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CRITICHE CINEMATOGRAFICHE LUNGHE O CORTE?
Critiche lunghe 4 40%
Critiche brevi 6 60%
Totale 10 100%

Autore CRITICHE CINEMATOGRAFICHE LUNGHE O CORTE?
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 05-04-2004 15:29  
quote:
In data 2004-04-05 01:52, Tristam scrive:

Poi dici "chi sa scrivere può tenermi incollato".. ma se tu stesso affermi che leggi fino a dove riesci a comprendere vuol dire quindi che quella persona che tu ritieni sappia scrivere lo sa fare solo conformemente ai tuoi "limiti" (se mi permetti di usare questa parola, ma senza nessuna offesa).


Volevo proprio dire che secondo me uno sa scrivere quando quello che scrive è comprensibile a persone di intelligenza almeno medio-alta, come credo di essere io e come credo che siano tutti gli iscritti a questo forum.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-04-2004 15:29  
si daniel
comunque la mia era una battuta e tu invece ti sei subito lanciato in una breve ed inutile esposizione sulla teorizzazione delle regole del linguaggio filmico necessaria al fine dell'identificazione dell'arte cinematografica rispetto alle altre.
e beh ?

mi sembrano quei discorsidel tipo: Cosa è l'impresa....
un sistema vivente, un sistema cibernetico, un'organizzazione formale, .....
e vai con teorie su teorie, libri su libri.
certo tante disquisizioni che da un punto di vista teorico sono molto interessanti ma al livello pratico....

Cosa è il cinema ?
e si riparte...

credo di aver letto qualcosa su questo tema, vista anche la mia parallela passione per la fotografia....

insomma hai letto muto ed hai iniziato a fantasticare....contento te.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-04-2004 15:32  
quote:
In data 2004-04-05 15:08, Daniel scrive:
Ah dimenticavo ... voto altro : preferisco i numeri alle parole ... quindi

Amelie : 1 +






questa è la cosa più intelligente che potevi scrivere da subito sul film Amelie senza tutte quelle menate fuori luogo.

poi che vi siano 100 motivi per considerare il film diversamente da te è un altro discorso.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-04-2004 15:36  
quote:
In data 2004-04-05 15:29, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2004-04-05 01:52, Tristam scrive:

Poi dici "chi sa scrivere può tenermi incollato".. ma se tu stesso affermi che leggi fino a dove riesci a comprendere vuol dire quindi che quella persona che tu ritieni sappia scrivere lo sa fare solo conformemente ai tuoi "limiti" (se mi permetti di usare questa parola, ma senza nessuna offesa).


Volevo proprio dire che secondo me uno sa scrivere quando quello che scrive è comprensibile a persone di intelligenza almeno medio-alta, come credo di essere io e come credo che siano tutti gli iscritti a questo forum.




ma che dici...
un principio fondamentale è tale se non è comprensibile, altrimenti sono stronzate.
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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 05-04-2004 15:38  
quote:
In data 2004-04-05 15:32, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-04-05 15:08, Daniel scrive:
Ah dimenticavo ... voto altro : preferisco i numeri alle parole ... quindi

Amelie : 1 +






questa è la cosa più intelligente che potevi scrivere da subito sul film Amelie senza tutte quelle menate fuori luogo.

poi che vi siano 100 motivi per considerare il film diversamente da te è un altro discorso.




Ma dov'è il problema?? nessuno costringe nessuno a leggere o abbracciare teorie ... se non sai o puoi ribattere clicca altrove ... Le menate fuori luogo per essere considerate tali vanno dimostrate ... bene fallo! Se no non tentare inutili critiche ai miei post o al mio modo di approcciarmi a film o argomenti perchè se non dimostrabili non possono avvalersi della nomea di critica ... da qui il suo essere inutile ...
MA abbiamo fatto passi avanti??? No ...
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-04-2004 15:56  
quote:
In data 2004-04-05 15:38, Daniel scrive:
quote:
In data 2004-04-05 15:32, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-04-05 15:08, Daniel scrive:
Ah dimenticavo ... voto altro : preferisco i numeri alle parole ... quindi

Amelie : 1 +






questa è la cosa più intelligente che ........ un altro discorso.




Ma dov'è il problema?? nessuno costringe nessuno a leggere o abbracciare teorie ... se non sai o puoi ribattere clicca altrove ... Le menate fuori luogo per essere considerate tali vanno dimostrate ... bene fallo! Se no non tentare inutili critiche ai miei post o al mio modo di approcciarmi a film o argomenti perchè se non dimostrabili non possono avvalersi della nomea di critica ... da qui il suo essere inutile ...
MA abbiamo fatto passi avanti??? No ...




fallo ???
ma hai visto quanto sono lunghi i tuoi post sul film Amelie...
hai scritto duecento cose , con i riferimenti più disparati a tanti film.
dovrei passare il pomeriggio a scrivere e non ne ho alcuna intenzione.
la cosa più triste è che mi pare che non hai ancora capito il senso di quello che avevo scritto.

Visto che hai cultura cinematografica cerca di trasmetterla agli altri in modo comprensibile ma rigoroso anzichè pontificare.
ma a te piace solo pontificare
ribadisco contento te....


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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 05-04-2004 16:51  
Se devo leggere "papielli", alle critiche cinematografiche, preferisco le biografie dei grandi personaggi storici,di cui sono ghiottissima,scusatemi ma credo che siano più istruttive di una critica ad un film.Dunque, leggo critiche in genere corte,ma non necessariamente, ne posso fare a meno.
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 05-04-2004 23:12  
quote:
In data 2004-04-05 14:43, Tristam scrive:
Evidentemente Luke a te il cinema piace quando mostra emozioni, ovvero quando la sua storia riesce a creare o a toccare in te, se vogliamo dirla così, certe cose, sentimenti, la storia giusta, la gioia.
Ti dirò... E' questo un modo per intendere il cinema, d'altraparte il 90% dei film sono fatti appositamente per questo scopo.
Inoltre:
anche io vado al cinema per essere emozionato. Ma a me emoziona il film da un punto di vista analitico-critico e dal punto di vista del regista, del perchè delle sue scelte e di come queste vengono messe in scena.







Infatti pur riconoscendo che ELEPHANT è un film tecnicamente ineccepibile,mi ha assolutamente annoiato e non mi ha suscitato la minima emozione,anche se in alcuni passaggi mi ha ricordato un poco l'occhio cinematografico di Kubrick.
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No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 05-04-2004 23:20  
La gioia poi è solo un aspetto, anzi il più delle volte resto affascinato più da trame che niente hanno a che fare con la gioia.
Io sostengo solo che a prescindere da chi scriva, un certo tipo di critica troppo analitica,tecnica e perciò abbastanza soggettiva è pretenziosa tanto più se particolarmente prolissa.
Rimane una critica fine a se stessa che in realtà non è al servizio di chi legge e fruisce del parere altrui, per quanto autorevole, ma piuttosto di chi scrive.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-04-2004 23:25  
quote:
In data 2004-04-05 23:20, Luke71 scrive:
La gioia poi è solo un aspetto, anzi il più delle volte resto affascinato più da trame che niente hanno a che fare con la gioia.
Io sostengo solo che a prescindere da chi scriva, un certo tipo di critica troppo analitica,tecnica e perciò abbastanza soggettiva è pretenziosa tanto più se particolarmente prolissa.
Rimane una critica fine a se stessa che in realtà non è al servizio di chi legge e fruisce del parere altrui, per quanto autorevole, ma piuttosto di chi scrive.





io cerco di farglielo capire in tutte le lingue, ma rimangono fermi sulle loro posizioni.
Peraltro dovrebbero sapere , nonostante le loro letture, che anche altri fattori risultano fondamentali oltre alla scelta del regista
mah !
forse gli manca qualche libro ancora.
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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 05-04-2004 23:33  
quote:
In data 2004-04-05 23:25, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-04-05 23:20, Luke71 scrive:
La gioia poi è solo un aspetto, anzi il più delle volte resto affascinato più da trame che niente hanno a che fare con la gioia.
Io sostengo solo che a prescindere da chi scriva, un certo tipo di critica troppo analitica,tecnica e perciò abbastanza soggettiva è pretenziosa tanto più se particolarmente prolissa.
Rimane una critica fine a se stessa che in realtà non è al servizio di chi legge e fruisce del parere altrui, per quanto autorevole, ma piuttosto di chi scrive.





io cerco di farglielo capire in tutte le lingue, ma rimangono fermi sulle loro posizioni.
Peraltro dovrebbero sapere , nonostante le loro letture, che anche altri fattori risultano fondamentali oltre alla scelta del regista
mah !
forse gli manca qualche libro ancora.






Forse è il contrario ne han letti troppi e ormai han perso la visione del cinema come magia,ciò si riflette sù quello che scrivono,sulla loro perdita di innocenza ormai irreversible....ecco forse l'unico critico che accetto è colui che è ancora innocente,che crede all'immagine così come appare,non la vuole smontare...
Mi pare che Kubrick disse una volta che il vero amante del cinema è lo spettatore,che rimane all'oscuro di tutto il processo tecnico e perciò l'unico vero destinatario,depositario di questa arte.







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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 05-04-2004 23:52  
Infatti mi rifiuto di essere considerato un amante del cinema. Sono uno studioso e già da qualche parte dissi che per me il cinema non è un piacere, ne la pausa di due ore giornaliera, bensì il mio studio, la mia materia.
C'è qualcosaltro oltre il regista?
Ma certo.
Lo sanno tutti. Nessuno lo nega. E infatti non sarebbe stato detto se aveste letto qualcosa di più che qualche semplice frase lanciata lì in qualche post "ultima generazione".

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-04-2004 00:24  
quote:
In data 2004-04-05 23:20, Luke71 scrive:
La gioia poi è solo un aspetto, anzi il più delle volte resto affascinato più da trame che niente hanno a che fare con la gioia.
Io sostengo solo che a prescindere da chi scriva, un certo tipo di critica troppo analitica,tecnica e perciò abbastanza soggettiva è pretenziosa tanto più se particolarmente prolissa.
Rimane una critica fine a se stessa che in realtà non è al servizio di chi legge e fruisce del parere altrui, per quanto autorevole, ma piuttosto di chi scrive.




Questo è un concetto limitante e debole...
Una "critica troppo analitica, tecnica" non è nè "soggettiva" nè "pretenziosa", tanto meno fine a se stessa, in quanto rappresenta la critica più approfondita, ma allo stesso tempo la più neutra e motivata.
Non scrivere una critica che abbia basi tecniche o capacità di analisi, significa sfociare in "scritti-mostri dell'inutilità".

_________________
- Vago, vago e ancora vago... -

[ Questo messaggio è stato modificato da: 13Abyss il 06-04-2004 alle 00:26 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 06-04-2004 00:24  
E comunque io non mi vanterei, come sembra che qui sia uso vantarsi, del fatto che secondo voi persone come me hanno perso la "magia"...
Ma che magia?
Ma cosa diavolo vuole dire?
Vuole forse dire che il film deve restare un oggetto impenetrabile, non comprensibile ed esperibile solo attraverso quello che più ovviamente ci viene offerto?
La sua storia, la trama, la capacità di raccontare e presentare un mito?
Questo suo lato accessibile cela un percorso che voi rifiutate di percorrere e di comprendere. Inoltre è ancora più ridicolo credere che questo diverso (ma solo diverso dal vostro!) modo di vedere cinema non possa offrire di per sè quella magia di cui voi anelate.
Purtroppo mi vergogno di dire quello che sto per dire ma è l'unico modo per farvi da lontano vedere (ma lo so che tanto è tempo più che perso) cosa offre la conoscenza.
Per godere di una macchina questa macchina bisogna saperla guidare, conoscerla, saperla far funzionare. Ci sono macchine luccicanti e macchine meno luccicanti. Alcune che sono peggio di tante altre sono anche più vendute e ricercate perchè offrono una carozzeria particolare e accattivante. C'è chi si ferma alla carrozzeria, c'è chi cerca il miglior rapporto carrozzeria-motore, altri amano solo gli interni, alcuni dicono che la macchina è il motore, ecc ecc.
Ma pensiamo alla Formula1. per me la formula1 è magica tanto quanto per voi lo è il cinema. Non capendo assolutamente nulla di assetti, aerodinamica, motori e soprattutto non capendo assolutamente niente di tutti quei segreti rapporti che determinano la forma esterna di una macchina mi limito a giudicare una macchina dal suo esterno. Vedo la Tyrrel a sei ruote e mi dico: "no, una macchina con così tante ruote, di cui 4 così piccole e antiestetiche non mi piace". Poi vedo una macchina che ha degli alettoni esagerati a lato delle fiancate e questi mi urtano perchè la ferrari ad esempio ha una linea assolutamente più slanciata e quindi mi sembra più bella. eh si bella.
Non conoscendo le motivazioni interne, quindi le scelte, che portano una macchina ad essere così com'è non mi preoccupo di capirle e arriccio il naso di fronte a tutti quei "segni" che per me non hanno nessun "significato". Ed in tutto questo è anche possibile che mi trovi ad esprimere (o a tentare se non altro) un giudizio su una questione estetica su una determinata macchina senza sapere assolutamente nulla di quello che si cela dietro un telaio.
Poi magari davvero vedo la MacLaren, grigia metalizzata con le linee nere ai lati e rimango colpito dalla sua potenza e forza e sono convinto che quella sia la macchina più potente, la macchina migliore.
Ora non sono più un semplice spettatore, ma sono un ingegnere, non un costruttore, ma solo un ingegnere, magari anche un pò bravo.
In quanto ingegnere bravo vedo una cosa, ne vedo la sua superficie esterna (il telaio)e inizio a proporre un perchè esista una certa forma, vedo la macchina in azione, sento il motore, le marcie, come la macchina reagisce a certe piste e inizio a capire a cosa corrispondono internamente le curvee aerodinamiche esterne. E quindi se li c'è un bocchettone molto largo, di solito dietro c'è una presa d'aria necessaria a raffreddare il motore in un certo modo, perchè per caso sentendo il cambio dalla 6 alla 5 ho riconosciuto che, poichè sono un bravo ingegnere con aspirazioni da costruttore, il motore è a 12 cilindri con un accoppiatore di potenza da 150 cc.
Mi inizio a costruire una possibile struttura interna e cerco di immaginare che questa struttura interna possa corrispondere alla reale struttura costruita dal costruttore. Certo, non la conosco. Non ho parlato con il costruttore, lui non mi ha svelato i suoi segreti ne tanto meno ha avuto l'occasione di parlarmene,ma cerco di offrire un mio possibile modello. Un modello mentale in base alle mie esperienze.
Ho detto esperienze? Si. Esperienze soggettive. Ma questo non vuol dire soggettività. Vuol dire al contrario che su una base "realistica" ho cercato di ricostruire i significati dei segni esterni, ma non per questo mi sono permesso di mettere un cilindro dentro al serbatoio. Tutto deve rispettare una certa ingegneristica altrimenti la mia macchina non viaggia. E dal momento però che ogni macchina che ho costruito ha fatto i suoi kilometri posso dire che queste hanno funzionato.
Ora il problema è questo: come si può convincere che una macchina sia vincente o almeno competitiva se le persone che devono giudicarla si fermano a guardare come sia fatto il suo telaio?
E se soprattutto sono persone che non capiscono che il telaio è solo il risultato esterno, e a volte anche banalizzato, di quello che c'è invece sotto e che è nascosto agli occhi, ma soprattutto alla mente?
Spero che il parallelo vi sia chiaro...
Qui non c'entra nulla lunghezza, capacità di sintassi, c'entra soltanto la capacità personale di sapere dove si vuole arrivare a capire una macchina (il film). E non c'entra la difficoltà delle parole che una persona vuole usare per poter descrivere delle cose (seppure mi troviate d'accordo nel giudicare bislacchi i critici che in queste parole ci si perdono) tanto più considerando che in questo forum non c'è una persona che si "permette" di essere complicata, e poichè lo scontro si risolve sempre qui dentro, evitando ben bene di citare nomi e testi più importanti, davvero mi viene difficile fidarmi dei vostri giudizi che si fermano al primo ostacolo o al primo fittizzio pregio.
_________________
Nelle cose futili seguo i capricci e le mode; nelle cose importanti seguo la morale; in arte seguo me stesso. Questa è la ragione per cui non ho nulla a che fare con cio' che non mi piace

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 06-04-2004 alle 00:39 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 06-04-2004 04:05  
Io leggo anche le analisi tecniche (sempre se sono scritte come piace a me).
Per me il cinema è un hobby, non è uno studio, per cui anch'io preferisco un film che mi appassioni piuttosto che uno tecnicamente perfetto ma con una trama noiosa o scarsa.
Ma spesso leggere qualcosa di tecnico aiuta a capire meglio qualcosa.
Io non adotto certo il metodo Decoupage per analizzare un film, non ne ho assolutamente le basi, ma, ad esempio, rivedere la scena della camera 237 di "Shining", con l'analisi postata da Abyss è stato interessante, ho apprezzato meglio qualcosa che già amavo.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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