Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-10-2003 14:22 |
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cito:
"LETTERBOX
Questo formato preserva il rapporto originario del film riprodotto su supporto video, lasciando tuttavia molte linee di risoluzione, quelle che riproducono le bande nere, inutilizzate. Il principio è detto "Letterboxing", o "Rotoscoping" (come lo definisce la casa americana Criterion). Questo formato, insieme al Widescreen anamorfico, è l'unico che si occupa di preservare il film così com'è stato pensato e girato, e oltretutto, nel caso di film sottotitolati, le bande nere possono essere usate come sfondo per i sottotitoli, senza coprire una parte, magari importante, dell'immagine. Il formato DVD offre, sempre più spesso, la scelta tra la versione 4/3 e quella letterbox o, meglio, anamorfica, accontentando un po' tutti..."
"LETTERBOX ANAMORFICO
Un sistema che sfrutta il fotogramma completo del film, opportunatamente compresso in larghezza, allo scopo di sfruttare la maggior parte di linee di risoluzione del video. Infatti, lo standard Pal è composto di un totale massimo di 625 linee orizzontali, che non sono tutte utilizzate per le immagini, (infatti, il televideo ne sfrutta alcune per essere trasmesso), poiché per definire l'immagine sono usate solo 576 linee (480 nel sistema americano NTSC, che ha un totale massimo teorico di 525 linee). Nel caso del formato letterbox relativo ad un film 1:1.85, sono sfruttate 430 linee del sistema Pal per definire l'immagine, ed il resto per disegnare le bande nere,. con una perdita di più del 30% delle linee. Con il sistema anamorfico, come nel Panavision cinematografico, l'immagine è compressa in larghezza (le facce nelle inquadrature si "allungano"), al fine di sfruttare la maggior parte di linee di risoluzione, e all'atto della riproduzione riviene tutto decompresso, stringendo così le linee che quasi spariscono alla vista e riportando le immagini nelle dimensioni corrette. Naturalmente, per meglio beneficiare del sistema di compressione-decompressione anamorfico, bisogna far operare la disanamorfizzazione dell'immagine dal televisore (meglio se in formato 16/9, ma molti televisori 4/3 moderni hanno comunque l'opzione 16/9), piuttosto che dal lettore DVD, poiché altrimenti si verrebbero a formare degli "incroci" (detti "effetto moiré") tra le linee effettive del fotogramma disanamorfizzato dal lettore e le linee del televisore: in pratica è come se si vedesse una retìna che si muove con l'immagine, dando una sensazione di maggiore scalinatura della stessa."
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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