Autore |
Beppe Grillo |
celeste
Reg.: 23 Apr 2004 Messaggi: 867 Da: firenze (FI)
| Inviato: 09-04-2005 11:52 |
|
A mio padre è arrivata questa mail, non so se sia vecchia. Lui sta pensando seriamente di comprare quantità industriali di olio di colza.
Voi che cosa ne pensate?
"Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e'considerato truffa dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
.
La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo diesel. Non esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno si era mai chiesto con cosa farli camminare. Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via.
Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem.
La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli oli iche si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle. Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Per di piu'il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano). Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente: La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza.
L'olio di colza e' un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco.
Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra 0.45 e 0.65 euro al litro. E quindi il Carlino dice che molta gente, complice il tam tam su internet inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca nel motore. Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e'leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare.Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera. La cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre alte di olio vegetale. Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte,ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi e l'olio di colza possono costare anche 0.45-0.50 al litro.E Il diesel... Tutto qui, direte voi?non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa,perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti. Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico. Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia per istigazione a delinquere qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e anche vantaggiosa. Quindi, mi adeguo. Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euro al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e'noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.Allo stesso modo, però, bruciare olio di colza inquina zero.Inquina zero perche' siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo,il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero.
.
Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che, come sappiamo tutti, non e' giusto fare. Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa. La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente:come pensate di dare un dispiacere ad un piezz'e'core" del genere?
.
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento. La colza danneggia gravemente Siniscalco. Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color nero annuncio funerario attorno, come nelle sigarette. Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e'una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.
Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io. Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso. In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'. "
Beppe Grillo
_________________ Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.
(Charles Bukowski) |
|
millio
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 09-04-2005 12:25 |
|
Ne ho sentito parlare un'altra volta. Se ci fosse qualcuno che l'ha provato ed è rimasto soddisfatto vado al discount e faccio la scorta..
[ Questo messaggio è stato modificato da: millio il 09-04-2005 alle 12:27 ] |
|
stilgar
Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 09-04-2005 12:28 |
|
Sì, è vero, le macchine diesel possono andare anche con semplice olio di semi da cucina. QUello di colza è il più conveniente e può essere usato allo scopo.
C'è un mio amico che lo fa da due anni.
Lui arriva ad usare l'80% di olio di colza e il 20% di diesel.
Io non sono ancora riuscito a convincere mio padre.
Il problema è che la cosa è illegale a tutt'oggi in Italia.
Il Governo Brasiliano sta facendo una politica di supporto ai coltivatori e produttori di olio di colza proprio per diffondere l'uso di questo combustibile.
Il punto è che l'olio di colza non è così conveniente perchè costa 65 cent al litro senza tasse varie, il diesel costa molto meno. Probabilmente però se la sua produzione venisse incentivata, si potrebbe arrivare a pagare mendo del gasolio un combustibile che inquina molto meno. Ricorda che siamo in Italia, probabilmente saremo gli ultimi ad adeguarci.
_________________
Profundis - L'anima nera della rete |
|
ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 09-04-2005 12:55 |
|
quote: In data 2005-04-09 12:28, stilgar scrive:
Sì, è vero, le macchine diesel possono andare anche con semplice olio di semi da cucina. QUello di colza è il più conveniente e può essere usato allo scopo.
C'è un mio amico che lo fa da due anni.
Lui arriva ad usare l'80% di olio di colza e il 20% di diesel.
Io non sono ancora riuscito a convincere mio padre.
Il problema è che la cosa è illegale a tutt'oggi in Italia.
Il Governo Brasiliano sta facendo una politica di supporto ai coltivatori e produttori di olio di colza proprio per diffondere l'uso di questo combustibile.
Il punto è che l'olio di colza non è così conveniente perchè costa 65 cent al litro senza tasse varie, il diesel costa molto meno. Probabilmente però se la sua produzione venisse incentivata, si potrebbe arrivare a pagare mendo del gasolio un combustibile che inquina molto meno. Ricorda che siamo in Italia, probabilmente saremo gli ultimi ad adeguarci.
|
avevo visto un servizio al Tg5 sull'argomento e mi ero chiesto se Rossella fosse andato di matto. Anche il servizio sosteneva che non c'era alun pericolo ad usare l'olio di colza. Ovvio che poi si tratta di evadere il fisco sui carburanti. Io però non sarei così convinto che non ci siano controindicazioni: sì il motore funziona, ma se ho capito bene con un regime differente. Sicuramente con minore potenza (lo diceva pure il servizio) e mi vien da pensare anche con consumi maggiori rispetto al diesel. Quindi magari il raffronto non è proprio da fare tra il prezzo del litro d'olio e il prezzo del litro di diesel ma sul prezzo al km..
Inoltre il servizio sosteneva che l'olio di colza congela molto prima del diesel, con conseguenti rischi per l'integrità di pompe e motore nel periodo invernale.
E poi gli "anticipi" del motore credo siano un poco sbagliati e i filtri e la marmitta non credo siano concepiti per l'olio. Quindi magari il sistema si può usurare o intasare prima (con costi di manutenzione maggiori) e magari inquina di più che il semplice diesel. In definitiva secondo me ci si deve andare molto cauti.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
|
greenday2
Reg.: 02 Lug 2004 Messaggi: 1074 Da: reggio emilia (RE)
| Inviato: 11-04-2005 08:58 |
|
Con le macchine nuove, darebbe cmq diversi problemi. E poi mi sa che diventeresti na specie di Mc DOnald ambulante |
|
gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 11-04-2005 09:19 |
|
|
Hamish
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 11-04-2005 15:32 |
|
quote: In data 2005-04-11 09:19, gatsby scrive:
Comunque sia, visto che il nostro sistema la proprietà privata, mi sembra assurdo che unon non possa fare come gli pare.
| Eh?
_________________ IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE. |
|
gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 11-04-2005 15:42 |
|
|
ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 11-04-2005 16:13 |
|
quote: In data 2005-04-11 15:42, gatsby scrive:
non vedo perchè si debba vietare la destinazione a carburante di un prodotto regolarmente acquistato (l'olio) su di un proprio bene (l'auto), non essendoci alcuna ragione ecologica (l'unica valida).
Oltretutto la tassazione la ritengo lecita se legata imprescindibilmente al tipo di soluzione e non in base al come viene impiegata una certa sostanza.
|
credo che la tassazione sia sui carburanti per autotrazione nel caso del gasolio. Sennò i produttori ci metterebbero un secondo a fare un carburante leggermente diverso per venderlo a prezzo detassato. Non ti pare?
Tassazione che quindi è elusa comperando l'olio al supermercato. Ho sentito in un servizio parlare di multe di svariate migliaia di euro se ti beccano.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
|
ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 12-04-2005 14:49 |
|
dal servizio antibufala
Olio di colza nei diesel, chi lo usa è fritto
Passaparola ad alto rischio sul presunto risparmio sui carburanti diesel ottenibile mettendo oli da supermercato nei serbatoi delle auto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-04-2005]
Flacone di olio di colza
"La colza danneggia gravemente Siniscalco": inizia così, provocatoriamente, un e-mail che sta impazzando da un paio di settimane e istiga alla disubbidienza fiscale. Secondo l'e-mail, sarebbe possibile sostituire almeno in parte il carburante diesel con olio di colza da supermercato. Ma ovviamente il governo non vuole che si sappia, perché se tutti usassero l'olio di colza alimentare, meno tassato del carburante diesel, il Fisco ci rimetterebbe.
C'è di meglio, secondo l'appello in circolazione: "bruciare olio di colza inquina zero" e "il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno combustibile". I giganti del petrolio ci tengono che questa nozione non si diffonda, ma l'impavido eco-comico Beppe Grillo l'avrebbe pubblicata e garantita con l'aiuto del Resto del Carlino, stando al messaggio.
Purtroppo è una bufala, e stupisce che ci sia gente disposta a schiaffare olio da cucina nella propria automobile soltanto perché l'ha sentito su Internet. Ma quest'appello scardina le normale difese del buon senso facendo leva sui classici meccanismi psicologici delle bufale: il complotto governativo; l'informazione tenuta segreta; l'occasione di vendicarsi di un "nemico" (in questo caso, il fisco avido personificato dal ministro Siniscalco); e magari anche l'antipatia politica. Ci si crede, insomma, perché ci si vuole credere.
Innanzi tutto, l'attribuzione a Beppe Grillo è falsa o frutto di un malinteso. Nel suo sito, infatti, l'unica traccia di questo messaggio è nel forum dedicato ai commenti dei lettori, in data 22 marzo. Probabilmente qualcuno degli incauti disseminatori della "notizia" ha letto questo commento e vi ha aggiunto la dicitura "www.beppegrillo.it" (o, in altri casi, il nome del comico), dando l'errata impressione che il messaggio sia stato scritto e "garantito" da Beppe Grillo in persona.
Non è chiaro, invece, cosa dica l'articolo del Resto del Carlino citato nel messaggio, la cui datazione è incerta (il messaggio dice che l'articolo è di "oggi", ma chissà a quando si riferisce). Potrebbe risalire al 14 marzo 2005, secondo alcuni accenni trovati nei forum in Rete, ma non è disponibile negli archivio del Carlino. Se qualcuno ne avesse una copia, sarebbe interessante leggerla.
Della teoria dell'olio di colza nei motori diesel hanno comunque parlato molti organi d'informazione tradizionali. Se ne sarebbe occupato il TG3 in un servizio del 12 marzo 2005, mostrando il proprietario di una Mercedes di Trento che riforniva la propria automobile diesel con una bottiglia da un litro di olio di colza da supermercato. Anche Repubblica.it ha pubblicato un articolo confuso e sensazionalista in proposito, secondo il quale ci sarebbe addirittura una mania collettiva nel nord Italia, ma non fornisce alcun dato che confermi quest'affermazione, basata a quanto pare esclusivamente sul fatto che se ne parla molto in Google.
E' vero che usare l'olio di colza al posto del carburante diesel configura una truffa ai danni dello stato per mancato pagamento delle accise che gravano su tutti i carburanti, ma l'idea di base dell'appello, ossia che si possa impunemente mescolare al diesel l'olio di colza venduto nei supermercati, è falsa.
Infatti l'olio di colza è sì un ingrediente del cosiddetto biodiesel (ossia del carburante diesel ottenuto da fonti vegetali, che è valido, sperimentato e utilizzabile in molte automobili già appositamente predisposte), ma l'olio in commercio non ha subito i trattamenti chimici necessari, per cui produce residui che a lungo andare danneggiano il motore. Inoltre non è noto l'effetto inquinante del bruciare olio da cucina in un motore; la teoria esposta nell'appello ("il bilancio chimico di una pianta è nullo") non tiene conto di questo fatto.
Per esempio, l'olio di colza da supermercato contiene ancora glicerina, che invece nell'olio di colza per biodiesel è stato rimossa. Inoltre il biodiesel è una preparazione chimica dalle caratteristiche ben precise, definite dalla norma europea EN14214, non una miscela fatta a mano e a occhio di carburante diesel prelevato dalla pompa e di olio del supermercato. E i motori diesel compatibili sono calibrati e strutturati per usare quella miscela precisa e nient'altro.
Quattroruote ha inoltre pubblicato un articolo che riassume bene la situazione: "Chi pensa di essere furbo risparmiando poche centinaia di euro all'anno andando a comperare l'olio di semi alimentare al supermercato per fare il pieno all'auto diesel dell'ultima generazione rischia di spendere poi migliaia di euro in riparazioni". La ragione è semplice: "Se si usa l'olio di semi in un moderno diesel si provocano, presto o tardi, danni molto costosi da riparare all'impianto iniezione (pompa e iniettori) e al motore: per risparmiare un centinaio di euro si provocano danni per migliaia di euro". Anche se Quattroruote è possibilista sull'uso "nei semplici, lenti e pesanti motori diesel di trent'anni o quarant'anni fa", ricorda che "L'olio di semi alimentare lascia dannosi depositi carboniosi, morchie e gomme negli iniettori e nella camera di combustione. Non è un olio pensato per resistere alle temperature che si trovano all'interno del motore."
In altre parole, ficcare l'olio da cucina in una macchina diesel moderna è un suicidio graduale praticamente garantito; ficcarlo in un'auto diesel vecchia è comunque un rischio. Ve la sentite di rischiare di rovinare la vostra auto per risparmiare qualche centinaio di euro? Oltretutto, secondo le testimonianze messe in Rete da alcuni sperimentatori dilettanti, "la macchina puzza di fritto da fare schifo".
Se vi state chiedendo come mai il vostro meccanico di fiducia dice invece che si può fare senza problemi, tenete presente un paio di cose: primo, il vostro meccanico non è necessariamente un esperto in reazioni chimiche dei carburanti; secondo, la macchina nella quale dice di ficcare l'olio di colza non è sua, è la vostra; terzo, se fra qualche mese la vostra auto schiatta perché intasata di morchia, andrete da lui a pagarlo per farvela riparare, per cui è nel suo interesse (a breve termine) dirvi di usare l'olio di colza.
Volete davvero risparmiare sul carburante? Imparate a usare meglio l'auto. Lasciatela a casa e fatevi una passeggiata, quando andate a comperare il giornale; usate i mezzi pubblici o mettetevi d'accordo con i colleghi per condividere l'auto a turno; guidate in modo meno aggressivo e più fluido; andate più piano (spesso basta uscire di casa dieci minuti prima per non dover correre); comprate un'auto più piccola e moderna, che consuma meno; e non lasciate acceso il motore inutilmente quando vi fermate. E' questione di buon senso.
Paolo Attivissimo |
|
ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 12-04-2005 14:54 |
|
e l'articolo di quattroruote.
Colza e biodiesel - L'OPINIONE DI "QUATTRORUOTE" (15/03/2005)
Troppi sedicenti esperti, tanta confusione e faciloneria in merito all'olio di colza da utilizzare al posto del gasolio nei motori diesel richiedono di fare chiarezza.
Il vero biodiesel non è un olio di semi per uso alimentare e, comunque, anche il vero biodiesel può essere impiegato senza danni soltanto nei motori predisposti per l'utilizzo!
Chi pensa di essere furbo risparmiando poche centinaia di euro all'anno andando a comperare l'olio di semi alimentare al supermercato per fare il pieno all'auto diesel dell'ultima generazione rischia di spendere poi migliaia di euro in riparazioni. Oppure di passare la patata bollente (o meglio... fritta) al successivo, inconsapevole acquirente di quella diesel usata. Per questo, forniamo alcuni consigli in materia:
Non confondete il biodiesel con l'olio di semi per uso alimentare. Anche se utilizzano la stessa materia prima (sono estratti da semi di colza o girasole) si tratta, però, di prodotti con caratteristiche completamente differenti fra loro. Adatto ai motori il primo, adatto alla cucina il secondo.
Il biodiesel è un vero e proprio combustibile per motori diesel, che rispetta criteri molto severi descritti dalla norma europea EN 14214. L'olio di semi di colza o di girasole, invece, no.
Se si usa l'olio di semi in un moderno diesel si provocano, presto o tardi, danni molto costosi da riparare all'impianto iniezione (pompa e iniettori) e al motore: per risparmiare un centinaio di euro si provocano danni per migliaia di euro. Magari nei semplici, lenti e pesanti motori diesel di trent'anni o quarant'anni fa non succede nulla di grave utilizzando tali oli; nei moderni motori, invece, non è così: sarebbe come mettere nel motore un olio pensato per i motori degli anni Cinquanta.
L'olio di semi alimentare lascia dannosi depositi carboniosi, morchie e gomme negli iniettori e nella camera di combustione. Non è un olio pensato per resistere alle temperature che si trovano all'interno del motore (basta lasciare troppo tempo una padella con olio di semi sul fornello della cucina per rendersi conto dei depositi che si creano).
Per utilizzare il vero biodiesel al posto del gasolio, occorre disporre di modelli di autovetture in grado di funzionare senza problemi con tale combustibile. Sono pochissimi quelli già predisposti dalle Case per funzionare con il biodiesel puro, mentre molti accettano una miscela costituita dal 30% di biodiesel e il 70% di gasolio.
Utilizzando biodiesel puro in una vettura che non lo prevede comporta immediatamente il decadere della garanzia.
Una consistente quota del gasolio realizzato in raffineria contiene già una parte di biodiesel (sino al 5%) perché così diluito è un ottimo additivo lubrificante per il gasolio senza zolfo.
Dal momento che il costo di produzione del biodiesel non è competitivo con il gasolio ricavato dal petrolio, ogni anno il Governo stabilisce un tetto massimo per la produzione di biodiesel esente da accise. Per questo motivo, oltre che per altri, la produzione di biodiesel è limitata.
|
|
DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 12-04-2005 20:17 |
|
Una domanda sorge spontanea: ma non potrebbero conepire un motore che sfrutta questi oli vegetali?
I motori Diesel di oggi non sono predisposti per l'olio di colza, ma potrebbero sempre lavorare concretamente per elaborare un diesel che sfrutti una miscela di oli vegetali che dovrebbero essere anche meno inquinanti (che come sottolineava Gatsby è la cosa più importante).
Non so se l'e-mail messa in circolazione sia di Beppe Grillo, però chiunque sia stato è un grande!
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
|
KARLMARX87
Reg.: 12 Apr 2005 Messaggi: 313 Da: SIENA (SI)
| Inviato: 12-04-2005 21:40 |
|
IL FULCRO DEL DISCORSO NON STA NELLA DIFFICOLTà MATERIALE DI COSTRUIRE UN MOTORE MENO INQUINANTE!LA QUESTIONE SI SNODA INTORNO AL FATTO CHE I MERDOSI ESPORTATORI DI MERD....VOLEVO DIRE PETROLIO FATTA ECCEZIONE PER L'ARABIA SAUDITA SONO ANCHE I PAESI CHE CONTROLLANO L'ECONOMIA MONDIALE.AVETE PENSATO A COSA COMPORTEREBBE BOICOTTARE, COME SAREBBE GIUSTO, IL COMMERCIO DEL PETROLIO?L'ECONOMIA FORTE DEI PAESI COME GLI USA DIVENTEREBBE DEBOLE IN POCHE PAROLE.LA VOLONTà DI CAMBIARE LO STATO DI FATTO DELLE COSE NON C'è E QUESTO CREDO SIA VERGOGNOSO.ANCORA UNA VOLTA L'INTERESSE PRIVATO DI MULTINAZIONALI DELLA MERDPETROLIO HANNO AVUTO LA MEGLIO SU NOI CITTADINI CHE VOGLIAMO UN MONDO MIGLIORE. UN'ALTRA OTTIMA RAGIONE PER RIBELLARSI A QUESTO MONDO SCHIFOSO E ANTILIBERTARISTA.
|
|
greenday2
Reg.: 02 Lug 2004 Messaggi: 1074 Da: reggio emilia (RE)
| Inviato: 13-04-2005 00:31 |
|
Gli Usa usano quasi tutto il petrolio che producono. I piu grandi esportatori sono i paesi dell'OPEC.
Apparte questo, e' chiaro che gli interessi attorno al petrolio sono veramente troppi.
Peccato non ci sia ancora una proposta alternativa veramente valida, ma solo tante piccole buone proposte. |
|
stilgar
Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 13-04-2005 00:33 |
|
quote: In data 2005-04-13 00:31, greenday2 scrive:
Gli Usa usano quasi tutto il petrolio che producono. I piu grandi esportatori sono i paesi dell'OPEC.
Apparte questo, e' chiaro che gli interessi attorno al petrolio sono veramente troppi.
Peccato non ci sia ancora una proposta alternativa veramente valida, ma solo tante piccole buone proposte.
|
No, il problema è che non ci sono soldi da investire in quelle proposte.
_________________
Profundis - L'anima nera della rete |
|
|