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Autore l'emergenza rifiuti a napoli
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-05-2007 13:18  
c'è voluto un intervento del capo dello stato addirittura(e non è un caso perchè giorgio napolitano è di napoli)per spingere guido bertolaso a far iniziare immediatamente una raccolta dei rifiuti, anche se la sistemazione delle tonnellate è provvisoria poichè, appunto, il termovalorizzatore è in fase di costruzione e le discariche alternative non sono ancora pronte completamente.

sono d'accordo con l'utente che ha detto: non mi sembra ragionevole affidare ad altri i rifiuti campani.

è un dato di fatto cmq che a napoli, per ogni tipo di problema, destra o sinistra non significa niente: a chi non vive ne a napoli ne in campania posso assicurargli che in questa regione, chi sale sale al comando, di qualunque colore politico, i problemi non vengono mai risolti.

l'unica differenza è questa:
il centro-destra è fortemente legato a realtà camorriste. e quindi rappresentano l'alternativa peggiore.

il centro-sinistra è molto, molto meno legato a realtà camorriste.
ma purtroppo è rappresentato da personaggi deboli che si trovano contro un intero sistema locale svogliato o colluso.

l'esempio più eclatante è stato il comportamento del presidente della regione bassolino durante l'emergenza rifiuti:
nei giorni più critici del problema si è nascosto alla stampa.

solo ieri, che è appunto iniziata finalmente l'operazione raccolta, è rispuntato fuori facendo dichiarazioni ai giornalisti.

indice del fatto che sa di avere addosso una figura di merda notevole verso tutta l'Italia.
e sicuramente se fosse per bassolino il problema non arriverebbe a certi livelli.

ma si tratta sempre di un politico che amministra una regione dove ogni forma di progresso è bloccata da realtà criminali e politiche insieme molto forti.

e pur sapendo di fare figure di merda non sa come intervenire contro emergenze così gravi, al di sopra delle quali c'è sempre il solito fatto:

camorra-politica.

è per questo che le regioni del centro-nord, non dovendo avere a che fare con la criminalità organizzata, e con la criminalità organizzata molto vicina alla politica, e che controlla tutto, stanno molto più avanti rispetto alla campania e al sud in generale.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 26-05-2007 13:47  
Ma i cittadini napoletani desiderano DAVVERO la sconfitta della camorra?
Lo chiedo perchè la sensazione di chi non vive a Napoli (almeno la mia) è che molti napoletani si fidino più del controllo della camorra che dello Stato.
Faber ha descritto mirabilmente questo nella canzone Don Raffaè.

Altrimenti non si spiega come mai ogni volta che si tenta di risolvere il problema rifiuti saltano fuori presidi di cittadini che non vogliono la discarica o il termovalorizzatore..capisco che a molti (anche non camorristi) non piaccia avere una discarica vicino casa, ma l'alternativa è bruciare i rifiuti per le strade!

Certo che se in Italia ci fosse un po' di cultura del riciclaggio...

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 26-05-2007 alle 13:48 ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-05-2007 14:13  
tutti i cittadini onesti che vivono a napoli hanno ovviamente intenzione di veder debellata la camorra.

il problema risiede nella cultura popolare di molti abitanti delle periferie delle città della regione.

perchè il problema è questo: a napoli, e in campania, lavoro non ce n'è.

e nei quartieri popolari e degradati i boss della camorra:
in parte assoldano molta manovalanza.

in parte affidano ai giovani le funzioni di pusher(spacciatori), mettendoli nei quartieri a distribuire droga. e mi risulta che un pusher, alla fine di ogni giornata, guadagna un bel pò di soldi con la droga venduta.

in parte controllano il mercato dei contrabbandi, facendo controllare la gestione delle bancarelle del contrabbando nei quartieri ai disoccupati che non hanno lavoro.

insomma lo Stato non interviene con il lavoro: e ci pensa la camorra a dare i suoi lavori.

di conseguenza, gli abitanti dei quartieri vedono nei camorristi dei benefattori: danno da mangiare ai disoccupati e alle loro famiglie.

ecco perchè si crea una protezione e un sostegno ideologico da parte degli abitanti delle periferie che permette alla camorra di esercitare una forte rete di influenza.

e nei quartieri popolari la camorra è libera di far costruire ville per i boss, fortini per proteggere le zone di spaccio e addirittura impedire alle forze dell'ordine di accedervi, o di farlo con prudenza se in borghese(potrebbero essere addirittura scambiati per sicari di cosche avversarie).

il sostegno popolare è così forte nei quartieri degradati che quando scattano i blitz o gli arresti contro spacciatori, rapinatori e scippatori la gente scende per strada a difendere i criminali contro le forze dell'ordine.lo fanno anche per paura, ovviamente: i camorristi, in caso di intrusioni delle forze dell'ordine nelle loro zone, pretendono che le stesse persone che ottengono da loro lavoro scendano in strada a "difenderli".

manca lo Stato e manca il lavoro. questo è il problema.

poi naturalmente aggiungiamoci che molti, vedendo i camorristi potenti, li vedono come figure modello: sui cellulari degli abitanti dei quartieri degradati trovi le foto del boss di lauro o la riproduzione musicale della colonna sonora del film il camorrista; o persone che conoscono a memoria le frasi del film il camorrista, con tanto di canzonette con tutto il campionario dei dialoghi.

canzoni neomelodiche che parlano di latitanti come vittime di ingiustizie(i legami tra la camorra e i cantanti neomelodici è un'altra realtà; basti vedere gigi d'alessio)

e infine, non da ultimo, la politica: camorristi che si candidano nei quartieri di periferia con forza italia e alleanza nazionale soprattutto e che chiedono i voti delle persone(molte delle quali sono le stesse che grazie a loro vivono con spacci e contrabbandi).

una volta eletti i legami con la politica che conta diventano forti e da quì l'acquisizione di un potere tale da poter controllare ogni attività sul territorio e impedire iniziative di sviluppo contro emergenze gravi come ad esempio quella sui rifiuti.

a soccombere sotto tutto questo scenario c'è un numero non ristretto di cittadini campani.

ecco perchè tutti quelli che possono farlo se ne vanno, appena possono.

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pierzizou5

Reg.: 23 Feb 2007
Messaggi: 1637
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-05-2007 14:14  
questa è sempre colpa dell'ignoranza che esiste...perchè la gente ignorante napoletana si fa convincere a fare ste rivolte dai camorristi..e finchè sarà così,finchè mancherà la cultura,la camorra ci sarà sempre....io sono napoletano e mi dispiace moltissimo dirlo...ma in questi momenti sarebbe meglio andarsene da questa meravigliosa città...
_________________
Volete dire allora che per esempio,non so se mi spiego,che il mondo,no?,il mondo intero proprio,dico col mare,col cielo,con la pioggia,le nuvole...è la metafora di qualcosa?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2007 14:43  
Parliamo dei termovalorizzatori.

La parola in sè è un puro gioco propagandistico, che sta a inceneritore così come flessibilità sta a precariato.

E' il solito raggiro di parole con cui si cerca di fregare l'ignorante,
Se penso al termovalorizzatore penso subito ad una tecnologia nuova: e invece è il vecchio, vecchissimo inceneritore a cui la nomenclatura ha cambiato nome per metterlo nel culo al cittadino.

Il termovalorizzatore (ma poi che cosa valorizza??) non fa sparire magicamente i rifiuti: li brucia a temperature altissime creando cenere (che deve essere smaltita in apposite discariche) e quindi altri rifiuti.
Il rifiuto non si volatilizza a meno che non venga RICICLATO.
Quindi l'inceneritore non fa sparire il problema ma aumenta i costi di smaltimento nonchè i sussidi governativi per la sua costruzione.
Un secondo punto riguarda le nanoparticelle che getta nell'aria , altamente carcerogene al punto che da oltre un anno sul sito di Beppe Grillo c'è una campagna contro questo cazzo di termovalorizzatore, che viene bloccato in qualsiasi comune che viene proposto poichè la gente non vuole la sua parte di cancro.
E' roba vecchia, vecchissima.
Si incominci la raccolta differenziata dei rifiuti e il loro riciclo.
I comuni più evoluti d' Italia e d'Europa arrivano ad oltre l' 80% del riciclo della spazzatura. Ciò significa che solo una picolissima parte viene gettata e necessita di una discarica di dimensioni contenute.
Qyesto è il progresso e il futuro.
Il resto sono interessi economici in gioco per inculare il cittadino sfilandogli i soldi dal portafoglio.
Nessun paese moderno europeo si sogna più di costruire simili puttanate.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 26-05-2007 14:45  
Non si sognano di costruirli perché già ce li hanno. In ogni caso al momento è impossibile farne a meno. La raccolta differenziata non è mai stata, in nessun luogo del mondo, sufficiente a smaltire tutti i rifuti prodotti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Maresca il 26-05-2007 alle 14:46 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2007 14:49  
Ce li hanno e non ne construiscono più.
Li smantellano perchè sostituiscono questa puttanata con la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il vetro con il vetro, lo si raccoglie e viene riciclato, non gettato via.
La carta con la carta.
La plastica con la plastica.
I rifiuti umidi con quelli umidi.ù
Svegliaaaa
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 26-05-2007 15:03  
quote:
In data 2007-05-26 14:49, Quilty scrive:
Ce li hanno e non ne construiscono più.
Li smantellano perchè sostituiscono questa puttanata con la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il vetro con il vetro, lo si raccoglie e viene riciclato, non gettato via.
La carta con la carta.
La plastica con la plastica.
I rifiuti umidi con quelli umidi.ù
Svegliaaaa



Sì certo, come no.
Come hai detto tu, la raccolta differenziata oltre l'80%, raggiungibile immagino da piccoli paesi come Monaco e Lussemburgo, oppure dopo moltissimi anni da alcuno dei paesi più grandi, non può andare. Solo alcuni materiali sono riciclabili, il resto deve essere, e viene bruciato negli inceneritori, o termovalorizzatori, che sono tra gli impianti di produzione di energia meno inquinanti esistenti al mondo.
La raccolta differenziata non è, enon potrà mai essere, un'alternativa alla termovalorizzazione, ma è la termovalorizzazione che è l'inevitabile e necessario complemento della raccolta differenziata.
Tutto il resto sono chiacchiere demagogiche, la cui diffusione ha l'unico risultato di favorire il gioco degli speculatori e delle ecomafie.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-05-2007 15:44  
quote:
In data 2007-05-26 15:03, Maresca scrive:
termovalorizzatori, che sono tra gli impianti di produzione di energia meno inquinanti esistenti al mondo.



infatti è in base a questa caratteristica che il termovalorizzatore viene ritenuto la soluzione migliore(e del resto mi sembra che sono impianti attivi ormai in tutte le altre regioni italiane, oltre che in europa in generale).

anche la soluzione della raccolta differenziata dei rifiuti può essere un intervento utile: ma in Italia non c'è efficienza su questo tipo di operazione, e non solo al sud.

e l'inefficienza non riguarda, almeno il più delle volte, i cittadini ma gli operatori ecologici.

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 26-05-2007 16:00  
quote:
In data 2007-05-26 15:44, dan880 scrive:
quote:
In data 2007-05-26 15:03, Maresca scrive:
termovalorizzatori, che sono tra gli impianti di produzione di energia meno inquinanti esistenti al mondo.



infatti è in base a questa caratteristica che il termovalorizzatore viene ritenuto la soluzione migliore(e del resto mi sembra che sono impianti attivi ormai in tutte le altre regioni italiane, oltre che in europa in generale).

anche la soluzione della raccolta differenziata dei rifiuti può essere un intervento utile: ma in Italia non c'è efficienza su questo tipo di operazione, e non solo al sud.

e l'inefficienza non riguarda, almeno il più delle volte, i cittadini ma gli operatori ecologici.


Allucinante una delle ultime puntate di Report, dove si vedevano gli operatori delle varie ditte locali per la raccolta dei rifiuti protestare perchè i mezzi che gli venivano forniti erano rotti, e quindi non potevano uscire in strada, e poi si scopriva che in realtà erano loro stessi a danneggiarli, proprio per non andare a lavorare...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2007 16:01  
La soluzione migliore per chi ignora la questione e parla senza cognizione di causa.

A tal proposito ecco qui un bell'elenco di informazioni su questi termovalorizzatori ( in realtà fabbriche di tumori).

E naturalmente la raccolta differenziata viene applicata sempre in maniera più massiccia anche nei grandi comuni metropolitani ed è assolutamente fattibile, non inquinante, ecologica e rappresenta l'unica forma di progresso pulito.

Il medico di famiglia e gli inceneritori

Premio fai da te inceneritori

Un bel respiro profondo

Reset inceneritori

Non permettiamo che ci prendano per il culo

l'incantesimo degli inceneritori

il tramonto degli inceneritori

il tramonto degli inceneritori vol 2
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2007 16:07  
“ Gli inceneritori di ultima generazione con le loro alte temperature nei forni contribuiscono grandemente alla immissione nell'ambiente di polveri finissime che costituiscono un rischio sanitario ben più grave delle note polveri PM10. L'incenerimento dei rifiuti, fra tutte le tecniche di smaltimento, è quella più dannosa per l'ambiente e per la salute umana. Gli inceneritori producono ceneri (sono un terzo del peso dei rifiuti in ingresso e si devono smaltire in discariche speciali) e immettono nell'atmosfera milioni di metri cubi al giorno di fumi inquinanti, contenenti polveri grossolane (PM10) e fini (PM2,5) costituite da nanoparticelle di metalli pesanti, idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine, estremamente pericolose perché persistenti e accumulabili negli organismi viventi.
Queste "nanopolveri", sfuggendo ai filtri dell'inceneritore, non vengono nemmeno rilevate dagli attuali sistemi di monitoraggio delle emissioni degli inceneritori e non sono previste dai limiti di legge cui gli impianti devono sottostare. Inoltre a fronte di emissioni cancerogene identificate da tempo dai ricercatori (diossine, furani, metalli pesanti) gli inceneritori emettono centinaia di sostanze di cui è sconosciuto l'impatto sulla salute umana, così come risultano non ancora indagati gli effetti della combinazione di vari inquinanti.
Ogni processo di combustione produce particolato. Se è vero che la natura è produttrice di queste polveri (vulcani), è pure vero che le polveri di origine naturale costituiscono una frazione minoritaria del totale che oggi si trova in atmosfera.
È l'uomo il grande produttore di particolato, soprattutto quello più fine: più elevata è la temperatura alla quale un processo di combustione avviene, minore è la dimensione delle particelle che ne derivano.
Si tratta di particelle inorganiche, non biodegradabili né biocompatibili. La combustione trasforma anche i rifiuti innocui, come imballaggi e scarti di cibo, in composti tossici e pericolosi, sotto forma di emissioni gassose, polveri fini, ceneri volatili e residue che richiedono costosi sistemi per la neutralizzazione e lo stoccaggio.
Perciò è opportuno che si incentivi una politica della produzione, raccolta differenziata, riciclaggio, recupero dei rifiuti. Le micro e nanoparticelle, prodotte in qualsiasi modo, una volta entrate nell'organismo innescano tutta una serie di reazioni che possono tramutarsi in malattie.
Le forme patologiche più comuni sono le neoplasie, ma ci sono anche malformazioni fetali, malattie infiammatorie allergiche e perfino neurologiche.
L'incenerimento dei rifiuti è inoltre il sistema più costoso per lo smaltimento dei rifiuti e tutti gli italiani, a loro insaputa, pagano generosi incentivi a suo sostegno.

Il 7% dell'importo della bolletta elettrica che pagano è infatti devoluto, sotto forma di sussidi, anche alla costruzione degli inceneritori: basta prendere una fattura dell'ENEL per leggere, sul retro, nella parte delle varie voci e costi: "Componente A3 - Costruzione impianti fonti rinnovabili". La somma che compare a fianco viene devoluta ai gestori di inceneritori di rifiuti perché, la legge italiana assimila alle varie fonti energetiche rinnovabili non fossili, quali l'eolica ed il solare, quella ricavata dall'incenerimento di ogni tipologia di rifiuti urbani ed industriali.
Oltre a questa fetta di incentivi prelevati dalle tasche degli utenti, i gestori degli inceneritori ricevono, da parte dello Stato, altri sussidi.
L'Italia è quindi l'unico Stato europeo che finanzia l'incenerimento dei rifiuti.
Tutti gli altri Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Germania)impongono ai gestori di inceneritori di pagare una tassa per ogni tonnellata di rifiuti bruciati, disincentivando l'incenerimento dei rifiuti”.


Dal Notiziario FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, maggio 2006


Meno inquinanti di che?
Ma vaffanculo

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 26-05-2007 alle 16:07 ]

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Maresca

Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2111
Da: Siviglia (es)
Inviato: 26-05-2007 16:09  
Quilty, tutti gli impianti di ogni genere inquinano. Devi sempre indicarmi un solo posto al mondo dove non ci siano gli inceneritori.
Dove vanno a finire i materiali che non si possono o riescono a riciclare? L'unica alternativa a incenerirli sarebbero le discariche, ma in Campania la gente non vuole neppure quelle, e comunque il territorio è troppo densamente popolato per ricavarne una quantità sufficiente di discariche per smaltire (per modo di dire) il non riciclabile. Ciò può essere possibile in paesi che hanno alle spalle una vasta superficie desertica, ma non da noi.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 26-05-2007 19:43  
quote:
In data 2007-05-26 16:09, Maresca scrive:
Quilty, tutti gli impianti di ogni genere inquinano. Devi sempre indicarmi un solo posto al mondo dove non ci siano gli inceneritori.
Dove vanno a finire i materiali che non si possono o riescono a riciclare? L'unica alternativa a incenerirli sarebbero le discariche, ma in Campania la gente non vuole neppure quelle, e comunque il territorio è troppo densamente popolato per ricavarne una quantità sufficiente di discariche per smaltire (per modo di dire) il non riciclabile. Ciò può essere possibile in paesi che hanno alle spalle una vasta superficie desertica, ma non da noi.


purtroppo in Italia non se ne parla mai ma ci sono tantissimi modi sia diretti che indiretti per evitare la costruzione degli inceneritori che come dicono giustamente Quilty(parafrasando) e Beppe Grillo sono fabbriche di morte.
Gli inceneritori sono solo una cazzata che ci viene rifilata perché non si vuole ammettere 1) che ci sono metodi per sciogliere i rifiuti in componenti che possono essere assimilitati anche per usi agricoli, 2)i rifiuti devono essere pressati e non scaricati alla cazzo di cane come avviene in quasi tutte le discariche italiane, 3)che la gente deve imparare a sprecare di meno, soprattutto carta e plastica e si deve differenziare la spazzatura.

e questo punto è quello più importante. a San francisco la produzione di rifiuti non differenziati e non riciclabili è un 986esimo di quella di napoli. questo dato la dice lunga su come siano gli abitanti di certi luoghi dei veri trogloditi che non si rendono conto che la soluzione è già nelle loro mani. oltretutto se non esistono luoghi con cassonetti per la differenziazione, è il caso di chiederli al comune o a lega ambiente senza lasciar correre come troppo spesso viene fatto.
e inoltre è il caso di fare leggi che impediscano alle case produttrici di alimenti e generi di consumo di produrre imballaggi ove non servano strettamente.
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«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2007 20:46  
quote:
In data 2007-05-26 16:09, Maresca scrive:
Quilty, tutti gli impianti di ogni genere inquinano. Devi sempre indicarmi un solo posto al mondo dove non ci siano gli inceneritori.
Dove vanno a finire i materiali che non si possono o riescono a riciclare? L'unica alternativa a incenerirli sarebbero le discariche, ma in Campania la gente non vuole neppure quelle, e comunque il territorio è troppo densamente popolato per ricavarne una quantità sufficiente di discariche per smaltire (per modo di dire) il non riciclabile. Ciò può essere possibile in paesi che hanno alle spalle una vasta superficie desertica, ma non da noi.



Vabbè ma tu manco leggi.
In due minuti hai già risposto a un cumulo di informazioni.
Peccato che gli inceneritori producano rifiuti tossici (la cenere) da smaltire in apposite discariche (perchè non è che bruciando la materia si volatilizza per magico effetto chimico)e discariche speciali per rifiuti speciali molto più costose; quindi secondo il tuo ragionamento visto che non c'è posto per discariche a chi pensi di dare la tua spazzatura?

Incomincia a riciclare l'80% del materiale e vedrai che ti basta una discarichetta dell'80% inferiore.
Tra l'altro l'unico motivo per cui le varie mafie si oppongono a queste minchie di inceneritori è perchè sono finanziati statalmente tramite le bollette dei contribuenti enel (cioè tutti i cittadini) e quindi la malavità è esclusa da questa torta.



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