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Autore Sfumature e dissolvenze
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 25-05-2004 14:44  
Non so se vi capita di riflettere sul grado di dipendenza psicologica dai più diffusi sistemi di comunicazione... ma in effetti non è di questo che voglio parlare. Pensavo piuttosto al mondo in cui questi sistemi ci permettono di esprimerci. Voglio dire, sarebbe già tanto se riuscissimo ad essere noi stessi nella vita reale, ma questo il più delle volte nemmeno si verifica: a seconda delle persone con cui ci relazioniamo, infatti, finiamo per sottolineare alcune sfumature del nostro carattere in luogo di altre... si, ma è anche vero che sono tutti aspetti della nostra personalità, quindi qualunque di essi finisca per emergere o prevalere, andrà a costituire comunque una parte di noi e quindi in qualche modo sarà una parte che potremmo tranquillamente definire veritiera e rappresentativa. Beh... io però sono sempre stato convinto che "una parte" sia ben lontana dall'essere "il tutto", e questo mi porta ad affermare che mentire sia pressochè inevitabile. In maniera involontaria e spesso inconsapevole, ma il risultato non cambia. Ma poi ci vengono in aiuto i mezzi di comunicazione, così come accennavo prima. Conosci una persona ponendoti in un determinato modo, nell'ambito di un determinato contesto... poi cambia il contesto e cambia anche il modo di porsi di conseguenza... e quando talvolta si rientra nel vecchio schema ci si ritrova a fare ancora un passo indietro... poi si può arrivare a cambiare ancora contesto ed ecco che emergono elementi sempre nuovi che ci permettono di esprimerci in maniera ulteriormente differente e di mutare volenti o nolenti... se a questo si aggiunge una fase di sottile maturazione mista ad apprendimento è facile intuire come alla fine nemmeno noi sappiamo più chi siamo. Talvolta poi finiamo per perderci in questi meccanismi e ne rimaniamo vittime. Ma poi ci si rialza, a volte immediatamente, a volte dopo qualche periodo di breve riflessione... e si ricomincia da capo. E' un processo inesorabile e inarrestabile che ci inghiotte lentamente. Molti sono convinti di conoscere sé stessi e di poter tenere sotto controllo questo assurdo meccanismo, ma è pur vero che non è così. Perchè neppure noi dall'interno possiamo avere una visione limpida e globale del nostro Io... e questo secondo me è terrificante. Davvero terrificante. Beh... vado, mi è venuta fame.
_________________
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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 25-05-2004 17:52  
ma sì.
ma non è che abbia tutta questa urgenza di conoscere il mio vero Io.
Ho il sospetto che sia uno stronzo.
_________________
Quattro galìne dodicimila

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 25-05-2004 20:55  
In effetti è probabile.
_________________
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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 25-05-2004 21:08  
quote:
In data 2004-05-25 17:52, pkdick scrive:
ma sì.
ma non è che abbia tutta questa urgenza di conoscere il mio vero Io.
Ho il sospetto che sia uno stronzo.



Del mio io ne sono sicuro.
Per non parlare del mio super Io da Inquisizione e dell'Es maniaco sessuale.
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 25-05-2004 23:43  
appunto, come dice deep, difficilissimo (impossibile, in pratica)dire la verità.
non al prossimo, ma a noi stessi.
purtroppo, vista la nostra natura ormai quasi irrimediabilmente contaminata, non ci è possibile non mentire.
pazienza. sia fatta la nostra "volontà".


ps.
deep, ma che, nientemeno, stai leggendo gurdjieff?
bene, bene....
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 26-05-2004 12:57  
Il mio Io è un impostore.
Non solo mente, ma convince la mia mente del fatto che sia sincero, quando in verità è una cipolla multistrato che ha rinchiuso il vero Io, debole e indifeso.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-05-2004 13:23  
Deep, tutto ciò è umano. Noi agiamo un ruolo a secondo del contesto. Nel mio caso, per esempio cambio involontariamente quando mi relaziono ad utemti diversi.
Nella vita poi il concetto di menzogna è implicito sempre per noi stessi e in noi stessi.
E terrificante quanto è umano e adattivo. la vita è così e dovremmo accettarla non infelicemente (diverso da felicemente).
Basta mentire eticamente.
_________________
la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-05-2004 13:24  
Il mio IO si sta studiando per essere consapevole delle sue menzogne.Poi si va avanti...
_________________
la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________

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VViNks

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 2664
Da: milano (MI)
Inviato: 26-05-2004 13:54  
quote:
In data 2004-05-25 14:44, Deeproad scrive:
sarebbe già tanto se riuscissimo ad essere noi stessi nella vita reale, ma questo il più delle volte nemmeno si verifica:


è insito già nel "riuscire" che chi tenta ha ben chiaro sin dall'inizio la "cosa" che deve riuscire a fare, ma...
quote:
neppure noi dall'interno possiamo avere una visione limpida e globale del nostro Io...



quote:
Beh... io però sono sempre stato convinto che "una parte" sia ben lontana dall'essere "il tutto", e questo mi porta ad affermare che mentire sia pressochè inevitabile.

certo, però "una parte" è parte del "tutto". e il "tutto" si costruisce col tempo, ammesso che chi interagisce con te ne abbia voglia (e viceversa).
comunque, la considero una qualità, il riuscire a porsi diversamente di fronte a interlocutori diversi. questa capacità d'adattamento relazionale (attenzione, quindi, non implica forzarsi ad agire contro natura, in modo non spontaneo) è sintomo di sicurezza, forse di cultura.


quote:
Conosci una persona ponendoti in un determinato modo, nell'ambito di un determinato contesto... poi cambia il contesto e cambia anche il modo di porsi di conseguenza... e quando talvolta si rientra del vecchio schema ci si ritrova a fare ancora un passo indietro... poi si può arrivare a cambiare ancora contesto ed ecco che emergono elementi sempre nuovi che ci permettono di esprimerci in maniera ulteriormente differente e di mutare volenti o nolenti...

credo che cambiando contesto, cambi la forma, non il modo di porsi nei confronti della stessa persona. ovvero, cambia il modo di porsi nei confronti del mezzo, ma non nei confronti dell'interlocutore. penso che ciò valga anche nel caso di "interlocutore occasionale".



...o forse non ho capito un "benemerito" e vado a digerire.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-11-2005 12:50  
quote:
In data 2004-05-25 14:44, Deeproad scrive:
Non so se vi capita di riflettere sul grado di dipendenza psicologica dai più diffusi sistemi di comunicazione... ma in effetti non è di questo che voglio parlare. Pensavo piuttosto al mondo in cui questi sistemi ci permettono di esprimerci. Voglio dire, sarebbe già tanto se riuscissimo ad essere noi stessi nella vita reale, ma questo il più delle volte nemmeno si verifica: a seconda delle persone con cui ci relazioniamo, infatti, finiamo per sottolineare alcune sfumature del nostro carattere in luogo di altre... si, ma è anche vero che sono tutti aspetti della nostra personalità, quindi qualunque di essi finisca per emergere o prevalere, andrà a costituire comunque una parte di noi e quindi in qualche modo sarà una parte che potremmo tranquillamente definire veritiera e rappresentativa. Beh... io però sono sempre stato convinto che "una parte" sia ben lontana dall'essere "il tutto", e questo mi porta ad affermare che mentire sia pressochè inevitabile. In maniera involontaria e spesso inconsapevole, ma il risultato non cambia. Ma poi ci vengono in aiuto i mezzi di comunicazione, così come accennavo prima. Conosci una persona ponendoti in un determinato modo, nell'ambito di un determinato contesto... poi cambia il contesto e cambia anche il modo di porsi di conseguenza... e quando talvolta si rientra nel vecchio schema ci si ritrova a fare ancora un passo indietro... poi si può arrivare a cambiare ancora contesto ed ecco che emergono elementi sempre nuovi che ci permettono di esprimerci in maniera ulteriormente differente e di mutare volenti o nolenti... se a questo si aggiunge una fase di sottile maturazione mista ad apprendimento è facile intuire come alla fine nemmeno noi sappiamo più chi siamo. Talvolta poi finiamo per perderci in questi meccanismi e ne rimaniamo vittime. Ma poi ci si rialza, a volte immediatamente, a volte dopo qualche periodo di breve riflessione... e si ricomincia da capo. E' un processo inesorabile e inarrestabile che ci inghiotte lentamente. Molti sono convinti di conoscere sé stessi e di poter tenere sotto controllo questo assurdo meccanismo, ma è pur vero che non è così. Perchè neppure noi dall'interno possiamo avere una visione limpida e globale del nostro Io... e questo secondo me è terrificante. Davvero terrificante. Beh... vado, mi è venuta fame.




Non so come ci son capitato in sto msg, ma quoto con piacere. Condivido la riflessione e il "terrificante" finale...anzi, quoto anche la fame, buon pranzo a tutti...

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 09-11-2005 13:54  
la trinità del mio io spesso eè in contrasto con il mondo esterno, e anche di persona interiormente non mi sopporto
Io sono ok e gli altri sono ok
io sono ok e gli altri non sono ok
io non sono ok e gli altri sono ok

tra queste tre opziooni non sempre scelgo la stessa

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 09-11-2005 14:33  
Il mio IO è troppo grande perché ne possa parlare. A volte, in sua presenza, mi sento in imbarazzo...
_________________
"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 09-11-2005 14:48  
Chissà che diavolo avevo bevuto...
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 09-11-2005 19:25  
quote:
In data 2005-11-09 14:48, Deeproad scrive:
Chissà che diavolo avevo bevuto...



un miscuglio simil-cocktail al lampone?
o più probabilmente un mojito.

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 09-11-2005 19:50  
quote:
In data 2005-11-09 14:48, Deeproad scrive:
Chissà che diavolo avevo bevuto...



sono stata io

Friend of : Friend of the Devil... scrive:
prendi una D
all'improvviso uno sconosciuto ® scrive:
D?
Friend of the Devil... scrive:
prendi due E
all'improvviso uno sconosciuto ® scrive:
fatto
Friend of the Devil... scrive:
mettici una P
all'improvviso uno sconosciuto ® scrive:
ahahah
Friend of the Devil... scrive:
e sarai deep
Friend of the Devil... scrive:
ahahah

no, in verità eravano tutti in stanza e ci siamo lanciati "ditate", ti ricordi l'immagine? e poi tu hai ascoltato "Neurodisney". non escludo, cmq, qualche droga e/o alcool.
_________________
What you fear in the night in the day comes to call anyway

Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in

(A.D.)

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