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Autore I media = la fabbrica del consenso. Un mondo alla MATRIX
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-04-2004 10:41  
I mass media non sono tuttavia monoliticamente concordi su tutte le questioni. Quando i potenti sono in disaccordo, ci sarà une certa diversità di giudizi tattici su come conseguire obiettivi generalmente condivisi e questa diversità innescherà dibattiti tra i media. Ma le posizioni che mettono in discussione le premesse fondamentali o che vedono nelle modalità di esercizio del potere da parte dello stato l'espressione di fattori sistematici verrano escluse dai mass media anche quando nell'elite sia in corso qualche accesa controversia di natura strategica.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-04-2004 10:56  
Nelle pagine che seguono, affronteremo una serie di casi simili; ma il modello generale, di fatto, è sempre sostanzalmente lo stesso.Per fare un esempio che ha un certo rilievo giornalistico mentre lavoriamo a questo libro, si pensi all'immagine che viene data del Nicaragua nel momento in cui viene messo sotto accusa dagli Stati Uniti. Le opinioni dell' elite al riguardo divergono quanto basta per aprire il dibattito sulla questione se il finanziamento di un esercito terroristico serva a rendere il Nicaragua "più democratico" e "meno pericoloso per i propri vicini". Comunque, raramente, ammesso pure che accada, viene espressa nei media l'opinione che il Nicaragua sia più democratico di El Salvador e del Guatemala, almeno in un senso non orwelliano del termine, nè si fa posto a materiali che avvallino tale opinione.
Parimenti non si ammette quasi mai che il governo del Nicaragua , diversamente da quello di El Salvador e del Guatemala, non ha adottato l'omicidio politico come strumento di governo;nè che ha realizzato riforme socioeconomiche importanti per la maggioranza dei cittadini che gli altri due governi in un modo o nell'altro non possono tentare;nè che il Nicaragua non costituisce un pericolo per i propri vicini,anzi, di fatto è stato oggetto di continui attacchi da parte degli Stati Uniti , dei loro satelliti e dei loro alleati;nè tantomeno che la paura degli Stati Uniti nei confronti del Nicaragua deriva più dalle sue virtù che dai suoi presunti difetti. Inoltre i media si guardano bene dal discutere premesse ed esiti dell'analogo tentativo degli Stati Uniti , nel 1954, di portare la democrazia in Guatemala mediante un'invasione appoggiata dalla Cia , che pose semmai termine alla democrazia per un periodo indefinito.
Anche se in Guatemala (come in molti altri paesi) gli Stati Uniti hanno sostenuto il governo dell'elite e contribuito ad organizzare il terrorismo di stato per decenni; anche se di fatto hanno sovvertito la democrazia o approvato il suo sovvertimento in Brasile, Cile e nelle Filippine(di nuovo, come in molti altri paesi);anche se sono fattivamente impegnati a sostenere regimi terroristici e non si sono mai preoccupati della democrazia in Nicaragua finchè fu saldamente al potere il brutale regime di Somoza, i media continuano a interpretare le prese di posizione del governo statunitense a favore della "democrazia" in Nicaragua nel loro significato nominale.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 09-04-2004 11:07  
Le divergenze dell'elite interna su particolari tattici delle relazioni con il Nicaragua approdano bensì al dibattito pubblico, ma i mass media , in conformità con le priorità dell'elite stessa, hanno concordemente presentato le informazioni in modo tale da non porre la politica statunitense in un contesto significativo , e hanno sistematicamente ignorato le prove della violenza e dell'aggressione americana , presentando i sandinisti in una luce estremamente negativa. Al contrario, El Salvador e Guatemala, che pure sono regimi molto peggiori, vengono consoderati paesi impegati a camminare verso la democrazia sotto la guida dei leader moderati così da suscitare sentimenti di simpatia e di approvazione. Questo modo di fare informazione, che costituisce una componente centrale della propaganda statunitense, ha offerto al pubblico un'immagine completamente distorta non solo della realtà dell'America Centrale, ma anche degli obittivi politici degli Stati Uniti . Afferma Jacques Ellul:
Il propagandista naturalmente non può rivelare le vere intenzioni del "principale" per cui agisce[...] Farlo vorrebbe dire sottoporre i progetti alla discussione pubblica, all'esame della gente e, in definitiva, impedirne il successo[...]La propaganda ha precisamente il compito di fare velo a questi progetti, mascherando le vere intenzioni.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 09-04-2004 alle 11:08 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-04-2004 11:49  
Il potere del governo di stabilire il quadro di riferimento e i programmi dei media ,nonchè di escludere dalla conoscenza del pubblico i fatti imbarazzanti,è documentato in modo impressionante dalla copertura assicurata dai giornali alle elezioni nei paesi dell'America Centrale , di cui tratteremo nel capitolo 3, e dall'analisi di particolari vicende commentate nei capitoli successivi.
Quando nell'elite di un paese non c'è dissenso, o c'è un dissenso solo molto lieve , nei confronti della politica del governo, nei media può comunque verificarsi qualche sbandamento. In tal caso possono approdare ai giornali , di solito nelle pagine interne, fatti che, se correttamente intesi, rischiano di minare la linea governativa. Qui si manifesta uno dei punti di forza del sistema americano. A volte, per esempio nel corso della Guerra del Vietnam , accade anche che il volume dei fatti scomodi o imbarazzanti aumenti per effetto della diffusione nel pubblico (che comprendeva allora anche elementi dell'elite del 1968) di forti istanze critiche. Anche in questo caso eccezionale, però, è molto difficile che le informazioni e servizi riescano ad approdare ai mass media se non si conformano al quadro del dogma consolidato(per esempio, come vedremo nel capitolo 5, se mettono in discussione la bontà degli obiettivi degli Stati Uniti e la tesi che l'invio dell'esercito è una risposta all'aggressione e al terrorismo, e così via).

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 13-04-2004 12:00  
Durante e dopo la guerra del Vietnam gli apologisti della politica dello stato hanno visto spesso nella segnalazione di fatti scomodi da parte dei media , nel periodico pessimismo dei loro esperti e nei dibattiti su questioni strategiche la prova di un atteggiamento ostruzionistico , cui si è giunti perfino ad addebitare la sconfitta. Come mostreremo nel capitolo 5 e nell'appendice 3, sono accuse ridicole, ma hanno il duplice vantaggio di mettere a nudo il ruolo effettivamente svolto dai media e, nello stesso tempo, di far pressione su di essi perchè si attengano più rigidamente agli assunti della propaganda politica dello stato. Noi abbiamo più volte argomentato che la spontaneità di questi processi, che lasciano bensì trapelare alcuni fatti scomodi, ma con parsimonia, e sempre entro un quadro di assunti appropriati ed escludendo virtualmente dai media qualsiasi dissenso radicale(consentito solo a una stampa marginalizzata) dà vita a un sistema di propaganda che, nella realizzazione del programma patriottico, è molto più credibile ed efficace di un sistema con censura ufficiale.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 13-04-2004 17:09  
quote:
In data 2003-12-05 20:49, caiomario scrive:
quilty fammi un favore.....scrivi meno papiri...mi stufo dopo 3 righe.....sei troppo rindondante.....


Ridondante quilty con i suoi post? per una volta, anzi più di una volta ha scritto cose vere, altre volte mi è sembrato troppo estremista in alcune sue posizioni, ma negare l'evidenza di cui sopra citato mi sembra stupido.(mi riferisco ai post di quilty ovviamente).
La cosa più vera sta nell'affermare che l'evoluzione geopilitca dovrebbe dipendere maggiormente dall'informazione non passiva e dalla propria predisposizione ad una cultura attiva.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 13-04-2004 17:21  
quote:
In data 2003-12-21 15:16, Julian scrive:
Di recente un importante membro
del governo Usa ha affermato a chiare lettere che la politica estera al "popolo"
va spiegata come fosse una specie film d'avventura con i buoni e i cattivi..o un reality show come quelli oggi
tanto di moda..perchè il popolo non può capirla.E' troppo lontano dai meccanismi
che la determinano.E che la Tv serve
proprio a questo.

Non solo confermo la veridicità di quello che dici, ma che ci sono veri e propri controlli "sociali" sul cinema e la tv americana. Alcuni film vengono fatti passare anche se non in linea perchè gli studiosi prevedono comunque i fenomeni e le implicazioni che potrebbe determinare, in modo da poterli arginare come più li viene utile.
Il discorso buono - cattivo, come ho sempre scritto spesso nei miei post su Tuttocinema difficilmente ha trovato libero sfogo.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
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Da: varese (VA)
Inviato: 13-04-2004 22:38  
E' impensabile che i media non si muovino lungo il "vendere" l'informazione. Loro vendono, non offrono. Sembra che offrono, ma in realtà vendono, e vendono bene, perchè alla fine della transazione sembra che abbiano offerto, in qualità di servizio informativo, ma in realtà hanno venduto, con finanziamenti di quelle "multinazionali" che posseggono questi media. E perchè mai infrangere questo percorso? Il popolino ignorante beve e mangia dai media, assurge, con un fare unto e bisunto ogni pappone mediatico che il baraccone stesso dei media gli ingaglioffa in bocca...il tutto a spese loro, perchè la vendita del prodotto in un mercato di pochi, nel mercato dell'èlite è fondamentale e viene prima delle vere verità che in giro ci sono, ma che nessun apparato mediatico propone...penso che sia una visione delle cose per nulla disturbante. Un mondo informativo saturo di "compravendite", di pubblicità che ti dicono cosa e come, con il popolino che consuma, avido di una fetta di quel mercato che tanto finirà solo e sempre col fagocitarlo nella sua ignoranza...ma perchè mai bisogna cambiare? I media ci rimetterebbero troppo nel mettere in mostra le cose come stanno e visto che la pappardella attuale rende bene, perchè non ci interroghiamo su un possibile modo per farla andare avanti così? OOh...la corruzione di quel porco malloppone delle multinazionali, il potere di pochi, la stagnante puzza del denaro che finanzia solo quello strato informativo che i media mettono in mostra, tralasciando il "vero", che fa male, ma che nessuno conosce perchè i media appunto non ne parlano. Già. Il povero e veritiero mondo sommerso, che non avendo il suo posticino al sole raggiante di questi porci media, non ci dirà mai certe cose che invero dovremmo sapere e che come in Matrix invece non sappiamo, ignoriamo e non sapremo mai. Bhè, ma io allora sto dalla parte "cattiva"?...io amo il fatto che ci sia un fatto messo in rilievo, perchè voglio che il popolino elabori su quel fatto. Perchè? Perchè fa audience, dà score al mio "servizio informativo" e perchè è giusto per momento, contesto e periodo che se ne senti e se ne parli. Ma è ovvio...io amo la pubblicità che pubblicizza altra pubblicità, che rimbomba e picchia duro sul frivolo mondo della superficialità, con l'incandescente produzione che continua sulla faccia e sulle menti del misero popolino. Ma guai se non ci fosse interesse guidato dietro l'informazione...ma scusate, oggi essa è tutto (e niente quasi)...perchè cambiarne il percorso, volete caos al posto dell'ordine? Volete crisi al posto dell'armonia? Ma dico è giusto il percorso...i media devono vendere e per vendere devono avere dei prodotti, prodotti finanziati, dalle multinazionali, e da chi se no? Ma è un mercato nel mercato, chi mangia e chi mangia ancora...ma quanta possenza ditro l'impero dei media. E' ammirevole, è la mondanità assoluta ed estrema del virtuosismo informativo che non può permettersi di non essere comandato. Il popolino sarà mediato, sarà indirizzato e giocherà secondo le sunte regole di un impero che giustamente comanda, governa e soprattutto vende. Ma che c'è di trascendentale? Anzi, è un disegno bellissimo. Parlando per vocaboli inventati è la "mediatizzazione" dei media, la "pubblicizzazione" della pubblicità, la "mercatizzazione" del mercato...un circolo bellissimo, equilibrato, che non fa una piega...è la perfezione del potere capite? Come si può pretendere di infrangere il percorso? Ma perché? E' inutile cercare la via "giusta" secondo la quale il popolino dovrà intepretare diversamente di come gli suggerisce (gli impone) il mercato mediatico...perchè? D'altronde lo vuole lui il prodotto...e i media rispondono...è il popolino che dirige secondo, ovviamente delle regole costitutive. Ma è logico...ora: non c'è niente di così grande, di così forte e di così bello del potere dei media. Io amo questo impero. Brucia velocemente una notizia dietro l'altra, una tendenza, una moda, un pensiero...è vasto, discontinuo, eterogeneo, ma(!) comandato...è una cosa magnifica questa.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
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Da: varese (VA)
Inviato: 13-04-2004 22:40  
"Per far sì che ciò non avvenga bisogna fare in modo che le notizie non arrivino;o meglio,che arrivino centinaia di migliaia di notizie inutili,e che le più importanti non compaiano mai e passino inosservate."

QUESTO è POTERE! Perchè voltargli le spalle? Prima o poi la stessa macchina mediatica distruggerà questo circolo. E' inutile negarlo, ad ogni successione di potere, equivale successione d'informazione...

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
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Da: varese (VA)
Inviato: 13-04-2004 22:42  
"La conseguenza è che pochissime persone vengono a conoscenza dei fatti veramente fondamentali e delle questioni di vitale importanza che interessano il nostro pianeta,poichè i media ,gli strumenti usuali di informazione,sono aziende che devono per forza diffondere un'immagine di un mondo,di una realtà che rispecchi gli interessi economici e i valori dei prodotti che sponsorizzano e dei loro venditori e ovviamente degli acquirenti."

Questa cosa te la possono aver messa in testa i media, e tu nemmeno lo sai...

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marcomond

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Da: varese (VA)
Inviato: 13-04-2004 22:47  
Dalla recensione di Marco Mondini di Essi Vivono"...una visione abbastanza apocalittica del mondo, con extraterrestri che vigono nei luoghi di potere, nei posti chiave della società e soprattutto governano totalmente i mass media, arma a doppio taglio contro l’uomo. Forse Carpenter intendeva proprio lanciare un messaggio di denuncia contro lo strapotere dei media e contro i rispettivi manipolatori di immagini e suoni che esistono anche nella realtà. Non a caso il grande finale risalta la capacità ultima di vedere e non solo di guardare."

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philipcat

Reg.: 08 Feb 2004
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Da: Roma (RM)
Inviato: 13-04-2004 22:49  

Mi era sfuggito questo topic.
Condivido in tutto, Quilty, e di certo hai dato carburante al mio pessimismo.
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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
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Da: varese (VA)
Inviato: 13-04-2004 22:49  
"L'ho scritto: la pubblicità e il fatto che i media sono in gran parte posseduti da grandi aziende il cui interesse è quello di favorire il loro mondo produttivo e quindi fornire una visione dei fatti confacente a quel mondo e non agli interessi della popolazione."

Giusto! Alternative? Il loro mondo produttivo, sembra in una certa misura essere il mondo stesso produttivo anche del popolino...è solo un miraggio, lo so...ma meglio di niente, no?

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Tenenbaum

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Da: cagliari (CA)
Inviato: 13-04-2004 23:15  
quote:
In data 2004-04-13 22:47, marcomond scrive:
Dalla recensione di Marco Mondini di Essi Vivono"...una visione abbastanza apocalittica del mondo, con extraterrestri che vigono nei luoghi di potere, nei posti chiave della società e soprattutto governano totalmente i mass media, arma a doppio taglio contro l’uomo. Forse Carpenter intendeva proprio lanciare un messaggio di denuncia contro lo strapotere dei media e contro i rispettivi manipolatori di immagini e suoni che esistono anche nella realtà. Non a caso il grande finale risalta la capacità ultima di vedere e non solo di guardare."




beh se lo dice Marco Mondini .....
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
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Da: cagliari (CA)
Inviato: 13-04-2004 23:16  
quote:
In data 2004-04-13 22:42, marcomond scrive:
"La conseguenza è che pochissime persone vengono a conoscenza dei fatti veramente fondamentali e delle questioni di vitale importanza che interessano il nostro pianeta,poichè i media ,gli strumenti usuali di informazione,sono aziende che devono per forza diffondere un'immagine di un mondo,di una realtà che rispecchi gli interessi economici e i valori dei prodotti che sponsorizzano e dei loro venditori e ovviamente degli acquirenti."

Questa cosa te la possono aver messa in testa i media, e tu nemmeno lo sai...



e quali sarebbero questi fatti veramente importanti ?
sentiamo.
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