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Autore ELEZIONI PARLAMENTARI 2006
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-04-2006 11:25  
quote:
In data 2006-04-14 01:37, JerichoOne scrive:
Visto un pezzetto dell'incudine... Grazie alle sue televisioni Berlusconi può permettersi di rilanciare con un parvenza di serietà la sua battaglia insensata sulla contestazione del voto, è sufficiente avere un programma che si finge di approfondimento politico e si occupa di questa risibile questione facendo passare argomenti di propaganda come giornalismo oggettivo.


In tutti i paesi democratici le dichiarazioni di un capo coalizione sono sempre discusse. Questo naturalmente non dovrebbe valere per Berlusconi di cui è lecito parlare solo delle sue gaffes. Questo almeno si deduce da certi commenti faziosi.

Dopotutto Berlusconi mentre tutti sparavano sondaggi sballati era l'unico che con il suo sondaggio americano diceva la verità... quindi non si capisce perchè escludere a priori che possa dire ancora la verità.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 14-04-2006 11:28  
Per esempio perchè il controllo è già concluso...
edit: o meglio quasi, ma i risultati sono ben diversi da quelli immaginati da Berlusconi...

[ Questo messaggio è stato modificato da: JerichoOne il 14-04-2006 alle 11:31 ]

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oldboy83

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 4398
Da: Mogliano (MC)
Inviato: 14-04-2006 12:02  
da corriere.it

Schede ripescate per entrambi i poli.
Ci vorranno ancora diversi giorni, almeno fino a martedì prossimo, prima che le Corti d'Appello concludano le verifiche

I controlli sulle schede elettorali contestate, eseguiti finora presso gli uffici elettorali delle Corti d'Appello, non sembrano alterare in alcun modo l'esito delle urne. I voti "ripescati", qualche centinaio fino ad ora, vengono attribuiti in proporzione praticamente simile al centrodestra e al centrosinistra. Ecco la situazione regione per regione aggiornata alla serata di giovedì:

PIEMONTE - I controlli negli uffici della Circoscrizione 1 per la Camera e il Senato termineranno martedì o mercoledì della prossima settimana, quelli di Novara (Piemonte 2 della Camera) dovrebbero concludersi entro domani sera. Le schede contestate sono meno di 200, fra Camera e Senato, per gli uffici elettorali di Torino e 25 a Novara.

LOMBARDIA - Sono in tutto meno di 300 i voti contestati che sta controllando in Lombardia la commissione elettorale per il Senato e un centinaio quelli nella circoscrizione Lombardia 1 della Camera (Milano-Monza). Dei 300 voti per il Senato la metà non è stata assegnata, l'altra metà è stata attribuita con proporzioni in linea con i risultati delle elezioni già noti. Più o meno lo stesso è accaduto nella commissione della Camera dove 25 voti non sono stati attribuiti e 75 assegnati con ripartizione che rispecchia i risultati emersi dagli scrutini

TRENTINO-ALTO ADIGE - L'esito dei controlli sulle schede contestate si saprà sabato. In totale le schede oggetto di verifica per la Camera sono 55 per il Trentino e 45 per l'Alto Adige, ma una quarantina sono state giudicate nulle. Per il Senato le schede contestate sono una cinquantina: 8 voti sono stati attribuiti «in maniera trasversale» alle quattro liste in lizza (Svp-Unione Prodi, Cdl Pensionati e Fiamma tricolore) senza modificare il risultato finale. Infatti i senatori sono stati eletti nelle sei circoscrizioni in maniera uninominale mentre per il settimo si è tenuto conto del miglior dato percentuale tra i candidati sconfitti.

FRIULI- VENEZIA GIULIA - Risultati sostanzialmente confermati dalle verifiche. Delle 58 schede per il Senato contestate (su un totale di 777.474) ne sono state ripescate 2 a favore del centrodestra e 2 per il centrosinistra. Delle 60 schede contestate per la Camera ( su un totale di 833.195) ne sono state ripescate 13, delle quali 7 sono state attribuite al centrodestra e 6 al centrosinistra

VENETO - Per la circoscrizione Veneto 1 della Camera (province di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo) sulla quarantina di schede contestate ne sono state attribuite 10, di cui 9 alla Cdl e 1 all'Unione. Il controllo per la Camera della Circoscrizione Veneto 2 (province di Venezia, Treviso e Belluno) dovrebbe essere completato domani. Per il controllo delle schede del Senato i tempi si prospettano più lunghi: al momento delle oltre 4.800 sezioni ne sono state controllate poco meno di 2000.

EMILIA-ROMAGNA - Le verifiche delle schede contestate non si concluderanno prima di domani sera sia per la Camera che per il Senato. Dai primi dati parziali per quanto riguarda la Camera sui primi 30 voti contestati 14 sono stati attribuiti: 2 al centrosinistra e 12 al centrodestra.

TOSCANA - Gli uffici della Corte d'appello di Firenze hanno ripescato, per il Senato, 45 schede: 23 sono state attribuite alla Casa della libertà e 22 al centrosinistra. La verifica delle schede per la Camera non è ancora iniziata.

MARCHE - Delle 32 schede contestate nella Marche la Corte d'appello di Ancona , che ha concluso i controlli, ne ha assegnate 17: 9 a formazioni del centrodestra e 8 a quelle del centrosinistra.

UMBRIA - Sono una trentina circa, stando a fonti dei partiti, le schede non assegnate che l'ufficio circoscrizionale centrale di Perugia sta verificando. Sono state esaminate quelle della provincia di Perugia: delle 9 schede assegnate 7 sono andate al centrosinistra e 2 al centrodestra. L'esame delle schede della provincia di Terni dovrebbe essere completata in serata.

ABRUZZO - Sono 23, 19 per il Senato e 4 per la Camera, le schede contestate ripescate dai funzionari della Corte d'Appello dell'Aquila: 16 sono andate alla Cdl e 4 all'Unione mentre 3 non sono state assegnate. Per il Senato 11 voti sono stati assegnati a Forza Italia, 2 ciascuno a Ds e Margherita, 1 ciascuno a Udc e Prc mentre non sono state attribuite 2 schede. Per la Camera sono state attribuite due schede a Forza Italia e 1 all'Ulivo, mentre 1 non è stata assegnata.

CAMPANIA - Le schede contestate per la Camera in Campania sono 38, di esse 30 nella circoscrizione Campania 1 e 8 in quella Campania 2 . Per il Senato le schede contestate, tra Napoli e provincia, sono 37. Delle 8 schede di Campania 2, l'ufficio circoscrizionale presso il tribunale di Benevento, ne sono state attribuite 4 a Forza Italia, e 1 ciascuno a Popolari-Udeur e "No Euro", le 2 rimanenti sono state dichiarate nulle

PUGLIA - Il lavoro di registrazione dei voti validi da parte degli uffici centrali circoscrizionali della Camera e del Senato terminerà sabato 15: tra il 18 e il 19 è previsto il conteggio e la comunicazione ufficiale dei voti. Fino ad oggi pomeriggio i due uffici presso la corte d'appello di Bari hanno esaminato la metà dei verbali delle 3.947 sezioni pugliesi. Delle schede contestate per la Camera ne sono state ripescate 150-200 che sono state attribuite ai due poli con un leggero vantaggio per il centrodestra

CALABRIA - Sono un decina per il Senato e altrettante per la Camera le schede contestate che vengono esaminate dai funzionari della Corte d'appello di Catanzaro che sono al lavoro per controllare i verbali delle 2.390 sezioni calabresi. Per avere un quadro completo della situazione si dovrà probabilmente attendere fino a sabato.

SICILIA - Secondo Tonino Russo, responsabile dell'organizzazione dei Ds della Sicilia, per la Camera le schede contestate sono state in tutto 29. Nella Sicilia Occidentale, ha sempre sostenuto Russo, delle 13 schede contestate esaminate solo due sono state attribuite a Forza Italia.

14 aprile 2006
_________________
Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 14-04-2006 13:58  
Spero vivamente che la ricostruzione di quela bonazza della De Gregorio sia sbagliata, sarebbe agghiacciante.

Lo sfogo del ministro: "Sono ore difficili, bisogna resistere"
di Concita De Gregorio

ROMA - Nemmeno l'arresto di Provenzano gli ha ridato allegria: "Magari potessi gioire. Sono ore difficili, bisogna mantenere la calma". Quanto difficili, per Pisanu, è facile da capire. Convocato da Berlusconi a casa due volte al giorno come fosse il suo sarto di fiducia, richiesto di cucirgli addosso un risultato elettorale su misura. Trattato come un dipendente. Visto uscire da portoni secondari del Viminale a spoglio ancora in corso. Visto entrare a palazzo Grazioli tre ore prima della fine dello scrutinio. Trascinato a un passo dal ridicolo tre giorni dopo il voto, ieri: "Le elezioni? No comment. C'è il sole, è una bella giornata". Settantadue ore dopo la fine delle operazioni di spoglio elettorale il ministro dell'Interno, responsabile di quelle operazioni, tace sull'esito delle elezioni perché costretto a tacere.

Il quasi settantenne Giuseppe Pisanu, sardo di lunga esperienza parlamentare, sette legislature alle spalle di cui quattro con la Democrazia cristiana, ha appena attraversato i tre giorni più imbarazzanti e delicati della sua vita politica e non è detto che sia finita qui. Gli fu forse altrettanto difficile dimettersi da sottosegretario ai tempi dello scandalo P2 ma quella è una storia remota che nei vent'anni successivi era quasi riuscito a far dimenticare. Oggi si gioca definitivamente l'onorabilità politica di una vita intera.

Lo sa bene, e difatti a chi lo ha chiamato martedì per rallegrarsi della cattura di Provenzano ha detto, amareggiato: "Magari potessi gioire. Sono ore difficili, difficili. Bisogna non perdere il sangue freddo".
Con Romano Prodi, che lo ha chiamato nella notte per chiedergli conto dei suoi continui e lunghi incontri con Berlusconi, è stato rassicurante. "Sono verifiche di routine, non dipendono da me: è tutto nelle mani delle magistrature competenti". Così con Fassino, e coi molti ex colleghi dc ora nell'Unione che in nome dell'antica comune militanza lo hanno cercato preoccupati. "Gli ho chiesto che succede?", riferisce un senatore, "Mi ha risposto che bisogna avere pazienza e non perdere la calma".

La versione dei fatti più accreditata in area centrista anche a sinistra vuole che Pisanu abbia avuto in realtà un ruolo da pompiere. Che sia un benemerito, insomma, non un comprimario dei progetti del premier. Che sia stato lui a dissuadere Berlusconi dalla tentazione di rovesciare il tavolo, che sia stato ancora lui a mantenere fermo il timone sul rispetto delle regole. Che abbia deciso di tacere perché preso tra l'incudine del ruolo che ricopre - dalle telefonate di Ciampi, anche - e il martello Berlusconi. Questa versione, riferita anche da una delle persone presenti ai vertici a palazzo Grazioli, ricostruisce i fatti così. Lunedì notte a scrutinio in corso Pisanu dichiara al Tg2 che le "operazioni di voto sono state regolari". Berlusconi lo convoca subito. Pisanu dice che non può lasciare il Viminale, si presenta a mezzanotte. Berlusconi gli chiede di invalidare il voto. Ci sono Fini, Pera, Letta, Cesa.

Nelle anticamere un continuo via vai di sottosegretari. Pisanu risponde che non può far nulla di simile, che bisogna aspettare la fine delle operazioni di scrutinio e contestare semmai dopo le schede nulle. E' una riunione molto tesa, finisce all'una e un quarto. Francesco Cossiga, avvertitissimo di quel che accade nei palazzi, detta in quei minuti una dichiarazione apparentemente fuori tempo che dice: "Bisognerebbe che Berlusconi facesse un passo indietro, vedrei bene Pisanu premier". E' un riconoscimento, chi vuol capire capisca.

La mattina dopo, martedì, il presidente Ciampi chiama il ministro dell'Interno, gli chiede una parola definitiva sul voto, la ottiene. La nota del Quirinale dice che Ciampi "si compiace per lo svolgimento ordinato e regolare delle operazioni di voto". E' il sigillo di legittimità. Coinvolge Pisanu: "Ho seguito le giornate elettorali in costante contatto col ministro dell'Interno", sottolinea Ciampi.

Alle undici Berlusconi riunisce un vertice a casa sua. Ci sono anche Tremonti e La Loggia. Dopo le due arriva Pisanu. Mentre sono ancora dentro parte la nota del Viminale: "Sono dati provvisori, i voti non validi sono diminuiti come correttamente aveva previsto il ministro. E' la Corte di cassazione che procede alla proclamazione degli eletti". Vuol dire: la palla non è più nelle mani del Viminale. Il ministro lo ripete la sera in tv da Mimun: ho finito il mio lavoro, le contestazioni non sono affar mio. Mercoledì il premier torna all'attacco e concepisce l'idea del decreto, Ciampi la boccia.

Alle due sono ancora tutti da lui, Pisanu compreso, e di nuovo alle dieci di sera. A mezzanotte chiama Prodi. Pisanu lo tranquillizza. "Ha detto che stanno cercando di far ragionare Berlusconi", riferisce una fonte vicina al Professore. Ieri però ci si aspetta da lui una parola chiara e invece "no comment". Segue un pomeriggio di fibrillazione: Fassino trova "sconcertante che Pisanu non difenda la regolarità del voto". Sono le otto e mezza quando la risposta arriva dal Viminale: "E' scorretto trascinare il ministro nella polemica".

"L'obiettiva conoscenza dei fatti e il comune senso di responsabilità" devono evitare "strumentalizzazioni dannose in un momento così delicato per la vita democratica del Paese". E' un momento delicato. Bisognerebbe conoscere i fatti e Pisanu non è in grado, non ora, di raccontare come le cose siano andate davvero.

(14 aprile 2006)

da qui


[ Questo messaggio è stato modificato da: JerichoOne il 14-04-2006 alle 14:00 ]

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 14-04-2006 14:14  
La legge sul conflitto di interesse è la prima preoccupazione che il nuovo governo deve affrontare,è l'unico modo per detronizzare Berlusconi,infatti è troppo comodo avere il culo assiso su due poltrone, quella politica e quella economica.Voglio proprio vedere se, dovendo lasciare il patrimonio a terzi, scenderebbe in campo con la stessa foga che oggi lo contraddistingue.
A proposito sempre di questa legge, ieri sera la Berlinguer rivolgeva questa domanda a Fassino,ipotizzando che i figli del Cavaliere possano prendere il posto del padre.Ma dico, siamo matti? Non dovrebbe essere un estraneo? Se la facciamo così la legge, mi pare una grossa boiata.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 14-04-2006 14:17  
quote:
In data 2006-04-14 14:14, ginestra scrive:
La legge sul conflitto di interesse è la prima preoccupazione che il nuovo governo deve affrontare,è l'unico modo per detronizzare Berlusconi,infatti è troppo comodo avere il culo assiso su due poltrone, quella politica e quella economica.Voglio proprio vedere se, dovendo lasciare il patrimonio a terzi, scenderebbe in campo con la stessa foga che oggi lo contraddistingue.
A proposito sempre di questa legge, ieri sera la Berlinguer rivolgeva questa domanda a Fassino,ipotizzando che i figli del Cavaliere possano prendere il posto del padre.Ma dico, siamo matti? Non dovrebbe essere un estraneo? Se la facciamo così la legge, mi pare una grossa boiata.



Infatti sarebbe davvero un compromesso privo di senso... Se il principio è che un amministratore pubblico potrebbe favorire l'interesse delle proprie aziende a scapito dell'interesse generale, il passaggio della proprietà ai figli non risolve nulla.
Meglio a questo punto non farla per nulla la legge, se si vogliono consentire scappatoie così strumentali.

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 14-04-2006 20:30  
quote:
In data 2006-04-13 21:55, liliangish scrive:
quote:
In data 2006-04-13 20:56, londoner scrive:
come perchè ?



ma magari, Londoner.

ma io ci credo veramente poco. non con questa maggioranza.




Berlusconi cercherà un elezione qualsiasi per evitare i processi ... ma la legge sul conflitto d'interessi lo distruggerà. Ora la cosa interessante sarà vedere la reazione degli alleati che si sono compromessi gravemente in tutti questi 12 anni. O si chiamano fuori e riconoscono i gravissimi errori o precipitano con l'ex presidente del consiglio.

_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 14-04-2006 alle 20:31 ]

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 14-04-2006 20:33  
X LONDONER : perche' diversi capi di stato esteri si sono congratulati con Prodi e il tuo amico Blair no ?
proprio come Bush.
spiegami ...
_________________

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 14-04-2006 21:27  
Credo che abbia influito molto la linea in politica estera. Blair si è sempre dichiarato più vicino alle posizioni di Massimo D'Alema.
_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-04-2006 22:15  
quote:
In data 2006-04-14 21:27, londoner scrive:
Credo che abbia influito molto la linea in politica estera. Blair si è sempre dichiarato più vicino alle posizioni di Massimo D'Alema.




E sulla linea politica estera in cosa Prodi sarebbe diverso da massimo D'Alema?

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 14-04-2006 22:31  
Leggiti Kosovo di D'Alema e lo scoprirai.
_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-04-2006 23:03  
quote:
In data 2006-04-14 22:31, londoner scrive:
Leggiti Kosovo di D'Alema e lo scoprirai.



Ho capito... forse ti riferisci alla seguente posizione di D'Alema: http://www.pmli.it/dalemalemondestampa.html

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 14-04-2006 alle 23:03 ]

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 14-04-2006 23:10  
Beh, il Partito Marxista Leninista Italiano è una fonte non proprio idonea ...
meglio di mediaset, ma non proprio idonea ...
_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 15-04-2006 20:35  
Che dire della nuova uscita di Calderoli? E' possibile che chi ha scritto la legge non sappia cosa effettivamente prescriva? Quando c'e di mezzo Calderoli tutto è possibile!

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Calderoli: «Cdl in vantaggio di 20mila voti» L'ex ministro rilancia: «I voti della lista Lega Alleanza Lombarda non vanno assegnati a Prodi».

Unione: «La legge non dice questo»


Roberto Calderoli (
ROMA - «A prescindere dalle verifiche in corso, la Cdl è già in vantaggio alla Camera di circa 20 mila voti dato che al centrosinistra sono stati attribuiti 45.580 voti che, legge alla mano, non devono essere conteggiati»: l'ex ministro Roberto Calderoli apre un nuovo scenario nella diatriba sul risultato delle elezioni. Secondo l'esponente leghista, il nodo non sta nelle verifiche in corso sulle schede contestate, ma nei circa 45.000 voti della lista «Lega Alleanza Lombarda», che a suo parere non possono essere conteggiati a favore del centrosinistra, in base alla nuova legge elettorale (clicca qui per leggere il testo integrale del provvedimento n.270 del 21/12/2005), perché la lista era presente nella sola circoscrizione Lombardia 2. Immediata la smentita dell'Unione, che definisce «pretestuosa» la spiegazione di Calderoli, ricordando che Lega Alleanza Lombarda è regolarmente apparentata con la coalizione guidata da Romano Prodi.

CALDEROLI RIAPRE LA PARTITA - Ma come fa a stabilire Calderoli che la Cdl sarebbe in vantaggio di 20 mila voti? «È semplice - spiega all' Ansa il coordinatore delle segreterie della Lega - la differenza di voti indicata in un primo momento a favore della coalizione di Prodi è di 25.224. A questi vanno tolti i voti che vengono mano a mano riassegnati alla Cdl durante le verifiche. Ma il punto nodale è un altro: ci sono i voti della lista 'Lega Alleanza lombardà che si è presentata solo nella circoscrizione Lombardia 2 e che sono 45.580. Questi non possono essere assegnati a Prodi. Non devono proprio essere calcolati». Perché? «Perché la legge che io ho scritto parla chiaro - spiega Calderoli - la cifra elettorale nazionale di coalizione deriva dalla somma delle cifra elettorale nazionale delle singole liste e la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno. È evidente quindi che la cifra nazionale deve essere la somma di almeno due circoscrizioni e in assenza di questo non può essere conteggiata».

LA LEGGE ELETTORALE - «Infatti - aggiunge Calderoli - il legislatoreha previsto l' ipotesi del conteggio della singola circoscrizione solo nelle regioni ove esiste la tutela delle minoranze linguistiche. Ecco perchè la Cdl è, nel caso meno favorevole, in vantaggio di almeno 20mila voti alla Camera, senza contare quindi i voti che vengono via via riattribuiti durante le verifiche». «La legge l' ho scritta io - conclude l' esponente leghista - e l' ho anche criticata, ma sull'interpretazione non ci sono dubbi».
LE REAZIONI - Un avallo alle parole di Calderoli arriva da Fabrizio Cicchitto, di Forza Italia: «I due problemi posti da Calderoli mettono in evidenza che esistono questioni assai serie per quello che riguarda la verifica del voto, che danno anche una spiegazione del pressing che la sinistra sta facendo per chiudere comunque la vicenda». Sandro Bondi, coordinatore di Fi, usa gli stessi accenti: «Siamo sbalorditi che nel calcolo provvisorio dei voti che determina la cifra elettorale nazionale siano stati inseriti i voti ottenuti da una lista (Lega Alleanza Lombarda) che si è presentata in una sola circoscrizione».


_________________
Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 15-04-2006 20:41  
quote:
In data 2006-04-15 20:35, pensolo scrive:
Che dire della nuova uscita di Calderoli? E' possibile che chi ha scritto la legge non sappia cosa effettivamente prescriva? Quando c'e di mezzo Calderoli tutto è possibile!

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Calderoli: «Cdl in vantaggio di 20mila voti» L'ex ministro rilancia: «I voti della lista Lega Alleanza Lombarda non vanno assegnati a Prodi».

Unione: «La legge non dice questo»


Roberto Calderoli (
ROMA - «A prescindere dalle verifiche in corso, la Cdl è già in vantaggio alla Camera di circa 20 mila voti dato che al centrosinistra sono stati attribuiti 45.580 voti che, legge alla mano, non devono essere conteggiati»: l'ex ministro Roberto Calderoli apre un nuovo scenario nella diatriba sul risultato delle elezioni. Secondo l'esponente leghista, il nodo non sta nelle verifiche in corso sulle schede contestate, ma nei circa 45.000 voti della lista «Lega Alleanza Lombarda», che a suo parere non possono essere conteggiati a favore del centrosinistra, in base alla nuova legge elettorale (clicca qui per leggere il testo integrale del provvedimento n.270 del 21/12/2005), perché la lista era presente nella sola circoscrizione Lombardia 2. Immediata la smentita dell'Unione, che definisce «pretestuosa» la spiegazione di Calderoli, ricordando che Lega Alleanza Lombarda è regolarmente apparentata con la coalizione guidata da Romano Prodi.

CALDEROLI RIAPRE LA PARTITA - Ma come fa a stabilire Calderoli che la Cdl sarebbe in vantaggio di 20 mila voti? «È semplice - spiega all' Ansa il coordinatore delle segreterie della Lega - la differenza di voti indicata in un primo momento a favore della coalizione di Prodi è di 25.224. A questi vanno tolti i voti che vengono mano a mano riassegnati alla Cdl durante le verifiche. Ma il punto nodale è un altro: ci sono i voti della lista 'Lega Alleanza lombardà che si è presentata solo nella circoscrizione Lombardia 2 e che sono 45.580. Questi non possono essere assegnati a Prodi. Non devono proprio essere calcolati». Perché? «Perché la legge che io ho scritto parla chiaro - spiega Calderoli - la cifra elettorale nazionale di coalizione deriva dalla somma delle cifra elettorale nazionale delle singole liste e la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno. È evidente quindi che la cifra nazionale deve essere la somma di almeno due circoscrizioni e in assenza di questo non può essere conteggiata».

LA LEGGE ELETTORALE - «Infatti - aggiunge Calderoli - il legislatoreha previsto l' ipotesi del conteggio della singola circoscrizione solo nelle regioni ove esiste la tutela delle minoranze linguistiche. Ecco perchè la Cdl è, nel caso meno favorevole, in vantaggio di almeno 20mila voti alla Camera, senza contare quindi i voti che vengono via via riattribuiti durante le verifiche». «La legge l' ho scritta io - conclude l' esponente leghista - e l' ho anche criticata, ma sull'interpretazione non ci sono dubbi».
LE REAZIONI - Un avallo alle parole di Calderoli arriva da Fabrizio Cicchitto, di Forza Italia: «I due problemi posti da Calderoli mettono in evidenza che esistono questioni assai serie per quello che riguarda la verifica del voto, che danno anche una spiegazione del pressing che la sinistra sta facendo per chiudere comunque la vicenda». Sandro Bondi, coordinatore di Fi, usa gli stessi accenti: «Siamo sbalorditi che nel calcolo provvisorio dei voti che determina la cifra elettorale nazionale siano stati inseriti i voti ottenuti da una lista (Lega Alleanza Lombarda) che si è presentata in una sola circoscrizione».





Ovviamente di questa cosa se ne accorgono dopo le elezioni, in modo da togliere il diritto di voto ai 25.000 che hanno votato per quella lista...

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