva già incontrato in luglio) per discutere di un nascente progetto di legge.Insomma, l'idea che potesse nascere una nuova maggioranza di destra (senza Berlusconi) serpeggiava nei palazzi romani e nelle redazioni dei giornali. Di Pietro premier, diceva più d'uno. E dopo l'estate, il 2 settembre 1994, a Cernobbio, eccoti un Di Pietro vestito di blu che accennava ai contenuti di una proposta di legge elaborata direttamente dal pool in accordo con certa classe imprenditoriale: grandi applausi di An (anche imbarazzanti, a rileggere i giornali di allora) a margine di un convegno che non annoverava nessun esponente della Fininvest. Un noto avvocato, Giuliano Spazzali, la buttò lì: «E' come se i magistrati avessero chiesto agli imprenditori il via libera per fare i conti con la Fininvest». In quei giorni il Guardasigilli Alfredo Biondi chiedeva al capo dello Stato di intervenire affinchè ribadisse che le leggi doveva farle il Parlamento.
Parole al vento. La Confindustria, intanto, appoggiava la proposta legislativa del Pool che poi venne ufficialmente presentata il 14 settembre all'Università di Milano. «Qualcuno doveva pur proporre una prima bozza» riuscì a dire Di Pietro dopo che il Pool, per anni, aveva cassato tutte quelle del Parlamento. La grande saldatura tra magistratura, imprenditoria e stampa era a portata di mano. Gli andò male.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 18-08-2004 12:41  
quote:
In data 2004-08-18 09:05, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-08-17 18:49, Julian scrive:
No penso che per la calunnia la carcerazione
preventiva sia una cazzata.Non vorrei fare
demagogia..però cazzo ci sono persone colpevoli di reati molto più gravi che dopo
poco tempo sono in libertà condizionata
,agli arresti domicialiari,si vedono ridurre
la pena per il buon esito della fase
risocializzativa,quando in realtà nella
maggioranza dei casi le previsioni sulla
futura possibilità di commettere reati
si rivelano sbagliate.Io dico che per i
reati più duri deve esserci una pena severa
e certa.Credo sarai d'accordo con me.



Non stai facendo demagogia. Stai semplicemente descrivendo la realtà italiana. E la soluzione è assolutamente a portata di mano.



La realtà italiana? Io penso che ogni mondo sia paese, e le pecche della Magistratura come tutti poteri dello Stato, siano un po' dovunque.
Se pensiamo all'America, dove basta una cauzione per uscire fuori,anche se sei sospettato di un grave reato.
I giudici ascoltano gli avvocati innanzitutto, quando c'è un processo, e sappiamo che quelli più abili a cambiare le carte in tavola sono proprio questi ultimi.Pensate alla Franzoni, sono riusciti a tenerla fuori con tante fandonie, fin quando la verità è venuta a galla.Dice Taormina:"Ho l'asso nella manica, so chi è il colpevole, ha lasciato pure gli indizi". Ma stiamo scherzando? E fino ad ora perché non ha cacciato il benedetto asso?Come vedete, la colpa non è interamente dei giudici, ce ne sono di buoni e di cattivi, come in tutte le categorie.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

  Visualizza il profilo di ginestra  Invia un messaggio privato a ginestra  Email ginestra    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-08-2004 13:03  
La realtà italiana? Io penso che ogni mondo sia paese, e le pecche della Magistratura come tutti poteri dello Stato, siano un po' dovunque.
Se pensiamo all'America, dove basta una cauzione per uscire fuori,anche se sei sospettato di un grave reato.
_________________

Evitiamo di paragonare il sistema giudiziario Americano (estremamente efficiente) con la ridicola situazioe della giustizia italiana.

Se sei sospettato di un crimine grave la cauzione sarà molto alta. Se il giudice riscontra fondati motivi dell'accusa (e il fondato pericolo di fuga) la cauzione proprio non la concede. Inoltre i processi hanno una durata sensata e non sono quei colabrodi che abbiamo qui.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 18-08-2004 14:49  
Non è nemmeno morale che uno che si sia macchiato di un delitto, se ha il denaro paga ed esce, mentre il poveretto rimane agli arresti,non ti pare? E' un sistema molto discutibile.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

  Visualizza il profilo di ginestra  Invia un messaggio privato a ginestra  Email ginestra    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
  
0.122398 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: