FilmUP.com > Forum > Sondaggi - Lars Von Trier: regista geniale o regista sopravvalutato?
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Lars Von Trier: regista geniale o regista sopravvalutato?
E' semplicemente geniale! 6 33.3%
Il più innovativo e originale regista dei nostri tempi 3 16.7%
E' troppo sopravvalutato 4 22.2%
Lo odio ma qualche suo film non mi dispiace 3 16.7%
Odio lui e tutti i suoi film! 2 11.1%
E' troppo sottovalutato 0 0%
Totale 18 100%

Autore Lars Von Trier: regista geniale o regista sopravvalutato?
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 08-01-2004 22:49  
quote:
In data 2004-01-08 22:44, Tristam scrive:
quote:
In data 2004-01-08 22:39, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2004-01-02 16:27, 13Abyss scrive:
Io non mi pronuncio... su questo tema si rischia il linciaggio...







dai e perche' mai?
Non piacera' anche a te?!





Diciamo che ho apprezzato uno soltanto dei suoi film (Dogville però non l'ho visto...), ma per quanto riguarda TUTTO il resto, compreso ciò che lui intende come regia... profondo disgusto...
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 22:51  
quote:
In data 2004-01-08 22:49, Tristam scrive:
Eh eh
Mall, Mall.
mi citassi in tutto...!





La poca stima me lo impedisce...
_________________

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 22:54  
cioe' hai aprezzato solo un film perche' non lo hai visto?
Smaro' benedetta...
Beh Dogville e' in effetti un polpettone galattico. Meglio allora "Oklahoma".
Comunque Idioti e' un bel film. mentre Il regno e' una storia molto divertente e anche un bell'intreccio di montaggio.
Era molto bravo da piccolo Von Trier.
poi i suoi film sono un po' dei pacchi...



_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 22:56  
quote:
In data 2004-01-08 22:51, mallory scrive:
quote:
In data 2004-01-08 22:49, Tristam scrive:
Eh eh
Mall, Mall.
mi citassi in tutto...!





La poca stima me lo impedisce...




ci hai annoiato.
dai basta.
le tue cose ti sono salite fino al cervello.
_________________
"La mia filosofia quotidiana ?Equesta: nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa ?Ela ragione per cui non ho niente da spartire con ci?Eche non mi piace." Ozu

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 08-01-2004 alle 22:57 ]

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 22:59  
Strano, pensavo la stessa cosa di te.
Ciao nè
_________________

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 23:00  
maro' ma sei una bambina dell'asilo?
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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 08-01-2004 23:08  
quote:
In data 2004-01-08 22:54, Tristam scrive:
cioe' hai aprezzato solo un film perche' non lo hai visto?
Smaro' benedetta...
Beh Dogville e' in effetti un polpettone galattico. Meglio allora "Oklahoma".
Comunque Idioti e' un bel film. mentre Il regno e' una storia molto divertente e anche un bell'intreccio di montaggio.
Era molto bravo da piccolo Von Trier.
poi i suoi film sono un po' dei pacchi...






No.
Si vede che mi sono espresso male.
Di tutti i suoi film che ho visto (alcuni recentemente) ho apprezzato soltanto Dancer in the Dark (e non eccessivamente).
Dogville non l'ho visto.
Le uniche opere che non ho visto di Trier sono proprio le primissime, che dicono siano le migliori; sul suo inizio di carriera quindi non mi esprimo.
Del suo periodo recente, tranne il film di cui sopra, non c'è cosa che non mi disgusti.
Spero di essere stato chiaro questa volta, anche se non ho voglia di approfondire.

E poi....voi due... la fate finita di bisticciare?
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 23:12  
no scusa.
anche io mi sono espresso male.
i suoi film migliori non sono quelli degli esordi, che in verita' sono anche peggio degli ultimi due,ma quelli del periodo scolastico e/o adolescenziale.
L'unico Von TRier che ha senso e' quello di Five Obstructions e Idioti.
_________________
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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 08-01-2004 23:27  
quote:
In data 2004-01-08 23:12, Tristam scrive:
no scusa.
anche io mi sono espresso male.
i suoi film migliori non sono quelli degli esordi, che in verita' sono anche peggio degli ultimi due,ma quelli del periodo scolastico e/o adolescenziale.
L'unico Von TRier che ha senso e' quello di Five Obstructions e Idioti.



Five Obstruction lo conosco solo per sentito dire.
Ma Idioti è del periodo adolescenziale/scolastico???!!!
Non è della seconda metà dei '90???
Forse anche qui ho capito male io (un sonno stasera...).
Cmq Idioti è forse il suo film che odio maggiormente: sterile, insignificante, inutilmente aderente a Dogma '95 (in effetti non può essere del periodo di cui sopra...).
Una boiata tremenda e fine a se stessa, sempre che un fine lo abbia.
E' brutto che un'idea come quella porti ad un risultato che non fa nè ridere, nè piangere, in sostanza non fa assolutamente nulla.
C'è chi lo ha descritto come un capolavoro del "basta poco per creare", ma se mi dai una decina di amici miei e una Super8 sono sicuro di far meglio.
Ma su Von Trier non dovrei esprimermi, lo conosco sommariamente in fin dei conti, ma già abbastanza per odiarlo...
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 23:36  
guarda, qui sbagli.
Lars Von Trier sara' pure un pessimo cineasta, ma e' un buon regista. ovvero e' uno che conosce il linguiaggio del cinema e sa come usarlo.
su questo non si puo' dire nulla.
e la storia del "lo faccio anche io" e' la storia piu' vecchia e sterile del mondo.
la si sente dagli impressionisti in avanti.
sta di fatto che non lo hai fatto e non l'ho fatto nessun altro (nelle modalita' con cui lo ha fatto lui. Forse Vintembreg e' stato un po' meglio). E forse ai tempi di Godard si diceva lo stesso, ma essere sgrammaticati non vuol dire essere senza linguaggio.
semmai se mi passa per la testa posto le cose che ho scritto su di lui...
sono tante e lunghe e dense.
_________________
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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 08-01-2004 23:47  
quote:
In data 2004-01-08 23:36, Tristam scrive:
guarda, qui sbagli.
Lars Von Trier sara' pure un pessimo cineasta, ma e' un buon regista. ovvero e' uno che conosce il linguiaggio del cinema e sa come usarlo.
su questo non si puo' dire nulla.
e la storia del "lo faccio anche io" e' la storia piu' vecchia e sterile del mondo.
la si sente dagli impressionisti in avanti.
sta di fatto che non lo hai fatto e non l'ho fatto nessun altro (nelle modalita' con cui lo ha fatto lui. Forse Vintembreg e' stato un po' meglio). E forse ai tempi di Godard si diceva lo stesso, ma essere sgrammaticati non vuol dire essere senza linguaggio.
semmai se mi passa per la testa posto le cose che ho scritto su di lui...
sono tante e lunghe e dense.



Scusa, si vede che stasera proprio non riesco a farmi capire.
Non volevo dire che Von Trier sia un pessimo cineasta o che non conosca il linguaccio cinematografico.
Questo mai.
Dopo una lunga lezione di mallory in un topic che fu ho imparato questo.
Il fatto che "lo farei meglio io" e riferito alle idee che propone nella messa in scena, non a l'utilizzo che fa della regia.
Ripeto: lo trovo sterile, auto-celebrativo e molto, ma molto, fine a se stesso.
Prendi lo stesso Idioti e togli la rappresentazione filmica: trovi un qualsiasi senso al film? Una spinta ideologica? Un concetto da rappresentare? Uno spunto da sviluppare.
Mgari c'è, ma io non lo trovo.
Una regia senza sbocchi e modalità di sviluppo. Ecco come la ritengo.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-01-2004 23:57  
L'unica cosa geniale di Von Trier, una cosa che ha provato a dire Mallory una volta senza riuscire a spiegarla (nonche' ad inquadrarla), e' che in qualche modo, piu' di altri e dove altri non sono riusciti, ha postulato (nonche' assiomatizzato) un mondo teorico che sta prima e sta oltre, ben oltre i film di poco e scarso valore, al mondo del fare cinema, dell'essere regista.
I film di Von Trier and co.sono eventi teorici cui il mondo assiste imbabolato prima ancora che veri e propri film.
Nella cultura odierana Von Trier e' passato alla storia (perche' non esiste la storia nel cinema, oggi) come l'enfant prodige, il maestro del 2000, lo scandalo perenne.
Tutto cio' che porta il nome di Trier e' un prodotto Doc. Da vedere.
Perche'?
Non si sa.
Perche' nel sottofondo della nostra esistenza passiva di spettatori ignari (nonche' ignavi) quel tipo di cinema e' preceduto da un certo squasso timoroso.
"Vuoi vedere che oltre al fare c'e' anche un dire?"
Lars Von Trier ha detto, ha scritto, poi ha fatto.
Si e' cretao la sua nicchia. L'ha scritta, l'ha predetta ed e' stato capace di metterla in pratica.
Ha saputo in poche parole fare gustare al mondo cosa sia e cosa possa essere il cinema.
una cosa che non succedeva dalla nouvelle vague. e chi tra di noi ha vissuto la nouvelle vague?
Quelli che lo hanno fatto hanno adesso 70 e passa anni...

_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 08-01-2004 alle 23:59 ]

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 09-01-2004 00:35  
quote:
In data 2004-01-08 23:57, Tristam scrive:
L'unica cosa geniale di Von Trier, una cosa che ha provato a dire Mallory una volta senza riuscire a spiegarla (nonche' ad inquadrarla), e' che in qualche modo, piu' di altri e dove altri non sono riusciti, ha postulato (nonche' assiomatizzato) un mondo teorico che sta prima e sta oltre, ben oltre i film di poco e scarso valore, al mondo del fare cinema, dell'essere regista.
I film di Von Trier and co.sono eventi teorici cui il mondo assiste imbabolato prima ancora che veri e propri film.
Nella cultura odierana Von Trier e' passato alla storia (perche' non esiste la storia nel cinema, oggi) come l'enfant prodige, il maestro del 2000, lo scandalo perenne.
Tutto cio' che porta il nome di Trier e' un prodotto Doc. Da vedere.
Perche'?
Non si sa.
Perche' nel sottofondo della nostra esistenza passiva di spettatori ignari (nonche' ignavi) quel tipo di cinema e' preceduto da un certo squasso timoroso.
"Vuoi vedere che oltre al fare c'e' anche un dire?"
Lars Von Trier ha detto, ha scritto, poi ha fatto.
Si e' cretao la sua nicchia. L'ha scritta, l'ha predetta ed e' stato capace di metterla in pratica.
Ha saputo in poche parole fare gustare al mondo cosa sia e cosa possa essere il cinema.
una cosa che non succedeva dalla nouvelle vague. e chi tra di noi ha vissuto la nouvelle vague?
Quelli che lo hanno fatto hanno adesso 70 e passa anni...

_________________
"La mia filosofia quotidiana ?Equesta: nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa ?Ela ragione per cui non ho niente da spartire con ci?Eche non mi piace." Ozu

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 08-01-2004 alle 23:59 ]



Riscrivo questo post per la seconda volta...
Pura follia...

E' proprio questo il punto assodato: il cinema di Lars Von Trier è pura forma, innovazione nella messa in scena, genialità del concetto stesso di "fare cinema".
Questo può essere ciò che accomuna il regista e le sue basi concettuali sul cinema con altri grandi movimenti del passato quale Nouvelle Vague, Neo-Realismo e impressionismo francese.
La cosa che mi impedisce di apprezzarlo, invece, è la carenza di contenuti che i suoi film presentano, così presi come sono dal simboleggiare uno stile, una presa di posizione provocatoria che diventa evento.
Personalmente e (molto) soggettivamente tendo a porre il contenuto filmico tra le priorità assolute: con questo non affermo che i film di Von Trier non abbiano niente da dire, semplicemente sono io che non riesco a trovarci un significato aldilà del concetto stesso di "fare cinema", un'idea da proporre, uno spunto da presentare e rappresentare.
Come dici tu, Mattia, "I film di Von Trier and co.sono eventi teorici cui il mondo assiste imbabolato prima ancora che veri e propri film.".
Bene, è proprio questo che mi porta a rimanere perlopiù indifferente di fronte alle sue opere.

Come volevasi dimostrare, il post è molto differente dal precedente.
Speriamo che le intenzioni siano rimaste fedeli il più possibile. Tu che ne dici Tristo?

_________________
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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 09-01-2004 11:28  
Mi rivolgo agli estimatori di VON TRIER.
Voglio vederci chiaro, davvero.
Spiegatemi perchè LARS VON TRIER è un regista geniale.
Prendiamo spunto da DOGVILLE, il suo ultimo lavoro:Cos'è che mi sfugge? Perchè per me è solo una baracconata ? Dov'è il genio in questo film?

Impostiamo una conversazione costruttiva.




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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 09-01-2004 12:33  
quote:
In data 2004-01-09 00:35, 13Abyss scrive:
E' proprio questo il punto assodato: il cinema di Lars Von Trier è pura forma, innovazione nella messa in scena, genialità del concetto stesso di "fare cinema".
Questo può essere ciò che accomuna il regista e le sue basi concettuali sul cinema con altri grandi movimenti del passato quale Nouvelle Vague, Neo-Realismo e impressionismo francese.
La cosa che mi impedisce di apprezzarlo, invece, è la carenza di contenuti che i suoi film presentano, così presi come sono dal simboleggiare uno stile, una presa di posizione provocatoria che diventa evento.
Personalmente e (molto) soggettivamente tendo a porre il contenuto filmico tra le priorità assolute: con questo non affermo che i film di Von Trier non abbiano niente da dire, semplicemente sono io che non riesco a trovarci un significato aldilà del concetto stesso di "fare cinema", un'idea da proporre, uno spunto da presentare e rappresentare.
Come dici tu, Mattia, "I film di Von Trier and co.sono eventi teorici cui il mondo assiste imbabolato prima ancora che veri e propri film.".
Bene, è proprio questo che mi porta a rimanere perlopiù indifferente di fronte alle sue opere.

Come volevasi dimostrare, il post è molto differente dal precedente.
Speriamo che le intenzioni siano rimaste fedeli il più possibile. Tu che ne dici Tristo?




Io credo che Von Trier non abbia innovato il linguaggio cinematografico, piu’ che altro e’ solo perche’ non si puo’ piu’ fare. Quello che ha fatto e’ stato ritagliarsi un po’ di spazio all’interno delle grandi modalita’ rappresentative (montaggio esposto agli occhi, macchina da presa in costante movimento) e trasformare un tipo di cinema in stile e quindi in segno di riconoscimento. Questo non tanto perche’ Lars Von Trier abbia uno stile evolutivo, filogentico, costante e lineare.
Trier e’ tutto e il contrario di tutto.
Basti vedere I suoi film, la sua filmografia. Onde del destino, regno, Idioti, Dancer in the Dark, quasi senza continuita’. Come quando si e’ giovani e studenti e si cambia sempre stile. Quindi un film per ogni stile. E allora se non filogenticamente di certo ontogenicamente i suoi film hanno un forte senso unitario.
Per tutta la durata sono quello che sono nei primi minuti.

Il discorso della nouvelle vague e’ un discorso molto delicato.
Lars Von Trier esce dal nulla, come I giovani turchi, ma esce in un periodo che culturalmente lo accetta come normale., passabile “in fondo nulla di che”, come un elemento impazzito, ma nemmeno cosi’ tanto. Non e’ Godard, non e’ Rivette. Non e’ nemmeno Straub, seppure ne copi le idee.Trier e’ furbo. Molto furbo. E questa e’ la cosa piu’ bella per me.
Produttore, regista attore, da sempre nel cinema. Il cinema magari lo ha sempre vissuto ed e’ sempre stato un buon lettore di immagini. Un po’ folle, al punto giusto. Segue la lezione di Hitchcock alla grande e fa in piccolo cio’ che in grande, senza secondi fini, avevano fatto I critici/registi dei chaiers. Ma Trier non e' un critico, le sue basi critiche sono basi blandamente teoriche trasportate su un "calvinismo" poietico tutto di effetto, frontalizzato. non e' un caso che il suo film sia privo di una metafisica.
Trier non ha cambiato ilmondo e non lo cambiera’ mai ormai. In questo e’ opposto alla nouvelle vague, ma la sua operazione mediatica e’ da ammirare.
In questo Von TRier mi piace. Mi piace quando ero ragazzino, un po' mi interessa ancora adesso...

Poi secondo me i temi che Lars Von Trier sceglie per lui sono assolutamente fondamentali.il suo e' un cinema fortemente contenutistico. su questo si costruisce infatti la regia...




[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 09-01-2004 alle 12:34 ]

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