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Autore Gioco: Indovinate di chi è questo programma politico
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 14:40  
Vogliamo costruire uno Stato nazionale del lavoro che basi sulla partecipazione sociale e sulle relative rappresentanze politiche la sua amministrazione. Difendiamo la dignità del lavoro: l’articolo 18 deve rimanere valido per le imprese sopra i 15 dipendenti, mentre risulta insostenibile la sua estensione alle piccole imprese. Consci dell’importanza della piccola e media impresa, della millenaria genialità e capacità del nostro artigianato e più in generale dell’imprenditorialità italiana, ne vogliamo tutelare il ruolo socioeconomico, preponderante nel tessuto nazionale, e sostenere la migliore proiezione sul mercato internazionale.

Diciamo no alla reintroduzione dell’immunità parlamentare, che deve essere garantita solo per i cosiddetti reati d’opinione o per quanto concerne le precipue competenze e responsabilità relative alla dialettica politica. Siamo contrari a condoni e sanatorie d’ogni tipo che confermano l’incapacità dello Stato nell’amministrare e proiettano al futuro il replicarsi d’abusi e speculazioni, nel lavoro, nell’economia, nella finanza, nella gestione del territorio e delle sue risorse.

Vogliamo Ridiscutere il ruolo dello Stato, poiché il decentramento alle Regioni (ad esempio dell’assistenza sanitaria) e d’altre funzioni agli Enti locali (ad esempio l’amministrazione delle risorse naturali come l’acqua) si è risolta in distribuzione clientelare e gestione contraria all’interesse pubblico delle risorse: quindi diciamo più Stato e no al “federalismo degli egoismi”. Siamo contrari alle privatizzazioni delle grandi strutture ed infrastrutture del Paese, all’introduzione di regole di mercato e, soprattutto, alla privatizzazione del patrimonio culturale dello Stato. Vogliamo che sanità e istruzione siano amministrate centralmente dallo Stato e con criteri d’interesse pubblico, perché nessuna comunità nazionale che voglia dirsi civile può prescindere da queste garanzie: diritto alla salute e all’istruzione non possono essere amministrati con criteri aziendali, quindi sosteniamo che la revisione del sistema sanitario possa contemperare “integrazioni mutualistiche” (ad esempio tipo il “sistema d’ispirazione bismarkiana” tedesco), senza però mettere in discussione l’assistenza sanitaria completa e gratuita per le fasce di reddito inferiori a 25.000 euro, mentre, sopra tale reddito, si deve contribuire in misura proporzionalmente maggiore ai costi delle prestazioni sanitarie; ugualmente per i costi dell’istruzione – il cui primato pubblico è indiscutibile -, ai quali i cittadini devono partecipare (dalla scuola materna all’università compresa) in ragione e proporzione delle fasce di reddito e del rendimento meritocratico degli studenti. Sosteniamo la difesa dell’ordine e dei suoi rappresentanti pubblici, mal pagati e spesso ingenerosamente e ingiustificatamente vessati.. Abbiamo una visione etica dello Stato e quindi siamo contrari all’esercizio della prostituzione mediato da un coinvolgimento diretto o indiretto dello Stato.

Vogliamo rafforzare il ruolo geopolitico dell’Europa e dell’Italia, la loro proiezione sul Mediterraneo, sull’Africa e sull’Est Europeo; salvaguardare gli interessi vitali (energetici, economici, militari e della sicurezza) e rilanciare l’indipendenza geostrategica europea che tale può essere solo affrancandosi dalla dipendenza assoluta nei confronti della NATO. Siamo favorevoli ad allargare l’Europa alla Russia e ai Paesi dell’Est europeo, ma solo una volta che siano acquisite garanzie sulla stabilità politico-economica di dette Nazioni. Sosteniamo la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, dall’Irlanda alla Palestina al Tibet, ovunque non vi sia il rispetto delle culture, dei modi di vita tradizionali, od ove gli interessi politici autoctoni collidano con quelli dei potentati economico-finanziari. Siamo favorevoli a cancellare il debito dei Paesi in Via di sviluppo, ma contro la fine dello sperpero dei denari pubblici attraverso gli “aiuti al Terzo Mondo”, erogati, e spesso male amministrati, dalle cosiddette” organizzazioni non governative”. Vogliamo aiutare questi Paesi non con erogazioni dirette o “prestiti capestro”, ma con impegni diretti delle imprese e delle competenze europee nella realizzazione delle opere infrastrutturali civili. Siamo contrari all’immigrazione che sradica e impoverisce i Paesi d’origine dei flussi, delle forze più vive, mentre crea sfruttamento e contrasto sociale nei Paesi di destinazione; siamo contrari al “meltingpot” che omogeneizza e mortifica le culture. Vogliamo esportare formazione professionale e “competenze europee” per la valorizzazione delle risorse autoctone dei Paesi in Via di Sviluppo.

Aderiamo ai programmi di sviluppo sostenibile (Agenda 21) perché abbiamo una visione etica dell’ambiente e riteniamo comunque che il rapporto “uomo-ambiente” debba essere commisurato, cercando il giusto equilibrio tra esigenze antropiche e conservazione della natura, alla continuità delle risorse e alla salubrità ambientale per le future generazioni. Siamo contrari agli OGM perché costituiscono un “concorrente sleale” delle colture tradizionali, perché alterano il rapporto economico tra i produttori agricoli, perché sono vettori di un “deteriore monopolio” sul mondo della produzione agricola.

Siamo contrari alla globalizzazione finanziaria e delle economie di scala; siamo contrari alla delocalizzazione industriale che crea sfruttamento all’estero e disoccupazione nell’Europa Occidentale. Siamo contrari alle grandi aziende che ricorrono alla cassa integrazione o al licenziamento e rivendono, nelle “Nazioni madri” e a “prezzi di mercato”, quanto prodotto a costi assai inferiori, privatizzando utili immensi e immiserendo i lavoratori nazionali. Siamo per la difesa dei valori dello spirito e della tradizione spesso in conflitto, quand’anche antitetici, agli interessi dell’economia e della finanza. Siamo, in sintesi, per il bene sociale del nostro popolo, per la salvaguardia della sua identità e dignità nazionale...
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 14:43  
Ho iniziato con questo, ma spero che altri(sciramente io stesso), dopo di questo testo vogliano riportare quello di altre correnti culturali- politiche.

Logicamente da questo ho eliminato gli espliciti(credo) riferimenti al partito, in modo da non rendere troppo banale l'indovinello.
Una volta deta la risposta esatta(spero non andiate a cercare su Internete, ma rispondiate di primo acchitto), se vorrete ne potremmo discutere
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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fassbinder

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1335
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 30-10-2003 15:11  
L'ho letto di sfuggita, però sembrerebbe un programma politico di estrema destra, la fiamma di Rauti per es. o Forza Nuova.
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PaulSimon

Reg.: 10 Mar 2003
Messaggi: 872
Da: San Donato (MI)
Inviato: 30-10-2003 15:56  
quote:
In data 2003-10-30 15:11, fassbinder scrive:
L'ho letto di sfuggita, però sembrerebbe un programma politico di estrema destra, la fiamma di Rauti per es. o Forza Nuova.




Anche secondo me...

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 30-10-2003 16:19  
E' la nuova destra: Forza Nuova, Rauti oppure il Fronte nazionale

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 30-10-2003 16:23  
virgolettiamo "nuova" che è meglio...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 31-10-2003 11:29  
Forza Nuova,movimento sociale fiamma tricolore.
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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