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Autore Il marxismo e la destra storica
mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 13-07-2004 19:01  
“il marxismo è violenza”
“il marxismo è sbagliato”
“il marxismo è obsoleto”
“il marxismo è utopia”
ecco alcune delle + celeberrime idiozie che la destra meschina è riuscita dopo decenni di affinamento (stiamo parlando di + di un secolo!) ad inculcare all’intera società, arrivando addirittura a costringere di tale idea i loro cosiddetti avversatori politici, e a persuadere la sinistra nel ruolo di viva partecipante nel loro costruito regime di rapina capitalista.
Prima di cominciare un discorso sensato è utile comprendere come mai la destra persiste su questa strada da più di 100 anni, anche che ora la loro sciocca convinzione su cosa sia il marxismo ( il famigerato “marxismo-sovietico”) si è andata ad esaurirsi.
Sicuramente c’è un tratto maggiore della società che ha una cultura distratta sull’essenza stessa del marxismo, e anzi ne rimane abbagliata dall’aspetto “mitizzante”, ed è perciò stimolato al giudicarlo
tramite i famigerati filosofemi massimi:
“dittatura del proletariato”
“ religione,l’oppio del popolo”
“ rivoluzione sociale”
così facendo si ignora totalmente il contesto sociale e storico da cui l’uomo,il filosofo e l’agitatore Carlo Marx è stato indotto al concepire le sue teorie, ma soprattutto si commette l’immonda scempiaggine di ridurre il marxismo ad una barzelletta scema e oscena.
Carlo Marx fu un uomo dell’800, un cittadino europeo antiborghese costretto a coesistere con una moltitudine di regimi pro-borghesi europei:
1)la Francia napoleonica
2)la Russia zarista
3)l’Inghilterra monarchica
4)l’impero Austro-Ungarico
5)l’Italia sopraffatta dai baroni corrotti delle terre straniere, che troverà la “libertà” in un movimento monarchico e ecclesiastico
6)Infine, il movimento che + di tutti incuterà angoscia al N., riguardando la sua stessa terra natale e la ridiscussione delle sue teorie socialiste (“il comunismo sorgerà in Germania”):
il II Reich Tedesco (movimento prussianico) del cancelliere di ferro Otto von Bismarck; il primo regime della storia intento a perseguitare la masse marxiste.
Da tutto ciò è facilmente deducibile quanto a Marx mancassero riferimenti storici d’appiglio politico e di massa (salva la rivoluzione francese, che cmq con tutta la sua ambiguità, parrà ai suoi occhi come un movimento mistificatorio e inconcludente, soprattutto se si valuta che i francesi accetteranno ancora vari re e imperatori), eppure egli fu il primo a comprendere l’importanza dei moti popolari e il senso di massa.
Prima di lui nessuno aveva parlato del proletario come strumento d’azione di riformatoria sociale, nessun aveva cercato di ammantare di dignità l’esistenza degli umili e oppressi (ci fu Hegel e le sue teorie dell’associazionismo parlamentare ma sono “quistioni” molto distanti) .
Certe cose che oggi all’elettore di sinistra paiono normali e sicuramente “dogmatiche”, scindono direttamente dalle teorie marxiste.
In un certo senso Marx ha definito anche l’attuale destra e le sue evoluzioni “novecentesche” : Destra come movimento anti-socialista, poi ecclesiastico, dittatoriale –oligarchico e infine, strumento democratico governante revisionista.
Da tutto ciò ci può ben capire come la storia della destra nell’ultimo secolo nn si tratti altro che un movimento anti-marxista.
Persino il nazismo trovo parte della sua accentuazione esistenziale nell’anti-bolscevismo isterico.
D’altronde la destra, che ché ne dicano i suoi sostenitori, è da sempre un movimento reazionario, e dunque caratterizzato da una certa dose di inamovibilità e disinteresse sociale, che ne comporta un “arroccamento” politico difensivista, in attesa delle mosse degli avversari per poi atteggiarsi in conseguenza (da ciò si elisa la storia germanica: Bismarck, Guglielmo II e infine, Nazismo vanno oltre la stessa concezione di “destra”)
Certamente oggi noi viviamo in un contesto sociale differente rispetto a quello di Carlo Marx, ma nn per questo il marxismo và rinnegato, ma anzi deve essere utilizzato nella maniera + idonea.
Il marxismo come strumento d’azione e scienza viva e attuale e nn come metafisica o oggetto dogmatico e venerato.


_________________
"Ci sono bambini tonti,ottusi e insensibili. Ci sono quelli che sono molto sensibili,ipersensibili. Quelli ipersensibili possono diventare dei disadattati;ma anche degli artisti"

[ Questo messaggio è stato modificato da: mariano il 13-07-2004 alle 19:03 ]

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 13-07-2004 19:11  
Condivido totalmente quel che dici..

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 13-07-2004 19:23  
quote:
In data 2004-07-13 19:11, Julian scrive:
Condivido totalmente quel che dici..


ti ringrazio.
_________________
Io accetto il caos, non so se il caos accetta me.

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zacrage

Reg.: 15 Feb 2004
Messaggi: 308
Da: iglesias (CA)
Inviato: 14-07-2004 12:05  
C'è tanta, tanta ignoranza riguardo il marxismo, tanta da considerare i marxisti sostenitori della politica sovietica stalinista(sei marxista? allora sei per stalin, comunista mangia bambini!). Il marxismo che nasce dal contatto/scontro con la filosofia di hegel, con l'anarchismo di bakunin e con il materialismo di feuerbach; è un ideale puro, un ideale di uguaglianza e fratellanza che individua alla maniera di rousseau la discordia sociale nella proprietà privata, capendone tuttavia la necessità storica. In quanto ideale puro il marxismo come contenuto è inattuabile, forse sarebbe stato possibile ai suoi tempi, ma la fretta e la potenza del messaggio ne hanno reso impossibile l'attuazione se non attraverso le violenze staliniste, violentando e reinterpretando il messaggio di marx. Allora i marxisti sono dei poveri sognatori? degli sfigati sinistroidi che sperano in un mondo tutto rose e fiori? No, il marxismo và messo lì, lontano nel tantativo di gungerci, di avvicinarsi sempre più, migliorando la società, rendendola più giusta, più equa, più corretta. Il marxismo deve incidere nella società attuale e modificarla in meglio in vista di quell'ideale per quanto irrealizzabile.
_________________
we are accidents
waiting to append
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-07-2004 12:17  
Non credo però che il marxismo non sia utopia.
E soprattutto non lo dice solo "la destra"
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 14-07-2004 14:35  
In verità l'utopia è un'idea materializzata dagli uomini,per bollare tutte quelle iniziative che possono sovvertire l'ordine della società.Spartendo ricchezze diventano povertà, vi dice niente quasta frase? Il capitalismo è un bene irrinunciabile per molti, dividere le proprie ricchezze con altri li fa rabbrividire, al solo pensiero.Il mondo deve andare così, i poveri da una parte e i ricchi dall'altra.
La stessa globalizzazione è una presa in giro colossale, dove, facendo credere che si appianerebbero molte differenze di mercato e di guadagno, in realtà si continuerà a penalizzare i paesi più disastrati.

_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 14-07-2004 17:21  
Sinceramente nessuno secondo me può affermare che una società comunista è utopica..nel Medioevo nessuno avrebbe immaginato come possibile l'abolizione
del feudalesimo,dei privilegi di casta e
e l'invenzione di areoplani

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 14-07-2004 17:24  
L'unica cosa certa è che oggi il comunismo
in senso marxista non è realizzabile

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 14-07-2004 18:55  
quote:
In data 2004-07-14 12:17, gatsby scrive:
Non credo però che il marxismo non sia utopia.
E soprattutto non lo dice solo "la destra"



dimmi se nn è utopia convivere in un regime di rapina capitalista (la nostra italia, ma anche tutto il nostro universo di "civiltà occidentale"), ove gente comune, denominati tali dalla nostra Costituzione democratica, fanno sparire in tangenti un totale di 20 miliardi di lire, eludendo totalmente che nel dimenticato sud del mondo ci sono poveri diavoli che si scannano x raccattare un euro e neanche riescono a camparci.
dimmi se questo è giusto, o reale.
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alex82

Reg.: 19 Giu 2004
Messaggi: 1068
Da: Volpago del Montello (TV)
Inviato: 14-07-2004 21:06  
Direi che probabilmente è giusto perchè è reale.
_________________
"Poi improvvisamente ogni cosa fu in tutto e per tutto simile al jazz [...] vidi Japhy che scendeva la montagna con immensi balzi di sei metri [...] e in quel baleno mi resi conto che è impossibile cadere giù da una montagna idiota che non sei altro!"

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-07-2004 21:16  
quote:
In data 2004-07-14 18:55, mariano scrive:
quote:
In data 2004-07-14 12:17, gatsby scrive:
Non credo però che il marxismo non sia utopia.
E soprattutto non lo dice solo "la destra"



dimmi se nn è utopia convivere in un regime di rapina capitalista (la nostra italia, ma anche tutto il nostro universo di "civiltà occidentale"), ove gente comune, denominati tali dalla nostra Costituzione democratica, fanno sparire in tangenti un totale di 20 miliardi di lire, eludendo totalmente che nel dimenticato sud del mondo ci sono poveri diavoli che si scannano x raccattare un euro e neanche riescono a camparci.
dimmi se questo è giusto, o reale.




nonostante non capisca il nesso tra il mio appunto e la tua risposta, ti dirò che io parto dal presupposto che il mondo perfetto non esista. NOn essendoci persone perfette non esisterà un sistema perfetto senza disfunzioni ed e/orrori. Intanto cerchiamo di focalizzare l0attenzione sui piccoli problemi, da quelli si passerà alla risoluzione di altri; non illudiamoci però che non ne nasceranno altri.

Per ritornare al mio primo punto:

ma solo in Italia si parla di marxismo come di un sistema utopistico?
o anche in paesi dove non c'è stata la destra storica?
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2282
Da: san remo (IM)
Inviato: 14-07-2004 22:09  
quote:
In data 2004-07-14 21:16, gatsby scrive:
quote:
In data 2004-07-14 18:55, mariano scrive:
quote:
In data 2004-07-14 12:17, gatsby scrive:
Non credo però che il marxismo non sia utopia.
E soprattutto non lo dice solo "la destra"



dimmi se nn è utopia convivere in un regime di rapina capitalista (la nostra italia, ma anche tutto il nostro universo di "civiltà occidentale"), ove gente comune, denominati tali dalla nostra Costituzione democratica, fanno sparire in tangenti un totale di 20 miliardi di lire, eludendo totalmente che nel dimenticato sud del mondo ci sono poveri diavoli che si scannano x raccattare un euro e neanche riescono a camparci.
dimmi se questo è giusto, o reale.




nonostante non capisca il nesso tra il mio appunto e la tua risposta, ti dirò che io parto dal presupposto che il mondo perfetto non esista. NOn essendoci persone perfette non esisterà un sistema perfetto senza disfunzioni ed e/orrori. Intanto cerchiamo di focalizzare l0attenzione sui piccoli problemi, da quelli si passerà alla risoluzione di altri; non illudiamoci però che non ne nasceranno altri.

Per ritornare al mio primo punto:

ma solo in Italia si parla di marxismo come di un sistema utopistico?
o anche in paesi dove non c'è stata la destra storica?



la destra storica è europea e niente affatto una prerogativa italica, e scinde direttamente da tutti quei regimi borghesi che l' hanno deteriorata e svilita (salvo il movimento prussianico di quel gran personaggio che fu Bismarck che invece ha vitalizzato la Germania, anche se poi il tutto è degenerato e uscito fuori da ogni controllo).
il motivo principale del mio topic era di annichilire questa idea oscena, al limite prossimo del pornografico, di un Marx fanciullesco e bighellone che spende tutta la sua vita x una teoria utopistica (come la chiami tu)
nn esiste nulla di + sciocco e volgare .
il comunismo ha da sempre 2 accettazioni storiografiche:
da una parte esiste una concezione infantile e oleografica, quasi reazionaria, che sostiene una totale repressioni delle iniquità e diseguaglianze sociali (repubblica di Platone, Città del Sole di Campanella, Utopia di T.Moro);
dall'altra sponda esiste il socialismo reale, che si edifica intorno alla dignità degli umili e oppressi, che induce ad una rivoluzione culturale, anche x mezzo della violenza,purchè i cosiddetti tratti di rappresentanza sociale siano ribaltati o perlomeno equilibrati.
questa teoria, contraddittoria quanto tu vuoi ma x nulla utopistica sicche tiene massimo conto della realtà borghese come ostacolo insormontabile, trova il riscontro scientifico in Marx ed Engels e poi completata da Antonio Gramsci.
esistono altre "quistioni culturali" (mi vengono in mente gli owenisti e i foureristi, ma sono altre concezioni utopistiche)
ora sarebbe interessante capire come voi, che dell'esegesi Marxista-comunista sapete poco e male, siate giunti a giudicare il marxismo attribuendogli i valori estranei e infantili della prima concezione elencata, che molto probabilmente nn avete mai sentito nominare prima.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-07-2004 22:26  
Che il marxismo sia utopistico è un dato di fatto.

E' stato più volte messo al centro di propositi di riorganizzazzione statale ed è sempre sfociato in dittature. Sempre.

e allora se non è utopistico un modello che non riesce, una volta meso alla prova, a radicarsi ed espletare tutte le sue ramificazioni, cosa è utopistico?

Insomma ci sono stati tentaivi in più nazioni volti all'instaurazione di quetsa dittaura del popolo, che dovrebbe quasi essere per molti di voi una forma di "democrazia", e sono sempre falliti.
MA sono falliti perchè non è applicabile!

Che poi da ciò trascenda un giudizio assolutamente negativo sulle teorie di Marx lo stai dicendo solo te!
Marx non solo ha influenzato in maniera positiva i vari sitsemi "capitalisti", ma ha anche avuto il merito di delimitare grazie al proprio pensiero, quella forma di Styato che solo Montesquieu aveva analizzato con tanta competenza e arguzia.
Purtroppo però MAriano te trascendi sempre molto le parole che esprimo, e si finisce a parlare sempre di argomenti correlati, invece che soffermarsi su di uno solo.
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 15-07-2004 08:23  
Gatsby il tuo giudizio storico così assoluto
mi spaventa..come fai ad esser certo che
è tutto così utopico,solo perchè molto lontano dalle nostre concezioni attuali??
Una società può cambiare e di solito i
cambiamenti non si fanno nè con leggi in
parlamento(perchè da che mondo è mondo chi
ha il potere,anche se il sistema è democratico e da voce alle forze minori,
fa leggi armoniche con la propria posizione
e tutela i propri interessi..te lo dice
non un rivoluzionario ma uno studente di
giuri)nè con le Riforme..i grandi cambiamenti necessitano di secoli,di dure
lotte sia violente che non,e pensare di
attuarli in un solo paese è utopico.Ciò
che diceva Stalin è vera utopia..non
ci credeva nemmeno lui al fatto che in
URss ci fosse una qualche forma di socialismo,che ci fosse giustizia sociale,
che non ci fossero più le classi sociali
o il mercato,anche se gestito solo da
imprese pubbliche.I grandi cambiamenti
si compiono nei momenti in cui in sistema
entra in crisi..in cui le classi più povere
vogliono cambiarlo e quelle più ricche devono mutarne le forme,secondo me.La sinistra riformista nei momenti decisivi
(mi viene in mente la rivoluzione in Germania nel 18')si schiera sempre a favore
della classe che ha il potere..infatti la
social-democrazia prima votò a favore dell'intervento in guerra e poi eliminò
(finanziata dall'alta borghesia tedesca)
la Luxemburg e tutti i soci della lega
di Spartaco perchè potenzialmente in grado
di fare una rivoluzione tipo quella Russa.
Finora,e in questo ti do ragione,i tentativi
di portare ad una forma socialista della società si son rivelati fallimentari e
ben poco socialisti ed equi..ma ciò non vuol
dire che una società diversa sia inattuabile
nè che bisogna sostenere la sinistra
moderata dei Fassino,D'Alema,Blair..perchè
ha solo il nome diverso dalla destra.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-07-2004 09:14  
Io non ho escluso cambiamenti, ho escluso che il marxismo possa mai diventare un sistema applicabile.
Anche perchè è per sua stessa ammissione la negazione della democrazia.
Io spero che col tempo si arrivi al capitalismo socialista che si sta sviluppando adesso in molti paesi dell'America Latina.
_________________
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