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Lars Von Trier: regista geniale o regista sopravvalutato?
E' semplicemente geniale! 6 33.3%
Il più innovativo e originale regista dei nostri tempi 3 16.7%
E' troppo sopravvalutato 4 22.2%
Lo odio ma qualche suo film non mi dispiace 3 16.7%
Odio lui e tutti i suoi film! 2 11.1%
E' troppo sottovalutato 0 0%
Totale 18 100%

Autore Lars Von Trier: regista geniale o regista sopravvalutato?
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 09-01-2004 12:54  
quote:
In data 2004-01-09 11:28, GionUein scrive:
Voglio vederci chiaro, davvero.
Impostiamo una conversazione costruttiva.



Sei sicuro?
Io ho un colpo in canna pronto per essere sparato.
Tra un po'lo sparo. Non e' un colpo che riguarda dogville, ma tutto cio' che c'e' prima... dal 67 al 99...

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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 09-01-2004 16:09  
Ok trist, ma io vorrei leggere qualcosa da parte degi " adulatori ".

E comunque aspetto trepidante il colpo.

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 09-01-2004 16:44  
non riesco a sopportarlo. gonfiato come pochi, anche se devo ammettere che l'ultimo dogville era interessante

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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 09-01-2004 17:47  
Qui proprio non ci siamo! Io continuo a vedere una sorta di pregiudizio da parte dei suoi detrattori.
Tu Tristam dici che c'è gente che qualcunque cosa faccia Von Trier la trova un capolavoro, i ogni caso invece a me sembra che c'è gente che al contrario, qualsiasi cosa faccia Von Trier la giudichi una merda, a prescindere perchè è stata girata da Von Trier, la pecora nera! L'uomo che ha osato sfidare le leggi del cinema!...

Volete sapere perchè ammiro Von Trier? perchè i suoi film sono i più originali che abbia visto negli ultimi anni, perchè ha un gran talento come scrittore e come regista (e qui nessuno riuscirà a farmi cambiare idea se non lo stesso Von Trier girando un film non all'altezza).
Perchè lui e insieme a lui altri registi aderenti al dogma'95 hanno domostrato che sono più importanti le buone idee e non la tecnica fine a se stessa, i primi 5 film dogma sono uno più bello ed interessante dell'altro...
per ora mi fermo qui.


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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 09-01-2004 17:52  
io non ho detto che tutti credono che i film di lars von trier siano dei capolavori, ho semplicemente detto che i suoi film si vanno sempre a vedere. e' un evento mediatico a cui non ci si puo' sottrarre.
Lars Von Trier e' un genio perche' tutto lo vedono come un autore, come quelli degli anni 60.
E'un nome certo. E' l'hitchcock del 2000.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 09-01-2004 18:02  
quote:
In data 2004-01-09 17:47, Pazolini scrive:
lui e insieme a lui altri registi aderenti al dogma'95 hanno domostrato che sono più importanti le buone idee e non la tecnica fine a se stessa,



in verita' i film dogma non sono altro che tecnica fine a se stessa. Le idee buone ci sono in tanti film, in dogma e' la tecnica che cambia fortemente l'impatto con il pubblico. poi ovvio le storie "malate" ambientati in posti abbandonati da dio, con personaggi disperati, meschini e morbosi e' l'altro ingrediente caratteristico di dogma.
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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 09-01-2004 18:07  
quote:
In data 2004-01-09 17:52, Tristam scrive:
io non ho detto che tutti credono che i film di lars von trier siano dei capolavori, ho semplicemente detto che i suoi film si vanno sempre a vedere. e' un evento mediatico a cui non ci si puo' sottrarre.
Lars Von Trier e' un genio perche' tutto lo vedono come un autore, come quelli degli anni 60.
E'un nome certo. E' l'hitchcock del 2000.




Anche su questo mi tocca contraddirti: un fenomeno mediatico per me è tutt'altro, i film di Von Trier vengono sempre relegati a pochi cinema; l'ultimo "Le cinque variazioni" in quanti cinema italiani pensi che sia uscito? Io ho dei dubbi che superino la decina!!!
Matrix è stato un evento mediatico! Il signore degli anelli è stao un evento mediatico! Ma i film di Von Trier non sono certo per le masse, i grandi incassi...



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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 09-01-2004 18:15  
quote:
[i]In data 2004-01-09 18:02, Tristam




in verita' i film dogma non sono altro che tecnica fine a se stessa. Le idee buone ci sono in tanti film, in dogma e' la tecnica che cambia fortemente l'impatto con il pubblico. poi ovvio le storie "malate" ambientati in posti abbandonati da dio, con personaggi disperati, meschini e morbosi e' l'altro ingrediente caratteristico di dogma.

[/quote]

Sono d'accordo su quasi tutto ma che il dogma'95 sia una tecnica fine a se stessa; su quello proprio non ci siamo
La tecnica dogma'95 è un MEZZO e non un FINE!
O almeno io la vedo così.
La tecnica dogma da "quel particolare taglio" di un documentario, filmino o di reality.
Ma se tu prendi "il re è vivo" e "idioti", a parte le 10 regolette, c'è un abisso tra i due film!...




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SandroM

Reg.: 05 Gen 2004
Messaggi: 188
Da: Saronno (MI)
Inviato: 09-01-2004 19:51  
quote:
In data 2004-01-09 17:52, Tristam scrive:
io non ho detto che tutti credono che i film di lars von trier siano dei capolavori, ho semplicemente detto che i suoi film si vanno sempre a vedere. e' un evento mediatico a cui non ci si puo' sottrarre.
Lars Von Trier e' un genio perche' tutto lo vedono come un autore, come quelli degli anni 60.
E'un nome certo. E' l'hitchcock del 2000.




Se veramente fosse come dici tu avremmo meno cinema con film in stile "Vacanze in India"
(film che avrebbe potuto chiamarsi tranquillamente idioterne!) e più cinema con film di un certo tipo come quelli di LVT, e ciò per me non sarebbe che un bene
Secondo me i geni, quelli veri, non vengono capiti da tutti, ma molto spesso vengono derisi o ghettizzati. I pochi che li capiscono veramente invece li amano alla follia. Magari fra una trentina d'anni diverrà veramente un icona, chi può dirlo...



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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 09-01-2004 22:08  
Siete bravi...

Concordo soprattutto con chi ha detto che il Dogma è un mezzo e non un fine.
In effetti è proprio questa la differenza fondamentale che passa tra un film come può essere quello americano contemporaneo, che non impiega alcun mezzo espressivo per giungere ad un fine, bensì lo subordina ad un'urgenza narrativa, rendendolo quindi debole e inefficace; e un film di Von Trier ( o Vinterberg e gli altri...) che, attraverso una precisa consapevolezza, fa del mezzo cinematografico priorità assoluta, anche a costo di imporsi una sorta di regolamento entro il quale realizzare un film, divenga una vera e propria riflessione sul mezzo stesso.
E' anche vero che, come si è già detto, nulla di tutto ciò è in qualche modo innovativo, poichè Trier non si è inventanto nulla, ma ha ripreso (in un momento decisamente confacente a questo tipo di opposizione, in cui la grande industria cinematografica americana, pare disinteressarsi completamente della qualità artistica di un'opera cinematografica, sfornando uno dopo l'altro filmetti insignificanti dal punto di vista registico) quegli stessi concetti alla base di ogni movimento cinematografico che hanno rivoluzionato (nel bene e nel male) il fare cinema.
Detto ciò, bisogna anche dire che Von Trier, non è solo questo, non è Dogma 95 per ovviare a certe difficoltà del far cinema oggi, e tantomeno per proporre originalità e anomalia, quella di Von Trier resta prima di tutto una profonda e pratica riflessione, poichè, come si è visto già agli esordi, è e resta prima di tutto un ottimo regista, in quanto buon conoscitore e sfruttatore del linguaggio cinematografico.
Per questi motivi non credo sia possibile non collocare Lars Von Trier nella ristretta cerchia di "autori" di questo tempo, e come per tutti gli autori, non sono i film in se a dover essere valutati, bensì Trier nei suoi film, e in tal esame, non può che risultare promosso a pieni voti. "Non esistono film, esistono soltanto autori" (Truffaut).

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 09-01-2004 23:16  
Mi intrometto nuovamente in questo dibattito dalla porta di servizio...
Un dibattito interessante, poichè compaiono estimatori e detrattori di Von Trier che presentano (tutti) motivazioni e giudizi oggettivi sulla "scelta di una determinata ottica registica" da parte dell'autore.
Dove sta, quindi, la differenza tra chi lo ama o chi lo odia, evidenziando il fatto che di indifferenti se ne vedano pochi?

L'autore (come ama definirlo mallory) presenta ineccepibili basi, spirito intraprendente e (lo confesso) geniale nel suo concepire il cinema e un (amabile) "sbattersene" delle regole che fanno la fortuna di un qualsiasi aneurysma hollywoodiano. Non segue uno schema preciso, Affronta le arti provocatorie che hanno innalzato molti altri grandi movimenti del passato (citiamo ancora la nouvelle-vague, ma giusto come esempio), pur approfittando dell'inevitabile sbalzo sociale che ha portato i registi dissidenti in testa ai gradimenti di molti spettatori "moderni", a prescindere proprio dai contenuti.
Già, i contenuti.
Non dico che Von Trier non ne abbia, sia che si consideri i contenuti nelle scelte registiche (in primis, come ho già affermato prima), sia che si considerino i contenuti correlati alla sceneneggiatura e all'ambientazione (nel senso più ampio possibile) dei film.
Solo che in questi ultimi entrano in gioco istinti fondamentalmente soggettivi, caratterizzanti ogni singolo spettatore, critico, o qualsivoglia altro fruitore del cinema. I miei istinti visivi mi portano a rimanere perplesso dopo la visione delle sue opere, tra il distratto e l'indifferente.
Allo stesso tempo altri possono trovare nella visione di Von Trier un piacere personale assolutamente soddisfacente.
Un tempo credevo che questo fosse simbolo di un significato importante e a me sconosciuto.
Adesso posso definire questa sensazione con
"noia".
Ma sicuramente sbaglio...

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 09-01-2004 23:53  
quote:
In data 2004-01-09 12:33, Tristam scrive:
quote:
In data 2004-01-09 00:35, 13Abyss scrive:
E' proprio questo il punto assodato: il cinema di Lars Von Trier è pura forma, innovazione nella messa in scena, genialità del concetto stesso di "fare cinema".
Questo può essere ciò che accomuna il regista e le sue basi concettuali sul cinema con altri grandi movimenti del passato quale Nouvelle Vague, Neo-Realismo e impressionismo francese.
La cosa che mi impedisce di apprezzarlo, invece, è la carenza di contenuti che i suoi film presentano, così presi come sono dal simboleggiare uno stile, una presa di posizione provocatoria che diventa evento.
Personalmente e (molto) soggettivamente tendo a porre il contenuto filmico tra le priorità assolute: con questo non affermo che i film di Von Trier non abbiano niente da dire, semplicemente sono io che non riesco a trovarci un significato aldilà del concetto stesso di "fare cinema", un'idea da proporre, uno spunto da presentare e rappresentare.
Come dici tu, Mattia, "I film di Von Trier and co.sono eventi teorici cui il mondo assiste imbabolato prima ancora che veri e propri film.".
Bene, è proprio questo che mi porta a rimanere perlopiù indifferente di fronte alle sue opere.

Come volevasi dimostrare, il post è molto differente dal precedente.
Speriamo che le intenzioni siano rimaste fedeli il più possibile. Tu che ne dici Tristo?




Io credo che Von Trier non abbia innovato il linguaggio cinematografico, piu’ che altro e’ solo perche’ non si puo’ piu’ fare. Quello che ha fatto e’ stato ritagliarsi un po’ di spazio all’interno delle grandi modalita’ rappresentative (montaggio esposto agli occhi, macchina da presa in costante movimento) e trasformare un tipo di cinema in stile e quindi in segno di riconoscimento. Questo non tanto perche’ Lars Von Trier abbia uno stile evolutivo, filogentico, costante e lineare.
Trier e’ tutto e il contrario di tutto.
Basti vedere I suoi film, la sua filmografia. Onde del destino, regno, Idioti, Dancer in the Dark, quasi senza continuita’. Come quando si e’ giovani e studenti e si cambia sempre stile. Quindi un film per ogni stile. E allora se non filogenticamente di certo ontogenicamente i suoi film hanno un forte senso unitario.
Per tutta la durata sono quello che sono nei primi minuti.

Il discorso della nouvelle vague e’ un discorso molto delicato.
Lars Von Trier esce dal nulla, come I giovani turchi, ma esce in un periodo che culturalmente lo accetta come normale., passabile “in fondo nulla di che”, come un elemento impazzito, ma nemmeno cosi’ tanto. Non e’ Godard, non e’ Rivette. Non e’ nemmeno Straub, seppure ne copi le idee.Trier e’ furbo. Molto furbo. E questa e’ la cosa piu’ bella per me.
Produttore, regista attore, da sempre nel cinema. Il cinema magari lo ha sempre vissuto ed e’ sempre stato un buon lettore di immagini. Un po’ folle, al punto giusto. Segue la lezione di Hitchcock alla grande e fa in piccolo cio’ che in grande, senza secondi fini, avevano fatto I critici/registi dei chaiers. Ma Trier non e' un critico, le sue basi critiche sono basi blandamente teoriche trasportate su un "calvinismo" poietico tutto di effetto, frontalizzato. non e' un caso che il suo film sia privo di una metafisica.
Trier non ha cambiato ilmondo e non lo cambiera’ mai ormai. In questo e’ opposto alla nouvelle vague, ma la sua operazione mediatica e’ da ammirare.
In questo Von TRier mi piace. Mi piace quando ero ragazzino, un po' mi interessa ancora adesso...

Poi secondo me i temi che Lars Von Trier sceglie per lui sono assolutamente fondamentali.il suo e' un cinema fortemente contenutistico. su questo si costruisce infatti la regia...




[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 09-01-2004 alle 12:34 ]


Andiamo sul particolare del tuo post Mattia...
Innovazione del linguaggio cinematografico non vuol dire creazione di nuove modalità di ripresa, o meglio, non solo questo.
L'innovazione può essere presente anche nel rivoluzionare i legami e le miscele stilistiche di forme di rappresentazione già esistenti, già usate.
Questo è il caso di Von Trier. Assolutamente.

Il "cambio continuo di registro stilistico", poi, non è fonte assoluta di freschezza e buoni risultati. Uniformità per tutta la durata del film può si rappresentare una forte coerenza, ma può anche scocciare lo spettatore... Sembra di tornare al solito vecchio discorso del "sembra un'opera difficile che può nascondere genialità incomprese" di chi non conosce questo cinema, in realtà, come avete sempre affermato voi, Lars Von Trier è lì, identificato nei suoi stessi film, senza nessun mistero, senza nessun alone di complicatezza. Genuino. Chiaro. ...E fortemente legato al gusto dello spettatore.
Perchè affermare che sia impossibile non apprezzarlo?

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Tristam
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Inviato: 10-01-2004 16:14  
quote:
In data 2004-01-09 18:15, Pazolini scrive:
quote:
[i]In data 2004-01-09 18:02, Tristam




in verita' i film dogma non sono altro che tecnica fine a se stessa. Le idee buone ci sono in tanti film, in dogma e' la tecnica che cambia fortemente l'impatto con il pubblico. poi ovvio le storie "malate" ambientati in posti abbandonati da dio, con personaggi disperati, meschini e morbosi e' l'altro ingrediente caratteristico di dogma.




Sono d'accordo su quasi tutto ma che il dogma'95 sia una tecnica fine a se stessa; su quello proprio non ci siamo
La tecnica dogma'95 è un MEZZO e non un FINE!


[/quote]

Certo che e' un mezzo. Mai detto che sia un fine, anche se nel cinema di von trier esiste un fine, che sta nel cinema e va oltre il cinema per sconfinare.
Quando dico che la tecnica e' fine a se stessa mi riferisco ad un discorso molto piu' ampio che quakcuno ha gia' affrontato meglio di me, recentemente e anche negli anni 40.
Credo che la sua tecnica sia unicamente fine a se stessa perche' non mi sembra rimandare a nient'altro che a se stessa. Eccettuato forse alcuni momenti in cui la regia si confa perfettamente all'atmosfera narrativa del racconto. E conosciamo i racconti medi del Dogma.
Questa mancanza si sente nel suo cinema. Non c'e' corrispondenza tra il segno e il senso. Il montaggio e lo stile di regia esistono perche' li vediamo nel film, sono l'involucro superficiale, la laccatura ad oro di un volgare pezzo di metallo. Vediamo von trier e possiamo pensare a Godard, anche a Ejzenstein (forzando molto, ma si puo') ma la sua tecnica e' priva di metafisica. e' come detto un involucro di segni. ma il legame che sottende la comunicazione e unisce questi segni al senso che questi dovrebbero significare manca. Manca in tutto il cinema moderno. Da pulp fiction a Trier.
Il regista danese ha certo una sua visione del mondo, la mette in scena. E' centripeta, veloce. Ma chi non ce l'ha? Chi schiacciando il bottone della videocamera, montando le immagini, non produrebbe la sua visione del mondo?
Lars Von Trier sa girare. Escludendo
Epidemic e L'elemento del crimine che sono pessimi esempi di regia, nonche' dei mezzi fallimenti, da Medea in poi e soprattutto, secondo me, con il Regno, Trier inizia a mettere giu' il suo stile e quindi la sua visione del mondo. Seppure dopo idioti i suoi film si sono ridotti ad essere delle mere copie del cinema che solo qualche anno prima cerco', provocatoriamente e anche simpaticamente, di criticare(?)
Von Trier per tutto questo e' considerato un autore. Ma certo e' un autore del 2000. E esiste ancora uesto termine se invece la metafisica e la morale del cinema non esiste piu'? Si puo' dire autore per un film la cui tecnica non si poggia su una metafisica? O esiste una metafisica in Von Trier?
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Tristam
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Da: genova (GE)
Inviato: 10-01-2004 21:15  
comunque nel caso....
ho scritto tutto qui...

http://www.filmup.com/forum/viewtopic.php?topic=20588&forum=4&17
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13Abyss

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Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 11-01-2004 15:06  
Infatti meglio andarsene in TuttoCinema.
Non mi piace la sezione Sondaggi per affrontare un tema come questo.

Soltanto che mi ci vorrà un pò di tempo per leggermi tutta quella patagna di roba che hai scritto là, Tristo...
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