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Autore Lo schifo della corruzione, danni morali ed economici.
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-10-2003 14:09  
Si chiama “Indice di propensione a corrompere” ed è una sorta di bussola per le imprese che lavorano in tutto il mondo. Indica quanta disponibilità c’è nei vari paesi a cedere alle lusinghe del denaro, dei favori, del malcostume. In altre parole suggerisce la strada più breve per aggiudicarsi un appalto: se è il caso o meno di presentarsi con la borsa piena di soldi. A fornire il dato è ancora una volta Transparency International, l’unico l’osservatorio che sistematicamente raccoglie e cataloga i dati sull’argomento. E la classifica di Transparency è netta: l’Italia “appare” meno corruttibile solo di Taiwan, Sud Corea, Repubblica popolare cinese e Russia. Letta alla rovescia, la graduatoria dice che in tutto il resto d’Europa l’abitudine di pilotare appalti e riciclare denaro è di gran lunga meno diffusa.
La ricerca di soluzioni alla corruzione, non è un fenomeno solo italiano: non a caso, il prossimo 8 dicembre sarà approvata all’Onu una Convenzione anti-corruzione, che si aggiunge a quella già firmata dai paesi dell’Ocse, i più industrializzati, per contrastare l’uso delle ”mazzette” su appalti e forniture internazionali. Ma l’Italia è certo tra i paesi che hanno più bisogno di migliorare la propria immagine. Infatti, la classifica sulla ”percezione della corruzione” elaborata da Transparency International (un’organizzazione indipendente con sede a Berlino) e basata sui giudizi di operatori economici, analisti e opinion-leader s internazionali assegna quest’anno all’Italia un voto di 5,3 e il 35° posto su 133 nazioni esaminate. Siamo, dunque, al di sotto della sufficienza: il massimo è infatti 10, il minimo è zero, e ai primi posti nella graduatoria dei meno corrotti compaiono la Finlandia (9,7), l’Islanda (9,6), la Danimarca e la Nuova Zelanda (9,5), Singapore (9,4) e la Svezia (9,3). L’Italia è invece assieme al Kuwait: preceduta come paesi considerati meno corrotti di lei da Uruguay, Estonia, Qatar, Taiwan e Botswana, e seguita da Malesia, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Ungheria, Lituania, Namibia, ecc., giudicati più disponibili dell’Italia alla corruzione. E in Europa occidentale siamo al penultimo posto: solo la Grecia è infatti ”percepita” all’estero come più corrotta dell’Italia.
«Per la verità precisa Maria Teresa Brassiolo, presidente della sezione italiana di Transparency quest’anno c’è stato un piccolo passo avanti, dal 5,2 al 5,3. Ma è certo troppo poco per cambiare un’immagine complessivamente negativa, dovuta soprattutto ai giudizi sulla nostra pubblica amministrazione, specie quella degli enti locali. Abbiamo infatti l’impressione che l’apparato centrale si stia muovendo verso una maggiore trasparenza, alimentata dalle procedure on-line. A livello locale, invece, ci sono molte più resistenze dell’apparato burocratico, specie nel settore dei lavori pubblici».
E’ un’immagine che non resta certo senza conseguenze. Virginio Carnevali, vicepresidente di Transparency Italia , ha calcolato infatti che un punto nell’indice di percezione della corruzione produce agli occhi degli investitori stranieri gli stessi effetti di tre punti percentuali del livello di tassazione. «Insomma, oltre a quelli morali e sociali sentenzia Carnevali la corruzione ha dei costi anche economici, e influisce sulla capacità di un paese di attrarre investimenti esteri e sulla stessa direzione degli investimenti: gli amministratori più corrotti tendono infatti a dirottarli verso i settori dove le ”mazzette” sono più facili e cospicue».

Per trovare l’ultimo caso eclatante bisogna andare indietro di anni. A Pomezia, era il 6 giugno del 2001 quando un’inchiesta giudiziaria falcidiò l’amministrazione comunale. Era solo l’inizio: dopo il filone di indagine relativo alla raccolta dei rifiuti - che portò all’arresto dell’allora presidente del Latina Calcio, Deodati - si passò a quello della privatizzazione del servizio tributi affidato alla società mista Aser. Sono passati oltre due anni e sapete com’è finita? Tre patteggiamenti per l’ex sindaco Aureli, il suo vice Massimo Cervoni e l’ex capogruppo Ds Fiorenzo D’Alessandri, con condanne ”mini“: dall’anno all’anno e mezzo. Per tutti gli altri il processo non è mai cominciato: il caso è ancora fermo all’udienza preliminare.
A Latina i processi per Tangentopoli sono ancora più datati e oltretutto quelli che sono arrivati alla conclusione hanno visto il proscioglimento per prescrizione dalle accuse di corruzione o addirittura l’assoluzione di buona parte degli accusati. Stessa situazione anche a Frosinone dove la maxi inchiesta che decapitò la giunta del capoluogo ciociaro risale ai primi anni Novanta. Ora, dal ’98, è in carica una giunta di centrosinistra guidata da Domenico Marzi che, oltre ad essere sindaco è anche avvocato e presidente della Camera penale di Frosinone. «Io non credo che le inchieste siano diminuite perché le Procure non danno impulso alle indagini - racconta Marzi - credo piuttosto che grazie alla legge Bassanini vi sia stata un’esaltazione del ruolo gestionale dei dirigenti e un affievolimento del potere politico. Bisogna dire grazie a Bassanini: ormai il compito dei politici è quello di indirizzo».
A Viterbo l’ultima grande inchiesta è stata quella relativa alla Cassa di Risparmio, nata da una ispezione della Banca d’Italia che accertò un buco da centinaia di miliardi. Un mare di indagati, arresti eccellenti e poi, dopo anni, un lungo elenco di proscioglimenti e condanne lievi per personaggi di secondo piano. Chi si aspettava che quell’indagine potesse far luce sui legami tra politica e affari è rimasto deluso.
Ma che il problema esista lo pensa anche il sindaco di Latina, il parlamentare di An Vincenzo Zaccheo: «Un tempo i politici si ritenevano impuniti, adesso il sistema si è affinato». Angelo Grasso, il segretario del Siulp del Lazio «Gli amministratori pubblici? Sono solo diventati più scaltri e più furbi, ecco perché le inchieste contro la pubblica amministrazione si sono diradate».

Questi sono solo stralci di numerose interviste o semplici interrogazioni, che sono state ultimamente rilasciate sulla “questione morale” di cui tanto si parla in questi giorni, dopo le dichiarazioni del Presidente della camera Casini.
Il mio presentimento è che alle parole seguiranno pochi fatti.
La corruzione è talmente radicata nelle amministrazioni pubbliche, che quasi è diventata sinonimo di burocrazia.
Le pene,poi, forse unico deterrente possibile, difficilmente sono adeguate alla gravità dei gesti che offendono l’intera popolazione nella sua interezza.Mentre vedevo le immagini de Le Iene Domenica sera, avrei voluto croccare ben bene quell’ex-assessore, e veramente mi prudevano le mani a veder tanto schifo fatto con tanta impunità e disinvoltura.
Effettivamente non credo ci siano vere e proprie soluzioni a questa cultura, le istituzioni potrebbero di certo svolgere un compito più integerrimo e severo, ma credo che il tutto si esaurirebbe nella lotta alle grosse organizzazioni criminali, senza addentrarsi troppo. Il problema invece è ancora più evidente nelle piccole cose, in ristrette comunità, che riflettono in piccolo lo schifo che purtroppo per anni, e forse tuttora, è stato un elemento caratterizzante all’estro della nostra nazione, la mafia.
Ripongo quindi molta più fiducia negli uomini, in uomini onesti capaci di debellare e prendere di petto, senza compromessi, queste situazioni; ma per far questo, oltre alla ricerca di persone così forti moralmente, ci si dovrebbe attuare perché essi possano al meglio muoversi e svolgere il proprio lavoro con la sicurezza che ci sia lo Stato dietro di loro. Una guerra senza quartiere, che non faccia sconti, che punisca l’evasione fiscale, l’abusivismo edilizio e la furbizia di molti,la piccola tangente fini senza concessioni o deroghe.
Vedendo quello che sta succedendo negli ultimi anni in buona parte del Sud America,come Venezuela e Argentina, un tempo paesi ricchi(petrolio, gas,), mi chiedo se non sia possibile arrivare anche qui alle situazioni tragiche che adesso ne caratterizzano la quotidianità.
La corruzione e la furbizia non sono certo stati deterrenti per l’evoluzioni di quelle situazioni, anzi ne sono state elementi portanti, e qui mi si presentano come presagi.
E sono preoccupato.

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 15-10-2003 21:35  
certo, fai bene ad essere proccupato, perchè questa propensione ha tentacoli non solo nella politica ma anche nella attività lavorative gruppali. per intenderci, in Italia vige ovunque la legge "do ut des" salvo che non consideri la qualità sia del dare che dell'avere. L'importante è portare a termine un lavoro a scapito dell'efficienza. Inoltre in Italia è storicamente radicato il nepotismo e le raccomandazioni sono all'ordine del giorno. Come uscirne? Aia, sono realista. la vedo dura!
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-10-2003 00:33  
MA onestamente te faresti a meno di una raccomandazione per arrivare a ricoprire l'incarico che tanto desideri?
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-10-2003 11:02  
quote:
In data 2003-10-18 00:33, gatsby scrive:
MA onestamente te faresti a meno di una raccomandazione per arrivare a ricoprire l'incarico che tanto desideri?


qui mi metti in difficoltà.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-10-2003 12:09  
decisamente!
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Matthew

Reg.: 07 Set 2003
Messaggi: 1164
Da: Reggio Emilia (RE)
Inviato: 18-10-2003 12:19  
Io penso che non la accetterei la raccomandazione.
Lo so che non mi credete, ma è così per me.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-10-2003 13:31  
quote:
In data 2003-10-18 12:19, Matthew scrive:
Io penso che non la accetterei la raccomandazione.
Lo so che non mi credete, ma è così per me.


infatti non ti credo.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-10-2003 13:53  
Io sono tatalemnte contrario, e ultimamente ho avuto la possibilità di farmi raccomandare, ma non l'ho fatto.
Però è più un dicsorso personale, di vergogna, che forse rispetto per gli altri.

Soprattutto il fatto di sporcarmi mi farebbe perdere qualsiasi coerenza con ciò che normalemente affermo.
Fossi stato muto, forse non mi creerei problemi.
Il problema è l'orgoglio personale
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-10-2003 13:59  
quote:
In data 2003-10-18 13:53, gatsby scrive:
Io sono tatalemnte contrario, e ultimamente ho avuto la possibilità di farmi raccomandare, ma non l'ho fatto.
Però è più un dicsorso personale, di vergogna, che forse rispetto per gli altri.

Soprattutto il fatto di sporcarmi mi farebbe perdere qualsiasi coerenza con ciò che normalemente affermo.
Fossi stato muto, forse non mi creerei problemi.
Il problema è l'orgoglio personale


io dico una cosa. La raccomandazione non sempre imoplica(e qui mi sto sputtanando) la non professionalità.
Voglio dire. Nel mio lavoro mi faccio un culo quadro.- Se venissi raccomandato viste le mie fatiche, il mio orgoglio sarebbe tutto meno che ferito.
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 18-10-2003 14:13  
Si, è vero.
Dipende da condizioni e circostanze
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 18-10-2003 16:31  
Le raccomandazioni servono e non solo all'inizio della carriera ma anche durante, in qualsiasi contesto di lavoro, per coloro i quali non riescono a camminare con le proprie gambe, per gli arrivisti, per gli arrampicatori.Anche nella scuola dove opero,dovreste vedere quanti lecchini bazzicano attorno alla persona del preside, per quei quattro soldi di progetti!!!!E' stomachevole!Io mi tengo a debita distanza, non voglio nulla e, se faccio qualcosa, (raramente, per la verità),la faccio convinta e perché serve ai miei alunni.Quindi non devo ringraziare nessuno e vado a testa alta, ma soprattutto mi sento pulita dentro e a postissimo con la mia coscienza.Certo, sapeste i vantaggi che ne traggono questi miei colleghi, anche nella formazione delle classi,sempre le migliori,a me e a qualcun altro tocca accontentarsi. Da quel rospo di capo di istituto non andrò mai a chiedere un favore, preferisco cambiare scuola, a questo punto.Una volta mi offrii spontaneamente di sostituire, negli esami, una collega che si era ammalata,sicuramente non lo feci per lui ma per spirito di corpo.Mi coprì di lodi davanti al presidente della commissione, (che ipocrita!!!)io ribattei che non era sempre così, visto che durante l'anno, ogni scusa era buona per mortificarmi e lo smentii.Vedete il bello di non dovere dipendere da nessuno?La tua parola può essere spesso l'ultima e puoi guardare l'altro diritto negli occhi, senza timore.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-10-2003 20:17  
quote:
In data 2003-10-18 16:31, ginestra scrive:
Le raccomandazioni servono e non solo all'inizio della carriera ma anche durante, in qualsiasi contesto di lavoro, per coloro i quali non riescono a camminare con le proprie gambe, per gli arrivisti, per gli arrampicatori.Anche nella scuola dove opero,dovreste vedere quanti lecchini bazzicano attorno alla persona del preside, per quei quattro soldi di progetti!!!!E' stomachevole!Io mi tengo a debita distanza, non voglio nulla e, se faccio qualcosa, (raramente, per la verità),la faccio convinta e perché serve ai miei alunni.Quindi non devo ringraziare nessuno e vado a testa alta, ma soprattutto mi sento pulita dentro e a postissimo con la mia coscienza.Certo, sapeste i vantaggi che ne traggono questi miei colleghi, anche nella formazione delle classi,sempre le migliori,a me e a qualcun altro tocca accontentarsi. Da quel rospo di capo di istituto non andrò mai a chiedere un favore, preferisco cambiare scuola, a questo punto.Una volta mi offrii spontaneamente di sostituire, negli esami, una collega che si era ammalata,sicuramente non lo feci per lui ma per spirito di corpo.Mi coprì di lodi davanti al presidente della commissione, (che ipocrita!!!)io ribattei che non era sempre così, visto che durante l'anno, ogni scusa era buona per mortificarmi e lo smentii.Vedete il bello di non dovere dipendere da nessuno?La tua parola può essere spesso l'ultima e puoi guardare l'altro diritto negli occhi, senza timore.


e così sia! ma se questo contesto cambiasse, per esempio in un ospedale?

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 18-10-2003 23:28  
Sarebbe ancora peggio!!Ma parliamo della probabilità?Perché questo non avviene anche negli ospedali dove i baroni della medicina hanno attorno sempre uno stuolo di portaborse???
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 19-10-2003 01:30  
ascolta, Andrea ha preso in considerazione la parte negativa della cosa. Quello che dico io riguarda una situazione di raccomandazione e merito. Spesso accadono, come spesso accadono per interessi. Attenzione che quando si raccomanda in un determinato campo gli interessi e la professionalità vanno di pari passo!
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-06-2004 16:17  
Ma io continuo a domandarmi:
se tutti noi diciamo di essere onesti e che non ci lasceremmo tentare da nulla, chi è invece che viene corrotto?
E state certo che sono in molti, non pochi!
o forse molti neanche si rendon conto di esser corrotti?

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