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Autore Torneremo al medioevo?
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-03-2004 13:18  
Il petrolio sta per finire.
le stime più ottimistiche degli esperti dicono che ne potremo usufruire fino al 2030-2040.
Una volta esaurito e senza un'altrenativa non ci sarà più la benzina per viaggiare,la plastica e tante altre cose che si fanno col petrolio.

Mentre le grandi multinazionali sono intente a intraprendere le guerre per accappararsi le ultime risorse petrolifere (Iraq e tra poco Iran),a cercare di trivellare riserve naturali come l'Alaska,non c'è nessuna alternativa che viene portata avanti.

O meglio,le automobili a idrogeno esistono già,non inquinano,ma per scindere l'idrogeno dall'ossigeno occorre energia in quanto l'idrogeno non è un combustibile,e senza petrolio come si fa a ricavare energia ?

Nessun governo però si interessa a produrre macchine a irogeno e a metterle in circolazione,verrebbe annientato dal potere delle multinazionali.

L'interesse riguardo a questo tema è pari a zero,ma continuando a mungere la vacca il latte finisce e ci si ritrova senza più cibo e in miseria. Il medio evo si avvicina.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 09-03-2004 alle 13:24 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-03-2004 13:20  
Petrolio. E poi?
Di Maurizio Blondet - «Avvenire» 4 marzo 2004

Gli esperti: «La produzione presto comincerà a calare» Il «picco» estrattivo potrebbe essere molto vicino: a maggio un convegno cercherà risposte Ma le compagnie sono già all'opera per il futuro.

Geologi, economisti, presidenti di multinazionali energetiche: saranno tutti a Berlino il prossimo maggio. Richiamati da un convegno internazionale che cercherà di rispondere a una domanda inaudita, ed anche minacciosa: il picco petrolifero è già arrivato? «Picco petrolifero» è un termine che va spiegato, visto che dovremo conviverci. Ogni pozzo aperto dalla Shell, dall'Eni o dalla Exxon ha una durata di vita determinata: se ne estrae un numero crescente di barili (equivalenti a 159 litri) di oro nero, fino a che il pozzo raggiunge il «picco» produttivo: dopo il quale, l'emissione di grezzo diminuisce, fino ad esaurirsi. Inesorabilmente. Un famoso geofisico scomparso nel 1989, King Hubbert, radunò i dati di tutti i pozzi aperti ai suoi tempi (gli anni Settanta) per prevedere il momento del declino produttivo globale. Da allora, il grafico della produzione mondiale di greggio (Curva di Hubbert) viene continuamente aggiornato, grazie alle più avanzate tecniche di prospezione. Esiste addirittura, in Danimarca, un istituto dedito alla sorveglianza del grafico di Hubbert: è l'Aspo, Associazione per lo studio del picco petrolifero. Tra gli esperti, nessuno dubita che la civiltà fondata sul petrolio sia al tramonto. La sola differenza: gli ottimisti pongono il declino della produzione fra il 2020 e il 2030, i pessimisti fra il 2004 e il 2010. Non si tratta, stavolta, di messaggi allarmistici come quello sulla «fine delle risorse» lanciato dal Club di Roma negli anni '60.

Sono le sorelle petrolifere ad inquietarsi, perché i loro pozzi, in ogni luogo del pianeta, «buttano» sempre meno. Nel dicembre scorso, alla Borsa di Londra, si è brindato la notizia che un nuovo «grande» giacimento era stato scoperto nel Mare del Nord. Grande quanto? Abbastanza da coprire il fabbisogno del pianeta per 4 giorni. L'oro nero non sparirà da un giorno all'altro. Ma diverrà sempre più caro, e più costoso da estrarre. In un mondo dove la domanda cresce impetuosamente, con l'entrata di Cina e India nella società dei consumi. Oggi il mondo consuma 9 miliardi di tonnellate di petrolio ed equivalenti (tep) l'anno, ma con enormi disparità: dai 4,5 tep per persona l'anno nel Primo Mondo l'anno, ai 0,7 tep l'anno per ogni persona del Terzo. Se la domanda di costoro (cinque miliardi di uomini) si avvicinerà a quella occidentale, nel 2050 occorrerà produrre 30 miliardi di tep. Il triplo di oggi. Forse non a caso la BP, mantenendo la celebre sigla, ha cambiato nome: da British Petroleum s'è ribattezzata Beyond Petroleum (oltre il petrolio) e investe molto nel solare. Mentre la Total si è buttata nell'eolico. E non a caso, da tempo le Sette Sorelle non costruiscono nuove raffinerie. Il guaio è che nessuna altra fonte può davvero sostituire il liquido nero come motore della civiltà quale la conosciamo. Delle 4,5 tonnellate che ciascuno di noi consuma ogni anno, solo il 16 per cento finisce nel serbatoio della nostra auto.

Il 31 per cento ci fornisce fertilizzanti e materiali chimici d'ogni genere (dai pesticidi alle plastiche ai medicinali), il 19 per cento serve a far funzionare impianti e fabbriche, il 13 per cento serve all'irrigazione. Se il petrolio rincara, rincara anche il cibo, la cui produzione moderna dipende dal carburante in proporzione inimmaginabile. Se il petrolio sparisce, la produzione agricola torna al Medio Evo. «Ogni americano ha a disposizione l'energia su cui poteva contare un signore romano padrone di 200 schiavi», spiega Jospeh Tainter, archeologo presso il ministero americano dell'Agricoltura. «Una riduzione del 30 per cento dell'energia, come potrebbe verificarsi nei prossimi vent'anni, renderebbe impossibile alimentare tu tti gli attuali abitanti della Terra».


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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-03-2004 13:25  
quando ero bambino avevo letto previsioni catastrofiche per il 2000; sarebbero dovute finire tante di quelle cose.....ed eccoci qui.
Ancora più simpatico leggere i commenti Di Cicerone che si lamentava per l'inquinamento di Roma....e si chiedeva di quel passo dove si sarebbe arrivati.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 09-03-2004 13:31  
Il canada ha talemente tanto petrolio che potremmo sostenere per un altro secolo questi ritmi.
Il fatto è che il costo d'estrazione è molto alto, e metterlo adesso sul mercato non è possibile, in un futuro invece non si avranno problemi di concorrenza e così si prenderà il petrolio da lì.
Nel frattempo spero che ci si decida e si incentivino le auto elettriche
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Schneider

Reg.: 09 Gen 2004
Messaggi: 186
Da: Castenedolo (BS)
Inviato: 09-03-2004 13:48  
Anche la Russia ha delle belle riserve. L'auto elettrica esiste da 20 anni ma è ovvio che non ci sia alcun interesse da parte dei paesi produttori di petrolio affinchè venga commercializzata.
Per quel che riguarda l'auto ad idrogeno pensa se facessero un incidente due macchine, ci sarebbe un bel botto.

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aralis

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3151
Da: bolzano (BZ)
Inviato: 09-03-2004 14:28  
Dalle ricerche effettuate, pare che l'idrogeno abbia tendenza alla combustione spontanea,e sia possibile renderlo sicuro e controllabile solo su motori di grossa cilindrata. In Inghilterra funzionano dei taxi a idrogeno, e a Monaco di Baviera degli autobus in servizio all'aeroporto. Chiaramente sono piccole cose, in confronto alla vastità del problema.

Per quanto riguarda fonti di energia alternative non legate all'automobile, in Alto Adige abbiamo tantissime case che hanno l'energia solare, con i pannelli sui tetti, altre invece che sfruttano i ruscelli per produrre energia, ovviamente non in città, ma nei dintorni.
Invece in città abbiamo un impianto di riciclaggio dei rifiuti che fornisce acqua calda e riscaldamento ad un intero quartiere, mi sembra un piccolo passo avanti. Si risolvono due problemi in un colpo solo, bruciare i rifiuti e produrre energia alternativa.

[ Questo messaggio è stato modificato da: aralis il 09-03-2004 alle 14:30 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-03-2004 14:51  
Ah beh,se mi confermate che VOI in realtà siete gli esperti e non quelli che compiono queste statistiche errate vi posso credere sulla parola.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-03-2004 14:52  
quote:
In data 2004-03-09 14:28, aralis scrive:
Dalle ricerche effettuate, pare che l'idrogeno abbia tendenza alla combustione spontanea,e sia possibile renderlo sicuro e controllabile solo su motori di grossa cilindrata.



????
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-03-2004 14:53  
e fai bene ....
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-03-2004 14:56  
Quindi confermi che sei un esperto in campo delle risorse energetiche del pianeta?
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-03-2004 15:08  
eh come no, vado tutti i giorni dal distributore di benzina.
Ma speriamo che il petrolio finisca almeno si decideranno a tirare fuori le altre tecnologie anzichè continuare a leccare il culo agli arabi.
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Dinox187

Reg.: 22 Gen 2004
Messaggi: 554
Da: CASELLE TORINESE (TO)
Inviato: 09-03-2004 15:24  
Le energie alternativi sono tantissime ,dal sole alla marea , per quanto riguarda le materie plastiche si potrebbe usare un fracco di plastiche ricavate da piante ( e poi con la genetica che ci sara in quei anni chissa cosa potranno inventare), per il conbustibile che useremo in futuro per muoverci penso che useremo energie meno pericolose dell'idrogeno, per esempio motori al silicio, e in piu ci sara ormai la fusione nucleare che si pensa che inizi gia a partire nel 2020 in europa.
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Io non sono ne buono ne cattivo, IO SONO

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aralis

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3151
Da: bolzano (BZ)
Inviato: 09-03-2004 16:10  
quote:
In data 2004-03-09 14:52, Quilty scrive:
quote:
In data 2004-03-09 14:28, aralis scrive:
Dalle ricerche effettuate, pare che l'idrogeno abbia tendenza alla combustione spontanea,e sia possibile renderlo sicuro e controllabile solo su motori di grossa cilindrata.



????




Sicuramente non sono io l'esperta. Cerco, leggo, riporto quello che leggo. Io non ne so niente altro.
guarda qui



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Noi stiamo perdendo il Mondo a causa della velocità

[ Questo messaggio è stato modificato da: aralis il 09-03-2004 alle 16:11 ]

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 09-03-2004 16:29  
quote:
In data 2004-03-09 15:08, Tenenbaum scrive:
eh come no, vado tutti i giorni dal distributore di benzina.
Ma speriamo che il petrolio finisca almeno si decideranno a tirare fuori le altre tecnologie anzichè continuare a leccare il culo agli arabi.







Li stiamo massacrando altro che leccargli il culo.
Finché il signor Bush e compagnia saranno i maggiori industriali petroliferi del pianeta no si useranno le energie alternative stai tranquillo.
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Save the cheerleader, save the world

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-03-2004 16:32  
quote:
In data 2004-03-09 16:29, stevie scrive:
quote:
In data 2004-03-09 15:08, Tenenbaum scrive:
eh come no, vado tutti i giorni dal distributore di benzina.
Ma speriamo che il petrolio finisca almeno si decideranno a tirare fuori le altre tecnologie anzichè continuare a leccare il culo agli arabi.







Li stiamo massacrando altro che leccargli il culo.
Finché il signor Bush e compagnia saranno i maggiori industriali petroliferi del pianeta no si useranno le energie alternative stai tranquillo.




dovresti avere maggiore considerazione degli arabi.....
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