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Autore ELEZIONI IN GRAN BRETAGNA
londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:02  
Allora, se si comincia a ragionare in questi termini ....
Diciamo che rispetto al passato (quando l'immigrazione era completamente inesistente) anche l'Italia ultimamente sta facendo i conti col fenomeno. Ovviamente in maniera ridotta rispetto ai paesi confinanti. Il problema è che la risposta italiana al fenomeno è sbagliata. Porre gli immigrati ai margini della società, creare separazione è un errore madornale. La soluzione è dare agli immigrati uguali diritti, lavoro, permettere loro di costruire famiglie. Qui a Londra lavorano praticamente tutti. Non mi è mai capitato di vedere un immigrato chiedere l'elemosina sulla metropolitana. Non ho mai visto un immigrato che vende cianfrusaglie per strada. Perchè tutti lavorano. E se pensiamo alla sproporzione tra l'immigrazione londinese e quella italiana c'è davvero da chiedersi perchè. Ma è piuttosto semplice. Blair ha lavorato in questi anni. E ha creato milioni di posti di lavoro sul serio. Chi arriva qui lavora nel giro di un paio di settimane e viene messo in regola immediatamente. Le tasse le paghiamo tutti. Secondo me la società dovrebbe funzionare così ...
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Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:05  
quote:
In data 2006-02-13 00:02, londoner scrive:
Allora, se si comincia a ragionare in questi termini ....
Diciamo che rispetto al passato (quando l'immigrazione era completamente inesistente) anche l'Italia ultimamente sta facendo i conti col fenomeno. Ovviamente in maniera ridotta rispetto ai paesi confinanti. Il problema è che la risposta italiana al fenomeno è sbagliata. Porre gli immigrati ai margini della società, creare separazione è un errore madornale. La soluzione è dare agli immigrati uguali diritti, lavoro, permettere loro di costruire famiglie. Qui a Londra lavorano praticamente tutti. Non mi è mai capitato di vedere un immigrato chiedere l'elemosina sulla metropolitana. Non ho mai visto un immigrato che vende cianfrusaglie per strada. Perchè tutti lavorano. E se pensiamo alla sproporzione tra l'immigrazione londinese e quella italiana c'è davvero da chiedersi perchè. Ma è piuttosto semplice. Blair ha lavorato in questi anni. E ha creato milioni di posti di lavoro sul serio. Chi arriva qui lavora nel giro di un paio di settimane e viene messo in regola immediatamente. Le tasse le paghiamo tutti. Secondo me la società dovrebbe funzionare così ...




Sei sicuro?

Le dimissioni di Beverley Hughes, sottosegretario all'interno e responsabile dell'immigrazione, hanno gettato nel caos il governo di Tony Blair. Nei giorni scorsi Hughes era stata accusata dall'opposizione di incompetenza e di atteggiamenti poco trasparenti.

Secondo i tory, infatti, il sottosegretario avrebbe nascosto di essere a conoscenza di racket sui permessi di soggiorno, che da più di un anno consentiva ai cittadini dell'Europa dell'est di entrare nel paese con visti falsi. Le sue dimissioni hanno messo in difficoltà anche il ministro dell'interno David Blunkett, già al centro di forti polemiche per il controverso disegno di legge sul diritto d'asilo.

"La politica folle di questo governo è venuta alla luce", scrive l'Independent in una lunga analisi. La colpa più grave dell'esecutivo di Blair, nonché la ragione principale dei suoi attuali problemi, è la mancanza di chiarezza.

"Il premier si trova in un campo minato perché non è riuscito a sostenere la tesi dei vantaggi economici derivanti dall'arrivo di manodopera straniera e ha avuto paura della reazione della stampa xenofoba di destra. Forse – sostiene il quotidiano – Blair sperava che le dimissioni di Hughes mettessero fine a questo flagello, ma sembra che la soluzione sia tutt'altro che vicina".

Secondo il Daily Telegraph tutta la politica sull'immigrazione dei laburisti si basava su un grande inganno: "La situazione non è mai stata così preoccupante. Il governo è stato accusato di aver commesso un ampio e calcolato raggiro: questa volta non si tratta di una bugia isolata, come quella che ha portato il sottosegretario Hughes a rassegnare le dimissioni, ma di una cospirazione portata avanti con il chiaro obiettivo di confondere e di fuorviare".

Dalle informazioni emerse finora si può trarre una sola conclusione: "Il governo ha deciso di far entrare in modo illegale centinaia di migliaia di immigrati, non rispettando le regole che lui stesso aveva introdotto".

Il Times ribadisce l'importanza della manodopera straniera per il buon funzionamento dell'economia: "Questo quotidiano ha sempre sostenuto che l'immigrazione fosse una risorsa indispensabile. Grazie al prezioso contributo dei lavoratori stranieri, infatti, la Gran Bretagna è diventata una nazione più ricca e più efficiente".

Ma per far sì che una politica liberale funzioni con successo, occorre rispettare tre condizioni: "Una legge deve stabilire chi può entrare nel paese e chi invece non ha i requisiti per farlo; la legge dovrebbe poi regolare il flusso di immigrati in modo che ognuno abbia la possibilità di integrarsi nel tessuto della società; è necessario, infine, che l'opinione pubblica sostenga questo tipo di politica".

Il Guardian denuncia la mancanza di consenso che c'è intorno alla questione: "Per alcuni il problema è l'esistenza del fenomeno immigrazione in sé; per altri è l'aumento del numero di persone che si muovono nel mondo; per altri ancora è il modo in cui il sistema di controllo opera in paesi come la Romania. Ma senza un maggiore consenso perfino le società benestanti come la nostra hanno difficoltà ad affrontare la situazione con un dibattito sereno


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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:06  
E poi insomma, se non si dà da fare una nazione che in passato più "colonizzatrice" di lei non si può che mondo sarebbe?

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:08  
Comunque, per dimostrare anche l'altra faccia della medaglia:

"Per quanto riguarda l'immigrazione, la Gran Bretagna adora distinguersi rispetto agli altri paesi europei, e per questa ragione a volte a Bruxelles si sfiora la polemica. Il regno di Sua maestà si ostina ad accogliere i rifugiati per ascoltare le loro ragioni, vagliare i casi uno per uno, e riconoscere, quando ci sono, i diritti dei richiedenti asilo. Questa è la colpa della Gran Bretagna, e per questa ragione gli altri paesi europei l'accusano di essere troppo "buona". Se ne sono accorti i movimenti di destra britannici, che hanno scatenato una campagna xenofoba che ha portato molti a chiedersi perché la Gran Bretagna debba essere così rispettosa dei diritti umani quando gli altri paesi europei gli immigrati li gettano a mare. Una recente inchiesta del Ministero degli Interni ha verificato che più di due richieste di asilo su cinque sono realmente fondate, nel senso che i richiedenti chiedono riparo da situazioni di reale persecuzione politica o violazione dei diritti fondamentali. Cifre altissime, rispetto a una campagna di stampa che aveva diffuso l'impressione che l'asilo politico fosse una scusa per mascherare un'immigrazione più convenzionale, motivata da più semplici ragioni economiche. La maggior parte dei richiedenti asilo proviene da Afghanistan, Somalia e Zimbabwe. Anche l'anno scorso la Gran Bretagna ha segnato il primato nell'accoglienza dei rifugiati, accogliendo 92.000 richiedenti asilo (bambini inclusi) su un totale europeo di 433.000 richieste, che tuttavia non è un primato assoluto, visto che ci sono paesi più piccoli che accolgono in percentuale più persone. Le polemiche però hanno accompagnato il dibattito che ha portato all'approvazione del "Nationality, Immigration and Asylum Bill", la nuova legge britannica sull'immigrazione, la quale prevede, tra le altre cose, la chiusura del centro di accoglienza per rifugiati di Sangatte."

Almeno qualcuno non piange...

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:09  
Sì ma resta il fatto che il Labour non solo è sempre in testa, ma l'unico cambiamento all'orizzonte è quello tra Blair e Brown (che è più a sinistra di Blair) ... è la destra che sta cercando di rivedere le proprie posizioni sull'immigrazione ... senza i voti dell'immigrazione in Uk non vai da nessuna parte e noi votiamo tutti! Se tu fai campagna contro di noi perdi ...
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Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:12  
figurati che la comunità araba (che qui è fortissima ed è maggioranza assoluta in interi quartieri) e quella pakistana (idem) decisero in un primo momento di togliere il consenso a Blair per la guerra in Iraq. Ma poi cosa potevano fare ? Votare i conservatori che facevano campagna anti-immigrazione (molto più soft di quella fatta in Italia, capiamoci) ... ma neanche per idea. Alla fine, quando si vota, votiamo tutti labour. Perchè a noi interessa avere il lavoro e un sistema fiscale equo. Vogliamo avere diritti non bugie ...

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Il sito per la rivoluzione italiana ? www.ryanair.com

[ Questo messaggio è stato modificato da: londoner il 13-02-2006 alle 00:12 ]

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:14  
Però in Italia non ci sono nè le premesse, nè le inclinazione per un voto agli immigrati. Mi dispiace, ma penso che in taluni momenti nemmeno gli importila questione. E poi confronta l'immigrazione che c'è in UK e quella che c'è qui...

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:18  
inoltre una mancata integrazione spesso è più ricercata dall'immigrato stesso che offerta dal paese...mi dispiace, ma soprattutto tra i giovani immigrati si rivela una tendenza preoccupante che fa scadere anche le migliori propensioni. Per fortuna che sono una minoranza rispetto al totale...

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:34  
quote:
In data 2006-02-13 00:18, marcomond scrive:
inoltre una mancata integrazione spesso è più ricercata dall'immigrato stesso che offerta dal paese...



mah
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Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:41  
quote:
In data 2006-02-13 00:34, londoner scrive:
quote:
In data 2006-02-13 00:18, marcomond scrive:
inoltre una mancata integrazione spesso è più ricercata dall'immigrato stesso che offerta dal paese...



mah




Perchè lo vuoi mettere in dubbio? C'è un mito di benessere, che appena cade incattivisce l'animo...e si comincia a non seguire quelle regole che portano all'integrazione. Non ci vuoi credere? Ma che ne sai? Vieni qui e conosci qualche immigrato che te le racconta certe cose, poi vedi come cambi idea...inoltre l'Italia accoglie, accoglie...

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:45  
Io sono scappato come tanti dall'Italia ... e di accoglienza ne ho vista poca poca poca ....
_________________
Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 00:49  
quote:
In data 2006-02-13 00:45, londoner scrive:
Io sono scappato come tanti dall'Italia ... e di accoglienza ne ho vista poca poca poca ....




Io sono ancora qui invece...ovviamente non escludo di scappare in futuro... mi sembra però che non sia così basso il livello di accoglienza in questo paese. Che poi non è tutto rose e fiori...

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 13-02-2006 00:55  
se devo scappare andrò al 100% in Nuova Zelanda

e non sto scherzando

altro che Londra
un bel posto per viverci solo se sei miliardario
e questo la dice lunga (a parte il clima di merda)
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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londoner

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 690
Da: london (es)
Inviato: 13-02-2006 00:55  
quote:
In data 2006-02-13 00:49, marcomond scrive:
quote:
In data 2006-02-13 00:45, londoner scrive:
Io sono scappato come tanti dall'Italia ... e di accoglienza ne ho vista poca poca poca ....




Io sono ancora qui invece...ovviamente non escludo di scappare in futuro... mi sembra però che non sia così basso il livello di accoglienza in questo paese. Che poi non è tutto rose e fiori...



io mi ricordo che già quando ero in Italia notavo il razzismo ... qui è impensabile vedere una svastica allo stadio o per strada ... però da quando sono fuori me ne rendo conto molto di più ... dipende da quanti anni hai ... in Italia c'è ancora gente che a 23-24 anni vive ancora a casa coi genitori qui è impensabile ... a 18 anni esci ...
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Ecco l'immagine dell'Italia all'estero:
parte prima
parte seconda

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 13-02-2006 01:12  
quote:
In data 2006-02-13 00:55, londoner scrive:
quote:
In data 2006-02-13 00:49, marcomond scrive:
quote:
In data 2006-02-13 00:45, londoner scrive:
Io sono scappato come tanti dall'Italia ... e di accoglienza ne ho vista poca poca poca ....




Io sono ancora qui invece...ovviamente non escludo di scappare in futuro... mi sembra però che non sia così basso il livello di accoglienza in questo paese. Che poi non è tutto rose e fiori...



io mi ricordo che già quando ero in Italia notavo il razzismo ... qui è impensabile vedere una svastica allo stadio o per strada ... però da quando sono fuori me ne rendo conto molto di più ... dipende da quanti anni hai ... in Italia c'è ancora gente che a 23-24 anni vive ancora a casa coi genitori qui è impensabile ... a 18 anni esci ...




Fondamentalmente è un discorso che fa acqua da tutte le parti:

1) Svastiche e razzismi vari sono condannati, e nonostante folli episodi tali rimangono espliciti appunto dove? In uno stadio, appunto di nuovo. Nemmeno qui, in giro c'è tutta questa "semiotica del razzismo" che decanti.

2) Non penso che si debba essrere fuori a priori per capire e sentire che c'è più razzismo.

3) Il riferimento all'età poi è inutile. E comunque vorrei solo dire una cosa:
per chi studia
14-19 anni -> scuole superiori
20-22 anni -> università triennale
22-24 anni -> master di specializzazione
E questi sono parametri nel momento in cui non si perdonon anni durante il percorso. E dimmi tu, se uno che studia non è ancora autosufficiente per andarsene, come fa. Minimo a 24 anni incominci a cercare lavoro.
Chi invece va direttamente a lavorare, beato lui se poco meno che diciassettene o poco più che diciottenne ha già uno stipendio capace di permettergli di vivere fuori casa. Poi ci sono i 30-35 anni e più ancora in casa...bhè quelli sì che fanno cagare...

Non so che dirti...il razzismo c'è ma è anche dettato da una serie di problematiche che vanno oltre il solo popolo italiano, almeno questo lo riconoscerai spero...e poi la delinquenza esiste e la si condanna. Tutti gli immigrati delinquenti? NO! Assolutamente.
Molti però ci sono dentro...e questo alimenta altro razzismo, che già c'è pure tra italiani, quindi figurarsi...
Notte inglese.

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