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Autore la fase dello studio
aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 12-03-2002 14:37  
In questa fase come gia' detto il direttore della fotografia studia il copione e ne parla col regista.
Il primo approccio lo si ha con la sceneggiatura, in genere x farsi un'idea autonoma della storia, poi se ne discute x capire quali siano le intenzioni del regista, quali senstimenti e sensazioni lo coinvolgano.
Infineil df (direttore fotografia) si approccia concretamente alla storia, immagina i contrasti i colori, le ambientazioni.
Studia le tonalita' prevalenti e soprattutto il tono generale che intende dare al film.
Fa delle rpove di studio con riprese in genere con modelli e non con attori ( ma ognuno ha un suo modo di approciarsi) e fa vedere i risulatti al regista.
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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 12-03-2002 14:39  
bene grazie Agui!
Quindo c'è un bel lavoro dietro!
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 12-03-2002 14:46  
quote:
In data 2002-03-12 14:39, MissRigth scrive:
bene grazie Agui!
Quindo c'è un bel lavoro dietro!


non usare certe parole dopo la storia delk tuo ex fidanzato io mi guardo sempre di piu' dietro..nn vorrei che ci si divertisse alla mie spalle
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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 12-03-2002 15:04  
quote:
In data 2002-03-12 14:46, aguirre scrive:
non usare certe parole dopo la storia delk tuo ex fidanzato io mi guardo sempre di piu' dietro..nn vorrei che ci si divertisse alla mie spalle




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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 12-03-2002 15:04  
infatti la fase di studio e' importante, ma si vede subito se la fotografia e' stata pensata o se ci si e' limitato ad illuminare
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 12-03-2002 21:36  
Nella fase delle studio appare fondamentale il rapportarsi alle situazioni nelle quali si lavorerà, tradotto in termini pratici location e studi.
Cioe' vedere come si intende girare il film.
Pe rmotivi economici ed estetici si potra' ad esempio decidere di girare in interno (set) esterni o ricreare degli ambieti esterni, o si potra' decidere di usare solo ambientazioni reali.
Tutto questo ha una influenza enorme sulla fotografia che si mettera' in atto.
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 19-03-2002 15:00  
Dopo avere studiato la sceneggiatura e la location, il direttore della fotografia comincia a stilare un piano di lavorazione, valuta il budget finanziario per il film.
Dicevo che e’ essenziale sapere se e quanto in lavorerà in teatri di posa, che tipologia di riprese ci sarà (interni/giorno; interni/notte; ricreazione di esterni in teatri di posa, sia notturni che diurni).
Fatte queste valutazioni, dopo aver deciso della composizione della trouppe ed averne parlato con regia e produzione, imposta il tipo di parco luci ed attrezzature delle quali avrà bisogno.
A secondo del tipo di ripresa ci saranno esigenze diverse, potenzialità diverse, legate ad esempio al tipo di sorgente energetica cui si fara’ riferimento (normale fornitura di energia elettrica o gruppi elettrogeni ….c’è chi ha usato le candele, ma quella e’ un’altra storia (^__*) .
Cercherò di esaminare le lampade utilizzate:
lampade a luce ad incandescenza: si diversificano essenzialmente per il wattaggio consumato e vanno normalmente dai 1.000 watt (padelle di appoggio) ai 10.000;
lampade ad intermittenza sono delle specie di flash enormi (anche se ad occhio nudo sembrano lampade normalissime e non si percepisce lo sfarfallio), con wattaggi minori si ottengono quantita’ di luce molto elevate.
rinforzo delle luci esistenti utilizzando normali neon e lampadine (si utilizzano solo per rendere visibili le luci in campo e non per illuminare)

Sembrera’ strano, ma per gli esterni al sole ci vuole una quantita’ di luce infinitamente piu’ alta di un esterno notte.

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Templar

Reg.: 05 Mar 2002
Messaggi: 9
Da: Genova (GE)
Inviato: 21-03-2002 11:04  
Ciao Aguirre

il piano di produzione e i costi al quale ti riferisci e' relativo solo alla parte di fotografia/illuminazione/ripresa oppure comprende anche scenografia, eventuali effetti in post produzione, etc., e magari anche lo scheduling degli shots?
Perche' nel secondo caso, e' un lavoro mica da ridere! In pratica, si tratta di organizzare la produzione operativa...

Capisco il discorso degli esterni. E' necessaria molta luce per modificare o rinforzare quella del sole.

A proposito di candele, penso ti riferisca agli interni in Barry Lyndon. Bellissimi...
Narra la leggenda che anche Storaro abbia sviluppato il suo stile personale lavorando con delle candele e una macchina fotografica.

Saluti
Olaf

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 21-03-2002 14:30  
quote:
In data 2002-03-21 11:04, Templar scrive:
Ciao Aguirre

il piano di produzione e i costi al quale ti riferisci e' relativo solo alla parte di fotografia/illuminazione/ripresa oppure comprende anche scenografia, eventuali effetti in post produzione, etc., e magari anche lo scheduling degli shots?
Perche' nel secondo caso, e' un lavoro mica da ridere! In pratica, si tratta di organizzare la produzione operativa...

Capisco il discorso degli esterni. E' necessaria molta luce per modificare o rinforzare quella del sole.

A proposito di candele, penso ti riferisca agli interni in Barry Lyndon. Bellissimi...
Narra la leggenda che anche Storaro abbia sviluppato il suo stile personale lavorando con delle candele e una macchina fotografica.

Saluti
Olaf


io mi riferivo solo alla illuminazione, ma il discorso puo' allargarsi al resto.
Sì sugli esperni per contrastare la luce del sole e' necessario avere molta luce artificiale.

storaro ha uan grande sensibilita' anche per la luce esterna, ho partecipato a degli stages con lui e sono stati "illuminanti"
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MikesAngel
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Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 21-03-2002 15:45  
Aguy e quelle specie di lastre che si usano negli esterni a che cosa servono esattamente?
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
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Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 21-03-2002 17:14  
quote:
In data 2002-03-21 15:45, MissRigth scrive:
Aguy e quelle specie di lastre che si usano negli esterni a che cosa servono esattamente?




ti riferisci a quei panelli neri montati su stativi che si mettono vicino alle luci?
Se sì sono le bandiere e si dividono in italiane (nn vorrei sbagliare, mi incasino sempre:-) e confondo i due tipi)se di metallo e di circa 40 x 60 cm, francesi se di panno di dimensioni maggiori.
Si mettono vicino alle luce per "addomesticare" i fasci tagliare solo la parte di luce che interessa,creando delle ombre che saranno secche se le bandiere sono vicino al soggeto da riprendere, morbide se si pongono le bandiere vicino alle luci.

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 21-03-2002 22:34  
In questa fase oltre alle luci il regista, pensa ai monìvimenti di macchina ed in relazione a questo pensa alla dotazione in capo ai macchinisti ( quindi carrelli, dolly, tre palle, binari) ed all'operatore: staedy-camera, macchina da presa, ottiche.
Puo' sembrare facile, ma bisogna preordinare tutto prima.
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Templar

Reg.: 05 Mar 2002
Messaggi: 9
Da: Genova (GE)
Inviato: 22-03-2002 16:42  
Che cos'e' il tre palle? A parte facili battute....

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 23-03-2002 09:32  
quote:
In data 2002-03-22 16:42, Templar scrive:
Che cos'e' il tre palle? A parte facili battute....


Non e' quello che pensi
si tratta di una specie di carrello montato su tre piccole ruote gommate, hail pregio della stabilita', contro il percorso stabilito dai binari nel carrello.
Ora, con l'invenzione dello staedy camera, si usa di meno.
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Aguy

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