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Autore The Grudge
mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 11-01-2005 09:41  
parlare in continuazione non significa comunicare!!!
_________________
What you fear in the night in the day comes to call anyway

Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in

(A.D.)

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 11-01-2005 09:45  
quote:
In data 2005-01-11 09:39, Ayrtonit scrive:
e questo sarebbe il fulcro dell intervento?
evidentemente non l ho trovato cosi interessante per dargli risposta no?
io ho già espresso le mie considerazioni, (esposte male e frettolosamente certo, perchè per un film del genere era un crimine sprecare più parole... ma d altra parte non volevo convincere nessuno del fatto che questo film sia una merda.a differenza di altri) tu hai espresso le tue.. basta.
posso dire che non mi trovo d accordo su nessuna delle tue, e tu su nessuna delle mie.
per me non c'è problema, e non ho bisogno di aggiungere commenti più o meno espliciti sulla tua persona. quelli si che non c'entrano un cacchio. altro che psyco.



Capacità ricettive di una capra delle nevi Ayrtonit. E i miei commenti non sono rivolti alla tua persona, ma alla desolante aridità che scaturisce dai tuoi interventi.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 11-01-2005 09:52  
quote:
In data 2005-01-11 09:45, Deeproad scrive:
quote:
In data 2005-01-11 09:39, Ayrtonit scrive:
e questo sarebbe il fulcro dell intervento?
evidentemente non l ho trovato cosi interessante per dargli risposta no?
io ho già espresso le mie considerazioni, (esposte male e frettolosamente certo, perchè per un film del genere era un crimine sprecare più parole... ma d altra parte non volevo convincere nessuno del fatto che questo film sia una merda.a differenza di altri) tu hai espresso le tue.. basta.
posso dire che non mi trovo d accordo su nessuna delle tue, e tu su nessuna delle mie.
per me non c'è problema, e non ho bisogno di aggiungere commenti più o meno espliciti sulla tua persona. quelli si che non c'entrano un cacchio. altro che psyco.



Capacità ricettive di una capra delle nevi Ayrtonit. E i miei commenti non sono rivolti alla tua persona, ma alla desolante aridità che scaturisce dai tuoi interventi.



ceeeeeerto..
a me il film non è piaciuto... ergo: capacità ricettiva di una capra delle nevi..
ehm ma applicare lo stesso commento a tutti coloro che han detto che sto film non è un granchè, per non dire una merda (e c'è chi l ha detto) no? solo a me? ah ecco. certo i tuoi commenti non sono rivolti alla mia persona..nooo! continuo a complimentarmi con te per il tuo operato di moderatore. e qui chiudo. non vorrei esser redarguita per aver innescato polemiche!! quando mi si dice che ho la ricettività di una capra, devo imparare a star zitta! eh già.

_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 11-01-2005 10:02  
quote:
In data 2005-01-11 09:52, Ayrtonit scrive:
a me il film non è piaciuto... ergo: capacità ricettiva di una capra delle nevi..



No Ayrtonit, non hai capito (ma va?). Parlavo della tua risposta al mio commento. E della risposta alla risposta. Entrambi inutili, perchè il mio giudizio iniziale era rivolto ad una tua frase, non alla tua persona. Ma non hai afferrato neppure questo. Vabbeh ci rinuncio, ciao.
_________________
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 11-01-2005 13:49  
quote:
In data 2005-01-11 10:02, Deeproad scrive:
quote:
In data 2005-01-11 09:52, Ayrtonit scrive:
a me il film non è piaciuto... ergo: capacità ricettiva di una capra delle nevi..



No Ayrtonit, non hai capito (ma va?). Parlavo della tua risposta al mio commento. E della risposta alla risposta. Entrambi inutili, perchè il mio giudizio iniziale era rivolto ad una tua frase, non alla tua persona. Ma non hai afferrato neppure questo. Vabbeh ci rinuncio, ciao.



guarda , al tuo commento ho RISPOSTO citando psyco a proposito della capacità di un film di generare tensione. se poi mi chiedi cosa cacchio centra, allora sei TU a non avere un minimo di capacità di contestualizzazione e ricezione.
il resto del tuo commento l ho volutamente ignorato, ed ho SCRITTO persino un post per spiegarti perchè.
quindi è del tutto inutile continuare a dire "ayrtonit non ha capito" quando sei tu il primo a non ascoltare, a non leggermi, a non capire. oltre tutto, ti ripeto che continuare ad attaccarmi prendendo scuse banalissime e stupide, per motivi invece personali, è rivoltante. e il fatto che tu lo neghi, lo è ancor di più!ora sappi, e lo dico pubblicamente affinchè lo sappia anche chi legge, visto che ultimamente ho capito le tue intenzioni nei miei confronti (ovvero attaccarmi il più possibile, avere più scuse possibili per poter scrivere ayrtonit è stupida, è una capra etc), che io NON ti risponderò allo stesso modo. e questo solo perchè mi fai pena. perchè non sei un utente qualsiasi per me, e non riesco a scavalcare la pena che provo per te rispondendoti male. se cominciassi, non mi fermerei più, direi solo cose cattive, in risposta alle tue. e sinceramente non mi va.
non ho scritto un pvt per non lasciarti la piacevole (per te) opportunità di postarlo a tua volta in pvt ad altri.
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Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-01-2005 14:05  
Un complimento a Deep che ha proposto un commento intelligente e serrato.
Ciò che ha scritto nel suo post, non è nè un elogio spropositato, nè un commento statico, ma un'opinione obiettiva.
Che lo si ammetta o no, che lo si abbia percepito o meno, il remake di Shimizu è un film con una certa tensione, assolutamente ben costruita. Il gioco di piani e di campi, l'uso dei volti, dei dettagli e degli spazi angusti, alternati per mezzo di una regia sapiente , seppur rimodellata su una narrazione tipicamente occidentale, è assolutamente convincente poichè proprio la tensione non si disperde mai, e Shimizu, con l'orchestra di immagini che ci propone, non permette mai che lo spettatore abbassi la guardia.
E la sensazione è proprio questa: il continuo sforzo della percezione, grazie ai particolari tagli di inquadratura confacenti a richiamare continuamente l'imminente shock, di non spostare l'attenzione dalle immagini.
Il fatto di non cogliere nel film questo dato oggettivo, è senza dubbio il sintomo di un cattivo approccio al cinema e alle sue modalità di comunicazione.
Che poi il film non sia piaciuto, è tutto un altro paio di maniche, che però mette il suo sostenitore nella condizione di non accanirsi certamente su una regia incontrovertibilmente efficace.
I cavilli per dare un senso alle deduzioni del gusto personale, sono svariate, e io direi che è possibile pescare dal mucchio...

Altro appunto.
Tirare il ballo Hitchcock poi, l'ho trovato inutile e sconclusionato.
Hitchcock il maestro della suspance? Ma va?!
Peccato che la suspance Hitchcockiana, è di tutt'altra matrice, dal momento che viene costruita su ben altre prerogative; per quanto riguarda l'horror in genere, e in particolare questo The Grudge, la struttura che dà vita alla suspance, è costruita sullo scardinamento delle facili deduzioni e l'impiego delle scomposizioni narrative, il disorientamento è alcova prima della paura; nei film di Hitchcock, esiste una costruzione maniacale dedita a contestualizzare lo spettatore in universo, che è prima di tutto narrativo, e in quel caso, la conoscenza della "storia", svolge una funzione portante, che per altro, nei film giapponesi, di rado si ritrova, specialmente poi per ciò che concerne il cinema horror.

Tra l'altro, l'utilizzo di un nome come Alfred Hitchcock, buttato lì a caso, senza alcuna cognizione, sa tanto di mancanza di argomenti, che di fatto non sono mai stati esposti...

Che altro.
Personalmente anche io ho trovato qualche piccola imperfezione in questo The Grudge, ma certamente si rivelano inezie se si osserva il film nella sua globalità.

Spesso parlando di film come questo, è facile azzardare i più svariati accostamenti, e in questo caso, l'impossibilità di comparare The Grudge a nessun altro horror americano sul piano della costruzione visiva e narrativa, è già motivo di riflessione e riguardo.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 11-01-2005 14:36  
Una cosa: IL BAMBINO TUTTO DIPINTO DI GRIGIO CON GLI OCCHI ALLA ROBERT SMITH CHE MIAGOLA E' GRANDIOSAMENTE TRASH: MIAOOOOOOOOOOOOO.

Vabbè, dico altre due cose su The Grudge, che se no dicono che non argomento. Come già detto anche nel mio primo intervento, una delle poche cose che ho apprezzato è proprio la regia di Shumuzu. Non è sicuramente un minchione qualunque, la cinepresa la sa muovere, e anche bene.. ma di questo sia Mall che Deep hanno parlato a sufficienza.

Ma ahimè, per me The Grudge rimane un film di merda, e di sicuro sarebbe alquanto superficiale e sbagliato giudicare un'opera cinematografica dal punto di vista puramente tecnico.
The Grudge è come un boccettino di profumo che danno aggratis in giro per promuovere il profumo stesso, mi pare che li chiamino examples. The Grudge è dunque un example dell'attuale cinema horror asiatico, un boccettino che racchiude in sè tutti i clichè del genere (ma forse il genere stesso non è che un grande clichè): così ecco i telefoni, i telefonini, le televisioni allucinate. Il genere non sembra poterne fare a meno, e questo blocco è comunque ciò che rende The Grudge unicamente un example, uno dei tanti esempi dell'horror asiatico attuale (rifatto per di più).
Sorprende trovare proprio Sam Raimi alla guida produttiva della pellicola, proprio lui che ai suoi bei tempi optava per horror all'avanguardia e poco convenzionali, mentre ora si deve accontentare di un semplice example, il meno all'avanguardia e il più convenzionale possibile.
Che delle buone inquadrature non siano sufficienti per fare un buon horror è chiaro anche ai muri; The Grudge è Cinema di poco valore, adatto ad un pubblico addomesticato a dovere, quello stesso pubblico che entra in sala sgranucchiando popcorn e parlando in silenzio al telefonino ogni tanto, per poi uscire con una soddisfazione momentanea di circa 15 minuti, prima di dimenticare il tutto.

AH. MIAOOOOOOO
_________________
Qualcuno tende a ferirmi, è di questo che ho paura

[ Questo messaggio è stato modificato da: CarbonKid il 11-01-2005 alle 14:51 ]

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 11-01-2005 14:47  
quote:
In data 2005-01-11 14:36, CarbonKid scrive:

Che un buon regista non sia sufficiente per fare un buon horror è chiaro anche ai muri;




Tho, e io che pensavo che fosse indispensabile.
_________________
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

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DianeJ

Reg.: 04 Gen 2005
Messaggi: 318
Da: Venezia (VE)
Inviato: 11-01-2005 14:49  
quote:
In data 2005-01-11 14:47, MaratSafin scrive:
quote:
In data 2005-01-11 14:36, CarbonKid scrive:

Che un buon regista non sia sufficiente per fare un buon horror è chiaro anche ai muri;




Tho, e io che pensavo che fosse indispensabile.



condizione necessaria ma non sufficiente

[ Questo messaggio è stato modificato da: DianeJ il 11-01-2005 alle 14:50 ]

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 11-01-2005 14:51  
quote:
In data 2005-01-11 14:49, DianeJ scrive:
quote:
In data 2005-01-11 14:47, MaratSafin scrive:
quote:
In data 2005-01-11 14:36, CarbonKid scrive:

Che un buon regista non sia sufficiente per fare un buon horror è chiaro anche ai muri;




Tho, e io che pensavo che fosse indispensabile.



condizione necessaria ma non sufficiente

[ Questo messaggio è stato modificato da: DianeJ il 11-01-2005 alle 14:50 ]



Ottima risposta. Ma da un certo punto di vista, per un horror la regia è tutto. (cit.)

Non per tornare a Hitchcock, ma alla fine da un film su piccioni e tortore impazzite si può tirar fuori un capolavoro.

_________________

(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 11-01-2005 alle 14:53 ]

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 11-01-2005 14:55  
babbi ero di fretta e ho già corretto
_________________
eh?

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 11-01-2005 14:56  
quote:
In data 2005-01-11 14:36, CarbonKid scrive:

Che delle buone inquadrature non siano sufficienti per fare un buon horror è chiaro anche ai muri;




Ecco molto meglio.

_________________

(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 11-01-2005 alle 14:58 ]

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DianeJ

Reg.: 04 Gen 2005
Messaggi: 318
Da: Venezia (VE)
Inviato: 11-01-2005 14:56  
quote:
In data 2005-01-11 14:55, CarbonKid scrive:
babbi ero di fretta e ho già corretto



non vale

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 11-01-2005 14:57  
quote:
In data 2005-01-11 14:05, Marienbad scrive:

Che lo si ammetta o no, che lo si abbia percepito o meno, il remake di Shimizu è un film con una certa tensione, assolutamente ben costruita. Il gioco di piani e di campi, l'uso dei volti, dei dettagli e degli spazi angusti, alternati per mezzo di una regia sapiente , seppur rimodellata su una narrazione tipicamente occidentale, è assolutamente convincente poichè proprio la tensione non si disperde mai, e Shimizu, con l'orchestra di immagini che ci propone, non permette mai che lo spettatore abbassi la guardia.
E la sensazione è proprio questa: il continuo sforzo della percezione, grazie ai particolari tagli di inquadratura confacenti a richiamare continuamente l'imminente shock, di non spostare l'attenzione dalle immagini.
Il fatto di non cogliere nel film questo dato oggettivo, è senza dubbio il sintomo di un cattivo approccio al cinema e alle sue modalità di comunicazione.
Che poi il film non sia piaciuto, è tutto un altro paio di maniche, che però mette il suo sostenitore nella condizione di non accanirsi certamente su una regia incontrovertibilmente efficace.
I cavilli per dare un senso alle deduzioni del gusto personale, sono svariate, e io direi che è possibile pescare dal mucchio...

Altro appunto.
Tirare il ballo Hitchcock poi, l'ho trovato inutile e sconclusionato.
Hitchcock il maestro della suspance? Ma va?!
Peccato che la suspance Hitchcockiana, è di tutt'altra matrice, dal momento che viene costruita su ben altre prerogative; per quanto riguarda l'horror in genere, e in particolare questo The Grudge, la struttura che dà vita alla suspance, è costruita sullo scardinamento delle facili deduzioni e l'impiego delle scomposizioni narrative, il disorientamento è alcova prima della paura; nei film di Hitchcock, esiste una costruzione maniacale dedita a contestualizzare lo spettatore in universo, che è prima di tutto narrativo, e in quel caso, la conoscenza della "storia", svolge una funzione portante, che per altro, nei film giapponesi, di rado si ritrova, specialmente poi per ciò che concerne il cinema horror.

Tra l'altro, l'utilizzo di un nome come Alfred Hitchcock, buttato lì a caso, senza alcuna cognizione, sa tanto di mancanza di argomenti, che di fatto non sono mai stati esposti...

Che altro.
Personalmente anche io ho trovato qualche piccola imperfezione in questo The Grudge, ma certamente si rivelano inezie se si osserva il film nella sua globalità.

Spesso parlando di film come questo, è facile azzardare i più svariati accostamenti, e in questo caso, l'impossibilità di comparare The Grudge a nessun altro horror americano sul piano della costruzione visiva e narrativa, è già motivo di riflessione e riguardo.



non credo che il riferimento a hichcock sia messo lì a caso. e non lo credo perchè il contesto in cui il nome è stato inserito parla chiaro. si stava parlando di tensione, di come un regista o un film in generale sappia suscitare e mantenere viva la tensione. visto che hitchcock è il maestro assoluto in questa materia, e visto che la tensione nei suoi film è talmente evidente da risultare palpabile, l ho citato per dire che the grudge ne è poverissimo.
la tensione è anzitutto un meccanismo emotivo, più ancora che tecnico. hitchcock, e lo prendo a prestito per dare l idea di quel che (secondo me) un regista dovrebbe fare o non fare, si preoccupava sempre di mettersi nei panni del suo pubblico. immaginando le reazioni dello spettatore, vestendo i suoi panni oltre a quelli del regista, è riuscito a generare tensione NON sulla pellicola, ma nello spettatore stesso. quel che voglio dire è che se un film si pone tra i suoi scopi quello di generare una certa tensione o paura,o inquietudine o angoscia, e però lo spettatore non prova nulla di tutto ciò, qualcosa non va. non nello spettatore!(e a questo proposito credo che non siano poche le persone che non abbiano ricevuto emozioni di questo genere dalla visione del film.) qualcosa non va nel film stesso! ora, per rimanere sempre in traccia col tuo intervento, se è vero che il meccanismo della suspence orrorifica è fondato sul disorientamento, e lo dò per buono, io (e non credo di essere l unica) in the grudge non l ho trovato. ho notato poi che è stato citato più volte l utilizzo dello spazio da parte di shimizu. insiste su spazi angusti: certo, la claustrofobia generata dalla casa,dai suoi spazi, e non solo, dell appartamento della sorella, di ogni luogo scenico. ok ma dove sta la novità o la genialità in questo? praticamente metà dei film dell orrore si svolgono in una casa, dando un senso di claustrofobia molto più angosciante di the grudge (faccio solo l esempio di rosemary's baby, potrei dire anche l esorcista).quindi non è una novità. quindi non vi è nulla di geniale. solo la riproposizione di un meccanismo noto dei film horror.
la suspance di hitchcock, hai detto, è costruita su ben altre prerogative.. eh già!BEN ALTRE prerogative. l altra volta, parlando di ju on, del quale già avevo detto che soggetto e sceneggiatura sono meno che mediocri, mi hai detto che un film non si guarda per la sceneggiatura, che tu sei nella fase di analisi della messa in scena. ebbene, io capisco l influenza della nouvelle vague sul concetto che il cinema classico aveva di sceneggiatura, e la apprezzo moltissimo. però non bisogna cadere nel paradosso inverso. hitchcock stesso diceva,( perdonami se lo cito in continuazione ma incarna perfettamente la mia idea di cinema e di fare cinema) , che il cinema non deve essere un ritratto del verosimile e del reale. il cinema è finzione, è immaginazione, è prima di tutto raccontare una storia. la storia deve certo essere immaginifica, ma interessante all occhio dello spettatore, e per far questo, se non realtà, deve possedere coerenza. tutto ciò in the grudge (e ju on) manca. per diversi motivi. perchè non esiste psicologia dei personaggi, nessuna. perchè non esiste nessun dubbio sulle motivazioni delle loro azioni..lo spettatore non si chiede mai perchè il personaggio agisca in un modo piuttosto che in un altro. ma soprattutto, quel che viene meno, è l azione (hithcock diceva che nel suo cinema ogni inquadratura era FUNZIONALE all azione). o meglio, l azione, poca, c'è, ma lo spettatore è in grado di prevederla. chi non ha capito fin da subito che il fantasma di toshio e kayako avrebbe cercato vendetta su un pò tutti i personaggi presenti nella casa? è vero, hitchcock orientava il suo spettatore nella storia, gli faceva capire perfettamente dove era, con chi aveva a che fare, tranne poi..... disorientarlo narrativamente. ti mette a tuo agio, nei panni del protagonista, e proprio per questo stravolgendo la prevedibilità della vicenda, ti disorienta vertiginosamente, sospingendo in te il dubbio: "allora costui non è l eroe che immaginavo..ma allora?che succede? che succederà?" ecco tutto ciò in the grudge, evidentemente, manca. non esiste alcun disorientamento nè spaziale nè temporale nè psicologico nè narrativo. le basi della suspance sono diverse, può darsi.. nell horror gioca maggiormente quel che si chiama sorpresa, non suspance. d accordo, resta il fatto che in the grudge il fattore sorpresa è però ridotto al minimo.
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DEMONSETH

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DianeJ

Reg.: 04 Gen 2005
Messaggi: 318
Da: Venezia (VE)
Inviato: 11-01-2005 14:59  
quote:
In data 2005-01-11 14:51, MaratSafin scrive:
Non per tornare a Hitchcock, ma alla fine da un film su piccioni e tortore impazzite si può tirar fuori un capolavoro.



ma infatti hai ragione,
la mia era solo un'interpretazione alla frase di carbon kid, che per giunta ora ha modificato

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