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Autore Hanno ancora senso in Italia campagne di questo tipo? Il femminismo nella nostra società
marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 06-05-2004 10:01  
quote:
In data 2004-05-04 23:29, EricDraven scrive:
quote:
[i]In data 2004-05-04 09:50,


E se fosse semplicemente che ci sono settori che attirano in proporzione più uomini che donne ( e viceversa)?
Non mi sembra che le donne che hanno voluto intraprendere la carriera politica siano state poco considerate o svantaggiate.
Infine, vorrei dire che secondo me parità di diritti non vuol dire che la donna e l'uomo devono fare per forza le stesse cose, ma che non ci siano discriminazioni.
Uomini e donne sono diversi e per fortuna che è così, devono completarsi a vicenda e non competere!!!
Una donna che vuole fare politica non deve essere svantaggiata in quanto donna, ma se in un determinato contesto c'è una sola donna che ha ambizioni politiche che si fa, si rastrellano insegnanti e casalinghe per far numero???




E se fosse che certi settori attirano di meno perchè per "tradizione" naturale non sono mai stati veramente offerti alla donna? Donne in attività politica? Ma noooo, qui in Italia poi i casi sono pochi e mal gestiti. Inoltre: perchè non esistono partiti in toto al femminile? Cosa impossibile, perchè totalmente "rivoluzionaria", quasi impensabile...e perchè? Perchè mai ci fu in passato, ma ci potrebbe essere in futuro, perchè no?. La donna ha il potere ed una mente completamente diversa dalle prerogative tutte al maschile che vigono oggi nella politica italiana...ci si spaventa all'idea di una donna che prende decisioni, di una donna premier o vice premier e così via, non diciamo di no...perchè "completarsi a vicenda"? assolutamente no, la donna può comandare senza cedere parte del suo potere decisionale ed interpretativo all'uomo...non è una questione di "rastrellamento per fare numero", ma una questione di maggior coinvolgimento, di maggior credibilità e di più sicurezze da dare alle donne in questo ambito. Più evidente di così...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-05-2004 10:25  
Perchè non ci sono partiti totlamente femminili?
Ma perchè mai ci dovrebbero essere!
Sarebbe quanto di più anocronistico possibile formare gruppi che cerchino un'identità nell'essere uguali per caratteristiche legate alla natura della persone e non al pensiero.
Che il passato abbia dato meno alle donne, marcando la differenza fra uomo e donna questo è innegabile, e non certo condivisibile.
Logico che adesso se ne abbianmo ancora dei retaggi culturali; sicuramente molti non sono abituati ad immaginarsi in determinati ruoli delle donne, Ciò però non giustifica campagne di sensibilizzazione, sia perchè non mi sembra che ci sia qualche cosa che sia vietata o semplicemnte ostacolota, a livello giuridico, alle donne, sia perchè il rischio di focalizzare troppo l'attenzione sulla diversità fra uomo e donna, diventa molto plausibile e dalle conseguenza non certo positive. Sulle capacità di una donna nessuno ha niente da ridire, fatto stà che io penso che più che prima di sensibilizzare la gente in questo senso, io farei delle belle propagande affinchè dovunque sia affermato il "criterio della meritocrazia".

Secondo quest'ottica infatti da te enunciata, marcomond, si potrebbe arrivare al paradosso che a causa di un'estrema attenzione verso questo problematica, io politcio emergente, bravo, capace, onesto e con ottime potenzialità di far del bene, venga battuto da qualcun altro il cui unico merito è quelo di essere donna, ma che fra le proprie caratteristiche non ha nulla di positivo.
Un'incapace batterebbe un capace solo perchè donna.

Io penso che siamo tutti uguali in tutte le situazioni e che sprecare soldi per questo tipo di azioni sia quanto di più inutile e fastidioso possibile.
Fra poco allora facciamo anche il partito di chi è più basso di un metro e cinquanta, visto che chi ne farebbe parte(a parte il nostro Presidente del Consiglio) è stato storicamnete bistrattato, ed invece ha delle cartterisctihe come quello di veder meglio ciò che succede intorno a lui, anche dove molti non vedono, che lo rendono meritevole di tutela.
Insomma invece di unire trovo questi concetti dei veri e propri divisisori.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 10-05-2004 11:40  
quote:
In data 2004-05-06 10:25, gatsby scrive:
Perchè non ci sono partiti totlamente femminili?
Ma perchè mai ci dovrebbero essere!
Sarebbe quanto di più anocronistico possibile formare gruppi che cerchino un'identità nell'essere uguali per caratteristiche legate alla natura della persone e non al pensiero.



E perchè mai non dovrebbero esserci? E come mai dovrebbe essere reputata cosa anacronistica? E' naturale, è funzionale, è "aggressiva"...è cosa giusta. Il meglio è sempre legato alla natura, non al pensiero. Certo anche a questo ultimo conta, ma la natura è la base delle differenze sulle quali io opterei, e nemmeno poco...

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 10-05-2004 11:44  
quote:
In data 2004-05-06 10:25, gatsby scrive:
Che il passato abbia dato meno alle donne, marcando la differenza fra uomo e donna questo è innegabile, e non certo condivisibile.
Logico che adesso se ne abbianmo ancora dei retaggi culturali; sicuramente molti non sono abituati ad immaginarsi in determinati ruoli delle donne, Ciò però non giustifica campagne di sensibilizzazione, sia perchè non mi sembra che ci sia qualche cosa che sia vietata o semplicemnte ostacolota, a livello giuridico, alle donne, sia perchè il rischio di focalizzare troppo l'attenzione sulla diversità fra uomo e donna, diventa molto plausibile e dalle conseguenza non certo positive.



Non puoi esserne sicuro sulle conseguenze ed inoltre le campagne di sensibilizzazione "pro donna" sono l'arma più potente in loro favore. Vogliamo dare potere alle donne sì o no? Sì? Bene, allora non cacciamo via la sensibilizzazione. C'è ampia diversità tra uomo e donna e questo è la base del discorso. Ma non è il punto centrale...il punto centrale è il potere da dare alle donne, in tutta la loro totalità professionale...semplice e conciso.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 10-05-2004 11:49  
quote:
In data 2004-05-06 10:25, gatsby scrive:

Secondo quest'ottica infatti da te enunciata, marcomond, si potrebbe arrivare al paradosso che a causa di un'estrema attenzione verso questo problematica, io politcio emergente, bravo, capace, onesto e con ottime potenzialità di far del bene, venga battuto da qualcun altro il cui unico merito è quelo di essere donna, ma che fra le proprie caratteristiche non ha nulla di positivo.

Un'incapace batterebbe un capace solo perchè donna.




Se una donna è lanciata, sa fare il doppio di un uomo. Nessuno scarta nessuno, solo, dico che viene dato più spazio alla donna, più margine e più potere in campo professionale e sicuramente competitivo. La strategia da adottare diventa principlamente quella di vedere in uno stesso contesto lavorativo-istituzionale (con occhio di riguardo appunto all'ambito politico) un uomo che può competere con una donna per lo stesso lavoro, la stessa carica, lo stesso impegno professionale...è questo l'obiettivo ultimo, è questo il segno del cambiamento, è questa la clausola di potere, un potere tutto al femminile.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-05-2004 12:13  
quote:
In data 2004-05-10 11:49, marcomond scrive:

Se una donna è lanciata, sa fare il doppio di un uomo.



Solo perchè donna?
Bah, mi sembra una molto flebile argomentazione.
La pariteticità dei sessi ormainon viene messa in discussione in nessun ambito istituzionale. Se comunque continuano ad esserci delle sostanziali differenze in fatto di statistische l'interpretasione non deve linitarsi alla semplice tesi che le donne non rivestano le stesse prerogative degli uomini quantomeno nella considerazione generale, ma a molte altre caratterisctiche proprie di ognuno.
A mio avviso ( ed è per questo chenon appoggio questi incentivi al voto al femminile) non viè alcuna diffenza fra uom,o e donna; conseuguentemente il voto andrà solo a cadere su tanti altri parametri, che di certo non si basano sulla natura propria dell'individuo.
E' un convincimento talemnte forte che radicandosi alla base di qualsiasi ragionemento conseguente non mi può persuadere dell'utilità di un'opera di sensibilizzazione alla considerazione delle donne.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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