mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 24-09-2002 12:43 |
|
I COLOSSI CINEMATOGRAFICI DELL’EPOCA
Da (Via col vento) a Tennessee Williams
Dopo un lunghissimo accomodamento teatrale durato circa quattro anni, il sucessivo trasporto cinematografico inerente al film: Un tram che si chiama desiderio, sarà finalmente portato sul grande schermo del cinema americano nel 1951.
La sua estesa e lenta preparazione teatrale e stata senz’altra utile e necessaria; giacché in tutto siffatto tempo si è potuto perfezionare nei minimi dettagli la genialità complessiva di molte menti; le quali anno pienamente collaborato tra loro nell’edificazione prima teatrale e poi cinematografica di tale progetto. Tra questi c’era anche la figlia del Colosso cinematografico americano - Metro Gold Mayer (M.G.M); tanto per chi non lo sapesse: (quello del leone ruggente incazzato) che compare all’inizio di molte pellicole.
Il padre della medesima Louis B. Mayer era un ex (rigattiere) russo trasferitosi negli Stati Uniti che fece molta fortuna come commerciante. Quest’uomo fu stato all’epoca uno dei principali pionieri di Hollywood. Egli nacque il 4 Luglio 1885, e mori a Los Angeles nel 1957. Il motivo di cui il romanzo di Williams fu prodotto sul grande schermo americano, dal rivale cinematografico Warner Bros, è che nel 1950 Louis B. Mayer lasciò la presidenza della sua casa cinematografica.
Personalmente, sono andato ad indagare affondo sulla figlia del medesimo: Irene Mayer (1907-1990); poiché da questa donna emergono interessanti, (legami) associati all’Analisi letteraria di Blanche Dubois da me proposta. Nei grovigli di tale matassa compare che: già durante il 1947 Irene Mayer, svolgeva mansioni direttive teatrali, nella pièce di Tennessee Williams. La sua presenza è stata costante fino al trasporto cinematografico del 1951; in cui si occupò anche del settore propagandistico. Mediante corrente ricerca ho anche scoperto che questa era famigliarmente (nuora) al produttore Lewis J. Selznick, poiché sposo suo figlio. Il figlio, David O. Selzinck, (1902-1965) Pennsylvania USA; presentò nel 1939 il film “Via Col Vento”. Evidentemente, Vivien Leigh, interprete principale di questa pellicola, forse si trasportò dietro tali persone; o forse meglio le medesime scelsero proprio lei, nella nuova interpretazione prima teatrale, e poi cinematografica, del romanzo di Williams.
Qui la protagonista Blanche Dubois di certo, ripresenta almeno in parte l’andamento storico di “Via Col Vento” prodotto dalla scrittrice Margaret Mitchell; (1900-1949). Questa in passato raccolse molte testimonianze storiche sulla guerra di secessione americana a riguardo di molti cittadini georgiani. Nel 1924 in ambito a queste reali testimonianze biografiche cominciò a scrivere l’attinente romanzo terminandolo nel 1936. Successivamente l’anno seguente in merito a questo vinse il premio pulitzer. Poi nel 1939 fu trasportato finalmente sul grande schermo cinematografico americano.
La vita di tale scrittrice fu di certo breve: terminò disgraziatamente investita da un taxi nel 1949. Tennessee Williams da bravo sudista americano, non perse mai di vista l’opportunità di legare alcuni suoi personaggi a questo romanzo.
Già durante la propria opera letteraria datata 1944 intitolata: “Lo Zoo di Vetro” cercò di (concatenarli) in parte, agli eventi storici del mitico “Via col Vento”.
Il produttore di siffatta pellicola: David O. Selzinck; uomo di gran lume intellettivo, ma parecchio nevrotico, sposò nel 1930 in prime nozze Irene Majer, dalla quale divorzio nel 1949. Evidentemente da ciò si può anche supporre che questo non era stato per nulla un matrimonio casuale; ben si, d’interesse patrimoniale atto a (legare) i due colossi cinematografici dell’Epoca. – Selzinck, sempre nel 1939 fece arrivare dalla Svezia una giovane debuttante, il cui nome è Ingrid Bergman; (Stocolma 1915 -1982).
Il progetto fu di rielaborare il film svedese d’intermezzo del 1936. L’attinente pellicola oltre oceanica era stata girata dal regista Gustav Molander; ed era qui presente come protagonista Ingrid Bergman. - Selzinck la rielaborò con la stessa e l’attore inglese Leslie Howard; (1893 –1943). Quest’ultimo sempre in quell’anno era anche impegnato nel film di “Via col Vento”diretto dal regista Victor Fleming.
La Bergman fu indimenticabile anche nella pellicola di Casablanca del 1942. Qui lavorò il regista Michael Curtis, con il mitico leggendario Humphrey Bogart; - USA (1899 /1957).
Nel ritornare nuovamente alla pellicola del 1951: “Un Tram che si chiama desiderio”, una brillante compagnia d’attori di notevole talento e capacità espressiva, ha saputo rispecchiare a piena immagine, il travolgente, tenace, pensiero di Williams. (Nelle pagine seguenti saranno mostrate le loro biografie personali), che rispecchiano almeno in parte, anche i personaggi da loro rappresentati nel film.
Sembrerebbe quasi che Tennessee Williams, mediante la propria Opera, abbia percepito sotto pelle, i suoi personaggi; sconfinando a dir poco in una (figurativa) overdose letteraria. Egli mostrò chiaramente il proprio pensiero, orientato a favore del desiderio “erotico” istintivo dell’uomo”; dove (anche) l’aggressività e le emozioni personali si manifestano dirompenti Certamente afferrando di netto questo concetto sul piano razionale, forse alcuni lettori non condivideranno quasi per nulla corrente sua esposizione. Altri invece forse la rinterrano: “Uno sfogo di libertà individuale, espressa in un ambiente puritano troppo conformista”.
Ora in base alle proprie opinioni personali, a prescindere dalla (retorica)! L’unica cosa che rimane ovviamente certa è che ognuno pensa come crede! … In questi casi, al fine di dare un giudizio più realistico, occorrerebbe anche oltrepassare: i preconcetti del proprio cerimoniale, educativo, acquisito nel tempo.
_________________
Non voglio realismo, voglio magia!
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 24-09-2002 alle 12:44 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 24-09-2002 alle 12:50 ] |
|