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Autore I morti che contano(e non)
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 27-04-2004 12:38  
quote:
In data 2004-04-26 23:24, RoyBatty82 scrive:
Beh Quilty nell fare di tutte le erbe un fascio sei un fenomeno..



Tu invece sei un fenomeno in questi pensierini da prima elementare che non hanno alcun senso per la discussione.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-04-2004 13:01  
quote:
In data 2004-04-26 15:19, Quilty scrive:
Infatti Quattrocchi (cito lui come puro esempio) per te è uno sconosciuto, come per il 99,9% degli italiani.
L'unica cosa che vi può accomunare è che siete tutti e due italiani.
Ma un'informazione oggettiva e libera che non sia di propaganda deve presentare dei fatti tragici con numerosi morti dando risalto alle vittime in quanto tali, e non a seconda del loro passaporto.


purtroppo invece anche se tu non sei d'accordo è così. La vita di un italiano, a parità di non conoscenza dell'individuo, mi è spesso più cara che quella di qualcun altro di un altro paese.Sarà brutto a dirsi, ma è così.
E per quanto motli non la vedano così, ( mi rciordo il topic sull'essere italiano...) e dicano di dispiacersi ugualmente per qualsiasi morto a prescindere dalla propria nazionalità, non mi sembrano che abbiano speso parole di indiganzione e dolore quando queste morti sono avvenute in maniera enorme.Chi ha parlato dei coreani morti qualche giorno fa nel disastro ferroviario?chi ha parlato dell'avvelenamento al cianuro in Cina?chi dei morti in Madagascar?
Nessuno...
Eppure i tg ne hanno parlato, certo non con tanta attenzione, ma VOI le avrete sicuramente sentite queste notizie.
E non avete alcun dovere nel far presente a noi il vostro dispiacere....eppure una volta che siete qui e vi mettete in discussione attraverso la partecipazione in diabttitti, un appunto sulla coerenza lo si può anche accettare.
I casi che ho sopra citato sono morti uguali a quelle iraqene, uguali a tante altre, per le quali spesso ci sono responsabilità oggettive e per le quali forse pochi pagheranno. eppure neanche un appunto a questi delinquenti, ma come spesso ci si lamenta dei media pensandone di esserne al di sopra, si rimane in silenzio.
E tutto ciò mi porta a chiedermi spesso:
ma lo stesso porsi "contro" ciò che appare non è anch'essa una convenzione, una resistenza patologica che alla fine lega la propria esistenza proprio ai media?
Una sorta di neo che esiste perchè deve esistere qualcosa che va contro, ma che non ha una vera identità propria se non esitsse ciò veso cui combatte?
Perchp non si parla mai della dittaura in Georgia, ma si parla spesso dei modi fascisti di Bush e Berlusconi?
Voi che tanto pretendete di stare al di là dell'uomo medio alla fine mi sembra che vi differenziate solo per i punti di vista,ma rimanete sempre vittime di ciò che tanto criticate, e cioè il sistema informativo

_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 27-04-2004 14:48  
Da un'analisi oggettiva sul comportamento di un sistema di informaizone si è passati, non si sa perchè, ad una discussione soggettiva e personale sulle abitudini degli utenti.

E' diventato quindi tutto un: " a me è più cara la vita degli italiani, voi non spendete mai parole d'indignazione per i morti avvelentati in Cina, quindi non siete coerenti poichè questi morti sono uguali a quelli iracheni, ; vi ponete contro per convenzione, non parlate mai delle Georgia ma solo dei metodi fascisti di Bush ; siete quindi vittime del sistema informativo".

Tutto questo è assolutamente fuorviante poichè non parte da un'analisi critica del sistema dei media ma piuttosto da un'analisi di come si pongono gli utenti verso determinati avvenimenti.

Prendiamo allora questi due piani di lettura e confrontiamoli usando i parametri delineati da Gatsby:

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 27-04-2004 15:09  
Analisi dei media

I media hanno parlato del disastro in Corea, del cianuro in Cina e del Madagascar.
Queste possono essere considerate vittime alla pari di quelle irachene.
Georgia: i media non ne parlano.
Bush e Berlusconi vengono presentati come figure istituzionali di valore e raramente vengono messi in discussione, anche quando i loro teoremi sono assolutamente falsi.

Il fatto che i media riferiscano dei morti in Corea,Cina, Madagascar non giustifica affatto il loro silenzio sulle 10.000 vittime irachene di una guerra che ci vede coinvolti;questo non giustifica affatto il silenzio sull'uso di armi non convenzionali.
I Media non hanno mai messo in discussione le motivazioni del Pentagono sui motivi dell'attacco, non hanno mai dato lo stesso risalto alle affermazioni di Hans Blix,commissario Onu e ispettore in Iraq, che ha sempre sostenuto la malafede di Bush-e a ragione,come poi dimostrato.
I media non hanno mai speso parole di indignazione per le vittime dei bombardamenti ,non sono andati a casa delle vittime a raccogliee il dolore dei parenti,presentando queste tragedie e queste persone come esseri umani piuttosto che come "vittime di effetti collaterali".
I media stanno appoggiando la linea governativa , non mettono mai in discussione termini come "missione umanitaria" ma ne incoraggiano l'uso.Tutto qusto è difficilmente smentibile.
Se i media avessero messo in dubbio i teoremi di Bush, gli Usa avrebbero trovato enormi difficoltà a intraprendere questa guerra.


Analisi degli Utenti

L'utente x non ha mai parlato dei morti in Corea, Cina e Madagascar.
L'utente y non parla mai della Georgia ma solo dei metodi fascisti di Bush.
L'utente z non si commuove per le vittime coreane altrettanto quanto per quelle irachene.

Ammesso che tutto questo sia vero, e che da un'analisi di ciò che gli utenti discutono si possa risalire al loro pensiero anche se di fatto niente di tutto questo è mai stato espresso ma sia solo il frutto di una deduzione(peraltro arbitraria, non è detto che se una persona non parla di certi morti non si commuova lo stesso per questi)

questo non sposta di una sola virgola la precedente analisi dei media e il modo del tutto fazioso con cui presentano le notizie e incidono sulle opinioni di chi si affida a questi mezzi senza un'analisi critica dei loro sistemi e dei loro silenzi.

Se l'utente y non parla mai dei morti in Corea, questo non giustifica affatto che i media usino due pesi e due misure per le vittime di una stessa guerra (e nemmeno c'entra con l'argomento media!).

Lo stesso discorso del "porsi contro per convenzione" parte non tanto da un'analisi oggettiva di come si pongono i media nei nostri confronti, ma piuttosto da un'analisi degli utenti e di come questi si pongono dei confronti degli avvenimenti nel mondo.
Tutto ciò , ripeto, è assolutamente fuoriviante perchè non prende in considerazione l'elemento della discussione, cioè una critica a come le notizie che riceviamo tutti i giorni ci vengano presentate,se siano serie, oggettive, se analizzino un aspetto come una guerra nella sua globalità o se l'analisi critica dei media sia limitata a determinati aspetti.

Piuttosto si commentano i comportamenti degli utenti e ci si limita all'analisi dei loro pensieri.Cosa che non è affatto richiesta e non pertinente con la discussione.

_________________
Il Terrore è controllo
Io so



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 27-04-2004 alle 17:39 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 27-04-2004 15:28  
Il discorso del "porsi contro per convenzione" tra l'altro è un ottimo metodo per sbarazzarsi degli argomenti trattati.

Infatti chi "si pone contro" determinati aspetti lo fa sulla base di precise argomentazioni.

Sarebbe pertanto onesto ribattere a quelle argomentazioni e non cercare di sminuire le stesse asserendo che si tratta solo di un sadico gusto di porsi sempre contro qualsiasi cosa.


_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Schneider

Reg.: 09 Gen 2004
Messaggi: 186
Da: Castenedolo (BS)
Inviato: 27-04-2004 15:50  
quote:
In data 2004-04-27 00:34, moxfurbona scrive:
Secondo me il risalto per Quattrocchi non è propaganda ma l'ennesimo esempio dell'ignoranza che i media hanno qua in Italia.



Purtroppo non si tratta di una questione di ignoranza, anzi, il loro lavoro lo sanno fare fin troppo bene. Lo scopo reale di tutti i media non è informare, ma vendere il prodotto (che sia un giornale o un tg o qualunque altra cosa) attraverso le notizie che suscitano maggiori sentimenti nella gente (sdegno, commozione, rabbia, etc). Come vendono? Semplicemente cavalcando l'onda emotiva che gli garantisce risultati di audience maggiori.
Dei 3000 morti in Corea in questo momento "non gliene frega niente a nessuno" e allora la notizia viene messa a fine tg, dopo il gossip, o nelle pagine centrali del giornale. Quattrocchi e gli altri tre ostaggi fanno notizia e allora se ne parla.
Purtroppo le logiche commerciali hanno il sopravvento su tutto il resto e l'informazione che ne consegue fa schifo.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 27-04-2004 17:21  
Non si tratta solo di ottenere più audience, ma anche di non andare contro agli interessi economici di chi li finanzia.
I programmi o le inchieste scomode ai gruppi dirigenti non trovano finanziamenti.
E come abbiamo visto, i media sopravvivono grazie alla pubblicità (banche assicurazioni petrolio ecc.)e nessuna notizia che leda gli interessi degli inserzionisti potrà mai apparire, e quelle che appaiono sono presentate perchè rispecchino i valori e i prodotti di queste grandi multinazionali.
Ma di questo argomento c'è già un topic (i media = la fabbrica del consenso).

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celeste

Reg.: 23 Apr 2004
Messaggi: 867
Da: firenze (FI)
Inviato: 27-04-2004 18:00  
quote:
In data 2004-04-27 17:21, Quilty scrive:
Non si tratta solo di ottenere più audience, ma anche di non andare contro agli interessi economici di chi li finanzia.
I programmi o le inchieste scomode ai gruppi dirigenti non trovano finanziamenti.




Sarà' per questo che non è stata trasmessa la puntata di Blu Notte sulla mafia e il programma di Lucarelli è stato sospeso sine die.
Perché la mafia è incistata a tutti i livelli del potere e non tollera ficcanaso e sputtanamenti
_________________
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.

(Charles Bukowski)

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-04-2004 18:03  
Scusa quilty ma questo non è il topic solo dei media, non è quello su "Matrix".
La mia conclusione non era atta a rendere meno valide le tesi di chi la pensa "diversamente" dalla maggior parte e che si preoccupoa di come i media "manipolino" la gente "media", ma la derivazione di ciò che lessi ad esempio qui e su altri topic sul valore dei morti.
C'è chi pensano che siano tutti uguali, e così che sia italiano o meno non cambia niente, comunque c'è dispiacere, comunque bisogna giudicare i responsabili con la stessa indignazione e impegno.
Ecco, visto che l'impegno e l'indiganzione è focalizzata solo verso coloro( Bush e comapny) che vengono accusati anche di manipolare le teste degli "uomini medi", allora mi sembra normale pensare che questo modo di porsi non sia esso stesso essenzialmente legato al bisogno di andare contro solo i fenomeni pubblici e famosi. L'impegno nell'analisi (giusta o sbagliata che sia)si riversa solamnete nelle grandi questioni, in quelle note, tralasciando quelle che godono di meno clammore.Tutto ciò può di certo lasciar un poco di confusione in chi crede che quest'impegno nel vedere al d là dell'apparenza non sia tanto un desiderio innato e totale di giustizia, quanto il "piacere" di esser capcai a scovare le magagne del "pezzo grosso".
E anche quindi se non fosse così, comunque il dubbio di chi stà al di fuori può sorgere abbastanza automatico.
Se infatti l'impegno fosse basato sull'uguaglianza delle morti, parlereste e andreste ad analizzare meglio moltissime altre situzioni, e non solo una o due.
E da ciò nasce la considerazione che alla fine anche questo modo di vedere( che può anche esser giusto) sia legato indissolubilmente ai media e a ciò che decidono di farci vedere e sentire.
Se i media non parlano molto di ciò che è successo in Madagascar nenache "voi" ne parlate, così per qualsiasi altra cosa.
Insomma questo deisderio di giustizia nasce da un'effettiva considerazione eguale per qualsiasi popolo, strage e malefatta, o seppur nasca in questi termini alla fine non diventa altro che una ricerca di giudizio solo verso chi è più in vista?
_________________
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 27-04-2004 18:04  
quote:
In data 2004-04-27 17:21, Quilty scrive:
Non si tratta solo di ottenere più audience, ma anche di non andare contro agli interessi economici di chi li finanzia.
I programmi o le inchieste scomode ai gruppi dirigenti non trovano finanziamenti.
E come abbiamo visto, i media sopravvivono grazie alla pubblicità (banche assicurazioni petrolio ecc.)e nessuna notizia che leda gli interessi degli inserzionisti potrà mai apparire, e quelle che appaiono sono presentate perchè rispecchino i valori e i prodotti di queste grandi multinazionali.
Ma di questo argomento c'è già un topic (i media = la fabbrica del consenso).


veramente ogni giorno sul Corriere ci sono notizie negative su banche e quant'altro.
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For relaxing times make it Suntory time

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 27-04-2004 21:18  
quote:
In data 2004-04-27 18:04, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-04-27 17:21, Quilty scrive:
Non si tratta solo di ottenere più audience, ma anche di non andare contro agli interessi economici di chi li finanzia.
I programmi o le inchieste scomode ai gruppi dirigenti non trovano finanziamenti.
E come abbiamo visto, i media sopravvivono grazie alla pubblicità (banche assicurazioni petrolio ecc.)e nessuna notizia che leda gli interessi degli inserzionisti potrà mai apparire, e quelle che appaiono sono presentate perchè rispecchino i valori e i prodotti di queste grandi multinazionali.
Ma di questo argomento c'è già un topic (i media = la fabbrica del consenso).


veramente ogni giorno sul Corriere ci sono notizie negative su banche e quant'altro.



Ah bè,allora i giornali son proprio in mano
ai comunisti..ma se una banca fallisce o
se Tanzi ruba miliardi(nell'ambiente lo sapevano tutti,però l'han tirato fuori quando conveniva..)i media non possono non
parlarne.Il problema è che le azioni di guerra son fatte per gli interessi di questi
grandi gruppi e nessuno ne discute le cause
nè tantomeno la legittimità..si cerca soltanto di commuovere gli spettatori,inducendoli ad identificarsi con
i parenti delle vittime(cosa facile..sono
italiani come noi,hanno le nostre tradizioni,il nostro modo di pensare.al loro
posto in Tv potremmo esserci noi..)ed a scagliarsi contro chi ha colpito i nostri
soldati.La stessa cosa succede con gli immigrati:nessuno parla del prechè ci
siano,ed anzi siano una conseguenza necessaria della cosidetta globalizzazione:
si parla dei furti,delle rapine che commettono..Ecco come i media ci inibiscono
il pensiero..in parte ci trasformano in robot obbedienti

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 27-04-2004 21:40  
quote:
In data 2004-04-27 21:18, Julian scrive:
quote:
In data 2004-04-27 18:04, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-04-27 17:21, Quilty scrive:
Non si tratta solo di ottenere più audience, ma anche di non andare contro agli interessi economici di chi li finanzia.
I programmi o le inchieste scomode ai gruppi dirigenti non trovano finanziamenti.
E come abbiamo visto, i media sopravvivono grazie alla pubblicità (banche assicurazioni petrolio ecc.)e nessuna notizia che leda gli interessi degli inserzionisti potrà mai apparire, e quelle che appaiono sono presentate perchè rispecchino i valori e i prodotti di queste grandi multinazionali.
Ma di questo argomento c'è già un topic (i media = la fabbrica del consenso).


veramente ogni giorno sul Corriere ci sono notizie negative su banche e quant'altro.



Ah bè,allora i giornali son proprio in mano
ai comunisti..ma se una banca fallisce o
se Tanzi ruba miliardi(nell'ambiente lo sapevano tutti,però l'han tirato fuori quando conveniva..)i media non possono non
parlarne.Il problema è che le azioni di guerra son fatte per gli interessi di questi
grandi gruppi e nessuno ne discute le cause
nè tantomeno la legittimità..si cerca soltanto di commuovere gli spettatori,inducendoli ad identificarsi con
i parenti delle vittime(cosa facile..sono
italiani come noi,hanno le nostre tradizioni,il nostro modo di pensare.al loro
posto in Tv potremmo esserci noi..)ed a scagliarsi contro chi ha colpito i nostri
soldati.La stessa cosa succede con gli immigrati:nessuno parla del prechè ci
siano,ed anzi siano una conseguenza necessaria della cosidetta globalizzazione:
si parla dei furti,delle rapine che commettono..Ecco come i media ci inibiscono
il pensiero..in parte ci trasformano in robot obbedienti



veramente scrivono cose che al momento passano inosservate
e poi diventano notizie
senza contare sondaggi, inchieste, dossier, ecc. fatti in tempi non sospetti.
Passano semplicemente inosservati.
Chi è che legge tutti gli articoli di un quotidiano ? nessuno ha tempo per farlo

Per fare un esempio banale sul Salvaprezzi su internet Corriere vi è una continua denuncia su ogni tipo di azienda
_________________
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RoyBatty82

Reg.: 16 Feb 2004
Messaggi: 312
Da: Tyrell Corp. (es)
Inviato: 27-04-2004 22:03  
Io avrò pensierini da prima elementare Quilty...tu nemmeno quelli...dato che sai solo riportare pezzi di giornale e credi ciecamente in tutti i libri e gli articoli che ti fanno comodo...mentre cio che dicono gli altri e tutta merda...senza usare il tuo cervello.

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Lord_Elric
ex "EricDraven"

Reg.: 01 Apr 2004
Messaggi: 2186
Da: piombino (LI)
Inviato: 27-04-2004 22:34  
Per quanto riguarda i media non mi sembra che l'enfasi maggiore data a certi morti rispetto ad altri sia dettata dal potere (altrimenti non si capisce perchè si parli dei bambini palestinesi uccisi dagli israelinai e si tenga il conto dei morti civili iracheni). Credo che sia piuttosto una sorta di 'tradizione' privilegiare certe zone del mondo rispetto ad altre perchè toccano di più la gente. Per esempio i bambini che muoiono di fame in Africa sono molto più popolari dei loro compagni di sventura brasiliani.
Per quanto riguarda le persone... il vizio di strumentalizzare i morti ce l'hanno un po' tutti.
Esempio, guerra del Kosovo. Le persone in piazza coi bersagli sul petto che manifestavano contro i bombardamenti USA non si erano mai mosse prima per manifestare contro le atrocità di Milosevic. Forse un morto kosovaro o croato per loro contava meno di un morto serbo?
In quello stesso periodo è precipitata la situazione in Cecenia. I carri russi radevano al suolo a cannonate i villaggi ceceni. I soldati compivano atrocità sui civili. Silenzio, si manifestava solo contro i bombardamenti USA in Serbia. Adesso che Putin è amico di Berluscazzi e Bush quelle persone si ricordano dei morti ceceni
I morti iracheni? I sostenitori della guerra sbandierano quelli di Saddam, i pacifisti sbandierano quelli dei bombardamenti angloamericani... e i morti ammazzati da Al Qaeda (es strage della moschea)?? Quelli non se li incula nessuno perchè allora bisognerebbe ammettere che il terrorismo islamico non è un moto di indipendenza/resistenza ma un branco di assassini che colpiscono anche i civili iracheni perchè magari sono sciiti e non sunniti.
Basta con le partigianerie. L'UOMO uccide perchè è una bestia, qualsiasi sia la sua bandiera/nazione. Tutti i morti devono suscitare in noi la stessa pena/tristezza.
_________________
"Elric non può avere ciò che più desidera. Ciò che desidera non esiste. Ciò che desidera è morto. Elric ha soltanto angoscia, rimorso, malvagità, odio. E' tutto ciò che merita e tutto ciò che potrà mai desiderare" M.Moorcock-Elric di Melnibonè

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RoyBatty82

Reg.: 16 Feb 2004
Messaggi: 312
Da: Tyrell Corp. (es)
Inviato: 27-04-2004 22:45  
E' palese che i morti hanno tutti lo stesso valore.
Cio non toglie che SOGGETTIVAMENTE a un italiano possa dispiacere di piu la morte di un altro italiano.

Non siamo tutti macchine ciniche e polemiche, che passano sopra alle emozioni in nome di compagini politiche e teorie di complotto.

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